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martedì 19 mar
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    Tutto a posto al Foro Italico quindi?

    Il taglio del ficus elastica del Foro Italico è stato sicuramente uno dei punti più bassi della sindacatura Orlando quanto a umori della cittadinanza verso l’amministrazione. Si sono manifestati tutti i fattori tipici delle crisi politico-comunicative degli ultimi anni: il decisionismo verticistico, l’incapacità di adottare processi partecipativi, il casus, le polemiche, il fastidio roboante del “monarca”, l’esagerazione (la veglia), la vana difesa degli “intellettuali” (quasi commovente, se non fossero a libro paga), la pezza (i tre carrubi). Tutto a posto al Foro Italico quindi?

    No. Ci siamo così abituati alla cattiva amministrazione e al degrado da non vedere più quello che abbiamo sotto gli occhi. Il Foro Italico è in pessimo stato. Su un recente articolo in inglese su Palermo Capitale della Cultura vedevo tra le foto significative di Palermo le panchine sfregiate di Nino Parrucca, non proprio un bel biglietto da visita. E quelle nella foto sono Le Principesse di Italo Rota, non semplici birilli ma piccole sculture in cemento armato e ceramica policroma che raffigurano il profilo di Eleonora di Aragona. Non ne è rimasta una sana, che cosa si aspetta a restaurarle?

    Sarebbe una maldicenza pensare che non lo si faccia perché ereditate da Cammarata. Così come lo sarebbe in relazione alla mancata cura del carro del Festino del 2007 di Janis Kounellis, recentemente scomparso, abbandonato in un angolo transennato di Villa Giulia e da poco attenzionato dal consigliere del MoVimento 5 stelle Giulia Argiroffi.

    Non è tutto a posto al Foro Italico, né a piazza Pretoria.

    Palermo
  • 14 commenti a “Tutto a posto al Foro Italico quindi?”

    1. la cattiva amministrazione è un cumulo di fattori che per nostra sfortuna non si sommano ma si amplificano. duole vedere le condizioni in cui versa palermo a causa di incuria e programmazione. questo si manifesta non solo nell’aspetto della città ma anche in tutti gli uffici che funzionano malissimo. penso che Palermo oggi sia capitale dell’approssimazione e dell’emergenza. Non si capisce perché non di possa avviare la raccolta differenziata in tutta la città contemporaneamente. Perché si debbano aprire tutti i cantieri contemporaneamente senza prevedere nessun piano coordinato dei veicoli. perché si debba tenere chiusa la via roma con tutte le altre vi di comunicazione della città interrotte. perché in via emerico amari una ditta appaltatrice si possa permetter il lusso di sequestrare un’intera area della città senza che nessuna intervenga: intimando il ripristino dei luoghi, applicando le penali contrattuali. Perchè la magistratura non interviene…. l’effetto di tutto questo stato è che le persone normali non potendo contrastare lo stato delle cose non rimane che scappare via. lo scorso anno sono andati via da palermo circa 10.000 palermitani non solo per il lavoro ma anche per la qualità di vita……. penso che per potere vedere palermo come un città normale dobbiamo prima aspettare che imploda su se stessa con tutti i suoi cattivi amministratori per poi poterla ricostruire. l’unica incognita è: ma quanto tempo di vuole?

