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giovedì 25 apr

Risultati della ricerca “piazza marmi”

  • Piazza Politeama, Palermo, Sicilia, Italia

    Il clima pre-concerto, ogni anno, è questo.

    Per arrivare alle coordinate indicate, partirò da lontano.

    Ero innamorato.
    Lei stava con un altro: bello, spagnolo e più giovane di me.
    Per quanto mi potessi impegnare, ero arrivato dopo.
    Questa storia di arrivare “dopo” ha contraddistinto parte della mia, seppur breve, esistenza.

    Vidi anni fa a Roma una compagnia serba (o slava, non ricordo… Ero entrato in sala a spettacolo iniziato) che portava in scena uno spettacolo in cui si parlava proprio di questo, l’arrivare dopo.
    Moltissime candele in scena. Col senno di poi credo stessero a rappresentare il tempo per come lo intendiamo nella quotidianità, qualcosa che si consuma, che tende inesorabilmente a esaurirsi… In contrasto con l’essere qui ed ora tipico del teatro: dove il presente è solo occasione, possibilità continua… Insomma una pesantezza e uno sturm und drang che la metà bastava.

    Ma sto divagando. Continua »

    Palermo
  • Piazza del voto

    Si chiamava “Piazza del voto”. Molti dei palermitani over 35 dovrebbero ricordarla senza difficoltà. Era una sorta di esedra, piccola, di un centinaio di metri quadri rivestita di marmo bianco e grigio e circondata nel suo perimetro da una serie di statue di santi, al centro delle quali, se non ricordo male, campeggiava la Madonna. In relazione allo spazio circostante, erano piccole e insignificanti. Vi si accedeva per una scalinata anch’essa in marmo e forse eccessivamente sovradimensionata. Tutto intorno era il nulla indiscriminato riempito di giostre e di bancarelle di zucchero filato e di cubaita. Il mare non si vedeva e le baracche e le roulottes di servizio delle giostre formavano una cortina che ne impediva non solo lo sguardo ma anche l’accesso. Si trovava più o meno al centro del terrapieno che oggi è il prato del Foro Italico. È riemersa, tra i ricordi della mia infanzia, durante un pomeriggio passato tra totem e panchine in ceramica smaltata, duxsuasori, palloncini e asiatici che vendono aquiloni e bolle di sapone. Continua »

    Ospiti
  • La terra vista dal cielo atterra a piazza Politeama

    Ieri sera non avevo voglia di farmi ingurgitare dall’altalena di stati d’animo delle proiezioni delle politiche. Così ho deciso di andare a vedere la mostra allestita a piazza Politeama.
    Un bel viaggio, quello che mi ci voleva. Uscire per un attimo dall’angustia del proprio hortus conclusus e peregrinare attraverso le visioni di un altro paio d’occhi.

    Visioni enormi, di stupore, di meraviglia ma anche di sfacelo, di crepe incolmabili fra parti del mondo di cui ogni tanto ci giunge all’orecchio qualche nuova.
    Direi che la mostra, al di là degli intenti didascalici ed educativi, presa per la sua godibilità estetica, si divide grossomodo in due parti significative: una è quella che riguarda i paesaggi naturali laddove – sembra – che il soggetto sia così come lo vediamo sin dalla notte dei tempi. L’altra è la straordinarietà (nel senso letterario del termine, quindi connotato positivamente o meno di volta in volta) del paesaggio modificato dall’uomo. Continua »

    Palermo
  • WAAG. We Are All Greeks!

    Arriva al Museo Riso “WAAG. We Are All Greeks!”, ne parliamo con Karampatsas e Tsolakis

    Verrà inaugurata venerdì 8 ottobre alle ore 18:30 la mostra WAAG. We Are All Greeks! – Είμαστε όλοι Έλληνες! in un raffinato dialogo tra Salonicco e Palermo a duecento anni da quella Rivoluzione di indipendenza Greca (1821-2021) che seppe animare un vero e proprio risveglio europeo di matrice culturale e civile nell’intero alveo Mediterraneo e che oggi volutamente riporta al centro dell’attenzione mediatica il rapporto ideale tra Magna Grecia e penisola Ellenica. Continua »

    Eventi, Palermo, Sicilia
  • Chiesa del Gesù

    La meraviglia barocca della Chiesa del Gesù

    Una delle caratteristiche più interessanti della città di Palermo è senza dubbio la bellezza delle sue chiese, splendide testimonianze del cosiddetto barocco siciliano. La ragione per cui lo stile architettonico di diverse chiese siciliane abbia un posto a parte nella classificazione e non si racchiuda nel termine generico Barocco, è da ricercare nel fatto che molte costruzioni della Sicilia presentino di fatto una variante autonoma del genere Barocco. È più preponderante infatti l’uso dei colori, dei marmi e delle decorazioni.

