Dopo diversi anni sono tornato all’università. Nella vita, si sa, non si finisce mai d’imparare. Né di studiare. Ed io, a distanza di ben sei anni dall’ultima volta in cui in ho calcato il “sacro suolo del sapere”, mi ritrovo a barcamenarmi nuovamente tra i meandri dell’Università di Palermo. Viale delle Scienze, in questi anni, si è rifatta leggermente il trucco. Ora il treno metropolitano mi consente di raggiungere l’ingresso della cittadella universitaria senza la snervante attesa del 305. Ed è possibile percorrere il viale usufruendo del servizio navetta, dove la temperatura, nelle ore di punta (cioè sempre), raggiunge livelli di tutto rispetto e lo spazio pro-capite è sufficiente per trasformare l’orecchino della collega che mi sta accanto in un piercing per il mio naso. Sarà per questo che, puntualmente, alla partenza del bus, di fronte Agraria, si sente una voce che grida: “Prossima fermata Auschwitz!”.
Continua »
Ultimi commenti (172.533)