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mercoledì 24 apr

Risultati della ricerca “cappello”

  • Le cose nostre e le cose giuste/1: L’Ausiliario

    Una garitta al centro del palcoscenico. Dentro c’è un uomo seduto, quasi accasciato su un ripiano sul quale c’è una sorta di registro aperto. Tiene una matita in mano. Indossa una maglietta, una casacca catarifrangente e un cappellino con la visiera. Si sente il rumore di un’auto che passa e l’uomo la segue con la testa girando il collo da sinistra a destra. Poi lecca la punta della matita e l’appoggia sul registro. Continua »

    Palermo
  • ‘u tiempu ri malu vistuti

    Consentitemi uno sfogo. Piccolo e superficiale…sarò breve.
    Dice che non esistevano più le mezze stagioni? Anzi le menze stagioni (come le menze birre)…botta di sale! Saranno almeno due settimane che è mezza stagione. E i palermitani mi sembrano tutti attrezzati…che fa eravate pronti con l’armadio con su scritto “mezza stagione”? Tutti con ‘sti maglioncini di cotone…’ste scarpe chiuse. Tutti precisi…Ma dove le comprate?
    Ho problemi ad uscire di casa la mattina, o meglio sono rassegnata e sfoggio una mise diversa ogni giorno (in realtà sono drammatiche prove, il portiere secondo me appena esco mi ride dietro) ma mai nessuna azzeccata. La mise ri malu vistuti, diceva mia nonna. Mi sento incunnata come mai nella mia vita da quindici giorni a questa parte. Che poi solo a me capita? Vi faccio il mini elenco delle mie mise:
    1. MODELLO PRIMO MAGGIO (o 25 APRILE): jeans, camicia e giubotto di jeans. Un bel completino và. Sneakers ai piedi e via. Paro una che sta andando alla scampagnata del primo maggio, mi manca il super santos e il quadro sarebbe completo. Guardo il cielo e mi viene da inveire contro l’inclemenza del tempo “sempre p’i fiesti s’u sarba!”, solo che non è il primo maggio. E nemmeno il 25 aprile. Continua »

    Palermo
  • ‘Gnazio

    a Erminio Favalli e Gianni De Rosa

    Ignazio non sapeva di chiamarsi così, quella “i” davanti, era di troppo nella lingua parlata dalla sua gente.
    ‘Gnazio lo chiamavano, anzi ‘Gnazziddu per la precisione, e lui, era convinto che quello era il suo nome.
    ‘Gnazio non aveva i genitori e aveva imparato in un segreto di piombo a non chiedere e soprattutto non chiedersi…dove…come… Era così e tanto bastava.
    ‘Gnazio viveva con i suoi zii, brava e povera gente che non faceva niente di particolare per lui se non…dargli un tetto e da mangiare, questo era per ‘Gnazio abbastanza eccezionale da pensare di dovergli essere grato a vita, era così.
    ‘Gnazio ogni giorno all’uscita da scuola, si fermava con i compagni nello spiazzo davanti, si toglieva sveltamente il “falaro”, scioglieva il nastro sul collo e giocava “a pallone” , ma ‘Gnazio non era un granché con la palla ai piedi, non aveva “il tocco vellutato”, e così quando La Vardera e Giuffrè (i due più bravi) si “spaievano” i compagni, lo evitavano come la peste, sino ad arrivare all’ultima scelta che…più che tale, era, a guardare la faccia dei due, una condanna (“Tocchi tuuuuni, – 6 ! comincio io,…Robberto. – Giuvanni. – Pippo. – Salvo. – Piero. – Totuccio. – Antria. – Federico. – io Vicè e….’Gnazziddu sta ppì tia..he,he”).
    ‘Gnazio non se la prendeva più di tanto, conosceva i suoi limiti e le sue…potenzialità. Continua »

    Ospiti
  • Homo palermitanus podisticus

    Ormai possiamo confermare senza dubbio alcuno che la bella stagione è arrivata. Segni inconfondibili come braccia destre (lato guida) abbronzate, gonnelline svolazzanti sugli scooter e cabine montate a Mondello lo testimoniano. Si, siamo in etate!!! Tutti questi segnali mi fanno capire che è giunta l’ora di uscire a correre fuori, (la scusa ufficiale e che sono uno sportivo, la verità in effetti è di tutt’altro stampo, poichénoi maschietti, ormai alla stregue delle femminucce, siamo affetti in questo periodo dallo stress da prova costume!). Ormai sono anni che sono adepto a questa masochistica usanza, per cui dopo accurate ed attente osservazioni tramite il metodo straniero del famoso statista Accazum Decanis sono arrivato ad una catalogazione degli esemplari podistici. Qui di seguito ne citerò solo alcuni, data l’ampiezza dell’argomento.