    Una delle rappresentazioni più suggestive di tale stile è la Chiesa del Gesù, anche nota come Casa Professa, che si trova nel cuore del centro storico della città. Continua »

    Palermo
  • Chiesa della Gancia

    Chiesa della Gancia, le bellezze da scoprire

    La mia ricerca dei tesori di Palermo mi porta in via Alloro, nel cuore della Kalsa, il quartiere arabo dove aveva sede il Palazzo degli Emiri. È una via importante, vi risiedevano le più alte cariche della città: numerose le dimore nobiliari, tra cui il Palazzo Abatellis, il Palazzo Diana di Cefalà, il Palazzo Calvello, il Palazzo S. Gabriele e tanti altri. Vi insisteva anche il Palazzo Bonagia, crollato nel 1982, mentre vi si affaccia, attraverso piazza Croce dei Vespri, il Palazzo Valguanera-Gangi nel cui sontuoso salone Luchino Visconti girò, per “Il Gattopardo”, le famose scene del ballo. In questa via, dove sono, si trova la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, nota come Chiesa della Gancia (Gancia: ospizio per malati e bisognosi). Fu edificata verso la fine del XV secolo per volere dei Frati Osservanti Riformati di San Francesco, desiderosi di avere un punto di appoggio entro le mura della città per i pellegrini forestieri e per gli stessi frati francescani. Continua »

    Palermo
  • “Il territorio ritrovato”

    L’associazione Itiner’ars in partenariato con le associazioni culturali Art Mundi, La Palermo dei Misteri e Castello di Maredolce, ha predisposto un programma di eventi dal titolo Il territorio ritrovato: ambiente, tradizione popolare ed elementi del costruito storico di Palermo e dintorniin adesione alle manifestazioni organizzate a livello nazionale nell’ambito della Settimana di Educazione allo Sviluppo sostenibile che si svolge dal 19 al 25 novembre ed è promossa dalla Commissione nazionale Unesco. Il tema è Madre Terra: Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema.

    “Madre Terra: Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema”

    Oggi alle 17:00 verrà inaugurata a Palazzo Petrullà (via Torremuzza, 6) la mostra fotografica I mercati di grascia ed i suoi alimenti caratteristici che rimarrà visitabile fino al 24 novembre dalle 16:00 alle 19:00.

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    Palermo
  • I palermitani vanno a prostitute?

    Il fenomeno della prostituzione cittadina sta diventando un problema sempre più pressante che richiederebbe una maggiore attenzione per lo sviluppo di soluzioni che potrebbero ovviare a tale fenomeno. l’offerta di prostituzione di strada si concentra in ben determinate vie ad alta percorrenza o in quartieri periferici e le reazioni dei cittadini sono molteplici e ognuna di esse andrebbe analizzata con scrupolo.
    Si potrebbero quasi delineare tre forme di risposta cittadina al fenomeno della prostituzione femminile, visto che sembra essere questa la forma più diffusa e conosciuta.
    Alcuni si rivelano “attratti” da queste donne che, seminude, sostano ai margini della strada offrendo prestazioni sessuali; altri invece si rivelano maldisposti, seccati dalla presenza di costoro; altri ancora provano pena e compassione per la vita che sono costrette a fare. Per quanto riguarda invece i motivi che spingono gli uomini ad avere rapporti sessuali con le “donne di strada” potrebbero essere fondamentalmente tre. Continua »

    Ospiti
  • ‘u Papa

    Palermo sembra impazzita. Ci è voluto un Papa perché l’efficienza della macchina amministrava cittadina e regionale riuscisse a riparare strade (viale Croce Rossa sembra il rettilineo di Monza, finora ho fatto il giro migliore vediamo chi mi batte 1:23.285), a ripulire dalla munnizza buon parte della città (quella parte che sarà attraversata dalla Papa mobile) e che molte delle zone del centro storico, spesso stuprate dal parcheggio selvaggio e dai parcheggiatori selvaggi, venissero liberate e rese fruibili ai cittadini pedoni. Tuttavia questa solerzia e queste buone pratiche di pulizia e controllo della a città non sono attribuibile ad un miracolo, ad una illuminazione divina dei nostri amministratori: il Papa ancora non ha messo piede in città e ad oggi non ci sono notizie di miracoli teletrasmessi o anticipati. Tutto questo è da attribuire alla voglia della città di accogliere il Santo padre. Per carità, nulla di personale, il Papa è una figura importante, anche se rappresenta una chiesa, una confessione religiosa che mi pare non sia la religione di stato e che quindi dovrebbe riguardare soltanto la sua comunità religiosa. Come spiegare… Il costo di questa visita papale, per fare una battuta, è davvero a sangue di Papa. Continua »

