L’ex presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro è tornato a Palazzo dei Normanni in qualità di relatore a un convegno sui diritti dei detenuti. Cuffaro ha scontato sette anni di reclusione per favoreggiamento a Cosa Nostra e non tornava all’Assemblea Regionale Siciliana da dieci anni. Continua »
L’affluenza delle elezioni europee ha fatto registrare ancora un calo, soprattutto nell’Italia insulare. Alla chiusura dei seggi avevano votato a Palermo il 40,34% degli aventi diritto (221792). L’affluenza alle europee del 2009 è stata del 44,3%. In Sicilia hanno votato il 42,88% degli aventi diritto (contro il 49,17% del 2009). La percentuale è molto bassa, migliore soltanto di quella sarda.
In Sicilia il Partito Democratico ha chiuso al 33,61%,, il MoVimento 5 stelle al 26,30%, Forza Italia al 21,25%, Nuovo centrodestra/Udc al 9,13%, L’Altra Europa con Tsipras al 3,57%, Fratelli d’Italia al 3,23%, Lega Nord allo 0,85%.
A Palermo il primo eletto nel Pd è Caterina Chinnici con 24521 voti, seguita da Giovanni Fiandaca (14455) e Renato Soru (6323). Nel MoVimento 5 stelle Ignazio Corrao (10695) è seguito da Antonella Di Prima (10129). Gianfranco Micciché è il primo tra i votati di Forza Italia (7353 voti) e precede Salvatore Iacolino (6651). Nel Nuovo centrodestra Francesco Cascio (5016 voti) stacca Giovanni La Via (2172 voti). In Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha 2984 voti; Mario Cicero in L’Altra Europa con Tsipras ha 2917 voti; Matteo Salvini (Lega Nord) ottiene 870 voti.
I seggi assegnati nella circoscrizione insulare vanno da sei a otto.
Il candidato alla presidenza della RegioneGianfranco Miccichè è tornato a parlare a distanza di qualche anno dell’intitolazione dell’aeroporto di Palermo ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: «Bisogna intitolare tutte le coscienze dei siciliani alla memoria di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di tutte le altre tante vittime di mafia. Sono i luoghi di rappresentanza istituzionale e democratica che dovrebbero essere, come monito di legalità, dedicati alla memoria delle vittime di mafia. Io stesso proporrò all’Assemblea Regionale di intitolare l’aula parlamentare alle vittime di mafia. Ritengo, comunque, che sia una scelta di marketing sbagliata, per un territorio a vocazione turistica come il nostro, intitolare un luogo di partenza e arrivo come l’aeroporto alla memoria dei propri eroici caduti. Non ci si presenta ai tanti turisti che accoglie la Sicilia con il sangue di una delle più profonde e, ancora non sanate, ferite della nostra terra».
Miccichè ha aggiunto che avrebbe preferito intitolarlo ad Archimede o ad altre figure della Scienza. La dichiarazione ha suscitato aspre polemiche.
È un agosto caldo per la politica in attesa delle elezioni regionali che si svolgeranno a ottobre. Circolano i primi nomi dei possibili candidati e Palermo sembra farla da padrona dopo l’ultimo presidente catanese.
Due segnalazioni veloci relative all’universo della comunicazione che gira attorno alle elezioni prossime venture del sindaco di Palermo.
Come fatto notare già da qualche giorno su facebook uno degli slogan del candidato Davide Faraone (Partito Democratico), «Sindaco di nuova generazione», era già stato utilizzato da Gianfranco Micciché (Grande Sud) per le elezioni del 1997 che perse. I ragazzi della redazione del blog dell’ex sottosegretario sono andati giù duri nella sulfurea rubrica La Zanzara che già tanti ha pizzicato in passato.
Oltre all’evidenza fotografica hanno chiamato Faraone “Riciclotuth”…con tanto di immagine. 🙂
I due sono dotati di grande ironia, più o meno manifesta, quindi tutto sommato sostanzialmente si sorride. Continua »
Proviamo un po’ a immaginare la seguente scena. Nel bel mezzo della solita riunione romana per cercare di venire a capo del “caso” Palermo – dove il Pd sembra preda di sentimenti sveviani, alla ricerca di una “coscienza” politica smarrita – il segretario nazionale del partito, Pier Luigi Bersani, a un certo punto sbotta di brutto: «Allora, signori: mi dite che Rita Borsellino a Palermo non la sopporta nessuno: mi dite che non ha alcuna esperienza amministrativa: mi dite soprattutto che non la vuole votare nessuno. Bene, se quanto mi dite risponde al vero non ci sono problemi: facciamo le elezioni primarie, mettiamo un bel candidato, magari uno che possa essere votato dal nostro partito e dal terzo polo e, oplà, tutti i problemi sono risolti. Perché se, come mi dite, nella vostra città la Borsellino non la vuole votare nessuno, beh, noi non dovremmo avere alcuna difficoltà a vincere le primarie e, con la crisi del centrodestra, dovremmo fare eleggere senza problemi il nostro sindaco…».
