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giovedì 12 dic
  • L’Olivella “terra di nessuno”

    Ho 28 anni e sono innamorata di Palermo. Faccio parte di quell’“eccezione” che, dopo la laurea, ha deciso di rimanere in questa città perchè voleva credere che anche qui potesse esserci un futuro per i giovani.
    Da un paio di anni vivo in via Bara all’Olivella nel palazzo della famiglia di mio padre.
    Mio bisnonno fece costruire il palazzo nei primi del ‘900. Oggi io, dopo quasi cent’anni, rivivo gli ambienti di questa dimora, dove in ogni angolo si respira la storia di questa famiglia di imprenditori siciliani.
    Ho anche deciso di aprire la mia casa ai turisti che visitano la città, adibendo alcune camere a bed & breakfast.
    Oggi sono stanca e demoralizzata.
    Vedo il quartiere in cui vivo degradarsi e peggiorare giorno dopo giorno.
    L’Olivella dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città. Qui vi sorgono il museo Archeologico Salinas, a pochi passi il Teatro Massimo e le più caratteristiche botteghe artigiane come quella di Mimmo Cuticchio.
    Ebbene, questo gioiello da diversi anni è diventato anche il simbolo della vita notturna palermitana.
    Migliaia di giovani ogni sera si riversano nelle sue piccole viuzze per svagarsi e divertirsi.
    Non ci sarebbe nulla di male, se un margine di decenza si desse a tutto ciò.
    Purtroppo la poca civiltà e gli scarsi controlli hanno fatto si che questo quartiere oggi sia anche detto “terra di nessuno”. Qui tutti possono fare tutto.
    Le viuzze caratteristiche già dall’ora di pranzo si riempono di tendoni e sedie di plastica impedendo il passaggio ai passanti. I pub intrattengono i loro clienti con musica ad alto volume fino alle prime ore del mattino. Enormi quantità di spazzatura vengono ininterrottamente trascinate lungo il basolato (dalle 17:00 alle 5:00) disturbando chi dorme e trasformando il parcheggio Spinuzza in una discarica a cielo aperto.
    Le piccole traverse, quelle più nascoste e poco illuminate, si trasformano in urinatoi, che non vengono mai puliti né disinfettati, a meno che non si faccia una richiesta speciale all’AMIA.
    La via Spinuzza con la sua piazza alberata diventa parcheggio di automobili che fanno a gara per stabilire chi abbia l’impianto stereo più potente. Le vibrazioni sono tali da far tremare anche le pareti!
    La scorsa estate qualcuno ha anche deciso di organizzare dei karaoke in piazza. Ovviamente si cominciava a metter musica intorno alle 24:00 e ad un volume tale da far rabbrividire.
    Infine anche i venditori ambulanti, innocui individui che fino a poco tempo fa si limitavano a vendere rose e accendini, oggi si sono adeguati al luogo. Per farsi notare in mezzo alla folla di questo “far west” si sono inventati le “trombette”. Oggetti di cui sconosco l’utilità, ma che ormai da un mese mi impediscono di prendere sonno prima delle 2:00. Anche nei giorni lavorativi, quando i locali chiusi rendevano più vivibile la piazza.
    Questo è il mio quartiere, questa è la mia città. Questo è il benvenuto che diamo a tutti coloro che decidono di visitare Palermo, che vergogna!

    Ospiti
  • 38 commenti a “L’Olivella “terra di nessuno””

    1. La situazione migliorerebbe sensibilmente se si rendesse pedonale la zona. Chiudere al traffico il “collegamento” che unisce via Roma a Piazza Verdi e tutta la piazza Bara all’olivella, mettere qualche istallazione permanente al centro delle piaze che ne risaltino la storia. Per il resto, tavoli e schiamazzi notturni, è il prblema che affligge i residenti di luoghi frequentati nelle opre notturne in tutto il mondo. Mi sa che devi installare dei vetri camera.
      Sulla pulizia…è necessario un suistema di sorveglianza alla grande fratello di Orwell…e rispolvero i miei famosi cecchini…

    2. Io invece faccio parte della “stragrande maggioranza” di giovani laureati che ha lasciato Palermo senza credere nelle possibilità di questa grande città…certo…forse se i miei avi si fossero degnati di costruirmi una bella “palazzina in centro” magari sarei rimasto a farla fruttare…dannati antenati!! Perchè a suo tempo non hanno creduto nelle possibilità (edilizie) della città?? Che disfattisti!! Che babbei!!