    Ospiti
  • Fumo

    Quel pomeriggio con la mia ragazza era stato splendido, il mare di Mondello ci aveva saziato gli occhi con la sua bellezza, il verde caraibico del mare siciliano non aveva nulla da invidiare a quello delle isole che scoprì Colombo. Allora avevo 18 anni, era il 1977, e mi trovavo in compagnia di Maria, quella che oggi è diventata mia moglie, erano i primi approcci di un amore puro come lo era il mio cuore di allora, anche l’aria sapeva di fresca salsedine, di pulito. Così soddisfatti della giornata ci dirigemmo alla fermata di dell’autobus, quella in prossimità della piazza di Valdesi, il luogo che delimita il confine tra la località balneare e la Favorita, il parco di Palermo che divide la città dalla famosa località marina. L’attesa stranamente non fu molto lunga come al solito, erano circa le sei del pomeriggio, ed i bagnanti dei lidi, come noi, erano già sulla strada del ritorno, anzi molti si trovavano sull’autobus della linea Sei Bello per tornare in città. Gli autobus di allora non erano capienti come quelli di oggi, il prezzo da pagare naturalmente, sia all’andata che al ritorno, a parte il biglietto era quello di dovere viaggiare stipati come le sardine. Io come mio solito, per evitare troppi contatti, preferivo stare nella parte retrostante l’autobus, appoggiato con le spalle al vetro, così pure Maria vicino a me. Era un continuo guardarsi negli occhi per trovarci ed annullare tutto ciò che stava intorno, ma ad un certo punto quel nostro amoreggiare fu interrotto da un suono non familiare: non era il rumore del cambio, né quello della marmitta bucata, del mezzo, né quello giocoso dei bambini, né il civettare delle donne che continuavano il cuci e scuci che avevano iniziato nelle piazzole dei lidi, era il pianto, anzi no, era il lamento di un’anziana signora seduta vicino la bussola dell’apertura posta a metà del mezzo. Cercai di capire cosa stesse succedendo, ma non riuscivo a vedere bene. Continua »

    Ospiti
  • Il fattore 6/8

    Provo a seguire X Factor ma non riesco ad entusiasmarmi, non so. E dire che di reality, talent show, format precotti con le nomination io ne ho visti e parecchi anche. X Factor non mi prende. Sarà per la Maionchi, l’ennesima acidaimpulsiva stile prof severa che un giorno rimpiangerai perché ti sbatteva in faccia il lato vero della vita e tu giù a dirgli crepa, crepa domani. Già visto. Tutti ne parlano e io la snobbo in allegrezza. Sarà che Dj Francesco mi repelle: uno di quei limiti che non supererò mai. Uno dei pochi limiti di cui vantarsi. Sarà che ‘sticazzi ma cantano tutti? Mi sembra una bella presa in giro, in un periodo funereo per la discografia, illudere certi artisti con contratti discografici e pubblicazioni di dischi. Mi sembra, a volte, che i discografici, vista l’aria che tira, abbiano deciso di giocarsi la carta simpatia al grido di “siamo una grande famiglia”: mi sembra terribilmente tardi.
    In gara, ad X Factor, ci sono i Sei Ottavi, palermitani, e a me non piacciono. Lo dico subito, a scanso di equivoci. Continua »

    Palermo
  • Politicamente sono un single…dal ’71

    Il Lupo stringe gli occhi, due fessure grigie affondate sotto cespugli brizzolati. Ha l’aspetto goffo, la faccia gonfia e lucida, la pancia fuori dai pantaloni. Immonda.
    – Ma come cavolo fai? sei sempre lo stesso!
    Scuoto la testa.
    – Ho fatto un patto col diavolo. Non senti puzza di zolfo?
    Il Lupo arriccia il naso e sorride con una sfumatura amara.
    – Ancora zolfo? con te mi è bastata già una volta.
    Mi ricordo solo adesso dell’incidente di quel febbraio 1970. Lui stava versando la benzina, piegato in due, fradicio di sudore, allora non ebbe il tempo di dire prendi i fiammiferi ché avevo già lanciato un cerino acceso sulla scala inzuppata di normale.
    Lo portai la sera stessa al Pronto Soccorso dei Marmi. Un vicolo di pochi metri promosso a piazza dalla volontà popolare. Aveva leggere ustioni sul viso ed era incazzato nero. Continua »

