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venerdì 29 mar
  • Chiesti quasi tre anni per Cammarata per l’inquinamento

    Diego Cammarata

    Il pubblico ministero Geri Ferrara ha chiesto una condanna a due anni e dieci mesi di reclusione per il sindaco di Palermo Diego Cammarata nell’ambito dell’inchiesta sull’inquinamento atmosferico. Per gli ex assessori comunali all’Ambiente Lorenzo Ceraulo e Giovanni Avanti sono stati chiesti due anni ciascuno.

    Le accuse sono di omissione di atti d’ufficio e getto pericoloso di cose.

    La sentenza sarà emessa il 14 luglio.

    Palermo
  • 17 commenti a “Chiesti quasi tre anni per Cammarata per l’inquinamento”

    1. sarebbe un sogno

    2. ti è saltato un… due? 😉

    3. perfetto 😉

    4. 14 luglio? sarebbe il piu bel festino degli ultimi anni, questi si che sarebbero “juochi ì fuocu”.
      W Palermo e S.Rosalia

    5. sarebbe il regalo piu’ bello per il mio compleanno

    6. Lungi da me l’idea di difendere Cammarata e soci, ma mi domando da tempo una cosa:
      Sono ormai diversi anni che le centraline di rilevamento non funzionano più e da quando la competenza sulla gestione delle stesse è stata trasferita all’ARPA, nessuno ha saputo più nulla sui livelli di inquinamento in città. E non parlo di mesi, ma di interi anni che va avanti così.
      E però nessuno dice nulla. Ai tempi della causa intentata contro Cammarata, le centraline rilevavano ed ogni sforamento veniva segnalato e comunicato.
      Ora che non vi sono centraline, sembra che automaticamente l’aria sia diventata pulita.
      E poi, perché nessuno comunica gli effetti del provvedimento delle targhe alterne in città? Hanno funzionato? E’ per questo che nessuno si lamenta?
      Io ne dubito fortemente, ma mi stupisco del silenzio di coloro che prima invece erano protestavano ogni settimana. Dove sono Faraone, Ferrandelli etc? Perché non ci spiegano loro perché non la qualità dell’aria a Palermo non viene più monitorata?

    7. santa rosalia facci la grazia!

    8. Getto di cose?

    9. @ Isaia Panduri.
      il decreto legislativo 155 del 13 agosto 2010, in Gazzetta Ufficiale il 15 settembre 2010, all’art. 5, Valutazione della qualità dell’aria ambiente, al comma 7, prevede che le stazioni di misurazione devono essere gestite dalle regioni e provincie autonome, ovvero su delega dalle ARPA regionali, oppure da altri soggetti pubblici e privati.
      Il controllo si esercita sulla base di appositi protocolli approvati dalle regioni o provincie autonome o in caso di delega dalle ARPA regionali, e deve prevedere una continua supervisione su tutte le modalità di gestione della stazione e di raccolta, trattamento e validazione dei dati. Per le stazioni di misurazione esistenti, gestite da enti locali (vedi Palermo) il Ministero dell’Ambiente promuove la sottoscrizione di accordi tra il gestore , le regioni, e le ARPA al fine di assicurare la sottoposizione a tale controllo.
      Ad oggi, a parte questo decreto, non si capisce se l’ARPA Sicilia ha davvero preso in carico dal Comune la gestione dell’attività di rilevamento dati sull’inquinamento atmosferico e la relativa manutenzione.
      Il decreto legislativo 155 prevede che le regioni trasmettono al Ministero dell’Ambiente, entro 8 mesi dall’entrata in vigore del decreto (quindi entro il 15 maggio 2011), un progetto volto ad adeguare la propria rete di misura alle disposizioni dello stesso decreto 155 che fissa le caratteristiche delle centraline e le relative dislocazioni sul territorio urbano. Sarebbe utile scoprire dalla Regione, o ARPA, se questo progetto è stato inviato al Ministero dell’Ambiente, ma dal sito web ARPA non si è potuto constatare questa informazione, nè quella relativa alla nuova competenza di valutazione della qualità dell’aria ambiente in Sicilia.
      Per le targhe alterne, queste non hanno dato risultati dato che i controlli si fanno in 1 o 2 piazze della città e nemmeno tutti i giorni.
      Ci salva solo l’enorme percentuale di verde sul territorio urbano, rispetto alle altre città.
      Infine quelli che si lamentavano una volta poi si adeguano al mancato cambiamento.

    10. Getto pericoloso di cose,
      in questo ambito rientrano anche le emissioni inquinanti in atmosfera.
      Ecco la Giurisprudenza in materia:

      http://www.ambientediritto.it/giurisprudenza/2003/rassegna%20674%20c.p..htm

      a voglia di sentenze su problematiche analoghe !

    11. c’è una recente sentenza in Italia che scagiona alcuni amministratori locali pubblici dall’accusa di alti livelli di inquinamento in atmosfera sul territorio.
      Per ovvi motivi che i lettori del blog possono immaginare non pubblicizzo:
      – il link del quotidiano che ne da notizia,
      – le motivazioni per le quali gli imputati sono stati assolti perchè sono allucinanti e potrebbero essere replicate tali tesi in qualsiasi procedimento giudiziario in tale materia.
      Speriamo che gli avvocati degli imputati siano così scarsi da non trovarla.

    12. speriamo che santa rosalia faccia il miracolo di metterli in galera e buttare le chiavi a mare per questi personaggi colpevoli dell’ avvelenamento dei palermitani e’ troppo poco.
      a palermo si sa che l’aria e’ inquinata ai massimi livelli e delle centraline nulla piu’ si sa volutamente. queste cose bisogna dirle ai palermitani e non censurarle perche’ quando il cancro ai polmoni arriva chi c’e’ l’ha se lo piange grazie a questi personaggi indegni

    13. Cammarata con lo smog e il cancro non c’entra proprio nulla.
      Se domani il sindaco di una città come Palermo venisse condannato a ben 3 anni di carcere(!) per questo allora il prossimo sindaco sarebbe giustificato nel vietare completamente le auto nel comune!
      Eh sì, perchè lavorando nel settore ho scoperto che ad oggi non esiste alcun metodo “CERTO” per ridurre lo smog in quanto esso è terribilimente legato alle correnti d’aria e quindi al clima. L’unico modo diventa quindi di ridurre drasticamente le auto. E non si parla di targhe alterne ma di 2 giorni di auto alla settimana.
      E’ pura pazzia…

    14. diego, com’è possibile? non ne indovini una, mai.

    15. PICCA SU!

    16. Confermo quanto asserito da KK. NON esiste metodo certo per ridurre lo smog. Andate a verificare cosa accade nelle città dichiarate “civili” del centro nord: livelli di inquinamento da fare impallidire nonostante le iniziative intraprese.
      L’unica cosa realmente da fare, quando i livelli suprano il consentito, è bloccare completamente il traffico e non chiaramente la domenica. Ma immagginate come reagirebbe la città??

    17. Gli darei l’ergastolo a uno come lui e buttate la chiave…

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