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martedì 19 mar
  • Palermo su Vogue Italia

    Rinasce Palermo, Vogue lo dice ai palermitani che non si erano accorti di niente

    In un bell’articolo di Francesca Molteni su Casa Vogue, si parla di un incredibile miracolo di rinascita di Palermo, città dalle mille potenzialità e dalle mille contraddizioni, che ora sembra al centro del mondo. E parla di una invasione di stranieri, che vengono a Palermo per inventarsi una nuova vita. E questo è sotto gli occhi di tutti, specialmente nella zona del centro storico (da via Maqueda a Ballarò), città piena di emigranti di ritorno e di giovani che non scappano più al nord. Certo i circa 10000 palermitani che mediamente ogni anno, negli ultimi anni, hanno lasciato la città questo non lo sapevano, ma poco importa. La festa è cominciata. Per tutti e a tutti i costi. E soprattutto perchè mai andare via da una città che ha un tasso di disoccupazione giovanile di poco superiore al 70%? E con appena 107 mila disoccupati su una popolazione attiva di 450 mila anime. Sarebbe una follia scappare. Forse una follia anche restare. E come testimone d’eccezione di questa città fatta dai giovani e per i giovani, viene presa una grande lottatrice della primavera palermitana, che giovane lo è stata nel corpo, ma sicuramente lo è ancora nello spirito. Letizia Battaglia, 83 anni compiuti, ed una vita tra le strade della città, la stessa che pochi mesi fa scriveva ad Orlando che gli ospedali di Palermo sono un inferno. Ma solo per chi sta male. E poi si parla di Manifesta 12, questo splendida Biennale nomade europea di arte contemporanea, che fino ad ora c’è costata tanti soldini e sulle cui potenzialità stiamo tutti col fiato sospeso, perchè fin ora poco abbiamo visto e percepito! Ma noi amiamo le sorprese. E poi l’articolo continua con le dichiarazioni della madre e madrina di Manifesta 12, la storica dell’arte olandese Hedwig Fijen che, tra le altre cose, sostiene che Palermo è stata scelta per la sua complessità (è impossibile non accorgersi della complessità complessiva della nostra città) e per la sua storia, cioè il passato. E poi l’orto botanico di Palermo, vero filo conduttore di Manifesta 12, il giardino dell’accoglienza e metafora della Sicilia. Il più grande giardino botanico d’Europa, uno dei primi 8 al mondo, che con le sue 12000 specie vegetali ed i suoi 210 e passa anni di storia, ma soprattutto con i suoi dipendenti stagionali, che fanno quel che possono per curare l’orto, è davvero la metafora di questa città! La precarietà stagionale! E poi Palermo è un cantiere, come dice la stessa autrice e come sanno gli automobilisti della città, i pedoni e gli ammortizzatori della nostra auto. Un cantiere festoso di auto imbottigliate e di gente che impreca. La nostra città….già di suo una delle più trafficate d’Europa, forse un tantinello sporca, ma felice. Felice per essere finita tra gli appunti di una rinascita di Vogue, una rinascita A sua insaputa. Non me ne voglia la brava giornalista di Vogue, che analizza correttamente una parte della città, quella che adesso è sul palcoscenico e sotto i riflettori per l’ennesimo taglio di nastro che deve effettuare il nostro sindaco. Ma noi a Palermo viviamo e ne conosciamo anche i retroscena. e gli splendidi palazzi citati nell’articolo, sono tutti gioielli incastonati in una città ha bisogno anche della normalità quotidiana per sopravvivere. Tanto da poterci permettere di dire che la nostra città ha bisogno di fondamenta, per diventare capitale di qualche cosa, fosse anche di se stessa o dei palermitani. E non ti terrazze sul mare con viste bellissime. E il vuoto sotto.

    Palermo
  • 7 commenti a “Rinasce Palermo, Vogue lo dice ai palermitani che non si erano accorti di niente”

    1. Quando penso alla retorica della narrazione che il sindaco mette quotidianamente in scena non posso che pensare al piazzista che deve vendere quello che ha a qualunque costo. Credo che da un lato, nel marketing della città, queste cose siano utili, il problema è che il sindaco ha finito con il credere che la narrazione della città, utile a fini di marketing, sia anche la verità dei fatti.
      L’articolo di Vogue è certamente utile per creare il prodotto che dobbiamo vendere, ma una regola della publbicità dice che puoi prendere in giro poca gente per tanto tempo o tanta gente per poco tempo. Quel prodotto che narriamo ai giornali dovremmo anche provare a realizzarlo, signor sindaco.

    2. Forse comprensibile tanta enfasi per un articolo commissionato; ma quante mistificazioni, luoghi comuni, stravolgimento degli eventi storici e delle conseguenze (subite) della geopolitica attuale, tutti in un solo articolo !
      Articolo di propaganda, probabilmente commissionato, o suggerito, dal dannoso sindaco Orlando Cascio, il “più grande” mistificatore, pseudo-politico, della storia della città.
      In passato Palermo non accoglieva, era conquistata e dominata, ed in alcuni periodi storici gli indigeni (dopo atroci stermini) subirono imposizioni umilianti.
      Ora si tratta di immigrazione imposta e subita.
      Come d’altronde l’emigrazione di decine di migliaia di palermitani.
      La giornalista forse ha visto tornare qualche “figlio di papà” che non fa testo.

    3. Con tutto il rispetto delle altrui ragioni mi sembrano i soliti ” nemici ra cuntintizza”

    4. Alberto lei sara’ mica amico del malgoverno?

    5. Vogue esalta giustamente i tesori di Palermo, da millenni esistiti, nulla quaestio, ma se dobbiamo parlare di qualità della vita a Palermo oggi, vengono i brividi. Qualche esempio? Le strade della città sono buone ormai solo per chi ha un Suv o una Jeep da montagna, direi parafrasando che se vuoi spostarti devi prima avere il Suv! La questione è che il Suv è largo e le strade ahimè molto strette, praticamente tra corsie degli autobus e piste ciclabili nell’asfalto (vedi favorita, con lo scempio voluto da Giusto Catania), sono ormai volutamente ridotte tutte ad una corsia! Per l’immobilità generale che coincide con la vetustà della classe dirigente. I turisti arrivano ma non ritornano, questo il sindaco lo sa? Sono statistiche.

    6. Il turismo è cresciuto nel 2016 del 20%, nel 2017 del 20% ed il 2018 sta andando allo stesso livello di crescita.
      VENTI PER CENTO ANNUO DI CRESCITA !!!

      Basta andare in centro a Palermo e vedere quante nuove attività sono sorte, grazie a tanti piccoli imprenditori coraggiosi. BASTA LAMENTARSI. LE OPPORTUNITÀ CI SONO. Apro la mia saracinesca tra due minuti. Il lavoro me lo sono creato e, ringraziando Dio, ci campo la famiglia.

    7. Palermo è una città fantastica, se dopo tre giorni te ne vai e ritorni da dove sei venuto.
      Il turista non vede le buche (o non ci fa caso); magari nota il traffico ma tanto si muove per lo più a piedi o si fa scarrozzare in giro dalle stesse “lape” che i locali usano per “sbarazzo cantine” ed è contento, passeggia esclusivamente in centro e non vede le zone degradate del resto della città. Insomma, fa il turista.
      Se invece ci abiti, a Palermo… beh, peggio per te.

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