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martedì 19 mar
  • Ugo Forello e la proposta di realizzazione di una rambla a Palermo

    Ugo Forello e la proposta di realizzazione di una rambla a Palermo

    Ieri alle h. 9.43, il candidato a Sindaco di Palermo per il Movimento 5 Stelle, Ugo Forello, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook qui riportata l’idea, di cui vanta paternità, della realizzazione di un asse viario pedonalizzato in Via Emerico Amari, sull’esempio della Rambla di Barcellona.

    Tale annuncio, ha immediatamente sollevato una lunga scia di plauso ed elogio tra i fan del neo candidato che, cito testualmente, va da: “Grandioooosoooooo 😀😀😀” a “Meravigliosa opportunità per Palermo. Questo significa ragionare!”, “Quando le menti giovani pensano!!! ” “ La condivisione di idee dal basso, e non progetti finiti imposti dall’alto, è una prospettiva meravigliosa! …” e così via giusto a titolo esemplificativo.

    Mi corre l’obbligo a questo punto di precisare che nulla di nuovo c’è sotto il sole di Palermo e che, mi spiace per Forello, la sua idea ha odor di scopiazzatura (qualora non volessimo usare il termine di plagio).

    Nel 2012, in occasione della mia candidatura a Sindaco di Palermo – e desidero sottolineare senza alcun appoggio politico ma da privato cittadino – uno dei miei punti cardine del programma elettorale era, la realizzazione di una Rambla a Palermo che fosse come o ancor più bella di quella barcellonese.

    Ecco, in virtù della mia età – quantomeno anagraficamente ben più avanti del Grandioooosoooooo Forello – da oggi in poi mi sentirò lusingato nel saper di avere una mente giovane, saper ragionare, offrire meravigliose opportunità alla città, elargire prospettive meravigliose senza imporre nulla dall’alto.

    A Ugo Forello, nel percorso che lo attende da adesso sino alle elezioni, mi permetto più che un monito un consiglio da chi ha già vissuto questa esperienza: non speri di vincere copiando altrui idee, gli elettori, ed i suoi in particolare, hanno le antenne ben tese su progetti e idee del programma elettorale.

    Più che una brutta figura rischia di bruciarsi ancor prima di cominciare. Anzi, se ne avesse voglia, dia anche un’occhiata al plastico e al rendering che proposi allora ma, per favore, non mi copi anche quello!

    Palermo
  • 10 commenti a “Ugo Forello e la proposta di realizzazione di una rambla a Palermo”

    1. la proposta (del Sig. Dragotto) è ben diversa da quella che Forello ha presentato nel post: Dragotfo fa riferimento ad un progetto dettagliato di riorganizzazione di un’altra via, se non erro, via della Libertà. Non è una ciclo-pedonalizzazione della zona, ma una chiusura della carreggiata centrale. Forello, invece, ha lanciato un’idea che è stata proposta anche da alcuni commercianti del quartiere e che prevede la realizzazione di un parco diffuso. Non è stato redatto alcun progetto dettagliato perché questo non verrà calato dall’alto, ma sarà realizzato attraverso un percorso partecipato con i cittadini, il coinvolgimento degli uffici tecnici competenti e il ricorso al concorso di idee e progetti. Per quanto detto, invito Rosalio a stare attento prima di muovere polemiche faziosi.

    2. E anche se fosse? a parte che la rambla esiste a già a barcellona quindi non si tratta di scopiazzare nulla visto che non c’è nulla di inventato, ma trovo vergognoso che Dragotto anzicchè fare gli interessi della città millanti chissà quale merito, proprio lui che ha scopiazzato il car sharing ahahah
      Forza Forello sindaco
      ps x Dragotto, qua non è una gara a chi è più originale, se si sente detentore di un copyright perchè non va alla siae?, ma a chi riesce a fare cose concrete per Palermo

    3. I contenuti dei singoli post del blog rappresentano il punto di vista dell’autore. Disponibili a pubblicare altri post sul tema di Forello o di chiunque altro.

