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martedì 23 apr
  • Comune di Palermo

    Il Comune ricorre all’anticipazione per crisi di liquidità e nasce la polemica

    La Giunta comunale di Palermo ha approvato una delibera per fare ricorso a una anticipazione di 303 milioni di euro poiché manca la liquidità. A febbraio era stata già chiesta una anticipazione di 182 milioni di euro.

    Il candidato a sindaco Fabrizio Ferrandelli ha dichiarato: «La gravissima situazione economica del Comune ci preoccupa e non poco. Non pensavo che Orlando potesse creare un simile baratro. L’ennesimo anticipo di cassa, addirittura per pagare gli stipend è la dimostrazione non solo di una grave criticità gestionale, ma anche di una mancanza di visione progettuale, in grado ad esempio di drenare finanziamenti comunitari. Anticipi di cassa che avranno pesanti ricadute sia sulle casse del Comune ma soprattutto sui cittadini. Alla somma da restituire va infatti aggiunto almeno mezzo milione di euro di interessi. Soldi che potrebbero essere investiti in servizi per la cittadinanza. E invece si procede con bilanci di previsione sovradimensionati rispetto ai precedenti, erogazioni di contributi a pioggia, da parte delle controllate, per manifestazioni di quartiere, piani di promozione e campagne di assunzioni, poi bloccate. Sono seriamente preoccupato per il futuro di questa città e prima mettiamo ordine meglio è. Altrimenti non ci sarà più possibilità di ripresa».

    Il candidato a sindaco del MoVimento 5 stelle Ugo Forello ha dichiarato: «Leoluca Orlando getta acqua sul fuoco dopo le notizie di ieri sullo stato di salute delle casse del Comune di Palermo. Nessuno sostiene che non si debba far fronte all’emergenza, o addirittura non pagare gli stipendi. Ma i cittadini palermitani hanno il diritto di sapere come e perché i conti siano in rosso. L’amministrazione comunale ci aiuti a fare un semplice calcolo: se nel primo trimestre dello scorso anno ha ricevuto da Stato e Regione 38 mln di euro, e quest’anno solo 19 mln…quanti ne mancano all’appello? A noi sembra che ne manchino una ventina. Perché allora deliberare un’anticipazione di cassa di 303 milioni di euro, di cui 89 già prelevati e usati in soli due mesi (Febbraio e Marzo)? I conti non tornano».

    Il sindaco Leoluca Orlando ha replicato: «Nessuno è contento di dover ricorrere all’anticipazione di cassa, con i costi che questo comporta, ma l’Amministrazione comunale ha la responsabilità di evitare che comportamenti irresponsabili di altri Enti si ripercuotano sulla vita di migliaia di persone e sui servizi alla città. Proprio perché i conti del Comune sono in ordine, possiamo permetterci oggi di fare ricorso all’anticipazione, per sopperire alle carenze e ai ritardi di Stato e Regione. E visto che di conti stiamo parlando, a tutti coloro che in queste ore danno i numeri, cito soltanto due dati: nel 2017, il Comune non ha ancora incassato un solo euro dalla Regione e, nonostante questo, per esempio, sta anticipando le spese relative alle Comunità per minori e alle Comunità per il disagio psichico. Forse dovremmo interrompere questi servizi per non ricorrere all’anticipazione di cassa? E per quanto riguarda lo Stato, nel 2017 non sono stati versati ancora i fondi relativi al Coime e il Comune ha quindi già anticipato oltre 13 milioni di Euro. Forse dovremmo interrompere i servizi del Coime, non pagare gli stipendi dei lavoratori Coime e fermare le manutenzioni per non ricorrere all’anticipazione di cassa?».

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