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Sito: http://www.ferrandelli.it/

e-mail: fabrizio.ferrandelli@tin.it

Biografia: Fabrizio Ferrandelli è nato il 15 settembre del 1980, è laureato in Lettere Moderne e dal 2003 è dipendente bancario. Ha cominciato a fare politica negli anni del liceo e nel Movimento Umanista, lavorando a lungo nell’associazionismo locale e nel volontariato. Alle elezioni amministrative del 2007 è stato eletto consigliere comunale nella lista civica a sostegno di Leoluca Orlando, allora candidato sindaco, ed è poi diventato capogruppo dell’Italia dei Valori in consiglio comunale. Alle elezioni regionali del 2008 ha raccolto più di 5.000 preferenze, risultando il candidato più votato in Sicilia dopo Rita Borsellino, ma mancando l’elezione a causa del mancato raggiungimento del quorum della lista della Sinistra Arcobaleno. Ferrandelli è stato espulso dall’Italia dei Valori proprio in seguito alla sua decisione di candidarsi alle primarie, annunciata quando tra l’altro l’Italia dei Valori non aveva ancora deciso chi sostenere ed era ancora in discussione la possibilità di una candidatura diretta di Leoluca Orlando, portavoce del partito ed ex sindaco di Palermo.

Fabrizio Ferrandelli
  • Fabrizio Ferrandelli

    I nostri primi 100 giorni di governo

    Bilancio – Inutile nascondersi dietro a un dito: le casse del Comune e delle società partecipate sono in rosso. Per questo nei nostri primi 100 giorni di governo ci dovremo occupare di analizzare i conti che erediteremo perché un buon padre di famiglia sa esattamente quali spese programmare in funzione delle entrate certe che gli consentiranno di arrivare alla fine del mese.

    Lavoro – La priorità per Palermo è la creazione di nuove opportunità di lavoro. Sarà questo il nostro punto di partenza, e dal 12 giugno daremo avvio alla creazione di una task force per attrarre investimenti in città. Bisogna avere una visione progettuale per incentivare il tessuto produttivo sano e promuovere la creazione di nuove imprese: vogliamo realizzare a Palermo il più grande incubatore di startup del Mediterraneo, e sarà a Brancaccio.

    Coworking – Un sindaco deve essere un facilitatore di processi economici e creare le giuste condizioni di sviluppo per la città e per i suoi cittadini, con progetti seri e concreti. Per questo destineremo alcuni immobili comunali a spazi di coworking, dove i giovani professionisti potranno lavorare insieme e fare rete.

    Ztl – Dal primo giorno di governo intendiamo creare un percorso condiviso con i palermitani. Basta con i provvedimenti che arrivano dall’alto senza confronto. E sarà sospesa la Ztl e rimodulata come fine di un percorso ragionato e condiviso che faremo con commercianti e cittadini, e solo dopo aver realizzato un piano integrato di mobilità che preveda parcheggi e un trasporto pubblico efficiente. Continua »

    Palermo
  • Appello al voto del candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli

    • Mi rivolgo a chi non ha votato e pensa di non votare, a chi ha votato Orlando e a chi non l’ha votato.
    • Chiedo di votarmi perché non credo nella filosofia di un uomo solo al comando e voglio essere il sindaco di tutti.
    • Chiedo ai palermitani e alle palermitane di votarmi perché anche nei prossimi anni Palermo sia una città in grado di cambiare se stessa ed innovarsi.
    • Chiedo ai cittadini palermitani di darmi fiducia perché voglio essere il sindaco di una città in cui nessuno sia lasciato solo.
    • Chiedo il voto ai palermitani perché la sostenibilità e la qualità della vita devono investire ogni cittadino, colmando la distanza tra centro e periferia.
    • Il mio impegno vuole migliorare le condizioni di questa città che dovrà essere accessibile e a misura d’uomo.
    • Sappiamo che siete stanchi della cattiva politica, io vi chiedo di sostenermi perché sono figlio di questa città, conosco il suo popolo e i suoi linguaggi. Ci sono stato per dieci anni, senza mai abbandonarvi.
    • Sono giovane, ma bisogna avere fiducia nei giovani.
    • Vi chiedo di avere il coraggio di cambiare, date al cambiamento una possibilità. La città ha bisogno di fiducia e speranza.
    • Vi chiedo di guardare al futuro e alle future generazioni.
    • Io non mi sono auto-imposto, ma sono stato sostenuto e scelto dai cittadini palermitani: per questo ho vinto le primarie.
    • Guardiamo con slancio ai prossimi vent’anni.
    Ospiti
  • Amunì Palermo…

