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venerdì 19 apr

Risultati della ricerca “enzo pipi”

  • “Addiopizzo 5”, ancora arresti

    62 persone sono destinatarie di ordinanze di custodia cautelare, 26 delle quali sono già in carcere, per l’operazione Addiopizzo 5 scattata nella notte e che va a colpire gli uomini del clan di Salvatore e Sandro Lo Piccolo.

    I nomi dei fermati: Michele Acquisto (1953), Andrea Barone (1979), Domenico Barone (1981), Salvatore Baucina (1964), Mario Biondo (1966), Giovanni Botta (classe 1963), Pietro Bruno (1946), Salvatore Caltaldo (1949), Filippo Catania (1969), Domenico Caviglia (1976), Domenico Ciaramitaro (1974), Gaetano Ciaramitaro (1968), Pietro Cinà (1964), Angelo Conigliaro (1935), Giovanni Corrao (1965), Vincenzo Cusenza (1971), Giovanni Cusimano (1941), Nicolò Cusimano (1980), Salvatore D’Anna (1960), Fabio Daricca (1977), Antonino De Luca (1970), Giuseppe Di Bella (1958), Gaspare Di Maggio (1961), Giuseppe Di Maggio (1973), Lorenzo Di Maggio (1951), Francesco Paolo Di Piazza (1962), Giuseppe Enea (1973), Alberto Evola (1962), Lorenzo Fazzone (1977), Mario Ferrazzano (1985), Edoardo La Mattina (1977), Salvatore Liga (1964), Salvatore Liga (1985), Giuseppe Lo Cascio (1970), Isidoro Lo Cascio (1964), Filippo Lo Piccolo (1974), Salvatore Lo Piccolo (1942), Sandro Lo Piccolo (1975), Giuseppe Lo Verde (1957), Antonino Lucia (1952), Tommaso Macchiarella (1954), Filippo Mangione (1982), Salvatore Mangione (1956), Stefano Marino (1972), Sergio Messeri (1966), Giuseppe Messina (1978), Gioacchino Morisca (1944), Giuseppe Nicoletti (1965), Giovanni Niosi (1954), Vito Mario Palazzolo (1976), Calogero Pillitteri (1970), Vincenzo Pipitone (1956), Carlo Puccio (1981), Francesco Puglisi (1966), Salvatore Randazzo (1967), Nunzio Serio (1977), Guido Spina (1965), Felisiano Tognetti (1971), Massimo Giuseppe Troia (1975), Salvatore Vitale (1975), Filippo Zito (1969).

    Palermo
  • Il miracolo di Santa Rosalia tradotto in 13 lingue

    Siamo in A.

    Siamo ancora in A.

    Non ci posso credere. Eppure siAmo Ancora in A.

    Allo stadio c’erano tutti. Dal commissario al sacrestano. Avvistata anche Santa Rosalia.

    Io i biglietti non li ho trovati, dall’alto della mia presunzione ho pensato

    «Se vabbe’. Li troooovooooo…».

    Ma quando mai.

    Ho visto la partita e non ho sofferto. Penso di essere entrato in coma vigile al primo minuto, scongelandomi appositamente per ognuno dei tre goal.

    Tre. Continua »

    Palermo
  • Carabinieri

    62 arresti a Palermo e provincia, due boss ottantenni al comando: i nomi

    I Carabinieri del Gruppo di Monreale e del Ros hanno effettuato 62 arresti nei mandamenti di Villagrazia-Santa Maria di Gesù, a Palermo, e quello di San Giuseppe Jato. A capo delle due zone ci sarebbero due boss ottantenni, Mario Marchese e Gregorio Agrigento. Le estorsioni sembrano rimanere una delle principali attività. Continua »

    Palermo
  • Omicidio Agostino: fra tradimenti e buchi neri un faccia a faccia con lo Stato dal “volto buono”

