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giovedì 12 dic
  • Oggi lutto nazionale per il terremoto in Abruzzo

    È proclamata per oggi una giornata di lutto nazionale per le vittime (287 quelle accertate nel momento in cui scriviamo) del terremoto in Abruzzo.

    A Palermo molti edifici pubblici esporranno le bandiere a mezz’asta e molti negozi sospenderanno le attività dalle 11:00, in concomitanza con i funerali di Stato, come segno di solidarietà concreta ai familiari delle vittime.

    Rosalio aderisce alla giornata di lutto ed esporrà per tutta la giornata di oggi uno sfondo nero.

    Palermo, Rosalio
  • 54 commenti a “Oggi lutto nazionale per il terremoto in Abruzzo”

    1. finalmente,anche qui si da’ un segno.
      Io mi chiedo,se una cosa del genere dovesse capitare a Palermo,come siamo preparati per fronteggiare l’evenienza?

    2. Siamo consapevoli di quanta sabbia ci sia negli edifici costruiti durante “l’epoca d’oro” del sacco di Palermo? Volgiamo lo sguardo verso l’alto e guardiamo i cornicioni e i balconi della zona nord, i ferri arrugginiti che fuoriescono dalle travature sbrindellate.

    3. io per la verita’ mi riferivo ad eventuali piani di eva
      cuazione ed alla disponibilita’ di aree pianeggianti
      ed attrezzate a recepire una o piu’ tendopoli.
      Certo Palermo non ha una faglia sotto il suo territorio e quindi le probabilita’ di un evento del genere sono assai piu’ scarse.
      Pero’ mi pare che anche Palermo ha avuto qualcosa
      secoli addietro.

    4. io mi sento così triste…..

    5. ORE 11:27…lavoro in un negozio in centro e nussuno ha sospeso la propria attività in segno di lutto…la gente va in giro x negozi come se nulla è accaduto…e già, tanto il dramma è avvenuto in Abruzzo,che ce ne frega a NOI!!!!VERGOGNA!!!….quanta amarezza…

    6. La giornata di oggi è triste. Una profonda ferita. Se una scossa dello stesso grado e della stessa durata si abbattesse su palermo le vittime sarebbero il numero dell’abbruzzo seguito da 2 zeri!!!
      La quantità di sabbia nei pilastri e travi dei palazzi di palermo negli ultimi 40 anni è pari a quella del cemento. Quindi il ferro è stato “sgranocchiato” abbondantemente. Ho fatto (dopo l’ultimo leggero sisma a palermo di 6 anni fa) alcuni saggi in dei pilastri al 2 piano di un palazzo di 7 piani degli anni 70 e col dito indice scavavo facilmente fino a trovare i resti arrugginiti di quello che 30 anni fa era il ferro del pilastro. Ho avuto brividi di freddo che mi salivano lungo la schiena. Un palazzo in queste condizioni con un sisma di quello della settimana scorsa semplicemente si accartoccia, crolla! Palermo ha innumerevoli edifici degli anni 70 combinati in questa maniera.
      Ci sono 2 alternative: pregare che non arrivi mai un sisma di questa portata a palermo, oppure investire tanto (ma tanto nei prossimi anni) nel consolidamento di migliaia di palazzi di palermo degli anni 70. Tutto il resto sono chiacchiere.

    7. ho sentito che a l’Aquila il ferro e’ stato “mangiato”
      dal cloro contenuto nella sabbia di mare.
      Inoltre in TV un professore diceva che non c’e’ garanzia che le staffe che collegano le travi ai pilastri siano state posizionate sempre correttamente.
      Quindi i motivi dei crolli delle costruzioni in C.A.
      possono essere molteplici.

    8. @Francesco: Il consolidamento di edifici la cui struttura in cemento armato è costituita da materiale inerte uguale a sabbia di mare non è possibile. Bisogna abbattere e ricostruire. Ricordate il crollo del palazzo di via Pagano? Era il 1999 e non ci fu alcun evento sismico.

    9. ed allora,per fare il controllo se e’ stata usata sabbia di mare,che tipo di analisi andrebbe eseguita
      sugli edifici gia’ costruiti?
      Chi farebbe queste analisi?Occorre fare dei prelievi?