    Cari amici miei, so bene di scrivervi mentre siete stanchi. So che c’è chi è in ansia per il rischio di perdere il lavoro, per un figlio disoccupato, per la cattiva assistenza a un familiare ammalato, per una rata del mutuo che sta per scadere e si avvicina come un treno in corsa. So com’è. E so anche che in molti di voi cresce un senso di resa come di chi non ce la fa più perché ogni notizia, ogni tg, tolgono un pezzetto della sicurezza con la quale vorreste proteggere la vostra famiglia. So che questo vi fa insofferenti e refrattari alle “solite cose”, ai “soliti discorsi”.
    Naturalmente non posso che essere d’accordo con voi.

    Ma una città, la nostra città, non può essere presa per stanchezza. Non può precipitare nel futuro.
    Meno che mai con un passato prestigioso come il nostro, quello che, tradizionalmente, ci fa orgogliosi di essere palermitani, forse più propensi a dire Forza Palermo che Viva l’Italia. Continua »

    Ospiti
  • Il mio programma per punti

    La mia non è stata una candidatura scelta dalle segreterie dei partiti, ma voluta dal basso, dalla società civile. Il mio impegno politico nasce proprio dal sociale. Ho trascorso gli ultimi dieci anni della mia vita con i palermitani, per le strade, sostenendo battaglie per il riconoscimento di diritti civili e sociali. Ed è stata l’impossibilità di comunicazione tra i due mondi, quello sociale e quello politico, a spingermi a candidarmi, la prima volta, nel 2007, per combattere un sistema arruginito, dal suo interno, minarne la basi per ridare dignità alla mia città.

    Negli ultimi anni ho notato un maggiore coinvolgimento dei cittadini, soprattutto invogliati dalla possibilità di partecipare direttamente alla gestione della cosa pubblica. La città è ridotta in questo stato proprio per dieci anni di non amministrazione. Non è più il tempo dell’indifferenza, ma è arrivato il momento di alzarsi le maniche e lavorare. Ogni cittadino può e deve contribuire a trasformare Palermo. E la partecipazione di migliaia di palermitani ai vari incontri organizzati in queste settimane ne sono la prova. Sono i costruttori di futuro, quelli che credono nel cambiamento e vogliono farne parte. Continua »

    Ospiti
  • Una “primavera” senza frutti è una stagione morta

    Si consuma oggi la fine di un progetto politico che sarebbe potuto essere di grande speranza e apertura per la città di Palermo. Un progetto in cui società civile, nuove generazioni ed esperienze passate potevano trovare sintesi innovativa per fuoriuscire dalla crisi profonda in cui il vuoto della sindacatura Cammarata ha gettato la città. Sabato invece il coordinamento cittadino e provinciale di Idv ha approvato un documento che riconosce come unica possibile candidatura del partito,voluta da Roma e non discussa dalla base, che è quella di Leoluca Orlando. La gravità del documento sta nel fatto che non possano essere proposte candidature alternative e che,come nel mio caso, colui che intenda concorrere ugualmente verrà espulso dal partito. Invano abbiamo richiesto, nelle settimane scorse, momenti di discussione interna e di confronto sul progetto migliore da intraprendere per il governo di Palermo. Abbiamo fino a sabato mattina chiesto di celebrare primarie interne tra i tesserati del partito, ma questa grande opportunità di conoscenza profonda del pensiero della parte vitale del nostro partito è subito stata bocciata dalla dirigenza. L’incapacità di questo partito di far crescere una nuova classe dirigente rappresenta la fine di un ciclo e la chiusura di una primavera senza frutti. Un partito che taglia i suoi rami vivi è un partito morto. Nulla è cresciuto,nulla è vivo intorno ad un fico sterile se non le foglie con cui cerca di coprire le proprie vergogne. Idv non può essere la proiezione di un ombra che toglie il sole ai fiori migliore di questa città. Continua »

    Palermo
  • Lettera sulla mia candidatura a sindaco di Palermo

    Ai compagni di partito, di battaglie e di vita,
    agli amici di sempre,
    a tutti coloro con cui ho avuto il piacere e l’onore di condividere tratti di strada,
    a tutti coloro che sognano una Palermo più bella,
    a tutti i “costruttori di futuro” che spero d’incontrare nel mio cammino.