    LO STAGIONALE
    Si tratta di colui che decide di fare dell’attività fisica, solo in relazione all’arrivo del primo sole caldo e della visione presso lo specchio di casa del tipico “panzonello a muluneddu”. Spesso i maschi e le femmine di questa specie, passano l’inverno cercando di accumulare quante più scorte lipidiche possono, probabilmente consci dell’imminente dieta che sarranno costretti a seguire. Solitamente tale categoria la si può trovare nelle strade a partire dai primi giorni di maggio. È facilmente riconoscibile dal tipico abbigliamento “arripizzato” che indossa. Continua »

    Ospiti
  • Inaugura “Perdere la testa” da PaLab

    Inaugura oggi alle 19:00 da PaLab (via Fondaco) la mostra Perdere la testa, con opere degli autori dell’Atelier di pittura Adriano e Michele, a cura di Elisa Fulco.

    La mostra riguarda il cappello e la sua iconografia tra moda e follia, è promossa dalla Fondazione Borsalino e rimarrà visitabile fino al 6 luglio dalle 18:00 a mezzanotte. Ingresso libero.

    A completamento della mostra è stato previsto un laboratorio esperienziale condotto da
    Vanni Quadrio, artista e psicologo, dal titolo Perdere la testa…per poi ritrovarsi (adulti) e un laboratorio didattico per bambini, a cura di Marta Iorio e Giada Vattano.

    “Perdere la testa”

    Palermo
  • Tgs StudioStadio (trentatreesima giornata)

    Alle 17:30 va in onda su Tgs in diretta dal Teatro Orione “Pippo Spicuzza” Tgs StudioStadio per raccontare il derby PalermoCatania. Conduce Alessandro Amato, affiancato da Eliana Chiavetta. Regia di Salvo Scherma.

    Oggi sono ospiti Marcello Mordino (postino di Maria De Filippi), i musicisti Marcello Mandreucci e Rosario Vella, la cantante Sara Cappello, il sociologo Giovanni Leone, l’autore Gerardo Di Liberto e la conduttrice televisiva Elisabetta Cinà.

    In platea gli studenti del liceo scientifico “Basile”, una rappresentanza dell’Avis e le ragazze del Verga, formazione di basket femminile che ha vinto il titolo regionale under 19 capitanata da Simona Chines.

    Palermo
  • Targhe alterne

    L’amministrazione Cammarata ha tirato fuori dal cappello a cilindro l’ennesima, illuminata, trovata: le targhe alterne.
    Per salvaguardarci nel lungo termine i polmoni, il Palazzo ha deciso di spappolarci immediatamente il fegato e, forse, qualcos’altro.
    Si dirà, i rilevamenti, l’inquinamento, le polveri sottili…
    A prescindere dal fatto che il passato ha già decretato il flop di un provvedimento del genere, penso che un minimo di elasticità e di immedesimazione verso chi gli paga (o meglio strapaga) lo stipendio sarebbe stato un atto dovuto per gli inquilini di palazzo delle Aquile. Una spruzzata di comprensione verso la plebe, prima di rivoltarne in un fiat la vita come vecchi calzini, credo avrebbe cambiato, come in pochi altri casi, sia la forma che la sostanza.
    Penso ad una fascia mediana di blackout nel coprifuoco giornaliero, per esempio dalle 13 alle 15, che avrebbe consentito di salvare capra, cavoli e, forse, coronarie.
    E invece niente. Continua »

    Ospiti
  • Il flamenco all’Auditorium della Rai

    Oggi alle 21:00 all’Auditorium della Rai (viale Strasburgo, 19) arriverà il flamenco con la Compañia di Musica e Danza composta da Massimo De Maria (chitarra flamenca), Alejandra Bertolino Garcia (voce, cajon, harmonium) e Ornella Cappello (ballo).

    Lo spettacolo Duende del sur si compone di brani classici appartenenti alla tradizione spagnola del XIII secolo e di inediti composti da De Maria.

    Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

    Palermo
  • Cambi di viabilità in piazza Ponte Ammiraglio

    Da stamattina cambierà la viabilità in piazza Ponte Ammiraglio e nelle strade circostanti, in concomitanza con una nuova fase del cantiere per la realizzazione del collettore fognario di Brancaccio. Verrà chiuso al transito per effettuare degli scavi il tratto stradale compreso tra il fiume Oreto e la villetta, che conduce alla via Buonriposo.