    Chissà cosa deve aver provato Vincenzo Agostino quando ha riconosciuto, in mezzo ad altre due comparse, quell’uomo dal volto deturpato che nel luglio del 1989 venne a cercare a casa sua il figlio Antonio.
    Non è mai semplice descrivere le emozioni ed è ancora più difficile quando bisogna parlare di quelle provate per 27 lunghi anni, durante i quali nessuno è stato in grado di dire ad un padre il perché suo figlio fosse stato ucciso e, soprattutto, chi fosse stato a volere che quel grilletto venisse premuto. Il signor Agostino non ha perso solo un figlio, ha perso tutto ciò che la vita può regalare di bello ad un uomo: ha perso la possibilità emozionarsi vedendo suo figlio diventare padre e lui nonno, ha perso la possibilità di vedere crescere suo nipote e di raccontargli ed insegnargli cosa la vita non dovesse essere. Probabilmente il signor Agostino ha pensato a tutto ciò quando venerdì scorso è stato chiamato a riconoscere nell’aula bunker dell’Ucciardone in un confronto all’americana l’uomo chiamato “faccia da mostro”, non dimenticando il dolore che l’ha accompagnato per tutti questi anni. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Inaugurato il “Mosaico della Memoria” al Palazzo di Giustizia

    È stato inaugurato venerdì sul fronte principale del Palazzo di Giustizia il “Mosaico della Memoria” che riporta i volti di 63 vittime di mafia, uccisi nella provincia di Palermo, uomini delle istituzioni, magistrati, agenti delle forze di polizia, sindacalisti, semplici cittadini colpevoli di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Continua »

    Palermo
  • “Le notti della memoria” stasera al Teatro Biondo

    Si svolgerà alle 21:00 al Teatro Biondo la serata Le notti della memoria. A cavallo tra Stato e mafia – vent’anni di trattativa organizzata dal Comitato 23 maggio con il patrocinio del Comune di Palermo.

    Teatro Biondo Stabile

    Si inizierà con una video intervista al magistrato Antonino Di Matteo. Interverranno Sabina Guzzanti, PIF, Stefania Petyx, Giuseppe Pipitone (giornalista de Il Fatto Quotidiano), Giorgio Bongiovanni (direttore di Antimafia 2000), Luigi Perollo (direttore responsabile di Trm), Salvo Piparo e Costanza Licata, Ivan Fiore, Lorenzo Pasqua, Roberto Pizzo, Bottega Retrò (Cocò Gulotta & Al Di Rosa) e Gaetano Porcasi (pittore). Con la partecipazione di Mario Caminita (diretta radio su Radio Time). Condurrà la serata Cristiano Pasca.

    Rosalio è media partner de Le notti della memoria.

    Palermo, Rosalio
  • 30 anni fa l’omicidio di Rocco Chinnici

    Il 29 luglio 1983 veniva ucciso dall’esplosione di una Fiat 126 imbottita di esplosivo davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico il magistrato Rocco Chinnici. Insieme a lui sono morti il maresciallo dei Carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Federico Stefano Li Sacchi.

    Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri deporrà alle 9:15 una corona di alloro sul luogo dell’eccidio e parteciperà alle 9:45 alla Messa nella Chiesa di S. Giacomo dei Militari presso il Comando Legione Carabinieri Sicilia. Alle 10:30 si svolgerà la commemorazione pubblica con gli interventi del presidente della Corte di appello di Palermo Vincenzo Oliveri, del procuratore generale Roberto Scarpinato, del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Rodolfo Sabelli e del ministro Cancellieri. La cerimonia si concluderà con la lettura, da parte dell’attrice Pamela Villoresi, di alcuni brani tratti da un ricordo di Paolo Borsellino nel volume L’illegalità protetta e con il ricordo dei due figli del giudice Chinnici, Giovanni e Caterina.

