Profilo e post di

Sito: http://www.politicheecultura.com/

e-mail: cristina.alaimo@gmail.com

Biografia: Cristina Alaimo è nata a Palermo il 30 maggio del 1979, è gemelli ascendente vergine. Si è laureata alla Sapienza di Roma in Storia dell’Arte Contemporanea nel 2002, ha preso un Master in management della cultura alla Fondazione Fitzcarraldo di Torino nel 2003, un paio di borse di ricerca all’Istituto Arrupe di Palermo nel 2003 e 2004.

Si occupa di leggere di tutto, ascoltare musica (ha un amore sviscerato per Franco Battiato), scrivere (moleskine, ormai saranno una cinquantina), girare per mostre, curiosare per le vie della cultura mediorientale.

Nel tempo libero fa ricerca (prevalentemente con l’Istituto Arrupe su politiche culturali), studia (per una seconda laurea in cinema al DAMS di Palermo), co-dirige una galleria (la galleria d’arte 61 di via XX settembre), ogni tanto – non sempre – scrive (su Economia della cultura de Il Mulino, un libro sulla storia delle gallerie d’arte di Palermo per Kalòs, cataloghi per le mostre della Sessantuno, per questo blog), lavora a progetti di politica culturale (cooperazione con altri paesi, per conto di pubbliche amministrazioni).

Segni particolari: donnina di buona volontà, viaggia un sacco, occhiali da vista rossi, beve martini bianco, con ghiaccio e una fetta di arancia.

Cristina Alaimo
  • Due parole con: Alessandro Di Giugno

    …E la fotografia a Palermo…

    Cominciamo un altro piccolo percorso (e chissà dove andremo a finire) ho chiesto ad uno dei fotografi palermitani più promettenti di farci due chiacchiere (brevissime) e ve le riporto, magari sono le prime di una serie, non so.

    Lui è Alessandro Di Giugno, vincitore del Genio di Palermo ultima edizione, presente su varie riviste, autore della foto di Mario Venuti che vedete in copertina sul suo ultimo album e avete visto appiccicata sui muri della città per il suo concerto, qualche tempo fa. È stato presente in varie mostre a Palermo e fuori, lavora bene, lavora sodo ed è simpatico (anche un bel ragazzotto), siccome ho avuto la fortuna di lavorarci insieme e di farci amicizia mi è venuta l’idea di chiamarlo in causa. Continua »

    Palermo
  • La terra vista dal cielo atterra a piazza Politeama

    Ieri sera non avevo voglia di farmi ingurgitare dall’altalena di stati d’animo delle proiezioni delle politiche. Così ho deciso di andare a vedere la mostra allestita a piazza Politeama.
    Un bel viaggio, quello che mi ci voleva. Uscire per un attimo dall’angustia del proprio hortus conclusus e peregrinare attraverso le visioni di un altro paio d’occhi.

    Visioni enormi, di stupore, di meraviglia ma anche di sfacelo, di crepe incolmabili fra parti del mondo di cui ogni tanto ci giunge all’orecchio qualche nuova.
    Direi che la mostra, al di là degli intenti didascalici ed educativi, presa per la sua godibilità estetica, si divide grossomodo in due parti significative: una è quella che riguarda i paesaggi naturali laddove – sembra – che il soggetto sia così come lo vediamo sin dalla notte dei tempi. L’altra è la straordinarietà (nel senso letterario del termine, quindi connotato positivamente o meno di volta in volta) del paesaggio modificato dall’uomo. Continua »

    Palermo
  • Da Oriente e da Occidente

    “Da Oriente e da Occidente”

    Sabato 8 aprile 2006 alle ore 18:00 s’inaugurerà presso la Galleria 61 la mostra collettiva “da Oriente e da Occidente” con opere di Giuseppe Colombo, Stefano Cumia, Giuseppe Puglisi e William Marc Zanghi.

    Il titolo sorge spontaneo dal fatto che in tutto c’è un oriente e un occidente, anche in Sicilia e anche in noi e dal fatto che di questi tempi le differenze sono – molto spesso – esasperate e demonizzate con una grossa perdita per tutti e tante occasioni di sviluppo mancate. Continua »

    Palermo
  • Il caimano, una brutta bestia

    È uscito anche a Palermo il discusso film di Nanni Moretti “Il Caimano”. Caso politico e mediatico il film, a mio parere, è comunque da vedere visto che, come sempre accade in questi casi, le polemiche e il bailamme che lo accompagnano riducono e di molto, il prodotto in questione.

