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giovedì 28 mar

Archivio del 29 Gennaio 2008

  • A primavera…tutte le elezioni!

    C’è qualcosa di inquietante nell’aria di Palermo in questi giorni. La “settimana delle dimissioni” ha improvvisamente spalancato il sipario su una “tragedia” che sta per consumarsi: si voterà (forse) per (quasi) tutto! Pure il Comune? 😮

    Le elezioni provinciali erano già in conto e Ciccio Musotto, buon amministratore secondo molti (basta fare riferimento ai bilanci), sorride sornione a chi gli chiede che cosa ne sarà della Provincia. Probabilmente arriverà un uomo dell’Udc, forse Nino Dina o Antonello Antinoro, due vere “macchine del consenso”, rispettivamente da 25580 e 30202 voti).

    Il vero nodo è ovviamente la Regione dove le dimissioni anticipate hanno lasciato gli uomini di Cuffaro (che guiderebbe la lista del suo partito al Senato) avvelenati dai cannoli e dalle dichiarazioni di Gianfranco Micciché, entrambi non digeriti affatto. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Pistorio for president

    Pasquale Pistorio

    Si dice comunemente che la Sicilia è stata – e forse lo è tuttora – il laboratorio politico d’Italia. Qui, dal Milazzismo sino al “61 a 0”, si è sperimentato di tutto e di più. E molte di queste esperienze e formule politiche sono state poi trasferite a livello nazionale. I prossimi 90 giorni previsti per l’elezione del nuovo presidente della Regione potrebbero rappresentare allora l’occasione di una nuova sperimentazione, magari migliore.

    Si dice che la politica sia la scienza del compromesso. Io penso che ci sia un limite a tutto, soprattutto ai compromessi: nella politica siciliana il limite della decenza è stato oltrepassato ormai da tempo. Mi piacerebbe, perciò, veder avanzare dal basso, al di fuori del gioco dei partiti, una candidatura autorevole per la presidenza della Regione Siciliana. Ne propongo una: quella di Pasquale Pistorio. Continua »

    Sicilia
  • Impressioni sul principe di Salina

    L’immagine forse più vera che caratterizza il personaggio di Fabrizio Salina è quella che dà egli stesso nel significativo colloquio con Chevalley: «un uomo a cavallo fra due mondi e a disagio con tutti e due».
    Egli infatti è pienamente consapevole del mutare inesorabile dei tempi e si pone nei confronti degli stessi, da un lato, con un certo distacco, dall’altro con attiva partecipazione.Vive la sua condizione di aristocratico con la consapevolezza che il suo è un mondo destinato a scomparire, ma il tutto senza la vanità della nostalgia. Non traspare infatti alcuna forma di rimpianto verso ciò che muta e scompare; è un uomo di cultura, sa bene che la peggiore follia è mettersi contro la Storia! Ma per lui tutto ciò non è neppure passiva rassegnazione. Il suo larvato sarcasmo nei confronti dei “tempi nuovi”, che tutti attendono con ansiosa speranza, non appare con il disprezzo tipico del reazionario che giudica il proprio mondo perfetto e, come tale, lo vorrebbe pietrificato nella roccia del tempo. Egli nulla si attende dai nuovi eventi, tuttavia fa trasparire la consapevolezza che quei «vincoli di decenza che lo legano al vecchio mondo» sono dei vincoli più formali che intimamente sentiti.
    Reazionario o progressista?
    Probabilmente né l’uno né l’altro. Continua »

    Ospiti
  • “Chiediamo i danni a Cosa Nostra” nella finanziaria regionale

    L’emendamento, portato avanti dagli onorevoli Cintola, Cimino, Cracolici e Apprendi, nato dalla petizione Chiediamo i danni a Cosa Nostra, è stato approvato ed inserito nella finanziaria della Regione Siciliana, diventando l’art.17 della stessa.

    Ci riteniamo soddisfatti del risultato ottenuto soprattutto perchè è il risultato di un’iniziativa nata da semplici cittadini. Continua »

    Ospiti
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