    Palermo
  • 20 anni fa l’attentato a Giovanni Falcone

    Giovanni Falcone

    20 anni fa Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani vennero uccisi con l’esplosivo sull’autostrada per Palermo all’altezza dello svincolo di Capaci.

    Alle 8:00 sbarcheranno al porto di Palermo studenti, insegnanti e giornalisti che si trovano a bordo delle due Navi della Legalità partite da Napoli e da Civitavecchia. Si svolgerà una cerimonia alla presenza di Maria Falcone.

    Alle 9:15 a Ciaculli verrà inaugurato il Memorial per le vittime della mafia presso il Giardino della memoria nel terreno confiscato al boss Michele Greco.

    Dalle 10:00 si terrà nell’aula bunker del carcere Ucciardone la cerimonia istituzionale solenne per il ventennale delle stragi di Capaci e Via d’Amelio alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio Mario Monti e del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Continua »

    Palermo
  • Pisciare abbondantemente fuori dalla decenza

    Berlusconi: «La mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo, ma guarda caso è quella più conosciuta, perché c’è stato un supporto promozionale che l’ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra programmate dalle tv di 160 paesi nel mondo e tutta la letteratura in proposito, Gomorra e il resto…» (da Corriere.it).

    Infatti, ecco un pò di “supporto promozionale” e di “letteratura” in proposito.

    Anni ’70

    * Mauro De Mauro (16 settembre 1970), giornalista.
    * Pietro Scaglione (5 maggio 1971), procuratore capo di Palermo.
    * Antonino Lo Russo (5 maggio 1971), autista di Pietro Scaglione.
    * Giovanni Spampinato (27 ottobre 1972), giornalista de “L’Ora” e de “L’Unità”.
    * Gaetano Cappiello (2 luglio 1975), agente di pubblica sicurezza.
    * Giuseppe Russo (20 agosto 1977), tenente colonnello dei carabinieri.
    * Carlo Napolitano (21 novembre 1977), presunto guardiaspalle del boss di Riesi, Giuseppe di Cristina.
    * Giuseppe di Fede (21 novembre 1977), presunto guardiaspalle del boss di Riesi, Giuseppe di Cristina.
    * Peppino Impastato (9 maggio 1978), giovane attivista politico e speaker radiofonico di Cinisi, in provincia di Palermo.
    * Antonio Esposito Ferraioli (30 agosto 1978), cuoco.
    * Calogero Di Bona (28 agosto 1979), maresciallo ordinario in servizio presso la casa circondariale Ucciardone di Palermo.
    * Filadelfio Aparo (11 gennaio 1979), vice Brigadiere della squadra mobile di Palermo.
    * Mario Francese (26 gennaio 1979), giornalista.
    * Michele Reina (9 marzo 1979), segretario provinciale della Democrazia Cristiana.
    * Carmine Pecorelli (20 marzo 1979), giornalista.
    * Giorgio Ambrosoli (12 luglio 1979), avvocato milanese liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona.
    * Boris Giuliano (21 luglio 1979), capo della squadra mobile di Palermo.
    * Cesare Terranova (25 settembre 1979), magistrato.
    * Lenin Mancuso (25 settembre 1979), maresciallo morto insieme a Cesare Terranova.

    Continua »

    Palermo
  • Sequestri di beni per 300 milioni di euro alle cosche del carinese

    Ieri sono stati posti sotto sequestro beni per un valore di oltre 300 milioni di euro in aziende, conti correnti, beni immobili e mobili a esponenti e fiancheggiatori di Cosa nostra a Carini e a Villagrazia di Carini.

    Tra i colpiti ci sono Salvatore Biondino, Salvatore Biondo, Antonino Pipitone, Giuseppe Gelsomino, Vincenzo Collesano, Angelo Conigliaro, Pietro Di Napoli, Salvatore Prano, Francesco Sparacio, Angelo Gallina, Giovan-Battista Pipitone e Francesco Paolo Spinelli oltre ai fratelli Pipitone, accusati di aver operato con Salvatore Lo Piccolo.