    10. Indovinate di che nazionalità sono i primi sciacalli arrestati in Abruzzo…

    11. @gaia: si fa un prelievo a campione (detto carotaggio) sui pilastri e sulle travi a vari livelli (fondamenta e piani intermedi). Ci sono studi di ingegneria che fanno questo servizio, oppure va bene anche un normalissimo ingegnere edile, si porta in laboratorio et voilà…
      La stessa analisi la possono fare anche i VV.FF. ma non so se a Palermo sono attrezzati… (e poi non conviene che se i parametri sono fuori anche di poco son guai…)

    12. sarebbe interessante conoscere quanto costa l’esame
      della composizione di un campione prelevato da un manufatto in calcestruzzo.
      Ma quello di cui stiamo parlando,non dovrebbe essere
      oggetto anche del Collaudo,ove previsto?
      Se un’opera ha superato il collaudo,dovrebbe essere
      esente da sabbia di mare.
      Piu’ di una volta ho sentito parlare del fatto che nel tempo le caratteristiche di resistenza del calcestruzzo
      possono variare.Non sarebbe il caso di “introdurre delle verifiche”,che so,ogni dieci/venti anni?

    13. Considerato che si è fatto riferimento al terremoto di Palermo, eccovi un mio recente post a tal proposito:

      “Alle 3.21 del 6 settembre 2002 la terra tremò sotto ai nostri piedi. Per quanto mi riguarda, provai una paura indescrivibile: le mura fecero avanti e indietro, il letto tremò all’impazzata, i libri caddero a terra. In quei secondi interminabili non pensavo ad altro che uscire fuori dalla mia stanza, la cui porta sapevo essere chiusa a chiave…

      I palermitani si ricordano senza dubbio quel terremoto, il cui magnitudo fu di 5.6 della scala Richter, 8° grado della scala Mercalli.

      Sappiamo, quindi, il significato della paura che si concentra in una manciata di secondi, che paiono densi d’infinito; conosciamo la sensazione terribile della perdita di equilibrio e della piena autonomia di sé, venendo meno la stabilità dello spazio d’azione; abbiamo provato anche noi il timore dei giorni successivi, perché magari potrebbe ricapitare un’altra scossa, persino più violenta.

      Ma quel terremoto non seminò la morte come il sisma dell’Abruzzo, la cui intensità è stata dello 0,2 in più di quello del settembre 2002, stando alla scala Richter tradizionale. La differenza fondamentale è che alle 3.32 della notte di ieri l’epicentro è stato localizzato a terra e superficiale, e non a mare. A simile condizione, molto probabilmente tante storie palermitane sarebbero terminate allora.

      Considerato il ricordo vivissimo di quella notte, l’immaginazione non mi permette di amplificare quella potenza, cioé d’immedesimarmi in coloro che hanno sofferto sulla propria pelle il sisma abruzzese. Di certo essi hanno vissuto un incubo che giammai potranno dimenticare. Innanzitutto, perché l’evento tellurico ha causato la scomparsa di centinaia di persone: un’ecatombe che ci fa riflettere sul fatto che se lo stesso terremoto fosse avvenuto in Giappone o negli Stati Uniti, le vittime sarebbero state al massimo una decina. Ma in Italia la prevenzione antisismica lascia molto a desiderare. Adesso molta gente non ha più una casa, magari acquistata dopo innumerevoli ed ineffabili sacrifici; ed una casa non è fatta solo dalle quattro mura in cui si abita, ma è il contenitore di tutto ciò che fa riferimento all’esistenza dell’uomo. Insomma, una tragedia che ha un valore inferiore solo alla perdita della vita, perché quest’ultima è inestimabile.

      Nel settembre del 2002 Palermo tenne molto bene il terremoto. Crollarono i cornicioni e talune abitazioni furono lesionate, però i danni non furono irreparabili. Ma dobbiamo augurarci di non dovere mai testare la nostra città con un sisma simile a quello abruzzese. Però ciò non significa che non ci dobbiamo pensare attivamente, nel senso che bisognerebbe agire preventivamente anziché dovere per forza comportarci di conseguenza solo dopo una catastrofe. La Sicilia, infatti, non è per niente una zona tranquilla dal punto di vista sismico. Sono zone rosse, ad esempio, la Valle del Belice, Messina e Catania; mentre è arancione tutto il resto.

