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Sito: http://www.chiarachiaramonte.it/

e-mail: info@chiarachiaramonte.it

Biografia: Chiara Chiaramonte ha 35 anni vive a Palermo, è laureata in Tecnica Pubblicitaria.
Da oltre undici anni si occupa di comunicazione visiva, pubbliche relazioni, di cucina vegetariana a livello amatoriale.
Ama gli animali, muoversi in bicicletta, cucinare, mangiare e ballare il tango argentino.
Nella prossima vita sarà una cantante come Alanis Morissette o una grande cuoca vegetariana.
Intanto condivide sul suo blog alcune ricette, le testa alle cene con gli amici e quelli che sopravvivono li coinvolge a ballare tango.
Pedalare in città è una delle sue passioni. Cambiare il mondo uno dei suoi obiettivi.

Chiara Chiaramonte
  • Palermo in bicicletta

    Chiara in triciclo

    Uno dei miei primi ricordi d’infanzia, e che Nonnapina non manca mai di raccontare a me e ai miei amici, riguarda la mia caparbietà nel voler imparare ad andare in bicicletta. Era la fine degli anni ’70, avevo circa 3 anni e un giorno d’estate decisi che era giunto il momento di abbandonare le rotelle laterali. Questo però significava acquistare una nuova bicicletta.
    L’avevo vista in un negozio e decisi che doveva essere mia. Avevo tormentato un’intera mattina Nonnapina che alla fine aveva ceduto (avevo utilizzato tutte le armi persuasive a disposizione di una bambina di 3 anni dai graaandi occhioni neri!).
    Appena acquistata ovviamente non sapevo andare senza le rotelle, ma decisi subito che entro la serata (cioè entro il ritorno a casa dei miei genitori), ce l’avrei fatta! E così mi misi sul marciapiede davanti casa dei nonni, in via Piersanti Mattarella a fare avanti e indietro. Caddi una quantità infinita di volte, ma non demordevo. Nonnapina che mi diceva “Chiaru’ trasi, basta, ‘ca si tutta sminnata!” ed io che continuavo a fare su e giù. Alla fine della giornata ero sporca, con le caviglie e le ginocchia sbucciate, i vestiti luridi, ma avevo raggiunto il mio obiettivo e all’arrivo dei miei genitori, mostrai il risultato di quella giornata di fatiche ed escoriazioni: avevo imparato ad andare in bicicletta.
    Non mi sono ancora fermata. Continua »

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  • Tipi alimentari a Palermo

    Sul fatto che al palermitano piaccia mangiare credo non ci siano dubbi.
    Ma questa affermazione non è sufficiente a definire l'”animale” palermitano sotto il profilo alimentare.
    Esistono tipi alimentari variegati e qui proverò a descriverne alcuni.

    Onnivori: gli onnivori sono davvero animali rari, ma se ne conosci qualcuno, un vero onnivoro, allora sarà un piacere invitarlo a cena perché non avrai problemi di alcun tipo e potrai sbizzarrirti nelle ricette più strane e improvvisate e lui gradirà sempre e comunque. Ma attenzione, a Palermo trovare un autentico onnivoro è cosa assai difficile, perché c’è chi si definisce tale e poi viene fuori che “io mangio tutto, tranne i legumi”, oppure, “io mangio tutto, tranne la pasta”, o “io mangio tutto, ma le uova no”.

    Carnivori: il carnivoro, proprio come il vegetariano, ha una sua stretta etica. Ovvero se in una pietanza non c’è traccia di carne non riesce a mangiarlo. Inconcepibile la pasta col forno senza ragù, la parmigiana di melanzane senza la fetta di prosciutto, il tramezzino senza salmone, l’aperitivo senza salamino.
    Per il carnivoro “la pizza non è pizza senza sasizza”. Continua »

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  • Essere vegetariani a Palermo

    Quando ero bambina mia nonna mi chiamava Betta ‘a cuntrariusa, ovvero colei che ama contraddire tutto e tutti.
    Io mi arrabbiavo perché le mie scelte del tempo, i miei desideri, erano interpretati come una contraddizione.
    Oggi come ieri vengo considerata, almeno da Nonnapina, l’anticonformista per antonomasia.
    Certo che a Nonnapina deve sembrare proprio strano che oggi, con il benessere, con la disponibilità economica e con le carni vendute già bell’e pronte, io, la sua nipotina, abbracci la scelta vegetariana.
    Non vi dico le tragedie esplose in casa!
    Anzi ve le dico: visto che non avrei mangiato più la carne sarei morta di deperimento organico, nel giro di poche settimane; sarei stata senza forze, sarei dimagrita precipitosamente, sarei diventata anemica, insomma una vera catastrofe!
    Nonnapina mi chiedeva: perchè?
    E io: nonna sai, non mi va di mangiare gli animali, non mi va che muoiano perchè io devo nutrirmi, posso farne a meno…
    E lei: ma scusa, quando li compri e li cucini, sono già morti!
    Dopo oltre sette anni, direi che ho rinunciato a spiegare le leggi della domanda e dell’offerta del mercato.
    Lei, dal canto suo, non si è MAI arresa: ci prova con il pollo (che, attenzione, mica si tratta di carne!), poi con i salumi, infine con il pesce…ma come mancu ‘i pisci? ‘u pisci mancu parra! Continua »

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