    3. Elena, forse tu non te lo ricordi…ma i tuoi “avi” probabilmente sì…Fino a una ventina di anni fa in quelle strade non ci potevi neanche passeggiare…un po’ per la munnizza (quella vera…stantia…puzzolente), un po’ perché (se tutto andava bene) ti accoltellavano e ti levavano il portafogli.
      Sinceramente preferisco avere sotto il mio palazzo un po’ di ragazzi che babbiano e fanno confusione piuttosto che (come un tempo) dei malavitosi e dei sorci grossi come dei gatti…poi fa tu…
      Ma i doppi vetri nei palazzi antichi non si possono fare? E i tappi per le orecchie?
      PS. Apprezzo comunque la frase “Qui vi sorgono…”, non la sentivo dai tempi della scuola elementare.
      NB. Scusa da parte di noi plebei 🙂

    4. ….mah… Via bara fiore all’occhiello della città? ma da quando?

    5. Ma siete andati nelle altre città dove esistono posti simili ma frequentate da persone più civili ?
      Vi sempra normale fare lo slalom tra bottiglie, piatti e bicchieri di plastica ed altro genere di “munnizza” ?
      La dobbiamo finire di difendere l’indifendibile ma dobbiamo punire i porci.
      Multe ai trasgressori e chi non paga detenzione.
      Detenzione intendo lavorare chiunque con mestiere e non, per produrre. Per esempio il falegname per avere il pranzo dovrà produrre tre porte a settimana per la scuola X.
      P.S. Non facciamo ascoltare questa soluzione ai politici perchè con il 20% dell’ampliamento delle loro Ville di Mondello (Legge Berlusconi) avrebbero trovato la manodopera (compresa la legname anche in senso di corname) per porte, infissi, parquet, tavoli….

    6. Hai ragione Elena, anche per me quella è una delle zone più belle di Palermo. Il problema non si risolve tappandosi gli occhi o le orecchie come vuole vassilly. Quella zona intanto ha bisogno di essere pedonalizzata, si eleminerebbero così clacson e marmitte puzzolenti accanto i tavolini con le pietanze sopra.
      Lì tavolini per strada invece non mi dispiacciono…quello che non mi piace sono i posteggiatori di via spinuzza particolarmente aggressivi e trogloditi, e le cartacce per terra di chi mangia il panino e butta la carta dove capita.
      Il primo vero intervento necessario è la totale pedonalizzazione di quella zona, ma se non l’hanno ancora fatto a piazza San Domenico e piazza Bologni figuriamoci all’ Olivella…

    7. Anche io la penso così, pedonalizzazione, ma dobbiamo civilizzare gli utenti.
      La frusta !!!!!!!!
      Chissà perchè in Italia chi sbaglia non paga e chi rispetta non viene rispettato.
      Anzi oggi come da decenni chi sbaglia viene premiato, come gli exdetenuti che hanno diritto su altri per un posto di precariato.

    8. ciao bella! sapevo che prima o poi ti avrei letto qui…
      a ottobre sono stata barcellona, ho affittato un appartamento al born, posto splendido e caratteristico, ma il sabato sera… che confusione! ragazzi che vociavano, chiacchiere, brindisi… ti dico solo che l’indomani mattina siamo dovuti correre in farmacia a comprare dei “tappones” per le nostre povere orecchie…
      diciamo che se vuoi stare in centro, in una zona caratteristica, devi pur adattarti… se i tuoi ospiti desiderano silenzio, o tu stessa, potete sempre andare a stare a baida! una differenza tra il “born” e la “spinuzza” però c’è…. a barcellona mi sono tenuta la munnizza in casa per ben 3 giorni, visto che non trovavo dove si buttasse!!!! era tutto così pulito che non riuscivo proprio a capire che dei cilindri metallici con oblò fossero i cassonetti!
      un bacione e… resisti! lotta contro la sporcizia e la maleducazione, per il resto, tutto sommato, secondo me ha ragione vassily!

    9. Luftwaffe hai mai fatto notare a chi butta la carta per terra che esistono i cestini? e voi l’avete fatto? avete mai denunciato alle forze dell’ordine che nessuno rilascia uno scontrino? avete mai chiamato la polizia municipale per segnalare le infrazioni? Io si.
      Questa è la risposta che ritengo si debba dare a quanti lamentano che Palermo non funziona. Lamentarsi del politico è diventato fastidioso quanto i politici stessi.
      Essere innamorati di Palermo, cara Elena, è difficile, così come viverla. Bisogna essere educatori di una società che non ha civiltà. Bisogna dare ESEMPI.
      E se a farlo saremo in pochi non riusciremo a cambiare nulla

