È morto Salvatore Cintola
Il deputato regionale dell’Udc Salvatore Cintola è morto.
Il deputato regionale dell’Udc Salvatore Cintola è morto.
Stamattina 20 persone sono state arrestate tra Palermo, Napoli e Firenze in un’operazione antidroga denominata Dolly show.
Si tratta di Enrico Alfano (31 anni), Salvatore Alfano (57 anni), Guido Bianco (31 anni), Alessandra Caltabellotta (35 anni), Massimiliano Caltabellotta (39 anni), Michele Caltabellotta (37 anni), Pietro Paolo Carbone (26 anni), Paolo Chiaramonte (49 anni), Fabio Cucina (49 anni), Salvatore D’Anna (40 anni), Sabrina Di Blasi (34 anni), Ciro Di Napoli (70 anni), Salvatore Ensabella (65 anni), Antonio Casoria Esposito (40 anni), Domenico Filadoro (43 anni), Vincenzo Giappone (36 anni), Salvatore La Franca (75 anni), Domenico Lo Iacono (35 anni), Francesco Maggio (45 anni), Manfredi Mendolia (74 anni), Giorgio Napolitano (75 anni), Fabio Oliveri (73 anni), Nicolò Pecoraro (44 anni), Rosario Raccuglia (68 anni), Jean Claude Scannavino (77 anni), Calogero Taormina (66 anni), Vincenzo Vaglica (79 anni), Vincenzo Verducci (54 anni), Davide Zammito (38 anni).
Coinvolto anche il deputato regionale dell’Udc Salvatore Cintola, indicato come assuntore di sostanze stupefacenti. Le indagini portano a ipotizzare che potrebbe avere utilizzato l’auto blu per l’acquisto di cocaina. Cintola ha smentito ma è stato espulso dal partito.
Carlo Vizzini (Il Popolo della Libertà) e Salvatore Cintola (Udc) hanno risposto ieri alle domande dei pm di Palermo Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato. Cuffaro, Cintola, Romano e Vizzini sono indagati per presunta corruzione aggravata dall’agevolazione di Cosa nostra in relazione al “tesoro” dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino.
Vizzini ha reso la sua versione dei fatti e ha chiarito di aver ricevuto poco più di 140 mila euro dall’avvocato di Ciancimino Gianni Lapis ma di non aver avuto mai alcun rapporto con Ciancimino. Cintola ha detto di non avere fatto da tramite tra Lapis e i due politici dell’Udc indicati come destinatari di tangenti Salvatore Cuffaro e Saverio Romano (che saranno sentiti domani pomeriggio).
Intanto è indagato nell’ambito dell’operazione Golem, che ha portato all’arresto di alcuni presunti fiancheggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro, un ex maresciallo della Guardia di Finanza, in pensione e collaboratore della segreteria di Vizzini (è già stato allontanato).
Il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha disposto la revoca della delega dell’assessore al Bilancio Salvatore Cintola (Udc). Cintola aveva votato contro al Peg. Il rapporto con l’Udc rimane invariato.
Nei giorni scorsi era stata archiviata l’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa che vedeva coinvolto Cintola in seguito alle dichiarazioni della pentita Giusy Vitale che aveva parlato di una presunta disponibilità del politico nei confronti di Cosa Nostra.
AGGIORNAMENTO: Saverio Romano, segretario regionale dell’Udc ha detto che «la revoca dell’assessore Cintola dalla Giunta di Palermo da parte del sindaco Cammarata crea un grave vulnus nei rapporti tra gli alleati».
Totò Cuffaro continua a far parlare di sé. La sua figura nell’immaginario collettivo è ancora viva. È viva tanto in chi lo ama e continua a difenderlo, tanto in chi lo ha condannato e non prova per lui alcuna pietà. C’è chi cerca di esorcizzare la sua presenza, chi la evoca.
Ultimamente Cuffaro è tornato alla ribalta dopo alcune interviste rilasciate a Sky e alla rivista S. Ed è proprio l’autore dell’intervista pubblicata su S, Riccardo Lo Verso, che con un post su diPalermo riapre il dibattito attorno al Cuffaro detenuto.