    4. Caro Dragotto, il tema non è rinfacciarsi il fatto di scopiazzare, ma realizzare le cose promesse.
      Se Forello sarà sindaco e riuscirà a realizzare un’opera importante, tanto di cappello, altrimenti sarà sbugiardato dai suoi stessi elettori e dai cittadini.
      Molti programmi elettorali sono copiati da altri, è una cosa normale. In fondo si promettono sempre le stesse cose ai cittadini: piste ciclabili, immondizia zero, isole pedonali, trasporti efficienti ecc.
      Entrando invece nel merito, penso che un’arteria pedonale dal Politeama al porto possa essere un’ottima scelta; si può rivitalizzare una via commercialmente asfittica come Via Amari, e ricucire una parte importante della città con il mare. Se poi completano le due fermate dell’anello ferroviario, Porto e Politeama, sarebbe il massimo.

    5. Posso associarmi al commento di Pablo? Si? Bene!

    6. A onor del vero l’idea della “rambla” in via Libertà, ovvero della eliminazione della attuale corsia centrale in favore di un’area pedonale longitudinale, è molto più vecchia del 2012 e già ampiamente studiata e discussa molto prima che lo stesso Dragotto la rispolverasse. La “soluzione” Forello, mutuando l’idea precedente ma spostandola sua via Amari è per certi versi più somigliante all’originale spagnola in quanto unirebbe pedonalmente il centro della città alla zona portuale, come di fatto avviene a Barcellona. Detto ciò, a quando qualche idea veramente originale?

    7. Trovo davvero sterile (ma soprattutto ridicola!) questa polemica su qualcuno che avrebbe copiato qualcosa a qualcun’altro che a sua volta lo avrebbe copiato da Barcellona.
      Ma vi rendete conto che nessuno riesce ad avere un progetto serio per il futuro di Palermo perché è più facile copiare slogan e proporre l’impianto di modelli fabbricati altrove?
      Credo che non si possa pensare di rilanciare questa città appiccicandole etichette precostituite o impiantandovi format preconfezionati. Siamo condannati a rimanere una realtà marginale e periferica se non cominceremo col mettere in atto quelle politiche che hanno permesso alle città cui vorremmo assomigliare di diventare quello che sono diventate. I palermitani amano molto richiamare la grande stagione dell’architettura spagnola senza accorgersi che quel periodo d’oro fu tale perché gran parte dei progetti furono il frutto di concorsi di progettazione volti a scegliere il meglio… ma a Palermo è più facile copiare l’effetto senza pensare di applicare la causa… forse è per questo che non si è mai fatto un concorso di progettazione architettonica volto a ripensare la città nel suo insieme?

    8. Mi associo al commento della sig. Lucia, bisogna essere palermitani migliori e non palermitani diversi.
      Copiare o non copiare non è questo il problema, il problema è che i cittadini non si rendono conto che bisogna essere critici e propositivi, e non critici e disfattisti su tutti, Palermo si sta perdendo il futuro, si sta perdendo il meglio dei propri giovani, si sta perdendo la vita vera. Si fa ancora i fighi pensando di essere particolari perche scriviamo “SUCA” dappertutto,oppure perchè abbiamo la pasticceria migliore del mondo, direi che sarebbe ora di dire basta, volenti o nolenti si fa parte di un mondo che è globalizzato e frenetico, ma noi ci stiamo perdendo perchè non abbiamo voglia di essere migliori.
      Votate chi vi pare, ma non giratevi dall’altra parte quando i sindaci fanno come gli pare.
      Sinceramente fiducioso.

    9. Secondo me, se un palermitano va a Barcellona e fa una passeggiata sulla rambla, la prima cosa che pensa é che la via Libertà è più bella!
      Detta questa banalità, non capisco come il Sig. Dragotto possa vantare la paternità di questa idea!

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