    Domenica 16 ottobre 2011, sono stato invitato da Palermo +, Movimento d’Iniziativa Politica, composto da oltre 14 associazioni della società civile, ad una gremita Assemblea cittadina durante la quale ho assistito alla presentazione di un ben articolato Programma Elettorale, all’inquadramento “etico” e alla descrizione del percorso partecipativo che anima tale processo.

    A conclusione di tale interessantissima presentazione mi è stato richiesto esplicitamente di partecipare come “candidato, di un’area ampia ed aperta”, alle “Primarie” per la scelta del Candidato Sindaco della Città di Palermo. Continua »

    Ospiti
  • Lettera aperta al presidente della Repubblica

    Signor Presidente,
    una lunga riflessione mi ha spinto a scriverle questa lettera aperta. Una riflessione nata nel cuore di un palermitano che ama la sua città, che non si abitua a vederla umiliata e vilipesa ogni giorno dall’inefficacia e dall’inadeguatezza della classe politica che da 10 anni l’amministra senza amministrarla, la offende e la mortifica in ogni suo spazio, in ogni sua forma, in ogni momento. Ogni momento tranne uno: quello della visita ufficiale del Presidente della Repubblica.

    La Palermo che Lei ha attraversato in queste ore, Presidente, non è la stessa in cui viviamo ogni giorno.

    Le strade che Lei ha percorso così velocemente non sono così fluide: Palermo non ha un piano urbano del traffico. La mia città è asfissiata da auto in coda, in sosta, in triplice fila, una circolazione veicolare che ci toglie il tempo, la pazienza, l’aria. Continua »

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  • Una class action contro le zone blu

    Palermo non ha ancora un piano traffico e non ha neanche un sistema di trasporto pubblico efficiente. E, nonostante tutto, continua ad avere parcheggi a pagamento. Peccato però che non siano regolari.

    Non mi riferisco solo alla questione lanciata da le Iene che riguardava il loro posizionamento (dentro la carreggiata), bensì al fatto che i parcheggi a pagamento sono previsti solo all’interno delle Ztl (zone a traffico limitato) che, come è noto, a Palermo sono state annullate nel 2008 con sentenza del Tar Sicilia. Ciò nonostante, il Comune di Palermo ha continuato, sia direttamente che tramite convenzioni, a gestire e ad incassare illegittimamente milioni di euro sia per il rilascio dei pass che con l’elevazione di multe; multe che però vengono sistematicamente annullate dal Giudice di Pace, proprio perché irregolari.

    Per questo motivo, oltre ad aver presentato un’interrogazione consiliare, qualche mese fa ho lanciato una petizione online sul mio sito) che ad oggi ha quasi raggiunto le 1.000 adesioni. Continua »

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  • A Palermo…C’è futuro

    Nasce a Palermo C’è futuro, progetto di ricostruzione e rinnovamento della città.

    C'è futuro

    C’è futuro è uno spazio aperto di reale convivenza e partecipazione democratica in cui ognuno contribuisce alla costruzione condivisa e organizzata del futuro della Palermo che desideriamo. È un atto di presenza nella vita sociale, politica e culturale della nostra città.

    C’è futuro è sinergia di idee e di persone e, la libertà d’espressione che lo caratterizza, ne garantisce, al suo interno, un responsabile confronto ed una programmazione continua su temi come diritti sociali e civili, tutela e valorizzazione dell’ambiente, mobilità sostenibile, diritto all’infanzia, spazi pubblici, assetto urbano, ed una programmazione economica che comporti creazione di nuove opportunità di lavoro. Continua »

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  • C’è futuro a Palermo, nessuna trattativa con Cammarata!