Lo Verso, dopo avere fatto le opportune premesse («Totò Cuffaro è stato condannato per un reato grave. Ancor di più se commesso mentre si ricopre un prestigioso incarico istituzionale»), descrive il detenuto Cuffaro. E conclude:
«Dovremmo tutti far vista ai detenuti che conosciamo, anche e soprattutto se li abbiamo criticati. Solo mantenendo vivo il rapporto con il mondo da cui sono stati, momentaneamente o per sempre, espulsi potranno fare tesoro degli errori commessi. Solo la presenza che ingigantisce l’assenza di ciò a cui sono stati, giustamente, chiamati a rinunciare può convincere un detenuto ad evitare errori futuri. Almeno questa è l’idea che mi sono fatto».
Quasi immediata la reazione. A scrivere questa volta è Vincenzo Marannano, cronista del Giornale di Sicilia. Continua »
Quando ero bambino fui mandato a tradimento a imparare la tarantella. Io e mia sorella, con la morte nel cuore, ci consegnammo a un boia di quartiere in una casa a secondo piano di un palazzetto in una traversa di via Oreto a pochi passi dalla Mensa del Ferroviere, luogo che mi era senza dubbio più congeniale. Continua »
Quando finisce un amore così com’è finito il mio
senza una ragione né un motivo, senza niente
ti senti un nodo nella gola,
ti senti un buco nello stomaco
ti senti un vuoto nella testa e non capisci niente
e non ti basta più un amico e non ti basta più distrarti
e non ti basta bere da ubriacarti
e non ti basta ormai più niente….(Riccardo Cocciante)
Struggente questa vecchia canzone di Cocciante, descrive a perfezione i meccanismi psicologici che scattano quando si affronta una separazione. Tutto vero, tutto sacro e tutti prima o poi passiamo da quello che in termini clinici si chiama “elaborazione del lutto”. Ma quando termina questa fase, dolorosa per carità, il neo single comincia a sentire una certa leggerezza, il “cotugno” allo stomaco passa e ci si ritrova nuovamente a vagare per casa cercando mentalmente di riorganizzare la propria vita. Le vecchie abitudini sono quelle che subito recuperiamo e se siamo uomini un po’ “selvaggi” sono proprio le abitudini più fituse che si impossessano di noi come un demone in cerca di possessione. Non parlo delle donne che hanno sicuramente un altro modo di agire rispetto ai maschietti e lungi da me l’idea di generalizzare troppo. Voglio rivolgermi quindi agli ometti che come me sono un po’, come dire, “animaletti”! Continua »
Salvatore Cuffaro e Saverio Romano sono stati sentiti oggi dai pm di Palermo Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato. Cuffaro, Cintola, Romano e Vizzini sono indagati per presunta corruzione aggravata dall’agevolazione di Cosa nostra in relazione al “tesoro” dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino.
Cuffaro ha dichiarato: «Sulla richiesta avanzata dal mio difensore di formulare in modo chiaro e preciso, come impone la legge, i fatti o il fatto, le prove o le condotte non mi è stato indicato un solo fatto o una sola condotta e, quindi, non ho potuto rispondere, pur essendomi recato in Procura per contribuire all’accertamento della verità. […] Ho fatto comunque presente di essere disponibile in qualsiasi momento e, nel loro silenzio, avanzeremo richiesta di archiviazione».
Romano ha dichiarato: «Oggi mi sono state fornite solo le notizie già apprese dai giornali e alla richiesta di conoscere quali fossero i fatti e le condotte che integrerebbero il reato non mi è stato contestato un solo atto o fatto di corruzione. Non ho avvertito alcuna sorpresa perché so di non avere mai posto in essere condotte corruttive. Rimane il rammarico per la martellante campagna di stampa».
La Procura di Palermo sta indagando su quattro parlamentari nell’ambito dell’inchiesta sul “tesoro” dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino. Sono Carlo Vizzini (Il Popolo della Libertà), Totò Cuffaro, Salvatore Cintola e Saverio Romano (Udc). I quattro sono accusati di concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa nostra.
L’indagine nasce dalle dichiarazioni di Massimo Ciancimino, imputato di riciclaggio e di fittizia intestazione di beni.
Vizzini si è dimesso dalla Commissione nazionale antimafia.