    2. Sig. Siino mi sono accorto che nel suo blog, stanno sempre più aumentando i commenti negativi di cittadini che prendono sempre di più coscienza delle enormi mancanze e degli enormi disagi che questa, ma anche le precedenti amministrazioni, stanno creando a Palermo. Il ficus è l’ultimo e forse più emblematico esempio di una situazione che come afferma il sig. qualunque, deve implodere prima di pensare ad una rinascita.
      Ecco sig. Siino una delle prerogative di un giornalista, o di chi apre un blog è proprio quella di dare voce a chi ha voglia di esprimere concetti, ma anche quella di portare questi concetti e queste voce, se diventano numerose, all’attenzione di chi si dovrebbe occupare di risolvere i problemi.
      Qui non è più la solita tiritera di chi si lamenta e basta, qui si prendono posizioni, si critica e in alcuni casi si cerca di dare soluzioni (mera pubblicità al mio blog di cui mi scuso), si devono creare flashmob costruttivi, bisogna prendere in mano le redini di una città in via di fallimento, in bancarotta economica. sociale, culturale. Spero anche che dopo questo mio commento ci sia una valanga di commenti contro di me, solo per dirmi che mi sbaglio che invece, funziona questo piuttosto che quello, si organizzano eventi culturali e si valorizza Palermo in moltissimi aspetti, vorrei essere smentito.
      Ma vorrei rivolgermi anche a chi Orlando lo ha votato, volevo chiedere se questo stato di cose era nelle loro aspettative, cioè lo avete votato perchè facesse tutti sti danni, no perchè se lo avete votato per quello avete fatto bene, sta proprio facendo quello che vi aspettavate.
      Mi sono permesso di commentare il post sui tre carrubbi al posto del ficus, dicendo che a volte non bisogna cercare il pelo nell’uovo, e sono convinto di questo, perchè prima di cercare il pelo nell’uovo bisognerebbe averci il pollaio, la gallina, il mangime per le galline, pulire il pollaio, aspettare che la gallina faccia l’uovo e infine guardarci dentro. In questo momento mi sembra che siamo fermi al pollaio e basta….
      Sabbenerica a tutti.

    3. @antonino, indietro del tagliato ficus è il depuratore d’acqua che ancora non funziona dal 2001 dopo una pioggia dei soldi da un’altra. Adesso lo mando i turisti delusi della piazza garraffello sempre li e vi dico che loro stanno dopo in silenzio e neanche vogliono scrivere solo un commento. Si sentono fregati.

    4. le panchine di Nino Parrucca sfregiate e quei birilli rotti sono uno dei migliori esempi di civiltà di questa città.
      io la vedo come una protesta dei cittadini contro il brutto e il tascio

    5. Sig Uwe e sig. Trash è sicuramente una protesta dei cittadini verso il brutto e il lascio,ma anche verso l’incuria e la cattiva amministrazione, sul depuratore sapevo che non funzionava ancora, caro sig. Uwe sono 35 anni che dicono che devono valorizzare il foro italico, e di questi 35 anni 25 li ha governati Orlando.
      di che vogliamo discutere, non esiste la volontà di rendere Palermo bella e funzionale, e non vuole essere una critica fine a se stessa, ma è nei fatti che si vede, nelle cose che nono vengono realizzate, nella non tutela della cultura. Bisogna creare un movimento di persone che stia costantemente sul collo di questa amministrazione, la città è dei palermitani e dei turisti no del Re Orlando, che non vede oltre le sue borse sotto gli occhi

    6. Ho ina certa età, per dire che ho settant’anni ed ho visto Palermo in situazioni di gran lunga peggiori di questa, stare a precisare i periodi penso sia superfluo per chi sa esercitare la memoria e il senso critico. Questa ennesima amministrazione Orlando, voluta da molti Palermitani, io non l”ho votato, non brilla certo per efficenza ma neppure si può dire che Orlando sia un catastrofe per la città. Il personaggio ormai lo si conosce e non lo si puo rimproverare di menefreghismo o intresse di parte forse privilegia certi aspetti che a molti non vanno giù. C’è ancora molto da farema invece di stare sempre a criticare negativamente ogni cosa forse sottolineando qualche aspetto positivo esercitando la memoria potrebbe spingere l”amministrazione a migliorare
      Il bastone va bene ma anche la carota deve essere data.

    7. Antonino allora mi volete spiegare il senso profondo del cambiamento dei tubi funzionanti in nuovi tubi verso il depuratore d’acqua al foro italico che non esiste, sotto la pavimentazione taroccata in piazza garraffello del 2014? Sig antonino?

    8. E’ incredibile stare a leggere gente che, tra un italiano tradotto da google e peli nell’uovo, si scorda che ancora 20 anni fa, tutta quella zona era un circo (letteralmente) e un brutto luna park, nonché una pozza maleodorante: Porta Carbone, da cui allontanarsi in fretta! altro che Cala figa dove farsi le foto del matrimonio o prendersi l’aperitivo da Natale Giunta! Quelle erano le fogne.
      E’ più che ovvio che tante cose debbano e possano migliore, ma voi, signori miei, siete delle pittime senza requie e senza mercede.
      Rilassatevi e godete di quello che c’è, poi, costruttivamente, mettetevi/mettiamoci all’opera per il resto.