    10. Com’era il quartiere vent’anni fa?…certo che me lo ricordo!!
      Il Teatro Massimo in totale stato d’abbandono, palazzine pericolanti, e tanto degrado…indelebile nei miei ricordi, la fiera dei morti che si svolgeva in quello che è oggi il parcheggio Spinuzza.
      Ma, se devo essere sincera, non ho mai assistito ad accoltellamenti!
      Gli scippi c’erano allora e continuano ad esserci…purtroppo!
      Per il resto, non so se hai letto ciò che ho scritto, o se ha preferito soffermarti solo sul “qui vi sorgono…”.
      Sono giovane, e anch’io amo diverirmi…quindi il fatto che questa zona sia frequentata la sera non può che farmi piacere! Questo non giustifica la presenza di locali senza licenza, occupazione abusiva del suolo pubblico, musica ad alto volume fino alle 3:00, sporcizia ecc…
      Nessuno ha detto che sia la via Bara il fiore all’occhiello della città…parlavo del quartiere…
      Certo, se non si valorizzano le zone della città in cui si trovano teatri e musei importanti…su cosa dobbiamo focalizzarci?!
      Vorrei solo che a Palermo le cose cambiassero…in meglio!

    11. Elena ha pienamente ragione.
      E’ persino ovvio che la zona di una città in cui si concentra gran parte della sua vita notturna sia destinata ad essere più rumorosa di altre. Ma i problemi dell’Olivella sono ben altri: sporcizia, delinquenti in veste di posteggiatori che impongono il pizzo con fare mafioso, occupazione (abusiva?) del suolo pubblico da parte di venditori ambulanti e soprattutto di locali che con i loro orribili tavolini impediscono il passaggio agli stessi pedoni, musica sparata ad alto volume contravvenendo alle regole (sanzionate anche penalmente, in teoria) poste a tutela della quiete pubblica. La lista potrebbe continuare, ma esiste una parola per descrivere questa realtà: degrado.
      Certo, l’Olivella oggi è lo specchio tristemente fedele dell’ignoranza, dell’insipienza, della volgarità, dell’illegalità che imperano in questa nostra città.
      Ma – cavolo! – esistono le regole: perchè non devono essere rispettate? perchè dobbiamo rassegnarci alla loro costante violazione? perchè nessuno fa i dovuti controlli? chi sono i responsabili della loro omissione?
      Un certo Dostoevskij scrisse: “la bellezza salverà il mondo”. Io ci credo. Ma allora, a cosa ci condurrà tanta bruttura?

    12. “Questo non giustifica la presenza di locali senza licenza, occupazione abusiva del suolo pubblico, musica ad alto volume fino alle 3:00, sporcizia ecc…”. Ora, io sarò fatto all’antica (anche se abbiamo la stessa età), ma se hai le prove della presenza di locali senza licenza…fatto obiettivamente grave…o che occupano abusivamente il suolo pubblico…puoi anche denunciarlo a chi di dovere…Ma ci vogliono prove certe e documenti…Detto così…è solo un luogo comune

    13. quello che hai scritto è la giusta lamentela per la notoria inciviltà della gente che è lasciata libera di fare tutto ciò che vuole( non dei palermitani). sicuramnte in questa città non mancano le regole ma le persone che li facciano rispettare, ma non solo, bisogna coalizzarsi per farle rispettare. quindi trova le persone vicine a te che hanno gli stessi problemi e fate esposti ogni girno: al sindaco, al prefetto, al capo dei vigili urbani etc. Anche se non dovesse accadere nulla subito, prima o poi qualcuno, che non ci sente, ci dovrà sentire. Inoltre ti consiglio di provare a fare una bella riunione, come dire, di quartiere per parlare delle problematiche di tutti dagli abitanti, ai gestori di locali, agli artigiani per cercare di risolvere insieme i problemi del quartiere, potrebbe essere una soluzione.

    14. Carmelo: “Certo, l’Olivella oggi è lo specchio tristemente fedele dell’ignoranza, dell’insipienza, della volgarità, dell’illegalità che imperano in questa nostra città” Perfettamente descritto da Carmelo. Aggiungo solo l’INUTILITA’. Tranne per chi vende merce di media qualità. E certe volte di dubbia qualità.
      Pero’ a Palermo ci sono gli apprendisti giornalisti, frequentatori dei blog dove si esercitano, una volta su due interventi, a fare i correttori ( …POI FA TU … ), quelli come vassily, che preferiscono l’illegalità, la maleducazione, la puzza di piscio, i tappi nelle orecchie ( questa é la migliore letta finora su Rosalio! ) il non rispetto delle regole alla malavita ( comunque ancora in attività, la malavita ). Io non vedo le differenze tra tutte queste schifezze diffuse. Se questi sono i pensatori palermitani io sono Jenny Tamburi.