    Palermo è una città con tante emergenze, tanti punti irrisolti. E allo stesso tempo non ha più una classe dirigente in grado di affrontare tali criticità. Non sono le solite parole da “opposizione”: purtroppo ormai è un dato di fatto. Per tutta la settimana, ad esempio, al Comune di Palermo non ci saranno Consigli comunali. È stata infatti rifiutata la richiesta, avanzata da Italia dei Valori, di convocare un Consiglio per questo mercoledì, per discutere di due temi che ritengo importanti per la città, ovvero la questione della Tarsu alle associazioni di volontariato e la gestione dell’acqua, in vista della Conferenza dei sindaci che si terrà venerdì 11 febbraio.

    Ancora una volta questa Amministrazione dimostra di non voler governare la città. Come si può infatti pensare di fronteggiare le emergenze se neanche viene consentito che se ne discuta? Mi trovo costretto, anche in questo caso, a prendere le distanze da questa classe dirigente che non si vuole più occupare dei propri cittadini. Continua »

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  • Mozione per il Wi-Fi libero a Palermo

    A seguito di una crescente sensibilità a riguardo, maturata in diversi ambiti della cittadinanza, ed evidenziata da diversi Blog, tra cui Rosalio, ed a fronte dell’abrogazione del Decreto Pisanu, ho presentato una mozione per chiedere l’attivazione del Comune ed offrire alla città di Palermo un servizio gratuito, innovativo e di sviluppo territoriale.

    Di seguito il testo integrale della mozione:

    Oggetto: Wi-Fi al Foro Italico, Piazza Marina, Corso Vittorio Emanuele, Via Libertà, Via Roma, Piazza Magione, Piazza Politeama e Piazza Verdi

    il Consiglio Comunale

    Considerato che

    la città di Palermo è città metropolitana e denominata Capitale dell’EuroMediterraneo

    la città di Palermo è la quinta città di Italia per popolazione ed ha un potenziale culturale ed economico altissimo grazie alla sua posizione geografia per troppo tempo mortificato dall’assenza d’investimenti culturali ed economici però la competitività economica e culturale non si tara sul numero della popolazione ma sulla capacità di attrarre capitali e di rilanciare la rigenerazione urbana
    le città italiane ed europee cominciano a cercare di distinguersi per rientrare in competizione tenendo conto sia della domanda della popolazione residente che dell’esigenze di chi arriva dall’estero di accedere a servizi efficaci ed efficienti,

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  • Il mio punto di vista sulla vicenda ZetaLab

    Quando in un paese democratico le Istituzioni ti dicono di aver ripristinato la legalità ma dall’altra parte c’è la cittadinanza che grida all’ingiustizia e degli esseri umani ai quali viene negato il diritto a vivere una vita degna di essere chiamata tale, la democrazia stessa è in pericolo.
    Già nel 2003 Cammarata non era riuscito ad offrire una soluzione ai 32 rifugiati sudanesi ed in quella circostanza soltanto ZetaLab era riuscito ad offrirla tanto che il Prefetto di allora spinse il Sindaco ad allacciare l’acqua allo Zeta (oggi tra i centri censiti nella carta servizi della Provincia come centro d’accoglienza) e a pagarne le bollette riconoscendolo di fatto come interlocutore.
    Da anni lo Zeta rappresenta un luogo di integrazione, di divulgazione culturale, di rivendicazione sociale e di partecipazione diretta alla vita della città. Continua »

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  • Altra Palermo: un modo diverso di fare politica

    Altra Palermo è un laboratorio politico in costruzione in cui i cittadini sono chiamati a partecipare attivamente alla vita politica di questa città, un gruppo di lavoro che nasce dalla necessità di rappresentanza di quella fascia, estremamente larga, di cittadini che non ha diritto di parola né di replica e di cui questo gruppo vuole essere portavoce. Il riferimento è alle associazioni, ai gruppi di base, a tutti quei cittadini che non si riconoscono nelle solite logiche di partito in cui a prevalere sono i personalismi e le smanie di potere dei soliti noti.

    Il valore aggiunto di Altra Palermo è la competenza e la serietà con cui ogni giorno ci si confronta rispetto alle questioni sociali, ambientali e dei diritti di tutti e il fatto che le conclusioni che scaturiscono poi da questi confronti divengono non negoziabili in sede di consiglio, perché ne sono il bagaglio imprescindibile. Continua »

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