      Prevenire, insomma, è meglio che curare”.

    14. @ gaia
      pochi giorni prima del 06/09/02 nel rione pallavicino ci fù un’esercitazione di evacuazione causa sisma, il 06/09/02 il terremoto ci fu davvero e NON un cittadino rispettò il piano e … della Protezione Civile col piano suddetto …. neanche l’ombra.
      Andate a rivedere le cronache e controllate.
      .
      @ Francesco
      il 06/09/02 Palermo subì una scossa di terremoto più forte (secondo alcune fonti uguale) di quella Aquilana, ma di durata ben piu lunga ( 56 interminabili secondi).
      La nostra città è stata graziata dalla volontà divina se credi, e in parte dal fatto che l’epicentro si verificò a 40km dalla costa (in mare) che molto ammortizzò le onde.
      .

    15. Ecco, Giannò mi ha anticipato.

    16. @ gaia
      ogni qualvolta si mette in opera un edificio, prima delle “gittate” si fanno (dovrebbero fare) dei cosidetti “provini” ( si riempe un cubo del materiale usato e si classifica con data numeri ecc) poi si porta a fare le prove di resistenza, la stessa cosa vale ( varrebbe) per il ferro ( un pezzo di “Tondino” viene sottoposto a verifica).
      I risultati verrano riportati per iscritto e dovrebbero essere a portata dell’acquirente.
      Vabbè, taglio che è pronto a tavola ………
      Cara Gaia, il progettista risulterà che ha fatto un edificio a prova di bomba atomica, se non succede niente …. bon, tutto ok, ma se succede qualcosa, se la prende nelle scarpe l’ultimo arrivato, il direttore dei lavori, un geometra o un ingegnerucolo che … non c’entra niente MA … parliamoci chiaro, SE VUOI LAVORARE, DEVI FIRMARE che QUEL provino (falsificato)è quello che hai preso tu, ecc ecc.
      cara Gaia, questo succede in tutta Italia, a Palermo … bè … PREGA GAIA PREGA.

    17. @Goku: si dice “gettate” (la gittata è quella del cannone) 😉 Non ti dico, ammesso che tu non lo sappia già, come fanno i provini il 99% dei costruttori di Palermo…c’è da rabbrividire!! Io faccio parte di quella schiera di pirla che appartengono all’1%!
      travi di fondazione -> cubo 1
      solatta piano 0 -> cubo 1.1
      pilastri primo impalcato -> cubo 2
      solaio primo piano -> cubo 2.1

      La sabbia degli anni 70 viene al 80% dei fondali dell’erigendo (allora lo fece la SAILEM) nuovo porto della città! E’ la stessa sabbia che, unita i materieli di scarto della costruzione anno dato origine al promotorio che sta dopo vergine maria andando verso l’addaura! Un po’ come a Dubai…

      Il ferro, in teoria, dovrebbe arrivare (almeno le ditte SERIE fanno così) già pretetstato all’origine con tanto di certificato attestante le prove eseguite e la fonderia/nazione di provenienza!

      Che il Signore non ci mandi un sisma superiroe al 4 richter…sarebbe un’ECATOMBE!

      e via dicendo…

    18. oddio…ho scritto hanno senz’acca…mi scuso con tutti! 😀

    19. Ma quale lutto nazionale?? stasera locali aperti e musica a tutto volume come un venerdì sera qualsiasi. A volte mi vergogno di essere palermitana!!!

    20. @ Beny
      Hai ragione, l’avevo virgolettato per intendere come si dice in palermitano ( ù mastru dice gittata), ma evidentemente può confondersi con la gittata.
      Oh, che sia chiaro, non vuole esssere una difesa forzata, lo sò che sono il re degli strafalcioni, perdonatemi … se potete. 😉
      Buona Pasqua a tutti.

