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martedì 19 mar
  • Sopralluogo di Musumeci e Orlando a Bellolampo per l'emergenza rifiuti

    Musumeci diffida i comuni sulla raccolta differenziata, Orlando ricorre al Tar

    Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia, ha dato via libera a una nota inviata dal dirigente generale dei Rifiuti Salvo Cocina ai comuni con un livello della raccolta differenziata sotto al trenta per cento. Palermo è tra questi. Se entro il 31 luglio gli amministratori non firmeranno accordi con le quattro società che hanno partecipato al bando per l’invio fuori regione dei rifiuti decadranno.

    Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha annunciato ricorso al Tar contro l’ordinanza e ha aggiunto: «In materia di rifiuti il governo regionale rischia di essere governato, come sono stati governati i suoi predecessori negli ultimi vent’anni, da una struttura burocratica che ha da un lato favorito interessi speculativi più volte posti all’attenzione dell’Autorità giudiziaria e dall’altro causato gli enormi e gravi disservizi di cui sono stati e sono vittime i cittadini. Oltre a questo elemento prettamente politico, non posso non ricordare che all’indomani dell’insediamento della struttura commissariale ho fornito per quanto riguarda la città di Palermo un dettagliato elenco di interventi e provvedimenti, di esclusiva competenza di quella struttura, che erano allora urgenti e possibili e sono oggi urgentissimi e necessari.

    Musumeci sullo stesso tema ha dichiarato: «Stiamo lavorando per bonificare le discariche che riteniamo pericolose. In Sicilia abbiamo 510 discariche, non sappiamo quante di queste siano pericolose per le falde acquifere. […] Abbiamo stipulato una convenzione con la struttura del dissesto idrogeologico e con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, non avendo il personale sufficiente, per potere affrontare anche l’emergenza sulla bonifica dei rifiuti. Alcune discariche “dormono” e non sono inquinanti. Altre producono attività e, quindi, il percolato potrebbe inquinare l’ambiente. Per altre ancora, la magistratura in passato ha adottato dei provvedimenti di sequestro. […] Stiamo facendo in dieci mesi quello che non si è fatto in 20 – 25 anni e siamo davvero contenti degli obiettivi raggiunti, noi crediamo che la situazione dei rifiuti verrà normalizzata presto. Fra due anni questa emergenza sarà solo un ricordo».

    AGGIORNAMENTO: Musumeci ha rilasciato una nuova dichiarazione.
    «Serve buon senso, da parte di tutti. Stiamo voltando pagina e dobbiamo farlo assieme ai Comuni, anche a quelli fortemente ritardatari. Peraltro, il dipartimento regionale Acqua e rifiuti ha già fatto una direttiva con la quale ha fornito ai Comuni tutti i chiarimenti sulle modalità operative e attuative dell’ordinanza. Gli enti locali hanno a disposizione diversi strumenti per dimostrare il percorso virtuoso intrapreso ed evitare, quindi, le sanzioni. Gli step temporali sono diversi e quindi è solo demagogia sostenere che il raggiungimento dell’obiettivo finale debba avvenire in soli 15 giorni».

    Palermo, Sicilia
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