    15. si potrebbe paragonare l’Olivella palermitana al Bairro Alto di Lisbona per pub, casino di giovani, nightlife, ecc…
      Solo che nel Bairro Alto di Lisbona, ad ogni viuzza che dal perimetro dell’area entra nel cuore del quartiere c’è un dissuasore cilindrico a scomparsa e quindi non entra nessuno con l’auto, se non per caricare e scaricare merce e solo di giorno, non la sera. La sera solo bici 🙂
      Se così fosse anche all’Olivella si sarebbe raggiunto un elevato grado di civiltà. Inoltre si dovrebbero realizzare dei bagni pubblici o chimici con manutenzione quotidiana (bevendo birra la vescica si gonfia).
      E allora l’Olivella assumerebbe parvenze ancora piu’ civili e dignitose.
      Per il resto chi decide di continuare a vivere all’Olivella si deve accollare il casino-schiammazzo notturno, pazienza. Quell’area ormai ha questa vocazione e non la si puo’ smontare neanche se parli ogni giorno con tutti i commercianti (quelli ci fanno economia ormai, quindi figurati).
      Senno’ si vende l’appartamento e va a vivere altrove, d’altronde le case mica ce le portiamo nella tomba.

    16. Cara Elena, secondo me non dovresti invece pensare di andare a vivere altrove. E’ un tuo sacrosanto diritto di potere desiderare di abitare dove vuoi e di potere riposare la notte.

      Non credo cioè che si dovrebbe accettare passivamente che nelle zone in cui ci sono i locali notturni (e non), i cittadini debbano abdicare alla maleducazione altrui e alla solita, deprimente, assenza delle istituzioni.

      Prima osservazione: potrei sbagliarmi, ma parte della zona è già teoricamente isola pedonale.

      Seconda osservazione: anni fa sono stato a San Francisco. In quella città accade (o accadeva) una cosa particolare: buona parte dei locali notturni della città erano situati in una zona in cui c’erano essenzialmente attività commerciali (per chi la conosce, intendo la zona “south of market”). In sostanza, alla sera la folla dei locali non disturbava un granchè, dato che intorno non c’erano molti condomini. Non so bene se quello sia frutto di una qualche politica urbanistica (ma penso di sì), ma da allora, di fronte agli episodi come quello che cita Elena e che accadono in molte altre città, mi chiedo sempre se non sia possibile “progettare” le città in modo da rendere compatibili il più possibile gli interessi di chi non vuole il caos sotto casa, e di chi vuole passare le serate nei locali.

    17. Mio padre ha dovuto scrivere decine di lettere all’AMIA per ottenere dei cassonetti a norma (con il coperchio). Adesso abbiamo i cassonetti colorati del centro storico e naturalmente i coperchi non vengono utilizzati! Ah…piccolo problema, i cassonetti sono 8…il camion ogni mattina all’alba impiega circa 40 minuti per svuotarli!
      Abbiamo continuato a scrivere all’AMIA, ma l’azienda per adesso ha altri problemi e non può soddisfare le nostre seppur legittime richieste…
      Denuncio regolarmente alla polizia le irregolarità nella gestione dei locali, ho affrontato da sola (anche in piena notte) i gestori…senza alcun risultato.
      Un comitato di quartiere non esiste…mi sono informata!Le poche persone che si sono riunite, fino ad ora non sono riuscite ad ottenere nulla. Tenteremo ancora!!!
      Non so chi di voi ricorda della retata che poco tempo fa portò alla chiusura di qualche locale (forse uno) e a un po’ di contravvenzioni nel quartiere Olivella.
      Bene, la sera della retata alcuni locali rimasero chiusi…che strana coincidenza!
      Per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico…la storia è surreale. Queste persone pagano due tre multe l’anno, e la cosa si risolve così…nel modo più conveniente per tutti! Tranne che per noi civili cittadini.
      So benissimo che la lamentela fine a se stessa non serve a nulla. Per questo agisco e continuerò a farlo per ottenere quello che mi spetta di diritto.
      Ribadisco che non mi turba il fatto che l’Olivella sia uno dei quartieri in cui si concentra la vita notturna palermitana. Ciò che mi turba è che ci sia gente che mi dica “se non ti sta bene, vendi casa e te ne vai!”…ma neanche per sogno!
      Credo che ristoranti, se civilmente gestiti, e abitazioni possano tanquillamente coesistere.

    18. Se sei disposta a raccontare tutto questo in tv…io te ne do la possibilità quando vuoi…Fammi sapere tramite Rosalio…

    19. cos’è gli affari ti vanno male?