    Nel tratto di corso dei Mille compreso fra via Bennici e via Cappello sarà istituito un senso unico di circolazione in direzione Messina; inoltre, diventerà a senso unico verso il mare il tratto di via Cappello compreso tra corso dei Mille e la rotatoria antistante la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi; senso unico anche in viale dei Picciotti (da via Cappello fino a via Bennici) e nella stessa via Bennici (da viale dei Picciotti a corso dei Mille). Continua »

    Palermo
  • Dove finisce la terra

    Figuratevi un cielo costantemente diverso, mosso dalla danza delle nuvole e dal soffio di un vento sempre presente.
    Pensate ad altopiani deserti, circondati dalle imponenti Ande, che conservano tesori di civiltà misteriose. Immaginate questo grande Cile che si estende verticalmente in una “follia geografica” dai tropici fino quasi a sfiorare il circolo polare artico; non a caso la parola Chile, nella lingua degli indios Aymara, antico popolo andino, significa “là dove finisce la terra”.
    Un paese dove il paesaggio è mai uguale a quello del chilometro precedente, e dove il viaggiare è sinonimo di preziose scoperte ad ogni curva.
    Un viaggio in Cile è un viaggio “diverso”, un percorso non solo naturalistico, ma umano. Non ancora toccato dal turismo di massa. Via! In giro tra i sentimenti e le persone. Tra sorrisi e deserti, tra ghiacciai e colorati indumenti di soffice alpaca.
    Lasciandosi dietro l’angusto periodo della dittatura militare di Pinochet, il Cile moderno sta acquistando poco per volta una sua specifica identità. Da Luis Sepulveda a Pablo Neruda e Isabel Allende, la letteratura e la poesia cilena hanno varcato i confini da diverso tempo.
    Santiago de Chile è davvero immensa, ma la cappa di smog che la opprime è fin troppo evidente. Continua »

    Sicilia
  • La puzza del ’92 (2): classifica avulsa

    Mondello alle quattro di notte è una festa finita male, un capodanno non tanto riuscito, come quello a Palazzo Gamma tanti anni fa che ancora c’ho il trauma, col Gabibbo e le casse a puttane.
    Mondello di notte è acida e umida, sporca, in penombra e impregnata di odori acri. Le stelle non trovano pace, smorzate da luci invadenti.
    Faccio il giro della piazza, penso a mia nonna davanti il cancello, ad accogliermi con un sorriso.
    Nonna mi voleva perito, di cosa non si sa: perito. Ora che è perita lei vorrei capisse che in fondo non era tutto sto granché.
    Ogni anno, per me, questo periodo è un giro di boa, da consumare sfidando una sirenetta la cui storia non ho mai voluto sapere: “Prima c’era una palma”. Ok, mi basta questo.
    Ad agosto, un tempo, l’estate finiva e odorava di gomma e astucci. Era la fine e l’inizio. Oggi l’estate puzza di bruciato, senza cartella, senza astucci di Daltanious e il barometro impazzito.
    Resta comunque un momento propizio per tirare le somme e scegliere con cura le tappe del prossimo circo.
    C’è caldo, inaspettatamente e malaugaratamente. Finisce che avevano ragione Al Bano e Romina quando cantavano Cara Terra Mia. Continua »

    Palermo
  • “Contaminazioni” a Balestrate

    Inizia oggi e proseguirà fino al 2 settembre a Balestrare Contaminazioni, rassegna d’arte contemporanea (arti visive, musica, cinema e teatro. 26 artisti per 9 serate, tra dj set, il jazz di Mauro Schiavone e Stefano D’Anna, l’hyper pop set di Dj Bug, i live dalle sonorità indie rock di Famelika, Female, Cappello a Cilindro, Modà, le sperimentazioni di Matilde Politi e Lelio Giannetto, le performance e spettacolit eatrali De Bello, Sutta Scupa, Insectiadi e Soffi, una performance sonora per strumenti a fiato arcaici e computer.

    Si inizia stasera in via Roma con Originals and standards, Mauro Schiavone e Stefano D’Anna duo.

    Programma completo.

