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Sito: http://binario19.blogspot.com/

e-mail: mastermax74@gmail.com

Biografia: Massimiliano nasce a Palermo nel 1974. Passa la sua infanzia diviso tra Capitan Harlock, le partite a pallone per strada e al giardino inglese (visto che abitava di fronte) e i primi computer. Subito dopo il diploma Industriale in Informatica al Vittorio Emanuele III, si arruola come volontario nelle forze speciali della Marina Militare. Dopo due anni passati in giro per il mondo tra le varie missioni di guerra, capisce di essere troppo pacifista per poter continuare e si reinventa programmatore. Lascia Palermo alla volta di Milano, dove vive da ormai 8 anni. Attualmente è software engeneer presso una multinazionale di consulenza IT. Massimiliano viaggia spesso nel mondo per lavoro e si diverte ad analizzarlo con gli occhi di un palermitano. Adora sua moglie e quella piccola peste di suo figlio. Nel tempo libero cucina per gli amici (con discreto successo), legge e quando ha tempo, scrive qualcosa sul suo blog.

Massimiliano Zinna
  • Pezzi di…Milano

    Come ogni buon palermitano incontinente sa bene, a Milano (come in qualsiasi altra parte del mondo) esistono solo due modi per placare lo spinno di rosticceria quando ti assale.

    1) Recarsi a Malpensa. Prendere un aereo che lo riporti in patria. Dire una preghiera durante la discesa per aiutare il pilota a centrare la pista dell’aeroporto. Sorridere all’applauso post atterraggio (unendovi ovviamente anche voi nell’applauso). Dirigersi baldanzoso verso il baracchino dell’autonoleggio per affittare una macchina. Aspettare che l’addetto torni dalla pausa caffè. Ritirare la macchina facendo presente che il bozzo sulla carrozzeria c’era già da prima. Imboccare l’autostrada per Palermo. Districarsi nel traffico della circonvallazione. All’altezza del ponte di via Belgio girare per lo stadio, ricordandosi che in città la precedenza non è obbligatoria ma solo a totale discrezione di chi guida l’auto che vi incrocia. Dirigersi verso la statua alla volta del bar Alba, o verso la marina al bar Rosanero, o verso il Malaspina dai fratelli Ganci (o se ce la fate, fare un tour di tutti e tre per assaporarne le differenze). Parcheggiare in seconda fila con le quattro frecce. Pagare il caffè al parcheggiatore abusivo. Entrare nell’agognato eden gastronomico. Sbutriarsi di pezzi. Continua »

    Cassate da Milano
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