    Ospiti
  • Ecco come (5): giacimenti culturali

    Il concetto di “giacimenti culturali” è stato coniato qualche anno fa e rende bene l’idea che l’Italia è un Paese povero di materie prime, ma ricco di monumenti, opere d’arte e bellezze paesaggistiche e naturali che, come ha sottolineato l’attuale Presidente di Confindustria, i “temibili” cinesi, a differenza di molti prodotti industriali, non potranno mai imitare. Rappresentano quindi un vantaggio competitivo da sfruttare con intelligenza. La Sicilia, se non ricordo male, di questo patrimonio nazionale detiene il 20% circa (che fortuna: il 9% scarso della popolazione si ritrova quindi tra le mani il 20% di una risorsa strategica in questo millennio!). Come si potrebbe gestire in modo più adeguato ai tempi? Penso ad una soluzione a costo zero per le casse della Regione.

    Partendo dal presupposto che al settore pubblico competa soprattutto la difesa e la conservazione dei beni culturali a favore delle generazioni attuali e future mentre la loro fruizione non deve necessariamente essere gestita, pur con le dovute condizioni di garanzia, dallo stesso settore pubblico, si potrebbe indire una gara internazionale per individuare uno o più gestori del suo patrimonio culturale, riservandosene l’indirizzo e il controllo e ricevendo in cambio una congrua royalty. Il gestore, in regime di concessione, dovrà investire nella professionalità e nell’orientamento all’utente di tutto il suo personale (gli orari saranno previsti in funzione delle necessità dei visitatori e non della comodità di chi ci lavora, come si è preteso fare sinora) e nelle tecnologie multimediali funzionali alla migliore comprensione e valorizzazione dei beni culturali. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Ultimo weekend per “Le Vie dei Tesori”

    Per l’ultimo weekend Università di Palermo apre al pubblico (in alcuni casi per la prima volta) quattordici tra palazzi e conventi, musei scientifici e giardini, cappelle e cantieri di restauro per Le Vie dei Tesori.

    I venerdì, dalle 9:00 alle 13:00, si svolgono visite riservate alle scuole. Il sabato e la domenica, dalle 10:00 alle 18:00, apertura a orario continuato con ingresso libero. È previsto un servizio di bus navetta gratuiti da piazza Marina.

    L’organizzazione è curata dagli Amici dei Musei Siciliani e ricade nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario dell’Università di Palermo. Continua »

    Palermo
  • Terzo weekend per “Le Vie dei Tesori”

    Per tutti i weekend di ottobre Università di Palermo apre al pubblico (in alcuni casi per la prima volta) quattordici tra palazzi e conventi, musei scientifici e giardini, cappelle e cantieri di restauro per Le Vie dei Tesori. Sono previsti eventi con scrittori, docenti universitari, critici, storici e magistrati che prenderanno spunto dai luoghi per parlare di arte, società, giustizia, letteratura, mafia, misteri della scienza, meraviglie naturali.

    I venerdì, dalle 9:00 alle 13:00, si svolgono visite riservate alle scuole. Il sabato e la domenica, dalle 10:00 alle 18:00, apertura a orario continuato con ingresso libero. È previsto un servizio di bus navetta gratuiti da piazza Marina.

    L’organizzazione è curata dagli Amici dei Musei Siciliani e ricade nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario dell’Università di Palermo. Continua »

    Palermo
  • Secondo weekend per “Le Vie dei Tesori”

    Per tutti i weekend di ottobre Università di Palermo apre al pubblico (in alcuni casi per la prima volta) quattordici tra palazzi e conventi, musei scientifici e giardini, cappelle e cantieri di restauro per Le Vie dei Tesori. Sono previsti eventi con scrittori, docenti universitari, critici, storici e magistrati che prenderanno spunto dai luoghi per parlare di arte, società, giustizia, letteratura, mafia, misteri della scienza, meraviglie naturali.

    I venerdì, dalle 9:00 alle 13:00, si svolgono visite riservate alle scuole. Il sabato e la domenica, dalle 10:00 alle 18:00, apertura a orario continuato con ingresso libero. È previsto un servizio di bus navetta gratuiti da piazza Marina.