    21. @Goku: ma dici vero? 😉 Io ho scritto hanno senz’acca!! 😀

    22. vedo che ci stiamo appassionando all’argomento.
      In questi giorni,in tramissioni di vario approfondimento,sono emerse alcune verita’ incontestabili.
      Ci sono 2 placche in movimento(valutate 7 mm/anno),
      una africana ed un’altra euroasiatica,capaci di scatenare enormi energie.
      Gran parte degli idillici (o bucolici) borghi contadini
      come Onna(accanto a L’Aquila)rasa al suolo,sono stati costruiti pietra su pietra,alla meno peggio e col
      minimo impegno economico,con materiali scadenti.
      Cosi’ come erano costruiti gli edifici crollati nella Valle del Belice.
      A Porta a Porta e’ stato dimostrato come certe forme di consolidamento strutturale sono inutili,se non peggiorative,quando accostano elementi di elasticita’ diversa a quella della struttura preesistente.Mi riferisco al cordolo di cemento armato suggerito per consolidare una costruzione in pietrame.
      Significativo il parere difforme tra 2 enti dello stato.
      Secondo uno era la soluzione e secondo l’altro era sconsigliato perche’ la struttura veniva irrigidita
      ed appesantita.
      E’ strano che nonostante le tante Universita’ Italiane
      e la diffusa(almeno cosi’ si dice)Cultura Antisismica,
      non si riesca a dare una indicazione univoca all’Utente che deve proteggersi,in una Norma chiara ed affidabile.
      Alla base ci deve essere una posizione “scientifica”,che deve ispirare la normativa,alla quale poi gli “operativi” devono attenersi.Ma per svariati motivi,nella realta’
      avvengono cose diverse,come dimostra il crollo di case in abruzzo che appena qualche anno fa erano state consolidate,come dalle testimonianze viste in TV.

    23. @Goku: Il provino proviene (scusate il gioco di parole) sempre dallo stesso pilastro, che ovviamente è a prova di bomba termonucleare.

      Pensate però a cosa succederebbe se oggi improvvisamente si decidesse di fare il carotaggio a tutti i palazzi costruiti in quell’epoca e si scoprisse quello che oggi soltanto sospettiamo…
      I risultati sarebbero catastrofici, centinaia di palazzi sgomberati, migliaia di persone in mezzo alla strada, decine di “commissioni” che inizierebbero a discutere sul da farsi (niente perché il calcestruzzo con la sabbia di mare è destinato a disintegrarsi senza alcuna possibilità di intervento), P.M. che inizierebbero a mandare avvisi di garanzia… Insomma, immaginatevi il resto da soli.
      Passata l’emozione di questo sisma, la gente non capirebbe e subito dopo inizierebbe a dire “ha statu trent’anni aggritta e s’avi a sdirrubbari uora?”…
      Sarebbe una iniziativa troppo dirompente che nessun politico si intesterebbe…
      Dunque che si può fare?
      Possiamo solo pregare Santa Rosalia ragazzi..

    24. @gaia: una strutta in C.A. per essere antisismica e per “funzionare” bene deve essere una struttura più “chiusa” possibile! Nel senso che tutte le parti della struttura devono essere più possibile concatenate tra loro! Mettere un cordolo su un muro di muratura portante non lo renderebbe mai e poi mai antisismico! In caso di sisma, infatti, i due differenti coefficenti elastici dei materiali usati (la m.p. si muove in un modo ed il c.a in un altro) porterebbero seri problemi!

      Gli ingegneri mi correggano se ho sbagliato a scrivere

    25. @black: e non è manco detto che il cemento del provino sia il cemento usato per la realizzazione dell’edificio…credimi!

    26. Nel 2002 ci ha colpito un terremoto R5.8 con epicentro a 40Km in mare profondo circa 21 Km. Dal basso della mia ignoranza suppongo che ciò abbia favorito la componente sussultoria che è meno pericolosa, in Abruzzo l’epicentro è stato prossimo alle zone abitate e a soli 2 Km di profondità. La faglia tettonica non ce l’abbiamo sotto i piedi ma se nel 2002 il terremoto fosse stato superiore a R6 … abbiamo avuto q.l.o.

