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giovedì 18 apr

Archivio del 15 Dicembre 2006

  • Di Matteo lascia il processo a Cuffaro

    Nino Di Matteo, uno dei tre pubblici ministeri che sostengono l’accusa contro il presidente della Regione Salvatore Cuffaro ha deciso di abbandonare il processo che si sta svolgendo a Palermo. Di Matteo chiedeva da mesi di cambiare il capo di imputazione da favoreggiamento a concorso in associazione mafiosa per i nuovi elementi emersi dal dibattimento e per uniformità di valutazione con altri imputati in altri processi.

    Palermo
  • Falso allarme bomba in via Gravina

    I Carabinieri del Nucleo antisabotaggio sono intervenuti stamattina in via Ammiraglio Gravina per la presenza di un pacco sospetto. Si è trattato di un falso allarme.

    AGGIORNAMENTO: il pacco era indirizzato ad Adele Mormino, Sovrintendente ai beni culturali della Regione Siciliana, e conteneva una testa di capretto e gli auguri di buon Natale.

    Palermo
  • Rosetta

    Era la prima di otto figli. Parevano fatti con lo stampino, tanto erano precisi! Stessa forma rotonda del viso, stesse lentiggini e tutti nichi di statura. Otto, uno dopo l’altro, da una madre che aveva faticato tutta la vita, tutti i santi giorni, spezzandosi le reni, pure se era sempre incinta; e da un padre che di travagghiu ni vulieva sientiri picca, ma i divertimenti e i fimmini non se li era fatti mancare mai…così Rosetta a scuola non ci andò, si ritirò alla terza elementare (tantu ‘i scuola unni vulieva) e la misero a servizio da certi signurinicaredda idda, aveva imparato presto a portare a casa la pagnotta. Era semplice, Rosetta, senza malizia, si suole dire in questi casi… “mi pari na picciridda ‘i 60 anni” diceva di lei spesso la madre. E idda picciridda forse era rimasta…si era fermata a 7 anni…aveva la stessa ingenuità, lo stesso candore e lo stesso stupore delle cose di un bambino di delle elementari…La stessa risata aperta e schietta di chi non si è mai posto il problema se poteva essere volgare…ma forse quella risata era troppo chiassosa…quello stesso modo di ridere con la bocca aperta, che tante volte aveva fatto vergognare di lei l’ultima delle sue sorelle, quella “studiata” (aveva preso dopo la terza media, un attestato di segretaria d’azienda e come fu e come non fu era pure riuscita ad entrare alla regione, perciò ora si dava arie da donna in carriera). Si vergognava un poco di Rosetta, di questa sua sorella un poco scimunita, senza scuola e pure cammariera…così capitava che si festeggiava un compleanno di un nipote al ristorante e a Rosetta non glielo facevano sapere, perché, mischina, poi ci restava male… Continua »

    Sicilia
  • Il possesso di una città

    La prima volta che ho visto Palermo era dicembre. Ci sono venuta perché era la sua città, perché lui aveva voglia di mostrarmi le cose di cui mi parlava. Mi aveva detto: “vedrai ti piacerà, Palermo non può deludere”. E poi quella frase, ripetuta mille volte per esser sicuri che l’informazione mi restasse impressa nella mente: “il suo centro storico è il più grande d’Europa”.
    Ci sono luoghi che incantano anche perché, per quegli strani meccanismi della mente umana quando si vuole bene a qualcuno, nascono familiari. A me si chiedeva di guardare con gli occhi di lui, di riconoscere, prima ancora che di conoscere, una piazza, un teatro, una via, una chiesa, come se per osmosi dovessero già appartenermi un po’. Era la sua Palermo.
    Un giorno poi, ho deciso che dovevo camminare da sola a piedi. È il modo che considero più efficace per far diventare un luogo mio, come se i miei passi, anche a caso, senza una meta precisa, siano passi di conquista e siano in grado di restituirmi possesso. Ho camminato, scovando il negozio dove comprare i pistacchi, recuperando i percorsi dove trovare cibo vero, quello da mangiare con le mani e leccarsi le dita, mi sono orientata tra le luminarie di Natale per l’acquisto dei regali. Avevo capito che Palermo poteva diventare anche mia. Continua »

    Ospiti
  • “Dipinti” di Bruno Caruso

    Oggi alle 18:00 il sindaco Diego Cammarata e il presidente della Regione Salvatore Cuffaro inaugureranno Dipinti, la mostra antologica di Bruno Caruso a palazzo Ziino (via Dante, 53). Verranno esposti 70 olii su tela. La mostra è promossa dall’amministrazione comunale e dalla Regione Siciliana ed è curata dalla Galleria La Rocca.

    La mostra resterà aperta fino al 14 gennaio da martedì a sabato, dalle 9:30 alle 19:30 e domenica e festivi dalle 9:30 alle 13:00; chiuso lunedì. L’ingresso costa 5 euro.

    “Dipinti”

    Palermo
  • “Wintercase” al Blow up con Dj Blatta & Inesha

    Prosegue stasera il festival di musica elettronica Wintercase – Happy clubbing for happy people! al Blow up (piazza S. Anna). Suoneranno i catanesi Dj Blatta & Inesha. La serata sarà aperta dai dischi dell’IndipendanceSoundSystem e accompagnata dalle proiezioni del vj Filippo Messina. Ingresso gratuito entro le 22:30, dopo 5 euro.

    “Wintercase”

    Palermo
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