23:59 – Il liveblog dello spoglio delle elezioni politiche e regionali 2008 chiude qui dopo più di 30 ore dalla sua apertura. Gli aggiornamenti continueranno con post ordinari. Ieri e oggi il blog ha avuto quasi 16000 visitatori unici che hanno visualizzato quasi 48000 pagine. Grazie a tutti voi e, in particolar modo, a Tony Siino che ha effettuato la maggior parte degli aggiornamenti e a tutti coloro che ci hanno inviato informazioni con tutti i mezzi possibili. Grazie!
23:59 – Tutti i dati delle elezioni regionali 2008 in Sicilia.
23:59 – I dati della sezione 53 di Messina non sono stati ancora immessi nel sistema informatico della Regione perché parte di essi sono sottoposti a verifica.
22:21 – Tutti i voti di preferenza a Palermo.
22:13 – Mancherebbe ormai poco al dato ufficiale per le regionali. La sezione 53 di Messina, dove si è proceduto a più riconteggi per discrepanze tra numero di schede e preferenze, avrebbe terminato lo scrutinio.
22:10 – Alcuni rumors indicano in Francesco Cascio il possibile nuovo presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.
21:18 – Antonello Antinoro (Udc) ha primeggiato a Palermo con 28101 preferenze, seguono Nino Dina (dello stesso partito; 25335), Francesco Cascio (PdL; 21186), Francesco Scoma (PdL; 17042), Salvino Caputo (PdL; 16144), Francesco Musotto (PdL; 13780) e Alberto Campagna (PdL; 12413).
21:16 – Lombardo: «La Giunta della Regione Siciliana è tutta da costruire e non ci sono caselle occupate. […] Voglio varare un governo con alti livelli morali e di competenze, anche formato da tecnici ma che abbiano sensibilità politica perché lo sguardo d’insieme è importante. […] Fare il bravo assessore tecnico e non capire che ci sono esigenze di bilancio e fare i conti con le finanza, per esempio vuol dire “toppare” prima o poi».
21:15 – Borsellino: «Credo che i siciliani non hanno riconosciuto la novità di questo progetto, forse Anna non godeva di un radicamento nel territorio abbastanza forte». Continua »
L’emendamento, portato avanti dagli onorevoli Cintola, Cimino, Cracolici e Apprendi, nato dalla petizione Chiediamo i danni a Cosa Nostra, è stato approvato ed inserito nella finanziaria della Regione Siciliana, diventando l’art.17 della stessa.
Ci riteniamo soddisfatti del risultato ottenuto soprattutto perchè è il risultato di un’iniziativa nata da semplici cittadini. Continua »
Importanti novità per quel che riguarda la petizione “Chiediamo i danni a cosa nostra”. Come annunciato precedentemente, anche su Rosalio, la petizione è stata portata alla visione dei nostri rappresentanti regionali in occasione dei lavori della Commissione Bilancio all’Ars. Siamo andati a vedere cosa ne pensavano di un diritto della Regione Siciliana mai vantato, ovvero del costituirsi parte civile nei processi di mafia.
La petizione è stata presentata a tutti i rappresentanti regionali che siamo riusciti a render partecipi. Alcuni, durante i tre giorni di presenza all’ingresso dell’Ars, non li abbiamo incontrati, altri non si sono fermati, altri hanno deciso di rifletterci.
Siamo riusciti ad ottenere 38/90 firme che riteniamo essere un risultato soddisfacente. Continua »
Il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha nominato assessore Filippo Cannella (Udc). La delega assegnata a Cannella è quella del settore Igiene e Sanità.
Cannella subentra a Salvatore Cintola di cui Cammarata aveva revocato la nomina.
Sono state assegnate le deleghe agli assessori comunali designati ieri. Toto Cordaro (Udc) è il nuovo vicesindaco di Palermo (con deleghe alle Opere pubbliche, Mare e coste, Espropriazioni).
Assessorati
Udc: Felice Bruscia Attività produttive, Sportello unico, Concessioni amministrative aree e spazi pubblici, Spazi pubblicitari, Affissioni e riscossioni, Rapporti con il Consiglio comunale, Salvatore Cintola (Igiene e Sanità), Roberto Clemente Decentramento e Circoscrizioni e Pippo Enea Risorse immobiliari, Manutenzioni, Autoparco, Beni confiscati, Assegnazioni beni confiscati unità non abitative, Servizi cimiteriali.