    L’organizzazione è curata dagli Amici dei Musei Siciliani e ricade nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario dell’Università di Palermo. Continua »

    Palermo
  • Inizia “Le Vie dei Tesori”

    Per tutti i weekend di ottobre Università di Palermo apre al pubblico (in alcuni casi per la prima volta) quattordici tra palazzi e conventi, musei scientifici e giardini, cappelle e cantieri di restauro per Le Vie dei Tesori. Sono previsti eventi con scrittori, docenti universitari, critici, storici e magistrati che prenderanno spunto dai luoghi per parlare di arte, società, giustizia, letteratura, mafia, misteri della scienza, meraviglie naturali.

    I venerdì, dalle 9:00 alle 13:00, si svolgono visite riservate alle scuole. Il sabato e la domenica, dalle 10:00 alle 18:00, apertura a orario continuato con ingresso libero. È previsto un servizio di bus navetta gratuiti da piazza Marina.

    L’organizzazione è curata dagli Amici dei Musei Siciliani e ricade nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario dell’Università di Palermo. Continua »

    Palermo
  • 15^ giornata FAI di primavera

    Il Fondo per l’Ambiente Italiano organizza la 15^ giornata FAI di primavera dedicata alla riscoperta e alla valorizzazione di alcuni luoghi già disponibili al pubblico ma che meritano una lettura più attenta e consapevole. Oggi e domani 500 siti particolari, spesso inaccessibili, saranno a disposizione del pubblico in 200 città.

    Tra i siti di Palermo ci sono il Nuovo Palazzo di Giustizia di Palermo e l’antistante Piazza della Memoria, dedicata all’impegno dei giudici martiri della mafia, il panificio Morello all’interno del mercato del Capo (via Cappuccinelle), la Chiesa dell’Immacolata Concezione con la tela di Pietro Novelli e le preziose decorazioni a marmi mischi completa l’itinerario all’interno del quartiere (sarà lo scenario del concerto Coro cum iubilo che siglerà la chiusura della Giornata di Primavera a Palermo domani alle 18:00). Apertura dalle ore 10:00 alle ore 18:00.

    15^ giornata FAI di primavera in Sicilia

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    Palermo
  • Una terra che profuma d’Italia

    Carissimi rosalici, eccomi. In diretta da Montevideo. Nell’Uruguay. Dove gli italiani sono centoventimila quanto altrettante briscole. Per farvi capire: l’Ambasciatore, il direttore dell’Istituto di Cultura Italiano, la presidente della Dante Alighieri sono altrettanti siciliani. Questa che segue è la prima puntata della mia rubrica. Esce sul giornale “gente d’Italia”, quotidiano scritto e pensato per gli Italiani che vivono lontani dalla penisola. Sono venuto qui a conoscere il Sud America e scrivere una pagina al giorno. Perché dall’Italia avevo sempre una visione monca. Ero riuscito ad entrare tra i trenta praticanti del master di Palermo. E già ero all’ottavo cielo ma a ventiquattro anni fare l’inviato speciale è troppo allettante. Ancora parlo uno stentato siculo-spagnolo. Ma il tempo c’è.

    Ho pure un photoblog: http://www.flickr.com/photos/bombasicilia/tags/uruguay/. Continua »

    Palermo
  • Funerali

    Dentro la chiesa, sono le volte di marmo che si innalzano paterne in questo edificio barocco riempito dalle vibrazioni di un organo suonato da dita che tremano. L’urlo della moglie è strozzato in gola, braccia di parenti che sorreggono. Poi è il viola del parrìno e la scontatezza della sua omelia, parole che vorrebbero essere consolatorie, balsamo per ferite, e che invece sono banali, arido sermone che frantuma le palle, altro che rifugio nella speranza della fede. L’alzarsi in piedi e poi il sedersi. Qualcuno che permane devoto in ginocchio. Il lento suicidio dei colori degli affreschi ed il trillo feroce dei cellulari, che nessun vaffanculo alla memoria del morto potrebbe valere tanto quanto quel suono metallico che martella durante la funzione. E, ancora, i salmi responsoriali ascoltati un po’ distrattamente perché letti male mentre, da una infanzia lontana di catechismo creduto e praticato, vengono recuperati con una meccanica stupefacente gesti creduti seppelliti e invece: taléééé, mi ricordo a macchinetta tutta quanta la preghiera e pure tutte le risposte giuste giuste, mentre, con la velocità con cui dura la gioia, la messa è già finita, andate in pace, amen. Continua »

    Palermo
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