    Il fatto che sempre meno gente di spettacolo abbia voglia di mettersi autenticamente sulle scene in questi tempi bui in cui i mezzi di comunicazione audiovisiva sono quasi totalmente appiattiti in un grigiore a volte esasperante, condiziona le opinioni formatesi intorno al film di Moretti, che ha un forte contenuto politico ma è sicuramente di più: rappresenta la voce sincera di un autore che come pochi altri ha il coraggio di esporsi con le sue paure e le sue nevrosi, facendone poi creazione artistica. Senza entrare nelle polemiche politiche e guardando il film per quello che è e cioè prodotto culturale, voce di un autore, esso oltre a opinioni e idee esprime sentimenti, emozioni, angosce, si diceva, che in questo momento ci sono e sono ben presenti a tutti noi. Continua »

    Palermo
  • Cronache di liberty #1

    Villino Favaloro

    Due notizie di cronaca che hanno a che fare con il liberty a Palermo. Una buona e una cattiva.

    Prima quella cattiva: riguarda il villino Favaloro (1889) splendido esempio di architettura liberty a Palermo progettato da G.B.F. Basile e ultimato dal figlio Ernesto nel 1914. I Basile, i due maggiori architetti del periodo, firmando quest’opera a quattro mani aprono e chiudono, per così dire, una delle più fertili stagioni di Palermo, anticipando tendenze europee e innovando linguaggi. Dal progetto originario arrivano gli influssi medievalisti che alleggerendosi diventano filiformi ed eleganti, del completamento di Ernesto rimane la torretta d’angolo, quasi a voler semplicemente e spazialmente aggiungere il tocco, la raffinatezza infinita che avrebbe portato di lì a poco al suo apice l’Art Nouveau anche a Palermo. Continua »

    Palermo
  • Sarnari in mostra e oggi all’Agricantus

    “I colori del nero”

    «Può capitare, mentre dipingo, di scoprire una parte a volte minuta del quadro “già raggiunta”…al di là di me. La sospendo, spesso smetto di dipingere, altre volte non guardo più da quella parte per timore di distruggere una quiete interna a me. Conservo vivo il ricordo. Con quello vado avanti. Senza guardare mi sento più forte, ne ho bisogno. Un’infantile menzogna più grande di me. Comunque si ha un tuffo al cuore e… speri che sia vero. Dipingere è anche questo: mentire a se stesso per quel tanto che non ti senti di nuovo pronto un’altra sconfitta».
    (Franco Sarnari, 1989)

    Si è inaugurata il 3 marzo alla Galleria 61 la mostra personale di Franco Sarnari “I colori del nero”. Continua »

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  • La Sicilia di carta

    La Sicilia di carta

    Sono sessantacinque le carte geografiche che costituiscono il corpus della mostra “La Sicilia di carta. Le carte della Sicilia” inauguratasi venerdì alla Fondazione Banco di Sicilia. La mostra, a cura di Francesco Bucchieri, ripercorre attraverso l’esposizione di preziosi tesori storici e grafici, le tappe della rappresentazione della nostra isola da parte di “viaggiatori-cartografi” dal rinascimento fino allo splendido esemplare di Giovan Battista Ghisi del 1778 assolutamente conforme al clima illuministico coevo. Continua »

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  • La stasi del movimento

    Si può fotografare il movimento? Renderlo statico? Lo fa Giancarlo Marcocchi con 19 scatti dedicati alla danza in mostra fino al 28 febbraio al Lulù bar di via San Basilio, 37 (aperto ore serali).

    La stasi del moto è una contraddizione in termini eppure è l’oggetto della serie esposta, costruita seguendo la criticità di due opposti che si attraggono, si liquefanno e si alternano in iconiche vittorie.
    Immagini trasparenti, fantasmi fuggevoli di un moto perpetuo perché congelato da uno scatto in composizioni che cercano di rappresentare un attimo, la tensione fra due stati, fondendoli, facendoli diventare un tutt’uno con l’oggetto indagato (il corpo) eppure anche altro da sé, un ibrido in fuga verso l’astrattismo, la nitidezza di linee che s’incrociano e niente altro. Continua »

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  • Musikanten

    Ieri sera al Metropolitan Franco Battiato, Manlio Sgalambro ed Enrico Ghezzi, moderati da Mario Azzolini, hanno presentato “Musikanten”, il nuovo film del Nostro.

    Non so quanti hanno visto “Perduto Amor”, bene, “Musikanten” è una cosa completamente diversa. Ghezzi ha sottolineato come Battiato cineasta si sia tolto di mezzo subito “nascita e formazione” con il primo film e “morte” con questo che parla degli ultimi giorni di vita di Beethoven (interpretato dallo psicosciamano Alejandro Iodorowsky).

