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martedì 19 mar

Archivio per la categoria 'Solo a Palermo'

  • Solo a Palermo

    Carissimi Rosaliani. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno commentato i miei racconti della serie “Solo a Palermo”. E voglio dirvi che questi fanno parte di una raccolta di racconti che, all’inizio di dicembre diventeranno un libro dal titolo, appunto, “Solo a Palermo”. Qui, con una piccola anteprima, ho voluto “sperimentare” se funzionavano. E funzionano. Per la verità di questo era sicura la mia “editora” Maria Elena Vittorietti che, oltretutto, è “responsabile” del titolo. Lo ha pensato un paio di anni fa leggendo un mio articolo su una vicenda che, anche quella, farà parte del libro. L’appuntamento con il maresciallo Scibilia (ma non solo) è dunque per i primi di dicembre. A quanti hanno commentato chiedo scusa per averli “usati” un po’ come cavie e confido nell’assoluzione. Sono grato a tutti per i complimenti, anche per quelli “esagerati”. Ma per un palermitano cosa è mai veramente esagerato???

    Solo a Palermo
  • Aria fritta

    Ci sono posti a Palermo che di giorno sono una cosa e di notte un’altra. Prendete la piazzetta Comesichiama nel quartiere San Lorenzo. Di mattina è come l’osso pizzillo di un piede: ti aspetti di trovarlo dove in effetti lo trovi. È il classico luogo della borgata sul quale si affacciano le botteghe degli artigiani, un’officina, un piccolo bar, il tabbacchino. Non può mancare la classica “filiera alimentare” fatta di un panificio, una salumeria, un macellaio e un fruttivendolo. Insomma un luogo che – se ti ci portano bendato, poi ti liberano e ti chiedono dove sei – non è certo da quello che hai attorno che tu capisci se sei a Brancaccio o, mettiamo, a Cruillas. Continua »

    Solo a Palermo
  • Una Commedia per un ladro

    Quante volte avete detto: miii, questa solo a Palermo poteva succedere. Esatto. Così ho pensato di dedicare qualche storia a questa categoria. Si tratta di storie che all’origine hanno una vicenda reale ma che io ho, come dire, interpretato. Mi è sembrato il modo migliore per tornare su Rosalio dopo un periodo di assenza dovuto alle troppe cose da fare.

    “Va bene, ti stavi fottendo una bella macchinuzza nuova nuova. Tu e l’amico tuo. E fino a qui…. Nel tuo motorino c’erano tre cacciaviti. E fino a qui…. Ma il libro? Quello proprio non mi quadra. Ora, mentre aspettiamo la macchina per andare al carcere, tu mi devi spiegare perché. Se no io stanotte non dormo e mia moglie si rummulia”. Continua »

    Solo a Palermo
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