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giovedì 12 dic
  • Halloween alla Città dei Ragazzi

    Oggi e domani alla Città dei Ragazzi (viale Duca degli Abruzzi, 1) ci saranno cinque laboratori (plastovetro, gesso e pasta per modellare, cartoncino, zucche su cannucce e trucco), una sfilata in maschera (ore 17:30), il “percorso pauroso” e una mostra in occasione di Halloween. Le iniziative si svolgeranno dalle 10:00 alle 20:00. Dalle 17 alle 17:15 un cantastorie (animatore) spiegherà ai bambini la storia di Halloween con un cartellone illustrato.

    Alcuni animatori, mascherati da streghe e maghi, accoglieranno i bambini all’ingresso principale accompagnandoli tra i giochi e le varie attività proposte. Gli stessi animatori cureranno l’informazione del pubblico sulle attività.

    Per informazioni telefono 091 6714373 e 091 7404998.

    Palermo
  • 17 commenti a “Halloween alla Città dei Ragazzi”

    1. Abbasso Halloween e tutte le feste di importazione!

    2. w la muffoletta!!
      w i pupi di zucchero!!

    3. le cose giuste, va! Ma vero, ora ci vuole! Chi bene a dire Halloween? il pobbrema è che a ora di bisiness non ce ne facciamo scappare menza. Siamo come l’apuni (api grosse).ciao

    4. Tutto è cominciato quando le pupe a cena hanno cominciato a farle a forma di puffi, goldrake, candy candy e topolino

    5. verissimo. da lì il passo è stato breve. mancano all’appello ancora il capodanno cinese (vista la loro massiccia presenza in città) e il ramadan e poi possiamo chiudere per notte.

    6. Gli aggiungiamo pure la festa del 4 Luglio e siamo al completo!
      Ste americanate non possono soffocare le nostre antiche tradizioni

    7. Ogni anno torna questo discorso. Siete teneri quando cercate di resistere alla globalizzazione. 🙂 Eppure è impossibile. Per me non è neanche un male. Invece è un male che si perdano le tradizioni locali che andrebbero presidiate e ravvivate insieme a tradizioni che ormai sono di tutti i bambini del mondo (e quindi accomunano) come Halloween.

    8. Sig. Siino, lei che è il tutto qui dentro, non è che stiamo diventando troppo O/T? Ce lo dica che smettiamo anche se queste divagazioni sul tema halloween le trovo divertenti.

    9. E poi neanche mi piace la zucca, soprattutto quella fritta e poi sommersa nell’aceto. bleah.

    10. Halloween è solo un prodotto commerciale importato, niente di più.
      punto

    11. Gia’ … globalizzazione o no comunque ci prende in pieno eti viene la “voglia” di nn stare chiusa in casa quando magari fuori trovi attrazioni halloweiane”…. ai miei tempi che cio’ vuol dire visto che ne ho 30 mh 15 anni fa la mattina dei morti ti trovavi sul tavolo da cucina i biscotti dei morti la martorana i puoi di zucchero… i cioccolattini e i giocattoli…ora ti ritrovi la zucca o.O che a me fa pure schifo.. a dirla tutta e cmq nn paragonabile ai nostri dolci , bu ma cmq cosi sono i tempi moderni… 🙂 e quindi che mostri siano…

    12. Era una antica tradizione irlandese poi esportata in America,nata da una legenda che si riferiva agli spiriti che vagavano nella notte e che utilizzavano la zucca dove era stata buttata la fiaccola per tenere lontano il demonio,insomma una cosa del genere.
      Ma in America questa festa ha subito una trasformazione,
      oggi comunque legata al business,ma da sempre l’uomo con questi rituali ha cercato di esorcizzare la paura della morte e di quello che appartiene al mondo dell’oltre tomba.

    13. In questi giorni, in alcune zone d’Italia, come in Sicilia, si celebra la tradizionale “FESTA DEI MORTI” che viene ancora vissuta come momento di legame e di contatto con le persone care che non sono più fra di noi.
      Una FESTA per i bambini che ricevono dai MORTI dolci e giocattoli.
      In questo caso la FESTA DEI MORTI non è vissuta come un esorcismo contro la paura, ma come un significativo fatto culturale dalle antiche radici. Sicuramente, non si tratta di una carnevalata.
      I cari defunti, che nell’immaginario collettivo sono cupi e addolorati, si trasformano in generosi e burloni e la notte tra l’1 e il 2 novembre abbandonando per qualche ora le loro eterne dimore, distribuiscono giocattoli, dolci e vestiti ai bimbi buoni, nascondendoli negli angoli più strani della casa. Al mattino ogni bambino inizia la sua frenetica corsa alla ricerca dei tanto attesi regali che di solito si trovano sotto il letto, sopra l’armadio, dentro i cassetti, ecc..
      Poi tutti assieme si va al cimitero a portare fiori, a ringraziare i propri cari per la loro generosità e a ricordarli come quando erano in vita.
      Un’antica tradizione questa, un tempo attesa più del Natale, che ancora una volta mette in luce lo spirito festaiolo e allegro che caratterizza noi Siciliani e ci contraddistingue in tutto il mondo.
      Eppure, oggi se un bambino vestito da mostriciattolo viene a suonare alla porta brandendo la frase “Dolcetto o scherzetto” quasi non ci facciamo più caso e accettiamo passivamente la trasformazione della Festa dei Morti in Halloween. Questa nuova festa, arrivata da noi dagli Stati Uniti grazie ai centinaia di telefilm made in U.S.A che popolano la nostra televisione, in realtà ha origini molto antiche e si fa risalire alla tradizione celtica del V secolo a.C.
      Oggi gli americani l’hanno trasformata in una festa in maschera, simile al nostro carnevale ma in versione horror, ed è un modo come un altro per ridere dell’idea della morte. Queste due tradizioni, generate dallo stesso principio ma sviluppatesi in maniera del tutto differente, ci mostrano ancora una volta quanto il mondo sia vario.
      È giusto conoscere e capire gli altri, ma questo non vuol dire emularli a tal punto da dimenticare da dove veniamo e quali tesori possediamo già. Quindi, dico Stop alla globalizzazione culturale e al business in questo momento di recessione culturale ed economica. Ecco perché non ho mandato il mio bambino ad una festa in costume di Hallowen. Gli ho però parlato dei nonni che non ci sono più e dell’affetto che gli hanno dedicato e ancora oggi gli riservano con i regali che dopodomani riceverà, nascosti chissà dove.

    14. La nostra tradizione è sempre la più bella e cara…

    15. minchiata protogotica…. chi ne parla ne favorisce solo la diffusione. Se mi viene a bussare un bambino per il dolcetto prendo a “boffe” lui e suo padre!

    16. Una curiosità, dato che leggo tanto odio verso le feste importate dall’America quale appunto Halloween. Perchè Halloween no e il primo Maggio si? Anche il primo Maggio è una festa che abbiamo importato dall’America…il primo Maggio ha origini a Chicago nel 1886…è la festa dei lavoratori americani e noi italiani l’abbiamo importata qualche anno dopo.

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