Alleanza Nazionale: Alessandro Aricò Società ed enti controllati e/o partecipati; Giampiero Cannella Attività sociali, Interventi abitativi, Assegnazioni beni confiscati unità ad uso abitativo e Raoul Russo Turismo, Politiche giovanili.
Forza Italia: Alessandro Anello Attività sportive e gestione impianti sportivi; Mario Milone Urbanistica, Attività culturali, Archivi e spazi espositivi, Rapporti con l’Università; Franco Mineo Mercati, Mercatini rionali e ambulanti, Rapporti con l’ente Fiera Mediterraneo; Eugenio Randi Edilizia privata, Progetti speciali e comunitari e Carlo Vizzini Rapporti con il Parlamento e il Governo nazionali, Relazioni istituzionali, Statistica e Toponomastica.
Movimento per l’Autonomia: Jimmy D’Azzò Ambiente, Ecologia, Verde e arredo urbano, Parchi e Protezione civile e Nino Scimemi Centro storico. Continua »
Diego Cammarata ha nominato gli assessori della nuova Giunta comunale. Sono Felice Bruscia, Salvatore Cintola, Roberto Clemente, Toto Cordaro e Pippo Enea (Udc); Alessandro Aricò, Giampiero Cannella e Raoul Russo (Alleanza Nazionale); Jimmy D’Azzò e Nino Scimemi (Movimento per l’Autonomia); Alessandro Anello, Mario Milone, Franco Mineo, Eugenio Randi e Carlo Vizzini (Forza Italia).
Sono stati costituiti due dipartimenti guidati da due esperti designati dal sindaco che terrà per sé le deleghe, uno per le materie economico-finanziarie (affidato a Sebastiano Bavetta) e uno per le infrastrutture e la mobilità (affidato a Lorenzo Ceraulo). All’approvazione del bilancio Bavetta assumerà il nuovo ruolo e gli subentrerà Marcello Caruso (Fi).
Lo snobissimo Massimo D’Alema, in comizio a Palermo pro Rita Borsellino, ferma il corteo di auto blu in direzione Punta Raisi, scende e va ad abbracciare Elena, 87 anni, sua fan sfegata. Baffino piacione.
Pietro Galluccio, il candidato che scrive romanticamente sui suoi manifesti «BACIA ad occhi chiusi, VOTA ad occhi aperti», sostituisce poco romanticamente gli striscioni che gli innamorati utilizzano per mandarsi messaggi sdolcinati sui cavalcavia di viale Regione Siciliana con i suoi striscioni elettorali. Predica bene baci e razzola male striscioni.
Salvatore Cintola, assessore regionale al bilancio, dissemina di manifesti (abusivi) la rotonda di via Belgio. Non è certamente il solo, ma oggi mi salta all’occhio come simbolo di un malcostume.
Il manifesto elettorale di Bartolo Sammartino (Alleanza Nazionale) utilizza l’abominevole carattere comic sans, odiatissimo e sconsigliato da qualunque grafico degno di tale nome.
I candidati che contano i voti moltiplicando per quattro il numero dei presenti ai cocktail, secondo il mio umile parere, avranno una pesantissima delusione.
Carissimo fratello Salvatore,
qua da noi c’è la campagna alittorare. Cioè veramente si può dire che c’è sempre la campagna alittorale ma per ora ce n’è di più. Allora i mura si inchino di facce belle nutrite. La cosa bella è che ridono tutti. Ma che c’è di ridere? Ora, carissimo fratello, tu lo sai come la penso io e per chi voto. Se viene un amico e mi dice: sai il tale amico ha un amico che si porta, io ci dico: e il tale amico che mi da a me? Certe volte cumminamo, certe volte no allora non voto. Se, un per ipotesi, viene uno e mi dice: tu sei ancora in cassa integrazione? E io ti faccio trasiri barelliere allo spedale “Fartebenecompari” (altro che fratelli), io mi faccio il paro e lo sparo e poi lo assicuto perché certo a me non mi ha fatto trasiri nessuno in nessun posto e alla fine del mese conto sempre questi seicento leuri ca misi uno sopra all’avutru non fanno nemmeno una sottiletta fila e fondi. Continua »
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