La campagna era un luogo. Un luogo apparentemente come un altro.
Almeno così mi sembrava che fosse. Allora. Tanti, tantissimi anni fa.
Invece era un luogo speciale.
Dove tutto, pure gli oggetti più apparentemente insignificanti, assumeva un significato.
In campagna, la credenza e gli stipetti della cucina erano pieni di tazzine, i pensili erano pieni di pentole e di bicchieri di tutte le forme, dimensioni e colori.
Tutti diversi. Tazzine, pentole, bicchieri.
C’erano pure tante teglie per il forno a legna. Anch’esse di tutte le grandezze e forme.
Mia madre amava tantissimo cucinare, e se c’eravamo tutti, era sempre una grande festa. Continua »
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