    27. comunque non dipende solo dal cemento…
      Io ho conosciuto un “mastro” che preferi’ dimettersi dal suo incarico,piuttosto che costruire edifici,con ferro non adatto e non incastrati a mestiere!
      Questo mi disse e questo vi dico

    28. Ne’ io ne’ tu abbiamo la conoscenza “scientifica” di questa materia.Pero’ anche noi siamo in grado di capire che mentre sicuramente un cordolo puo’ essere strumento di consolidamento,e svolgere una certa funzione fino ad “un certo punto di intensita’ del sisma”,c’e’ un punto critico oltre il quale la presenza del cordolo fa danni.Ed e’ quanto accaduto in Abruzzo.
      Una struttura “ibrida” e’ pure difficile da analizzare,
      con le regole della statica delle costruzioni.
      Ho visto un servizio sul Giappone dove si parlava di
      edifici costruiti con capacita’ di scorrimento su piattaforme,dissipatori di energia ed impiego di acciai
      a piu’ elevata elasticita’.Ma sono accorgimenti costosi
      che trovano applicazione nella costruzione di Edifici
      importanti.
      In California e’ di largo impiego il pannello tipo
      sandwicht,in legno assemblato a strati,che poi viene rifinito con intonaci di vario tipo ed alla fine la
      costruzione appare del tutto simile a quelle in muratura

    29. In quanto alle possibili frodi,ormai consumate,
      l’unico modo di accertarsene e’ quello di rifare la verifica su nuovi prelievi.
      Ma se ci sono gia’ stati imbrogli,cosa puo’ escluderne
      altri in fase di verifica?

    30. @ Luftwaffe
      Al processo per direttissima
      Onna, quattro fermati per sciacallaggio
      Tutti assolti: non erano sciacalli
      L’avvocato difensore degli accusati ha sostenuto che i quattro volevano lasciare l’Abruzzo e la badante stava cercando di recuperare alcune sue cose in casa prima di partire. Il giudice ha stabilito che i soldi non sono stati toccati e che i gioielli trovati addosso agli accusati erano di loro proprietà.
      da Corriere.it
      (aspettare le sentenze prima di emettere giudizi sommari)

    31. dal titolo credevo che si parlasse del lutto, della tragedia subita dall’Abruzzo.
      Siamo un’isola, anche mentale, riportiamo tutto a noi, e meglio se possiamo esibire scienza, infatti…girando per Palermo si vede tutta la scienza del mondo…

    32. Con riferimento ai palazzi e ai materiali utilizzati preciso che si tratta, fino a prova contraria, di supposizioni e anche di dubbio fondamento. Non vorrei che si parlasse di procurato allarme. Se qualcuno di voi si basa su elementi concreti lo invito invece a contattare le autorità competenti.

    33. @Rino
      Avevano pure il piede di porco ed altri attrezzi da scasso, tanto che uno di loro è stato condannato a 6 mesi. Ma non ho mai avuto il benchè minimo dubbio che non venissero immediatamente lasciati andare.

    34. quoto gigi, a volte bisognerebbe provare a fare un passo indietro. credo che sia la massima forma di rispetto per le tragedie altrui.

    35. Onna ha avuto 40 morti su 400 abitanti.Forse troppi,
      o troppo pochi in base al fatto che sono crollati quasi tutti gli edifici.Noi abbiamo gia’ dimenticato Gibellina e Salaparuta.Questi sono casi confrontabili
      con Onna e non certo Palermo.
      Parlare dei rischi nelle altre zone d’Italia,non vuol dire fare allarmismo,semmai apre la via alla Prevenzione.Demolire prima,per ricostruire.

    36. Stalker, doveva essere il post del lutto, dove esprimere solidarietà per il dolore del popolo abruzzese che si sta dimostrando serio, fiero, di una compostezza esemplare, lontanissimi dall’isteria che si vede troppo spesso di questi tempi a qualsiasi livello. Invece il palermitano, qui, cosa fa fin dal primo commento? “nombrilismo” patologico, isola mentale, ogni occasione é buona per parlare di se stessi, e ancora meglio, se si puo’ esprimere la propria scienza vera o presunta (in fondo “semu i megghiu”), o per manifestare ancora una volta i soliti lamenti perpetui.
      Ma che c’entra col dolore degli abruzzesi e col lutto di oggi, condiviso?
      P.S. per risolvere i propri problemi, ammesso che siamo capaci di fare altro che lamentarci, ci sono le sedi e i momenti opportuni…si puo’ persino fermare la Sicilia a oltranza se non ci piace come funziona…per “formattarla”.

    37. Anche io questa volta quoto Gigi.
      Per questo ieri ho “linkato” il Silenzio.
      Credevo che ogni parola fosse superflua…..