    In realtà il film non è tutto incentrato sugli ultimi giorni di vita di Beethoven, nel senso che questi rappresentano il nucleo centrale di una storia che non è storia, ma un racconto analogico. Devo confessare che, nonostante il mio famoso, eterno e incommensurabile amore per Battiato, ero uscita dalla visione di “Perduto Amor” un po’ sconquassata, nel senso che non avevo afferrato il messaggio, la narrazione era chiara, i riferimenti pure, mi sfuggiva il senso della cosa, alcune sgrammaticature filmiche, la prova di attore di Corrado Fortuna eccetera. Continua »

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  • Suggestioni di ricordi lontani: Il potere delle cose

    Davvero le cose riescono ad incarnare sentimenti quali la paura, il desiderio, la vendetta? Sicuramente il bisogno di poterli “esternare, materializzare, visualizzare” riesce a conferire ad oggetti e a simboli materiali poteri occulti. Il potere di esternare un sentimento non è cosa da poco, così il potere di esprimersi, nel senso più profondo del termine è una lunga conquista di anni e un cammino tutto in salita; anche per il genere umano.

    Ieri si è inaugurata la mostra “Il potere delle cose: magia e religione nelle collezioni del Museo Pitré” all’Archivio Storico di Palermo. La storia di un genere, quello umano, che pur di andare avanti nel fosco e poco chiaro mondo dell’incomprensibilità delle cose cerca almeno di dargli una forma, un “somiglio”. Continua »

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  • Alma Mahler: l’ultima femme fatale

    Alma Mahler

    Stasera arriva al Politeama l’atmosfera della Vienna di inizio Novecento, Gustav Mahler, e la sua musica.

    Si dice che dietro ad ogni grande uomo…beh in questo caso è diverso perché dietro Gustav c’era lei: Alma.

    L’inizio Novecento è stato un momento creativo irripetibile per le arti, il costume, la letteratura, la musica. Sono sempre i prodotti culturali quelli che riescono a conservare le vicissitudini, i pensieri, le idee di una congiuntura temporale e a restituirceli integri nella loro autenticità. Spesso però le vicende personali di alcuni di quelli che furono i protagonisti del tempo, risultano quasi più interessanti delle opere d’arte. Questo è vero per Alma Mahler, l’ultima grande femme fatale, la musa, non solo di Mahler ma di Kokoschka, Gropius, Franz Werfel. Continua »

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  • Il film di Natale? Broken Flowers, Jim Jarmusch!!!

    Tutti prima o poi ci troviamo a scappare via dai pranzi natalizi mezzi assonnati dal cibo ingurgitato e totalmente indecisi su dove andare. E allora una delle possibilità che si aprono per passare i lunghi pomeriggi e serate di schiffaramento vacanziero (oltre al già citato Serpotta che, ormai al pari della cassata, non può mancare per le feste comandate) è il mitico film di Natale.

    In passato ahimé più di una volta mi sono ritrovata a guardare i vari Natali in India, Brunei, ecc dei Vanzina ma oggi, dopo essere stata imbottita di anni e anni di alta preparazione culturale il mio codice linguistico si è affinato e i Vanzina non mi danno più quella soddisfazione che appaga lo stomaco già provato. Dunque, per chi come me, cerca qualcosa in più per poter digerire ho un film da consigliare: Broken Flowers di Jim Jarmusch, in programmazione all’Aurora. Continua »

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  • Lonely Planet giardini

    Da Palermo a Teheran (e ritorno).

    In questi giorni di confusivo Natale chi è andato in giro per la città a naso all’insù, indeciso sui regali da farsi (o disperato per il quantitativo e la spesa) ha potuto ammirare i cartelloni che il Comune ha fatto per ricordarci una della grandi opere realizzate per la nostra città: il giardino della Zisa.

    Non parlerò della Zisa, della Splendida, ma semplicemente del giardino. Succede a volte che allontanandosi dalle cose o persone per un periodo si guadagna nell’anelato distacco e si capiscono meglio. Succede, a volte. Continua »

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  • Eccoci qua

    Eccoci qua. Rosalio finalmente on line. L’intenzione è quella di scrivere sulla vita culturale di Palermo in senso non convenzionale. Non aspettatevi nulla di preciso, si andrà da recensioni di mostre e/o iniziative culturali a pettegolezzi sull’ambiente, dalle polemiche sulle politiche culturali del territorio a interviste ad artisti, pittori, videomakers e tutto quello che può fare la brodaglia artistica di questa città. Il tutto con uno sguardo assolutamente di parte (la mia).

    Mi piacerebbe anche ospitare di tanto in tanto altre voci o pareri di gente che la cultura la fa, la discute, la confonde, la balbetta appena, la butta giù. Così, tanto per riempirvi la testa della confusione da bazar mediorientale che il mondo culturale palermitano riesce a dare ai suoi aficionados.

    Se dovessi dichiarare l’obiettivo (cui, in realtà, sto cercando di pensare in questo momento esatto) di una “rubrichetta” di siffatta natura, mi piacerebbe pensare che possa essere una lonely planet sulla cultura in città con qualche strada tracciata, consigli pratici su dove andare a nutrire il proprio intelletto, come vestire, quali medicine portare e cosa evitare assolutamente.
    Il resto, strada facendo.

    (E che Santo Rosalio ce la mandi buona)

    Rosalio
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