Immaginiamo che ad ascoltare questa mezza “filippica” di Bersani siano tre alti dirigenti del Pd di Palermo che, da un mese a questa parte, fanno per davvero la spola tra Palermo e Roma: Antonello Cracolici, capogruppo del partito a Sala d’Ercole, Giuseppe “Beppe” Lumia, parlamentare nazionale e Giuseppe Lupo, segretario del Pd siciliano. Tre a caso, insomma. Se è vero che 2 + 1 fa tre – perché in fondo “loro” tre sono – uno di questi tre dovrebbe essere il candidato a sindaco di Palermo. E – come ha detto Bersani, anzi: pardon, come noi abbiamo immaginato possa aver detto Bersani – se è vero che la «Borsellino, a Palermo, non la vuole votare nessuno», uno dei tre dovrebbe essere il futuro sindaco di Palermo. Continua »
Trascorreranno le vacanze in Sicilia, con poche eccezioni, i politici siciliani.
Il presidente della RegioneRaffaele Lombardo andrà nella sua tenuta di campagna a Grammichele (Catania) dove continuerà ad effettuare alcuni incontri. Il presidente dell’ArsFrancesco Cascio sarà al mare in Sicilia ma a cavallo di Ferragosto farà una breve puntata a Montecarlo. Giuseppe Lupo (Pd) andrà alle Eolie e Francesco Musotto (MpA) a Finale di Pollina. Gianfranco Micciché (FdS) sarà a Sant’Ambrogio (Cefalù).
Il presidente della Provincia Giovanni Avanti rimarrà nel palermitano.
Nessuna informazione sul sindaco di Palermo Diego Cammarata.
Certo che il giocatore del Palermo Federico Balzaretti poteva ricordarsi di invitare il presidente Maurizio Zamparini al suo matrimonio.
«Gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, per il matrimonio dell’amica Eleonora Abbagnato, hanno fatto recapitare, a Palermo, l’abito nuziale…su uno speciale camion partito da Milano».
(tratto dal settimanale Chi)
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A WikiVas è arrivata una lettera anonima che recita così:
«Sarà l’antimafia ad occuparsi dei danni al Suv della suocera dell’ex magistrato palermitano approdato in politica? È questo il succo della minaccia che avrebbe ricevuto nei giorni scorsi una giornalista palermitana i cui rami, sporgenti dal giardino, avrebbero graffiato il tettuccio dell’automobile della famiglia della moglie di un noto ex togato. La suocera in uno scatto di nervi avrebbe, infatti, tirato in ballo nientedimeno che il procuratore Francesco Messineo, che avrebbe già sulla sua scrivania tutto l’incartamento. I rami “killer” sarebbero in realtà la ripicca per un posto auto condominiale ambito dalla famiglia dell’ex magistrato, che invece spetterebbe alla collega intenzionata a sporgere denuncia per riottenerlo. Nonostante la seria minaccia. Certo che se l’antimafia iniziasse davvero ad occuparsi di cause condominiali, gli eredi di Totò Riina possono star freschi».
Forza del Sud, il movimento politico legato a Gianfranco Micciché, è entrata nella Giunta di Palermo con gli assessori Aristide Tamajo e Michele Pergolizzi. In passato Micciché sosteneva la giunta Cammarata.
A Tamajo vanno le deleghe relative a Traffico e Mobilità, Protezione civile ed interventi abitativi, e a Pergolizzi vengono affidate quelle relative alle Manutenzioni, comprese quelle degli Impianti sportivi, e alla Riqualificazione urbana della costa. A Mario Milone vanno le deleghe riferite al Centro storico ed ai Rapporti con l’Università e a Clemente quelle di mercati e mercatini e della Polizia municipale.
Maurizio Carta, assessore tecnico, ha rimesso l’incarico e sarà consulente a titolo gratuito per il Piano strategico.
È in edicola il nuovo numero del mensile S. Il numero viene distribuito anche a Roma e a Milano.
Viene disegnata la nuova mappa di Cosa nostra a Palermo dopo gli arresti degli ultimi anni. Altri articoli riguardano la candidatura alla presidenza della Regione di Gianfranco Micciché e la gestione dei beni confiscati.
Cammarata, dopo un incontro tenutosi ieri con il segretario provinciale Giacomo Terranova e il capogruppo a Palazzo delle Aquile Manfredi Agnello, ha dichiarato: «Nel prossimo anno e mezzo il tempo che ci separa dalla fine della consiliatura, si può e si deve fare quanto necessario per lo sviluppo della città: Pep ed il Prp sono due degli strumenti cardine della programmazione urbanistica dei prossimi anni e non possono più attendere. Attribuisco grande rilievo al fatto che i consiglieri di Forza del Sud siano pronti a dare il loro importante contributo per l’esame e l’approvazione di questi provvedimenti».
La Dia ha disposto il sequestro di alcuni beni ritenuti legati ad attività illecite.
Tre immobili sono stati sequestrati al deputato regionale Francesco Mineo, eletto con Il Popolo della Libertà e molto vicino al sottosegretario Gianfranco Micciché. Mineo è accusato di trasferimento faudolento di valori, con l’aggravante di aver favorito Cosa nostra (clan dell’Acquasanta).
