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giovedì 18 apr
  • Parco “Ninni Cassarà”

    Due anni fa chiudeva il Parco Cassarà

    Sono passati due anni dalla chiusura del parco Ninni Cassarà, inaugurato nel 2011, il parco in poco tempo grazie alla sua grandezza e posizione baricentrica era in poco tempo diventato uno dei principali luoghi di incontro e di vita all’aperto della città.

    Era infatti il 16 aprile 2014 quando il Parco Cassarà venne sequestrato per la scoperta di rifiuti tossici sotterrati tra i viali e da allora la riapertura è rimasta una chimera.

    Il parco è stato diviso in tre zone in base al livello di contaminazione di cui una, la verde sarebbe libera dai rifiuti ed abbastanza distante da poter essere riaperta in tempo brevi da quel che si diceva già due anni fa.

    Invece da allora pochi passi sono stati fatti o quanto meno comunicato alla cittadinanza ed a parte qualche annuncio periodico relativo alla “prossima” apertura della zona verde, l’ultimo fatto dall’assessore Marino a febbraio al momento della nomina ma, ben poco si sa di quello che realmente sia stata già fatto o programmato.

    Le poche notizie diffuse riguardano una prima parziale bonifica appaltata che dovrebbe essersi già conclusa nell’aprile scorso e l’attesa per l’appalto dei successivi lavori poco così sa anche delle indagini sui responsabili che a distanza di due anni dovrebbero ormai essersi concluse.

    Che ne è stato dei 10000 alberi e arbusti donati al parco da Yves Rocher Italia, all’interno del progetto PIANTIAMO PER IL PIANETA e messi a dimora poco prima della chiusura del parco? Speriamo come promesso siano curati garantendo al contempo la sicurezza degli addetti.

    Insomma nella migliore tradizione italiana il silenzio è calato su una delle più brutte pagine amministrative della città che ha trasformato la gioia per un nuovo grande parco nell’incubo di un mega discarica ambientale su cui si è impunemente fatto giocare i bambini-

    Chiedo pertanto:

    • una data certa per la riapertura della zona verde considerata non ha rischio;
    • che la cittadinanza venga posta a conoscenza dello stato dei lavori già effettuati e dei risultati delle indagini in merito ai rifiuti presenti;
    • che vengano finanziate, programmate ed attivate quanto prima le attività per il completo recupero del parco ad uso pubblico, garantendo la fruizione in termini di sicurezza e tutela della salute.

    In assenza di una risposta avvierò una petizione in merito a tale argomento.

    Palermo
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