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martedì 19 mar
  • La Metro-PA e l’illusione di una efficiente mobilità intermodale

    La Metro-PA e l’illusione di una efficiente mobilità intermodale

    – «Mi dai un passaggio in auto da Altavilla in città, ho chiesto ieri a mio genero, perché devo andare a piazza Don Bosco».
    – «Ok, ma ti lascio a piazza Indipendenza, perché ho a breve un appuntamento».
    – «Va bene così; li prenderò il bus per la Ztl, poi in via Roma il 101».
    – «Ma no! Prendi invece la Metro a Villa D’Orleans e da lì – direttamente – vai in via Imperatore Federico; così eviti di camminare a lungo e arrivi subito a destinazione».
    A Villa D’Orleans, poco dopo le 9, la metro-treno (è un bel convoglio, moderno e con tanti turisti) diretta a Punta Raisi, passa subito e dopo qualche minuto sosta a Notarbartolo per la coincidenza.
    Perfetto, penso, ma purtroppo mi sbaglio!
    Infatti arrivo al binario 2 e vado di corsa al binario 1 (significa correre sulla banchina, salire su e poi ridiscendere giù…puff, pant, con o senza ascensore) per prendere la coincidenza verso via Imperatore Federico; tutto inutile, perché, quando arrivo qualche secondo dopo le 9.37, vedo fuggire davanti a me un vecchio fumoso convoglio a gasolio verso la mia destinazione.
    Guardo il tabellone e vedo che il prossimo è fra 60 minuti!
    Viva la metropolitana ed i trasporti veloci urbani (questa è la nuova mobilità!).
    Paziento un’ora, seduto sotto un caldo opprimente sulla panchina marmorea, e ho accanto a me due controllori delle FFSS; chiedo loro il perché di tanta attesa e mi consolano dicendo che «è solo nel periodo estivo» mentre d’inverno la corsa «è ogni mezz’ora»!
    Alla faccia della velocità, d’inverno è quasi un Tav!
    Alle 10.20 circa ritorna il vecchio fumoso treno da via Imperatore Federico, annunciato da un roboante e tutt’altro che sintetico «è in arrivo il treno Regionale da…» (alias treno Regionale da Giachery a Notarbartolo e ritorno!) e rimane in sosta davanti ai passeggeri in attesa, lasciando acceso l’inquinantissimo e rumoroso motore diesel (sopra di noi un intero quartiere di residenti, immersi in questo venefico fetore. Uno dei due addetti FFSS (una gentile e graziosa signora) invita ad accomodarmi in vettura, dove c’è anche l’aria condizionata (che modernità!).

    La Metro-PA e l’illusione di una efficiente mobilità intermodale

    Così faccio ed attendo le 10.37 al fresco seppur letteralmente intossicato dal fetore della nafta bruciata.
    L’interno della carrozza ricorda un trenino dei tempi andati, tutto vecchio e ingiallito; parimenti penoso e indecente al confronto con altri più moderni, utilizzati in metro.

    La Metro-PA e l’illusione di una efficiente mobilità intermodale

    Nell’attesa della partenza leggo su internet la storia della tradotta militare a lungo percorso che nel 1921 trasportò in quattro giorni il Milite Ignoto da Aquileia a Roma…e trovo qualche analogia…
    Infine alle 10.45 (più o meno) giungo alla mia destinazione.
    Praticamente ho traversato questa moderna città in metropolitana in poco più di un’ora e mezza!
    Evviva!!!

    Palermo
  • Un commento a “La Metro-PA e l’illusione di una efficiente mobilità intermodale”

    1. Beh….a prescindere dal fatto che è veramente ingiustificabile la corsa ogni ora per Giachery in estate, mi sembra che 7 minuti per passare dal binario 2 al binario 1 siano bastevoli…..è chiaro che tanto di più si potrebbe fare per rendere Palermo una città fruibile con il servizio pubblico. Io prendo la Metro da ottobre dello scorso anno e sono molto contento di non prendere né macchina né tantomeno autobus (il servizio funziona benissimo ed è puntuale !). Speriamo che completino il secondo binario e l’anello ferroviario al più presto, così sicuramente viaggeremo per la città molto meglio avendo più corse a disposizione !!!

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