    38. @Gigi: ed invece tu, atteggiamento anche questo tutto siciliano e caro a molti user di questo blog, che fai? Polemizzi! Questo è un post di libera discussione dove CIASCUNO DI NOI ha il PRECISO diritto di esprimere la propria opinione sull’accaduto! Il cordoglio non lo si esprime soltanto cospargendosi il cpao di cenere o dicendosi “costernati”! Questo non è un blog abruzzese! C’è una sola discussione aperta su questo tema e quindi chi ha un’opione non può che esprimerla all’iterno di questo post!
      Abbiamo riportato il tutto alla relatà siciliana? Mi pare ovvio! Siamo siciliani, siamo in terra sismica (da Repubblica.it “NEL 90 per cento dei comuni siciliani la terra potrebbe tremare. E con violenza. Sono ben 356 le città e i paesi siciliani classificati ad alto rischio sismico. Più del novanta per cento, se si considera che i comuni dell´Isola sono in tutto 390…), e siamo tuti consapevoli che molti dei nostri palazzi non sono poi così sicuri come dovrebbero! Io sono preoccupato e ne parlo…tu no?
      Sei scocciato dal nostro “inutile ciarlare alla siciliana” e dal nostro “nombrillismo” patologico? Avresti fatto di certo meglio a esprimere il tuo cordoglio con un semplice “mi dispiace per quello che è accaduto e mi sento vicino alla popolazione abruzzese!” (cosa che, tra le altre cose, NON HAI FATTO essendoti limitato a criticare il nostro atteggiamento) tacendo sul nostro reale o presunto “isolamento mentale”!
      Così facendo altro non hai fatto se non innescare un’inutile polemica contro chi stava esprimendo le proprie opinioni liberamente…ed io fesso che ti vengo dietro (io c’ho provato…ma alla fine, purtroppo, non riesco a non parlare)

    39. Io invece l’ho scritto cosa penso del comportamento del popolo abruzzese, e sottinteso cosa provo (tra l’altro volevo rimanere in silenzio, ma é impossibile leggendo i vostri post…) e se condivido il loro dolore…se tu non l’hai letto tra le linee non é un mio problema. Mi da fastidio parlare di fatti privati, ma un mio partner professionale é nato li vicino, in questi giorni si é recato li, e sono preoccupato e costantemente informato. Se noi siamo a rischio…abbiamo avuto 41 anni a disposizione, e come per tutto il resto li abbiamo trascorsi a lamentarci… ammatula… se non ho capito male questa era la pagina del lutto per i morti d’abruzzo…
      …non avete espresso dolore o opinioni sull’accaduto, avete esposto le vostre conoscenze in materia di costruzione e avete parlato dei rischi per gli immobili palermitani…dopo 41 anni…lasciamo perdere…

    40. @rino, il tuo primo intervento esprimeva tutto: il silenzio appunto.
      @gigi, sono perfettamente d’accordo con te, ma ormai si applaude perfino ai funerali.
      gli abbruzzesi hanno dimostrato in questo momento terribile una dignità che ci dovrebbe far riflettere.

    41. @Gigi: ciascuno la pensa a suo modo! E nessuno dovrebbe giudicare l’altro! Il dolore di certo non lo si esprime su un blog…ma con azioni concrete (chi può parte per l’abruzzo, chi non può dona qualcosa); io non so come la vivi tu e tu non sai come la vivo io! Questo è, imho, il post di Rosalio sull’Abruzzo in cui la redazione comunica agli utenti la sua adesione allutto nazionale e da la possibilità di discutere sull’accaduto…se poi dobbiamo essere pillicusi e dire che qua dentro si doveva soltanto scrivere “mi spiace”, “sono raccapricciato”, “che disastro” perchè nel titolo c’è scritta la parola “lutto”…beh allora siamo del tutto fuori luogo ed hai ragione tu!
      Ma a questo punto, per essere pillicusi, il tuo primo interbento era di aperta polemica…il cordogli “tra le righe” e la solidarietà li hai espressi soltanto in un secondo tempo 😉
      Per il discorso dei 41 anni dopo…beh…è un male siciliano! Con ogni probabilità quando la faccenda “passerà di moda” ed il TG1 tornerà ai suoi consueti ascolti anche in Sicilia ci diemnticheremo dei terremoti e dei palazzi che rischiano di crollare.
      Auguro cmq al tuo conoscente, come a ogni singolo disgraziato che ha perso tutto, ogni bene!
      @Stalker: abruzzesi con una “b” soltanto…sempre per essere pillicusi! 😉