Beni per duecento milioni sono stati sequestrati al costruttore palermitano Francesco Civello, 76 anni. Civello potrebbe aver riciclato parte del tesoro dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino.
Il Club Med di Cefalù verrà ristrutturato e riaprirà nel luglio del 2012 con l’innalzamento di gamma a cinque tridenti. Il progetto, presentato ieri alla presenza del ministro della SaluteFerruccio Fazio, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Micciché, dell’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri e del presidente e direttore generale di Club Med Henri Giscard d’Estaing.
La nuova struttura sarà dotata di 314 camere, di cui 180 camere Club, 124 bungalow e dieci suite. Il periodo di apertura sarà di 10 mesi all’anno, da marzo a gennaio. Il resort era chiuso dal 2005.
Con 23 voti contrati e 20 favorevoli è stata respinta dal Consiglio comunale di Palermo la mozione di sfiducia contro il sindaco Diego Cammarata.
Il dibattito sull’approvazione del bilancio, che pone un rischio di commissariamento sul Consiglio poiché doveva essere approvato entro il 30 giugno, proseguirà lunedì.
AGGIORNAMENTO: Cammarata ha dichiarato: «Il voto è servito a capire chi è davvero con la maggioranza di centrodestra e vota coerentemente e chi appoggia invece, a questo punto non solo con dichiarazioni ma con i propri voti, il centrosinistra diventando di fatto alleato del Pd e dell’Idv di Di Pietro, che non manca occasione per attaccare ed insultare il Pdl e Silvio Berlusconi». Gianfranco Micciché, leader del PdL Sicilia e sottosegretario, ha scritto sul suo blog: «Cammarata ci regali un ultimo slancio di umiltà, prenda atto del suo fallimento e comprenda che è inutile cercare di spostare il tema del dibattito, non è gridando ai quattro venti che io sono alleato del centrosinistra che può riuscire a distrarre l’attenzione pubblica dai fin troppo evidenti disastri della sua amministrazione. E comunque, a scanso di equivoci, noi dal centrosinistra siamo lontani anni luce, ma siamo certamente opposizione, da oggi durissima, nei confronti di questo sindaco, che peraltro inviterei, quando ha bisogno di qualcosa, a chiamarmi personalmente, anziché ricercare intermediazioni in Silvio Berlusconi».
Mentre si avvicinano le elezioni europee del 6 e 7 giugno continuano le polemiche attorno al presidente della RegioneRaffaele Lombardo.
Dopo alcune defezioni e l’avviso di garanzia ricevuto dall’assessore dell’UdcAntonello Antinoro, invitato dall’opposizione a dimettersi e difeso dallo stesso Lombardo, alcuni segnali di delusione sono giunti dal segretario regionale dell’Udc Saverio Romano e dall’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro che ha dichiarato «La nostra insoddisfazione nei confronti della regia del presidente Lombardo si fonda su precise considerazioni e sulla consapevolezza del generale immobilismo che Lombardo ha coltivato e del quale sembra prigioniero. Invito Lombardo a recedere dal non far nulla. La macchina regionale non può tollerare immobilismi, lentezze, pause e ritardi».
Poi è arrivato l’attacco del presidente dell’ArsFrancesco Cascio che ha dichiarato: «Un rimpasto è opportuno, non mi pare che ci siano le condizioni per andare avanti con questa attuale compagine, anche perché lo voglio dire con chiarezza, non è stato certamente un buon governo. Credo, e con me molti siciliani, sia stato il peggiore governo degli ultimi 15 anni, per cui penso che al di là delle polemiche politiche cambiare buona parte degli assessori, non oserei dire un azzeramento completo ma quasi, sarà fisiologico per il futuro della Sicilia». Continua »
Istituzioni e mondo economico e produttivo si incontrano per discutere e lanciare proposte concrete per sfruttare al meglio le risorse dei fondi strutturali dell’Unione europea. Interverranno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega al CipeGianfranco Micciché, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, il presidente della Regione SicilianaRaffaele Lombardo, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il presidente di Impregilo Massimo Ponzellini, l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti, il presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari. Apre i lavori il sindaco di PalermoDiego Cammarata, coordina il giornalista Attilio Romita.
AGGIORNAMENTO: il ministro Scajola ha annunciato che la prossima settimana saranno sbloccati 4 miliardi di fondi Fas e alla Sicilia andranno tra dieci e quindici milioni di euro dai fondi strutturali. I soggetti intervenuti hanno chiuso il convegno sottoscrivendo un “contratto per il sud” davanti al notaio Guenda La Rosa.
Il vertice della coalizione di governo della Regione Siciliana svoltosi ieri a Roma (presenti tra gli altri il sottosegretario Gianfranco Micciché, il ministro Angelino Alfano e gli onorevoli Giovanni Pistorio e Saverio Romano) ha decretato la “pace” dopo i malumori degli ultimi mesi (oggi era stata presentata una mozione di censura contro una circolare dell’assessore alla Sanità Massimo Russo).
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo gestirà la verifica dei provvedimenti che hanno creato la criticità e definirà l’agenda delle priorità dell’azione di governo.
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