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martedì 19 mar
  • Tony Troja

    La mobilità cittadina e le sue reali necessità

    La differenza tra SìAmo Palermo e i proclami di alcuni candidati è che noi guardiamo al concreto. Pensiamo che i problemi come quello della viabilità di Palermo, tema molto serio e complicato per lo stato attuale delle cose, debbano essere affrontati dal basso, cioè ripristinando quello che dovrebbe essere normale trovare nella quinta città d’Italia. In particolare, viste le condizioni della maggior parte delle strade e dei marciapiedi, sarebbe prioritario un loro ripristino a regola d’arte ma non solo nel “salotto buono” della città, dove sembra concentrarsi l’attenzione di tutti, ma anche e soprattutto nelle periferie. Quest’ultimo è un concetto che dovrebbe essere superato, in una città delle dimensioni di Palermo, con una migliore integrazione urbanistica e culturale. Certo, prima di ogni cosa vi è la necessità di procedere celermente alla chiusura dei troppi cantieri sparsi per Palermo che ne minano la vivibilità in termini commerciali e di mobilità. Ma se alcuni di questi cantieri vengono bloccati (per mancanza di fondi o per malaffare), che senso ha tenere in ostaggio un’intera città che ha bisogno di muoversi in queste importanti arterie stradali? Inoltre, sarebbe bello poter parlare solo di abbellimenti cittadini come problematiche di una amministrazione comunale ma purtroppo siamo ancora lontani da questo traguardo, basti pensare alle condizioni del sistema fognario cittadino o di quello che sarebbe dovuto essere il depuratore (che avrebbe dovuto rendere un po’ più sana la condizione delle acque della costa che va dalla Cala a Romagnolo), o ancora del più famoso “ferro di cavallo” di Partanna Mondello i cui lavori non sono mai cominciati, se non sul cartello di inizio lavori. Insomma, iniziamo con il ripristinare la normalità per poi pensare ai sogni di una città davvero europea. Negli ultimi anni abbiamo visto dichiarazioni politiche riguardanti fondi stanziati dall’Unione Europea per questi lavori. Se le cose stanno così, quella che è mancata finora è stata la volontà politica di fare le cose. Quella volontà che è caratteristica fondamentale di SìAmo Palermo.

    Palermo
  • 10 commenti a “La mobilità cittadina e le sue reali necessità”

    1. Ohh ora speriamo la finisce di piangere che non se lo caca nessuno!

    2. Peppe, ti firmi così, metti delle tesi e concentrati sul verificarle…qui Tony sta facendo da”Cittadino” una lodevole azione mirata a sradicare lo schifo perpetrato a Palermo da politicanti e volta bandiera…il piano di lavori è chiaro e trasparente ma soprattutto deve essere attuato con la volontà di tutti…Peppe, ne tu ne io abbiamo messo la faccia per un sacrificio per il bene comune, ma bisogna dare (a maggior ragione per il fatto che concorre con una lista civica contro ogni faziosa fazione politica) la possibilità di parlare ed esprimere le sue idee finalizzate a rinnovare Palermo e darle lustro dopo decenni di Merda spacciata per Oro…
      È facile tifare per chi imbroglia, difficile è lottare con chi Vuole lavorare…

    3. Non se lo caca nessuno, è vero. Ma ogni volta che gli si dà spazio ci si accorge che scrive cose semplici ma efficaci. Non so se lo voterò ma sicuramente da quello che scrive ha le idee molto chiare. Voglio approfondire.

    4. Ecco vedi Agostino del mio commento ne ha fatto un post vittimistico, accusandomi di mediocrità e che io lo stia attaccando!
      Rilassati #TonyTroja la mia era solo una battuta sul filo della vignetta satirica che ti ritrae!
      Ah così per chiarire non sono palermitano!

    5. A parte il commento di questo Peppe che è totalmente off topic, Troja ha centrato il punto: prima di tutto si deve ripristinare la base della viabilità, ossia le strade e i marciapiedi. Poi pensiamo al resto.

    6. Peppe, trovo i tuoi commenti fuori luogo.
      Se non ti piace Tony Troja perché senti l’esigenza di scrivere queste cose?
      Non mi sembra stia piangendo nessuno, e poi sembri particolarmente interessato alle vicende che riguardano Tony, perché?

    7. Vi invito a utilizzare un linguaggio consono nei commenti. Grazie.

    8. Vi ricordo che me lamentele sono frutto di uno pseudo giornalismo venduto, come sempre, che non tende mai a dare informazioni ma solo a fare contenti i propri sostenitori politici.
      Pretendere di avere lo stesso spazio sui media degli altri non dovrebbe essere imposto da una legge ma dovrebbe essere la normalità per chi dice di fare informazione.

    9. Nicodemo, ho visto l’articolo ho dato una spulciata al profilo (che a differenza degli altri candidati i commenti​ li possono fare solo i suoi contatti) e ho letto vari post in cui si lamenta che non gli danno visibilità, tra l’altro una conversazione con il proprietario di questo blog e con una giornalista Elvira Terranova (qui il link:
      https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1759145037748402&id=100009587682573 ) e ho visto pure la vignetta che lui stesso ha condiviso ( https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1272072699528239&id=100001765628268 ) Punto ! Sono libero di commentare oppure no? E ripeto non sono di Palermo e dunque non voto x i vostri candidati sindaci!

    10. Penso che ognuno di noi può e debba dire quello che pensa, assumendosi in toto le responsabilità di quel che dice, critiche comprese.
      Una domanda sig. Peppe ma nella sua città non ci sono mai le elezioni, che lei deve venire a spulciare i candidati di Palermo? ma da dove viene da Marte?

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