Palermo è perduta
La città è perduta. Guardatevi in giro, cercate il dialogo: niente da fare. Quando sono arrivato qui si sentiva l’animosità di un luogo che produce relazioni, via via questo sentimento del luogo è andato svanendo e la città si è abbrutita. I quartieri sono enclave di apparente accessibilità, in realtà stanno fuori dal mondo: ognuno ha le sue leggi, ognuno una vera autonomia.
La si potrebbe leggere così: stiamo sperimentando il federalismo urbano. Invece no. Si tratta del ritorno alla babele dei poteri, il principio della disunità. Anche la vita dei singoli, all’interno di questi nuclei è dettata da queste leggi, che vigono sugli atteggiamenti e i modi d’agire, sui modelli educativi e culturali, sulla gestione e la qualità dei luoghi. Ormai è una città senza guida, lo dicono anche le pietre. Continua »
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