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venerdì 19 apr
  • “Governance Poll”: Orlando è settantasettesimo, soltanto la metà lo voterebbe

    Secondo il sondaggio annuale Governance Poll di IPR Marketing il gradimento del sindaco di Palermo Leoluca Orlando sarebbe in calo.

    Orlando è settantasettesimo con il 50% del gradimento e perde cinque punti rispetto al 2015. All’elezione il consenso di Orlando era al 72,4%, poi è calato.

    La domanda è stata posta al campione tra il 3 novembre e il 20 dicembre ed era «Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del sindaco della sua città nell’arco del 2015. Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?».

    L’ex sindaco Diego Cammarata è arrivato più volte ultimo.

    Orlando ha dichiarato: «Si vota ogni cinque anni proprio perché i Sindaci possano progettare sul medio-lungo periodo, facendo a volte scelte impopolari ad inizio mandato. Il dato del Sole 24 Ore sul giudizio espresso sui Sindaci delle grandi città non mi sorprende. Abbiamo attraverso tre anni di deserto; un deserto fatto di aziende partecipate fallite, appalti pubblici bloccati, grandi cantieri che hanno inevitabilmente messo a dura prova la resistenza dei cittadini, servizi da far ripartire a volte da zero, difficoltà finanziarie aggravate dai tagli nazionali e regionali. I grandi risultati che hanno chiuso il 2015 ed aperto il 2016, simboleggiati dal Tram e dal “Patto per Palermo” sono però il segnale che abbiamo raggiunto il punto di svolta e che dal 2016 cominceremo a raccogliere i frutti del duro lavoro di questi anno».

    Palermo
  • 4 commenti a ““Governance Poll”: Orlando è settantasettesimo, soltanto la metà lo voterebbe”

    1. Beh considerato che il restante 50% sarà frammentato in altre preferenze, l’uso del termine “soltanto” mi pare improprio, avere dalla propria metà della cittadinanza (o meglio, del campione) non è cosa da poco.

    2. Ciò che stupisce non è il fatto che il sindaco Orlando è al settantesimo posto nella classifica di gradimento ma che la metà dei palermitani lo rivoterebbe. Ciò conferma quello che da tempo si sostiene e cioè che il nostro sindaco è riuscito a concentrare su di sé interessi variegati e spesso contrastanti. Da una certa borghesia radical chic al sottoproletariato che vive spesso sfruttando l’assistenzialismo e una certa complicità o tolleranza degli amministratori (dal posteggiatore all’ ambulante abusivo). A questi si deve aggiungere l’esercito dei precari delle varie partecipate ,e non , che dietro la promessa di una difficile stabilizzazione hanno determinato e ancora determinano le sorti delle varie elezioni nella nostra città. Purtroppo a Palermo manca una borghesia produttiva e una classe operaia matura e combattiva, perciò accontentiamoci di questi “campioni” di populismo.

    3. belafagor, purtroppo a palermo manca una borghesia produttiva e una classe operaia matura? legalamente è impossibile, ma abusivamente invece si.

    4. Succede a Palermo,ma non è imputabile al sindaco,dato che si parla di Sanità,caotica.
      Dunque,vado al Pronto Soccorso,per un problema di equilibrio.Mi mandano ad un settimo piano per visita.Salgo dall’ascensore interno e mi ritrovo dentro il reparto,
      Si avvicina una infermiera dall’aria severa e mi dice che devo andare ad accodarmi ad un folto numero di
      Persone ammassate nell’atrio di ingresso.la macchinetta che dovrebbe gestire le code e’ guasta.Qualcuno ha incollato un foglio sul vetro della porta,2 colonne,una per richiedenti visita ed una senza alcuna indicazione.In tutto una trentina di persone da visitare.Nessuna toilette per i pazienti,per lo più anziani.Mi viene voglia di mollare tutto,ma poi decido di vedere come va a finire.Intanto esce una infermiera dal reparto,parla,anzi urla al telefonino,aggiungendosi al gran vociare.Finalmente dopo 3 ore di attesa viene il mio turno.La sala visite e’ minuscola.La visita richiede una prova,che va fatta in un altro edificio,questa volta a piano terra.Altra coda ed altra attesa.Qui solo una mezza ora,però bisogna portare l’esito al Vii piano.Qui si completa il ciclo.E trascorsa 1/2 giornata ,ed il controllo effettuato sancisce che il mio disturbo non dipende da questa branca di medicina,Mi viene suggerito di tornare al Pronto Soccorso per chiedere altri accertamenti.Questa volta decido di rinunciare.Sono stanco e non voglio morire da pendolare tra reparti con code di persone ,code insostenibili.Tutto mi appare assurdo.Il medico,una donna,che mi ha visitato,sottoposta ad una specie di catena di montaggio,30 visite in 1/2 giornata.Professionale,ma ovviamente in tensione.Da scoppiare.

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