    20. Carissima, tanti giovani dopo la laurea non vanno via perchè non ci credono, ma perchè non hanno altro alternativa.

    21. altra, scusa…

    22. Lo so benissimo caro Mao, tutti i miei più cari amici non vivono più a Palermo perchè non avevano altra alternativa. Io l’ho avuta…o meglio, me la sono inventata! Certamente i rischi ci sono…fino ad ora tutto sembra filare liscio (a parte i problemi di quartiere). I miei ospiti (la maggior parte) vanno via da Palermo felici di aver visitato questa splendida città, e molti ritornano.
      Adesso ho amici sparsi in tutto il mondo!
      Ma è così strano che una persona voglia semplicemente lamentarsi del fatto che a Palermo esista un quartiere detto “terra di nessuno”?
      Forse si, dopotutto è questa la natura del Palermitano: fare finta di niente.
      L’altro giorno domandavo a mio padre: “ma ci viviamo solo noi in questo quartiere”?. E lui: “me lo sono sempre chiesto anche io”!

    23. Normodotato

      non credo che basti possedere una palazzina per rimanere a Palermo, non è solo una questione di lavoro. Se la tua esperienza si ferma alla necessità di denaro e lavoro sappi allora che è anche una scelta per i benestanti, quella di restare. Esistono tante altre realtà circostanziali che non riesci neppure a immaginare. Ormai restare a Palermo è quasi una questione di voler restare fermi nel tempo, immobili. Purtroppo i buchi sono molti e la vivibilità oggi, ma forse da sempre, è una priorità su cui non si può sorvolare.

    24. non so perchè, ma a me sembra che se Elena fosse stata semplicemente una inquilina e non la proprietaria della “famigerata” palazzina non sarebbe stata attaccata in questo modo ma avrebbe avuto da tutti incondizionata solidarieta’… ma si sa gli invidiosetti…
      lo schifo e la munnizza sono ben presenti
      così come la musica “a punta cantoniera”
      comunque a parziale consolazione dei suoi detrattori
      la maleducazione e l’inciviltà proviene da tutti gli strati sociali… il piscio del bancario o del quarumaru sul basolato emette il medesimo olezzo…
      La primavera tarda ad arrivare…

    25. Ciao Elena!! Complimenti per la tua battaglia! Il centro storico, oggi, è migliore grazie a gente che come te lotta ogni giorno per migliorare le cose. L’Olivella è un quartiere fantastico, ricco di storia, affascinante ed emozionante. Ogni volta che ci passo, soprattutto in Via Bara, sogno ad ogni aperti guardando le bottegne e i localini che la contornano. E’ un posto che merita di essere valorizzato e custodito e tu stai lavorando per fare questo. Veramente brava! Non ti arrendere e non ascoltare quanti non sentono amore e attaccamento per questa città che invece a me ha preso il cuore! Resisti perché non sei sola.. siamo in tanti ad amare Palermo! In bocca al lupo!

    26. Spero che qualche audace giovane politico abbia il nostro amore per Palermo e si dissocia dalla politica marcia che succhia e risucchia le risorse della nostra bella città.
      Nel mio piccolo anche io faccio la mia lotta ma non mi sento di entrare in politica perchè la conosco fin troppo e conosco anche politici ed amministratori che vogliono fare qualcosa di buono ma sono elegantemente boigottati.
      Complimenti Elena.

    27. anch’io vivo nel centro storico, in un’altra zona decisamente meno affascinante, al centro di via venezia che è la contunuazione di via dei candelai. i vetri camera non posso istallarli giacchè sono in affitto, da circa un anno uso quasi quotidianamente i tappi auricolari, e per questo temo per la salute delle mie orecchie (e ovvio che non possono essere LA soluzione), per di più sotto casa mia da qualche anno si è installato un disco pub che inizia la sua attività grosso modo dopo le 00.30 fino alle 5.00, oltre che qualche volta anche il pomeriggio. come se non bastasse spesso succedono risse.
      spesse volte specie nel week end lungo alla palermitana (GIO-DOM), per diverse volte in una nottata passa la solita GOLF/Y/PUNTO/CORSA elaborata che pompa “Musica” fino a far vibrare i vetri di porte e finestre. posso assicurare che ho chimato diverse volte il 113 per i rumori ma senza risultato se non in casi di rissa in cui evidentemente le telefonate sono state parecchie.
      in diverse occasioni rientrando da qualche serata, ho dovuto attendere che l’orinatore di turno smettesse di versare il contenuto della sua vescica sul mio portone.
      la nostra è una zona ad alta densità di studenti, e mi chiedo se tutto questo frastuono non arrechi danni al rendimento o alla concentrazione, personalmente da quando uso i famosi tappi mi sento più sereno e meno stressato, e soffro meno di mal di testa. Mi chiedo perchè non si installa una volante al centro della piazza, e in altri luoghi simili, mi dispiacerebbe qualche sera essere coinvolto in una rissa, o essere bersagliato da una bottiglia di birra spaccata. aggiungo inoltre che la via dei candelai ultimamente è diventata molto più caotica, frequentata da gente più giovane, sempre meno dagli studenti, e pochissimo dalle ragazze, segno tangibile che sia diventata meno sicura.