    Palermo
  • 130 anni di carcere agli uomini di Lo Piccolo

    Nella tranche del processo “Occidente” celebrata con rito abbreviato il giudice per l’udienza preliminare di Palermo Sergio Ziino ha infilitto 24 condanne per circa 130 anni di carcere ai fedelissimi di Salvatore Lo Piccolo. I condannati sono capi e affiliati delle cosche della zona occidentale e della provincia di Palermo (Carini, Cinisi, Capaci e Torretta).

    Antonino Pipitone di Carini è stato condannato a nove anni, Giuseppe Lo Duca a nove anni e quattro mesi, Angelo Antonino Pipitone di Torretta e padre di Antonino a otto anni, Giulio Covello a otto anni, Carmelo Biondo, Francesco Di Blasi, Salvatore Gottuso di San Lorenzo, Giuseppe Bruno e Angelo Gallina di Carini a sei anni e otto mesi, Rosario Collesano e Giuseppe Passalacqua a sei anni, Giuseppe Gelsomino a cinque anni e quattro mesi, Gaspare Pulizzi di Carini a cinque anni e due mesi, Giorgio Cuccia, Francesco D’Alessandro, Salvatore Prano, Saverio Privitera, Gioacchino Sapienza e Francesco Sparacio a cinque anni, Pierino Di Napoli a quattro anni, Andrea Bruno a tre anni e quattro mesi, Fortunato Vitale a due anni e sei mesi, Michele Cardinale a due anni e Davide Pedalino a un anno e quattro mesi. Tra i cinque assolti ci sono Francesco Paolo Spinelli e Antonino Privitera.

    È stata rinviata la liquidazione del danno alle parti civili davanti al giudice civile e non sono state assegnate le provvisionali che erano state richieste dalle associazioni, tra cui Addiopizzo e SOS Impresa, presenti nel processo.

    Palermo
  • Maxi-operazione in corso tra Stati Uniti e Sicilia

    È in corso una maxi-operazione antimafia tra gli Stati Uniti e la Sicilia denominata Old bridge. Le indagini sono condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra mobile di Palermo, coordinati dalla Dda e dalla procura nazionale antimafia e riguardano i collegamenti tra le famiglie mafiose siciliane e americane.

    I destinatari del provvedimento a Palermo sono Filippo Casamento, 82 anni; Tommaso Inzerillo, 59 anni; Salvatore Emanuele Di Maggio, 59 anni, medico; Giovanni Inzerillo, nato a New York 35 anni fa; Francesco Adelfio, 68 anni; Pietro Pipitone, 54 anni; Giovanni Lo Verde, 69 anni; Andrea Adamo, 46 anni, in atto detenuto per altro; Giuseppe Brunettini, 37 anni; Antonino Chiappara, 42 anni; Sergio Corallo, 42 anni; Giovanni de Simone, 46 anni; Lorenzo Di Fede, 83 anni; Calogero Di Gioia, 60 anni, detenuto per altro; Nicola Di Salvo, 70 anni; Benedetto Graviano, 50 anni, detenuto per altro. E ancora, Melchiorre Guglielmini, 49 anni; Tommaso Lo Presti, 33 anni; Cesare Carmelo Lupo, 48 anni, in atto detenuto per altro; Giovanni Nicchi, 27 anni, latitante; Salvatore Parisi, 54 anni; Antonino Rotolo, 62 anni, in atto detenuto per altro; Gaetano Savoca, 41 anni; Giuseppe Savoca, 74 anni, in atto detenuto per altro; Vincenzo Savoca, 77 anni e Salvatore Sorrentino, 43 anni, in atto detenuto.

    Quattro persone sono tuttora ricercate.

    AGGIORNAMENTO: si è costituito Giovanni Adelfio, 69 anni, uno dei ricercati.

    Palermo, Sicilia
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