    “Contaminazioni”

    Palermo
  • Malesia, tric-trac e bombe a mano

    Kuala Lumpur è una città dove si mescolano e si bilanciano costruzioni metropolitane e giungle.
    Rispecchiando il multiculturalismo del paese, la città offre la possibilità di venire a contatto con le variegate culture del paese, tra vecchi edifici coloniali, pagode cinesi, templi hindu e moschee islamiche.
    Non appena atterrata al modernissimo e fantasmagorico aeroporto KLIA, l’omino del controllo passaporti mi chiede prima ancora di controllare i documenti: ”where are you from?” e io: “Italy” e lui: “oh yes, Filippo Inzaghi!” e così ho scoperto anche per il resto del mio soggiorno malesiano che se vi chiederanno da dove venite basterà rispondere Inzaghi e anche il malese che vive nella giungla del Taman Negara dedurrà che siete italiani!

    Il centro di Kuala Lumpur ospita diversi edifici coloniali, una vivace Chinatown con svariati mercati notturni e un pittoresco distretto indiano.
    L’edificio delle Petronas Tower è meno pittoresco ma altrettanto visibile. Svetta altissimo per quasi mezzo chilometro e di sera viene illuminato da fasci di luce in movimento.
    Gironzolo tra le viuzze nei pressi di pazza Merdeka, cuore della città come una mondina cinese col suo nuovo cappello a pagoda: a causa dell’elevato tasso dell’umidità oggi la mia fluente chioma mi rende misto tra un leone gay e Fiorella Mannoia in vecchia versione. Continua »

    Sicilia
  • Reportage del primo flash mob

    Dopo una pazza organizzazione, diffusione della notizia e delle istruzioni e una interminabile attesa finalmente è arrivato il giorno dell’evento che ha permesso a tutti quelli che ne hanno preso parte di vivere alcuni secondi al di fuori della normalità, di staccare dalla solita routine quotidiana, di ritrovare per pochi momenti uno spirito di coesione e condivisione.
    “Quelli che…il FLASH MOB” si sono riuniti in Piazza Politeama per attimi di pura, sensata nel suo non-senso FOLLIA, per ribadire la forza di un’azione simbolica plateale,non allusiva che coinvolge in prima persona chi si presta a realizzarla e chi si trova coinvolto senza saperlo.
    La scena iniziale al mio arrivo in piazza è del tutto variegata: la piazza sembra indifferente,o meglio è la solita. Ragazzi e ragazzi, uomini e donne delle età più diverse passeggiano, parlano. C’è anche una famiglia di artisti di strada che ha improvvisato un mini concerto.
    Ma sono ancora le 18:15 ed è l’ora della normalità.
    La lancetta dei minuti va avanti velocemente, così tanto velocemente che l’adrenalina non può che aumentare. Continua »

    Ospiti
  • A Roma i centurioni, a Palermo il mafioso

    Un paio di volte amici tour operator mi hanno riportato di turisti che, in cerca di “tipicità siciliane”, gli hanno chiesto di vedere “i mafiosi”. Sembra che qualche organizzatore di escursioni senza scrupoli si sia spinto a organizzare finte imboscate di bande di picciotti che francamente riducono il fenomeno a qualcosa di folkloristico, mentre la mafia è una cosa seria. E terribile.

    Il connubio mafia e turismo è qualcosa per cui rabbrividire. Non la pensano come me (però si giustificano nel nome della sensibilizzazione contro il luogo comune…) i catanesi che organizzano il Padrino mafia tour, portando turisti in cerca di avventure a Savoca, sul set che fu de Il Padrino. Adesso, però, è toccato a Palermo.

    I turisti che scendono dall’imponente Voyager of the seas (enorme, ha persino la pista da pattinaggio e la parete da arrampicata!) si sono visti accogliere da un finto mafioso con abito scuro, cappello bianco e occhiali da sole. Dopo uno scambio di parole viene scattata la foto ricordo con Monte Pellegrino sullo sfondo. Un bel trofeo! Continua »

    Palermo
  • “Libertà di frequenza” all’Università

    Oggi dalle 10:30 all’edificio 19 (aula 5) dell’Università di Palermo si parlerà di radio e tv libere al seminario Libertà di frequenza. All’incontro mattutino interverranno Lucio Luca (giornalista di Repubblica), Gianna Cappello (Docente di Storia della radio e della tv a Palermo), Salvo Vitale (presidente dell’Associazione “Peppino Impastato”), Tony Siino (cultore della materia di Storia della radio e della tv a Palermo) e Mario Azzolini (giornalista Rai).

    Nel pomeriggio verrà proiettato il film Lavorare con lentezza di Giulio Chiesa.

    Palermo
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