      concordo con l’autrice sull’antipatia verso le trombette, seconda solo ai cagnolini/gattini semoventi

      secondo me la pedonalizzazione sarebbe una buona occasione di miglioramento, ma ci vorrebbe anche un’intensificazione dei controlli, a parte il disturbo alla quiete, penso si potrebbero contrastare meglio anche reati più gravi, come le aggressioni e lo spaccio.

    28. u bellu kepab in via bara a qualsiasi ora della notte…oppure il panino con la carne della signora…
      Cmq non vorrei essere polemico ma io i turisti mica li porto in via bara!!!
      Poi se ci sono quelli che fanno parte delle associazioni erasmus e invece di portare gli “stranieri” all’ex carcere, via bara, candelai etc… per sparagnare, certo che poi gli erasmus pensano ” ma dove siamo ” ?
      Ma come cavolo è combinata parlermo?
      Ragazzi la città è bella, come ogni città ha i suoi alti e bassi, ma se le associazi erasmus continuano a portare la gente in questi posti…bhè !!!

    29. Per allucinante
      Non porti i turisti in via bara… Segno tangibile che nemmeno ti rendi conto di quello che ti offre la tua città! Mi sorge anche il dubbio che tu sia mai stato in via bara o che se ci sei stato ti sei guardato i piedi tutto il tempo.. per me è uno dei quartieri pià belli di palermo ed ha con altissime potenzialità di miglioramento, ci vado spesso e ogni volta è vivere un sogno con tutte quelle bottegne e localini così caratteristici.. che meraviglia! ma scusa tu dove porteresti i turisti? in viale regione?
      Certo poi dipende anche dall’ ora in cui vai… se in via bara ci vai alle 3 di notte cosa vuoi vedere? vai alle 18:00 e poi mi dici…

    30. allucinante, il tuo commento è ALLUCINANTE!

    31. Vivo da alcune decine di anni in via bara all’olivella, rione che conosco bene come i suoi abitanti. Nel corso del tempo indubbiamente la zona dal punto di vista “estetico” è nettamente migliorata. Case restaurate, nuove attività di artigiani, nuovo parcheggio, nuova illuminazione pubblica e quant’altro…
      La vivibilità dei residenti al contrario anno dopo anno è stata seriamente compromessa.
      Vorrei tranquillizzare tutti sul fatto che nella zona Olivella (ante movida notturna)la qualità della vita era più che buona, tranne qualche episodio rientrante nella norma. Nel passato mi sono sempre ritirato a qualunque ora della sera e della notte senza mai avere avuto alcun problema, non ho assistito mai ad accoltellamenti o aggressioni ed in fatto di pulizia ed igiene il rione era senza ombra di dubbio molto più pulito che adesso (non ci vuole molto).
      Questi argomenti spesso, purtroppo, interessano ben poco a chi non è residente e non conosce l’importanza e la storia del quartiere Olivella.
      A me che sono residente, vedere le comitive di turisti dirigersi ora verso il Museo Salinas (uno fra i più importanti archeologici d’Europa) o verso il Teatro Massimo (il terzo d’Europa per grandezza)e passare davanti alla perenne discarica di rifiuti maleodoranti al centro della piazza fra commenti e fazzoletti a protezione sul viso, è una vera mortificazione. E non vi dico quanto mi “arrabbio” nel vedere turisti fotografare questa vergogna!
      Lottare? Ribbellarsi? Indignarsi? Denunciare?
      Si lo faccio da oltre vent’anni (documenti alla mano)senza alcun risultato tangibile.
      Il quotidiano?
      Un locale notturno ogni dieci metri (in alcune zone uno accanto all’atro), locali che mettono musica ad alto volume fino a notte tarda, macchine con impianti stereo a tutto volume “tipo discoteca” con le portiere aperte “per sentire meglio”, centinaia e centinaia di bottiglie di vetro buttate ovunque (chiedete agli operatori dell’AMIA), tonnellate di spazzatura buttate a qualunque ora della giornata, ragazzi che per giocare al pallone tagliano un albero (dava fastidio), allegri avventori che urlano e schiamazzano spesso fino alle prime luci dell’alba, motociclette “smarmittate” che fanno il carosello facendo scattare gli allarmi con le vibrazioni degli scarichi, pipì a fiumi nei vicoli e sui portoni, canne a volontà che se ti affacci ti fai gratis, mi fermo perchè potrei continuare a lungo….
      A chi non abita quì vagli a spiegare tutte queste cose.
      In fondo ai ragazzi la sera spetta divertirsi e noi la mattina andare a lavorare rincoglioniti perchè non dormiamo.
      Meditate gente.