    9. Sig. Uwe forse non sono riuscito a spiegarmi, ma io sono d’accodo con lei, se rilegge il mio commento non troverà un elogio a questa o ad altre amministrazioni. alle sue domande non so rispondere, queste domande dovrebbero essere rivolte a qualcuno che sa le risposte.
      sig. Angelo lei ha ragione Palermo è stata cannibalizzata negli anni dalla gente che ha reso il connubio Palermo – mafia un brand esportato in tutto il mondo, cosa a mio avviso parecchio negativa. certo Orlando non è Ciancimino, ci mancherebbe, ma in un epoca dove bisognerebbe riscattare la città da tutte le malefatte passate e fare davvero un salto in avanti, l’amministrazione prima di tutto e poi noi stessi palermitani non si fa niente per migliorarsi, la mia critica è verso tutti gli aspetti della città, ma le colpe io non le do “agli altri”, le colpe sono di tutti noi.
      Il bastone si merita come si merita la carota.

    10. Va bene sig antonino, allora siamo fortunati che la amministrazione ha tagliato solo un ficus al foro italico e non hanno messo i tubi buttati sotto fuoco e quindi il sig siino non si deve vergognare per noi.

    11. non capisco il suo commento sig. Uwe

    12. Sig. Gioca visto che ha tirato in ballo anche me, visto che il pelo nell’uovo era il mio, volevo dirle che c’è una discordanza nel suo concetto, se dobbiamo goderci quello che c’è come facciamo a metterci all’opera.
      Comunque ha ragione nel dire che 20 anni fa il foro italico era un posto dove l’attrattiva turistica era uguale a quella di bellolampo by night, ma è anche vero che da quando hanno deciso di metterlo in sesto, e sono passati 20 anni, non mi pare che si sia fatto questo gran lavoro, a parte le panchine di nino parrucca, i birilli e il prato nuovo.
      Io non critico nessuno, io critico tutti sia chi si accontenta che chi si lamenta e si volta dalla parte opposta, Rispettando sempre le opinioni di tutti

    13. Signor Antonio, io ero d’accordo col suo pelo nell’uovo: da una povera ficus elastica, sono spuntati 3 carrubi. In un altro momento storico, i rami del ficus sarebbero caduti in testa a qualcuno (e lì giù a maledire Piove governo ladro) e una volta tagliato, il nulla.
      Non dico Accontentiamoci, ma dico che più pragmaticamente, la città è enormemente rifiorita nonostante tutto, e va bene anche chiedere di più, ma siamo (esortativo) consapevoli che tutto non si può avere, né a Palermo né altrove.
      Magari Herr Uwe ci può raccontare di quale situazione idilliaca ha lasciato per venire a stabilirsi a Palermo.
      Le dico: abito a Roma, i rifiuti ingombranti (una lavatrice) ho dovuto portarla all’isola ecologica perché il contratto dell’AMA con la ditta dei trasporti è/era scaduto. A Palermo, in due momenti diversi, con prenotazione online, la RAP dopo due giorni s’è venuta a ritirare, nottetempo, una volta un divanone e poche settimane fa un frigorifero.
      Sulle buche della Capitale ho spaccato un copertone e rischio quotidianamente: mi sogno le strade quasi leccate di Palermo.
      Per me il confronto in questo caso conta e i peli nell’uovo, come diceva lei per il ficus, sono superflui.

      Buona serata.

    14. Si il mio pelo nell’uovo si riferiva proprio al fatto che qualche anno fa il ficus, se malato , avrebbe avuto diversa sorte, ovvero cascare rovinosamente sul preto o su qualche auto parcheggiata, mentre ora,è stato sostituito, sulla diatriba botanica non metto bocca perché ignorante in materia.
      L’esortazione propositiva va sempre bene, e il rendersi conto della realtà aiuta a essere, appunto come lei diceva, pragmatici.
      Vorrei solo che questo pragmatismo, questa pratica visione delle cose, ovvero non guardiamo i peli nell’uovo ma cerchiamo di protestare e indignarci per cose serie, fosse un pensiero comune nei palermitani.
      Come sicuramente avrà notato il mio primo commento si riferiva ai carati dei carrubi che sono ghiotti ai topi….
      Grazie del confronto, la saluto

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