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venerdì 29 mar
  • Addiopizzo scrive ai commercianti

    Addiopizzo lancia un appello ai commercianti palermitani:

    «Caro collega, caro imprenditore,
    negli ultimi anni le azioni delle forze dell’ordine e della magistratura hanno decapitato l’organizzazione mafiosa e tutto fa sperare che l’azione di contrasto continuerà nel tempo.
    Molti imprenditori e commercianti vittime del racket del pizzo stanno decidendo di cogliere questo momento favorevole per liberarsi definitivamente del peso del ricatto mafioso e dell’umiliazione di pagare l’organizzazione criminale. Peraltro, anche lei converrà che soltanto uniti potremo vincere la piaga del racket delle estorsioni.
    Si dice che a Palermo l’ottanta per cento degli imprenditori paghi e in quest’ultimo periodo si è registrata anche una recrudescenza del fenomeno attraverso intimidazioni varie ed “attack” nei lucchetti. Per questa ragione abbiamo deciso di scriverle manifestandole la nostra vicinanza. L’associazione antiracket, infatti, ha lo scopo di assistere, consigliare e tutelare gli imprenditori nel massimo della riservatezza.
    Abbiamo aiutato già molti imprenditori ad uscire dal tunnel del racket in modo sicuro, senza conseguenze ed anche senza clamore. Le garantiamo la riservatezza e qualora decidesse di accettare il nostro aiuto (naturalmente gratuito) ci impegniamo sin d’ora ad evitare esposizioni mediatiche in modo da ridurre al minimo gli eventuali rischi.
    Le recenti operazioni delle forze dell’ordine hanno sostanzialmente destrutturato l’organizzazione mafiosa palermitana, ma se non ci sarà anche la ribellione dei tanti commercianti taglieggiati, in breve tempo, nuovi estorsori si presenteranno per riaffermare la propria signoria territoriale sulla sua zona e sulla sua attività economica.
    Si tratta di una scelta di libertà, quella libertà di cui ogni essere umano ha diritto anche nell’esercizio della propria attività d’impresa. Questo periodo di difficoltà potrebbe quindi divenire per lei l’opportunità di una svolta vincente e decisiva.

    LIBERARSI DAL RACKET È POSSIBILE… INSIEME!».

    Palermo
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