    32. @elena
      cosa c’è di allucinante nel mio commento?
      Il fatto che dico quello che molti pensano, ma che non hanno il coraggio di dire?
      E cmq a chi vuole capire capisca altrimenti…io mi ca ho detto che via bara fa schifo perchè è via bara,ma via bara fa schifo per quello che l’hanno fatta diventare…
      solo per questo dico che li non porterei mai un turista!!!
      Non siate sempre paladini di una città deludente, ma abbiate il coraggio di dire le cose come stanno.
      Immagino il disagio di elena, ma ormai mi sembra difficile riuscire a cambiare le cose in quella zona…i proprietari dei locali non mi sembrano degli stinchi di santo e quindi non si toccano!!!
      Fai benissimo a chiamare le autorità e l’amia in continuazione, ma questo punto forse ti conviene portare la presente alla PETIX !!!

    33. amo Palermo, ma appartenego al gruppo di quelli che sono andatri via. Ma la mia scelta di partire non deriva da mancanza di coraggio o di amore per la città. Bisogna considerare le condizioni di partenza di ognuno e capire che se non si hanno “le spalle coperte”, beh, allora non ci sono alternative. e partire non è più una scelta ma è necessità!!!
      da quando sto fuori, vivendo in alcune città eurpee e ora terminando gli studi universitari in italia, ho rivalutato Palermo sotto molteplici aspetti, ma troppe sono le cose che non vanno in questa città che avrebbe mille potenzialità!in primis ,un gran problema è la mentalità:il fare finta di niente e l’opportunismo dei numerosi free-riders.
      il degrado del centro storico oggi è poca cosa rispetto a quello di un bel pò di anni fa. l’esempio di molti centri storici europei sarebbe da seguire(e.g. il caso citato sopra dell’area pedonale nel Barrio alto lisboeta).Quanto agli schiamazzi notturni, beh, questi c’è dappertutto (o meglio in tutte le città dal clima mite la cui vita notturna si svolge prevalentemente all’aperto!).
      la sporcizia resta un problema abbastanza grosso, le cui cause risiedono sia nella poca efficienza dell’ente che gestisce l’utilities sia nella scarsa sensibilità sociale al problema del rifiuti.
      infine, quanto al problema licenze-ambulanti-posteggiatori etc…beh, questo è un fattore di mafia, di collusioni, di opportunismo.La soluzione?una delle possibili resta quella dell’associazionismo e della protesta dal basso(una molteplicità di “addio pizzo”nei vari settori per diffondere la cultura della legalità).
      infine,chi va via non è un codardo o un individualista ma spesso è uno che non ha altra scelta.