    42. e’ Pasqua,e pensavo che alcuni assidui fossero in vacanza.Invece vi trovo qui,a volere limitare perfino
      LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE ALTRUI.
      Non e’ questo il post sulla liberta’.Forse non ve ne siete accorti.
      Al dolore per quello che e’ successo agli abruzzesi,comincia a subentrare la rabbia perche’ sono
      accadute cose che non dovevano accadere.Ora che i funerali son finiti e’ tempo di individuare le Responsabilita’,come dicono vari TG,fino a pochi istanti fa.
      Io seguo molto gli approfondimenti in TV ed e’ di poco la notizia che la procura della repubblica dell’Aquila
      ha aperto un’inchiesta per stabilire come mai alcune costruzioni recenti,di impiego strategico,costate tantissimi miliardi,sono venute giu’,mentre altre hanno resistito e sono in piedi.L’annunciatrice di un’altra importantissima TV ha detto testualmente:”al posto del cemento hanno usato sabbia di mare” (sic).
      Io spero che almeno abbiano usato la dose corretta di cemento e l’anomalia consista solo nell’avere usato sabbia di mare al posto di sabbia di fiume.
      Ora secondo me il migliore modo di onorare i caduti e’ cercare di fare luce su queste situazioni,SENZA CREARE UN CLIMA DI CACCIA ALLE STREGHE NE’ FARE VOLI PINDARICI.
      Inoltre in questo momento sono attive molte sottoscrizioni in denaro,e questo e’ un altro modo per manifestare,NON SOLO A PAROLE,la solidarieta’ ai superstiti,cosa che sicuramente molti di noi abbiamo gia’ fatto.
      In quanto alle poche situazioni di sciacallaggio mi pare che il fenomeno sia alquanto sotto controllo grazie
      all’impegno delle varie forze che sono intervenute.
      Ieri ho sentito che almeno 1500 persone in Italia hanno messo a disposizione una loro casa,per chi vorra’ accettarne l’ospitalita’.
      Non so se ci sono state simili offerte anche dalla Sicilia.Ma certamente ci saranno pure.

    43. ah,dimenticavo una cosa importantissima.
      Questo Post
      e’ nato venerdi’.
      Ma c’e’ un “buco” inspiegabile(o mi sbaglio?).
      lunedi
      martedi
      mercoledi
      giovedi
      non si e’ visto un post su l’Abruzzo(o sbaglio?)
      Forse si poteva fare qualcosa di piu’ concreto anche noi?
      O eravamo troppo affaccendati?

    44. Gaia questo blog parla di Palermo.

    45. Beny, se sei d’accordo, proprio perché si tratta di un post particolarmente triste, azzeriamo malintesi e accenni di polemica. E’ vero, il mio primo post esprime disappunto, ma il secondo era previsto, non volevo scriverlo immediatamente.
      Vorrei sottolineare l’impegno e la dedizione COMMOVENTE dei Vigili del fuoco, dei volontari, dei medici e dei…CANI.

    46. Rosalio
      per questo ho parlato,fin dal primo commento,di Palermo,
      anche se lo spunto viene dal caso Abruzzo.
      Comunque a te posso solo dire grazie per l’ospitalita’

    47. Prego Gaia, avevo capito che fossi indispettita con noi perché non ne avevamo parlato prima.

    48. …Beny, certamente hai notato che il primo commento al post ha spostato la discussione nei limiti del proprio orticello, per passare qualche volta al babbio…altro che limitazione della libertà altrui…se dico disappunto uso un eufemismo…per quanto mi riguarda, come auspicato prima, non ho niente da aggiungere…
      N.B. ti ringrazio per avermi “ripreso” con discrezione (non sto scherzando, anzi apprezzo), “entre les lignes” = “tra le righe”, ci ho pensato dopo che avevo mischiato…

    49. @Gigi: ti quoto ed azzero la polemica! In effetti mi sono lasciato prendere la mano e chiedo scusa!

    50. dopo i finerali, l’abruzzo visto e raccontato da savianohttp://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila-5/saviano/saviano.html

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