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martedì 19 mar
  • Veggie Wave a Palermo, i "succhi di frutta a pedali"

    Veggie Wave a Palermo, i “succhi di frutta a pedali”

    L’idea di portare Veggie Wave a Palermo è nata dall’aver preso consapevolezza che oggi io personalmente sono piu felice se riesco a fare qualcosa che possa in qualche modo rendere le persone piu felici. Sarà la mia vicinanza alla filosofia buddista, non lo so ma sono arrivato ad un stadio della mia vita dove percepisco in maniera chiara e diretta che il bene degli altri (e perché non anche del pianeta) corrisponde al mio benessere personale (tra l’altro leggevo qualche giorno fa che ormai anche la neuroscienza ha confermato che la forma più alta di felicità è quella altruistica). Oggi secondo me non ha senso fare business se in qualche modo viene fatto del male alle persone o al pianeta. Quindi quando sono andato a trovare Riccardo Ferragamo a Lisbona e ho visto Veggie Wave mi sono subito innamorato del progetto e abbiamo deciso di portarlo a Palermo dove insieme a me ci sono anche Christina Andersen e Giovanna Albanese Trigona.

    Le tre parole chiave di Veggie Wave (e le vere ragioni per le quali l’ho trovato subito interessante) sono: Divertimento perché pedalarsi il proprio succo è una cosa insolita e divertente, Salute perché i succhi sono studiati in modo tale da offrire un alto numero di benefici nutrizionali e Rispetto per il nostro pianeta data l’assenza sia di plastica (usiamo solo bicchieri compostabili) sia di energia elettrica quindi riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente.

    Palermo
  • 4 commenti a “Veggie Wave a Palermo, i “succhi di frutta a pedali””

    1. Bellissima iniziativa 😉

    2. Con quale pronome va appellato il succo?

    3. Ottima iniziativa, ma post scritto veramente male. A parte il registro comunicativo da bar, non è pensabile che il vero motivo di novità e curiosità (che c’è una bicicletta, e che il succo si spreme pedalando) sia relegato all’ultimo capoverso.

    4. …fra l’altro, per quanto l’idea possa essere simpatica, probabimente sarà poco più di una meteora. Già immagino le coppiette di ventenni, con lei che sale sulla bici e si sente “strafiga” perché “sta rispettando l’ambiente”. “Amò, scattami una foto che la posto su Facebook!” Tag #ecofriendly o simile… e poi via, alla volta dell’ultimo Avengers, per non tornare mai più.

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