    34. Ciao Elena, intanto per prima cosa vorrei esprimerti tutta la mia solidarietà.
      Vivere in Italia è già difficile poi a Palermo lo è ancora di più e dalla lettura dei commenti emerge come la maggior parte delle persone non vede al di là del proprio naso e chiusa negli sterili egoismi. Per lavoro sono stato al nord Italia ma il richiamo della mia terra e un senso di voler fare qualcosa per me e la Sicilia ha prevalso e dopo 5 anni ho deciso di rientrare con enormi privazioni economiche ma con la convinzione che i soldi non sono tutto ma la possibilità di fare qualcosa per la mia città sia un piacere maggiore rispetto ad un lusso effimero. In via Orologio ho vissuto dai 3 ai 24 anni (1966-1989) e la piazza olivella la conosco abbastanza bene. In quegli anni quella zona era molto degradata, è vero ma non più di tante altre zone della Palermo diciamo più IN (. Tu hai preso in consegna un bene costruito più di 100 anni fà grazie al tuo bisnonno che ha voluto lasciare ai posteri una testimonianza del proprio lavoro, dei propri sacrifici, della propria intelligenza e molti non capiscono che il mondo va avanti grazie a queste persone lungimiranti che creano per loro e per le future generazioni, e tu con la tua attività fai rivivere lo spirito degli antenati come dicono gli indiani d’america, così come il centro storico è l’anima di una città e farlo rivivere significa dare linfa a questa città, così come chi urina e sporca la città sporca la propria identità.
      Proprio adesso sono rientrato da un soggiorno di 10 giorni da Parigi e lì di piazze Olivella ce ne sono a centinaia, tante per ogni quartiere dove persone di razze culture e civiltà diverse vivono per il piacere di stare all’aperto tutti insieme nel reciproco rispetto sia personale e collettivo. La gente chiacchera piacevolmente senza urlare ascoltando musica dal vivo che fa da compagnia nelle conversazioni senza schiamazzi e senza gettare cartacce o bottiglie vuote perchè i parigini amano la loro città e vogliono offrirla al turista nel massimo splendore e perchè hanno una identità che si rispecchia nella loro città.
      Di auto non se ne parla e si circola a piedi (il servizio trasporti funziona anche la notte). Le vie del centro storico di Palermo si presterebbero tutte ad essere come sono i bistrot parigini, ma mancano i mezzi di collegamento, le indicazioni turistiche i servizi e o controlli affinchè un turista possa muoversi tranquillamente da un punto all’altro della città e piazza olivella non è territorio di turismo, ma zona franca di ragazzotti che urlano, bevono e si sballano con varie droghe per la presunzione di fare a loro modo di vedere imprese titaniche, con buona pace della maggior parte dei frequentatori che invece vorrebero godersi la serata tranquillamente a rivivere lo spirito dello stare insieme nella parte antica della città. E’ vero esistono i tappi per le orecchie, ma assicuro molti che ti consigliano questo rimedio che si potrebbe riposare senza anche sopra un pub (chissà perchè questo teremine inglese visto che di inglese in giro non c’è nulla) se tutti si atterrebbero a un comportamento civile. Parcheggiatori abusivi non ne esistono perchè le strisce blu sono operative e nessuno si sostituisce alla custodia di auto perchè il comune è un ente a se stante e nessuno può sostituirlo per estorcere a un automobilista altro denaro se non quello del parcometro. I venditori ambulanti esistono anche lì ma sono una minoranza silenziosa che non insiste nel venderti fiori perchè sà che se ti reca fastidio il gendarme è pronto a mettere le manette, ma non perchè sei extracomunitario, (lì non è un problema perchè a nessuno è permesso fare un lavoro non in regola extracomunitari compresi) ma perchè invadi la sfera privata di un cittadino a maggior ragione se è un turista, perchè un turista trattato male non ritornerà più con ripercursioni per l’economia. Tu come tanti albergatori di Palermo siete lasciati soli a fate affidamento solo sulle capacità di ospitalità senza l’aiuto del comune della regione o dello stato e questo ormai non basta più e me ne sono accorto dalle fila nell’aeroporto di Parigi. Gli imbarchi per la Spagna pieni di gente allegra pronta a godersi le vacanze e per l’Italia piena di gente triste che rientra consapevoli che siamo indietro anni luce dall’Europa. Consiglio a molti di andare in quei posti per vedere come realmente si vive e si gode la vita. A te dico di insistere perchè spero in amministratoti lungimiranti che ridiano linfa a questa nostra povera città, dobbiamo toccare ancora il fondo perchè qualcuno si svegli veramente, intanto chiedo a te di resistere all’ironia, al degrado culturale politico e sociale non tanto per spirito missionario ma perchè di sicuro crescerai ancora più forte di tanti altri che preferiscono vivere come gli struzzi. In bocca al lupo

    35. grazie michele!

    36. L’estate scorsa ho acquistato un appartamentino in zona Olivella. Al momento dell’acquisto il Cambio Cavallo era chiuso ed il Caffè Florò non esisteva ancora; mi è stato garantito che l’ordinanza del Assessore Tamajo era rispettata da tutti gli esercenti della zona…sì, per qualche mese. Oggi mi trovo con un mutuo e l’impossibilità di abitare il mio appartamento a causa degli schiamazzi notturni della nuova gestione del Cmabio Cavallo e del Caffè Florò!!! Immagino che al pari mio anche gli altri residenti della zona siano infuriati, ma non conosco ancora nessuno e non so come muovermi…che posso fare?

    37. ooo ma la baronessina è disturbata dagli schiamazzi …. povera, non puo dormire, che dici meglio il silenzio degli spacciatori in molti altri quartieri??

    38. tesoro bello, il futuro te lo crei quando hai una palazzina costruita dal bisnonno, quindi brava che l’hai sfruttata. Sono felice per te. Noi poveri comuni mortali invece siamo costretti a partire, e ribadisco costretti, perchè non abbiamo ciò che hai avuto tu. Ma se tu hai bisogno di aiuto per il B&B, io posso anche tornare!!!

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