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e-mail: frilodo@virgilio.it

Biografia: Nato a Palermo nel 1987, ha vissuto tra la Zisa e Corso Olivuzza. Dopo anni di vita liceale, si iscrive all’università: Scienze Politiche, o come dice suo padre «la facoltà dei lavativi». Lavativo o non, si laurea (non con il massimo dei voti..non sia mai!).
Nel 2007 è in Francia come studente “Erasmus”. Durante le estati, girovaga l’Italia per villaggi turistici come animatore…e lo pagano anche!
A malincuore lascia Palermo e si trasferisce a Siena, dove frequenta la specialistica in Cooperazione e sviluppo internazionale. Nel 2010 una grande occasione: un master in studi africani. In Svezia. Il suo motto…una frase di Giuseppe Fava: «A che serve vivere, se non c'è il coraggio di lottare?».

Alberto Fascetto
  • Gli spaghetti alla Norma in via Bara all’Olivella…

    L’altra sera ero in via Bara all’Olivella e questo era il menu “internazionale”.

    Social street Palermo

    Passi buffet senza t, passi garlic senza c (e con la e), passi che in inglese si mette prima l’aggettivo e dopo il sostantivo, ma “spaghetti alla Norma” tradotta “spaghetti with standard” non ha eguali!!

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  • Note dal Mali: il Nord piange e il Sud s’interroga

    Note dal Mali: il Nord piange e il Sud s’interroga

    Il Nord piange e il Sud s’interroga. Questa è l’emblematica immagine che campeggia tra le strade della capitale maliana Bamako (di cui non si conosce però l’autore), e che è una triste verità per tutti i maliani. È passato più di un mese da quando il Comitato Nazionale per il Ristabilimento della Democrazia e la Restaurazione dello Stato (CNRDR), con a capo il Capitano Amadou Hawa Sanogo, ha effettuato il colpo di stato. È stato così destituito il presidente della Repubblica Amadou Toumani Touré, accusato di non stare gestendo al meglio la guerra contro il Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA) presente nella zona nord del paese a maggioranza etnica Tuareg. Da circa trent’anni differenti movimenti Tuareg chiedono maggiore autonomia e, alcuni, parlano anche di secessione. Continua »

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  • Note dal Mali: un colpo di stato inaspettato

    Sono passati dieci giorni. I putschisti, come chiamano qui i soldati appartenenti al Comitato Nazionale per il Ristabilimento della Democrazia e la Restaurazione dello Stato (CNRDR), iniziano ad avere i primi problemi. Beh, in verità, ancora non sono riusciti ad imporre la loro linea. La BCEAO (la Banca Centrale degli Stati dell’Africa Occidentale) ha deciso di sospendere in maniera preventiva le transazioni finanziarie (minacciando un embargo totale) e la comunità internazionale quasi al completo, oltre a condannare il colpo di stato, ha in concreto chiuso i rubinetti agli aiuti bilaterali, fondi sui quali lo stato maliano alimenta le sue spese. E tra qualche giorno c’è da pagare gli stipendi, ed in particolare quelli degli stessi soldati pro-colpo di stato.

    Ma facciamo un passo indietro. Mi trovo in Mali. Lavoro per una Organizzazione Non-Governativa italiana che si occupa, tra le altre cose, di sicurezza alimentare e di rafforzamento alle organizzazioni contadine e di allevatori. Continua »

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  • Note dal Mali: mafia, qui gratis!

    Mi trovo in Mali. In uno degli incontri turistico-lavorativi nella trafficatissima capitale Bamako, mi sono fermato a guardare una partita di calcio. Davanti a dove dormivo c’era un grandissimo campo di calcio. C’erano tantissimi ragazzi che a 45 gradi di temperatura, senza problemi, giocavano e correvano. Abbassando gli occhi ho visto qualcosa che aveva un non so che di tristemente familiare: che ci fa in Mali la scritta mafia? Pure qui c’è chi osanna la mafia?

    Note dal Mali: mafia, qui gratis!

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  • Note dal Mali: il lavoro di una ong in Africa

    Mi trovo in Mali, uno stato dell’Africa occidentale. Sono qui per fare uno studio sulla malnutrizione e l’accesso al credito all’interno di un macro progetto di una ong, Re.Te di Torino, finanziato nel 2010 dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte. Re.Te Ong è presente in Mali da circa dieci anni. Il progetto su cui lavoro si occupa dell’accesso alla terra, della sicurezza alimentare e della diversità agricola per le popolazioni dei Paesi Dogon nella Falesia nella parte occidentale del Mali: il progetto mira a stimolare l’aumento dell’offerta quantitativa e qualitativa di beni alimentari sul mercato locale, permettendo ai produttori di aumentare il proprio reddito ed avere accesso ad una dieta più varia. Continua »

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  • Babbo Natale esiste per davvero?

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    Svolgimento
    Alcuni l’hanno visto, altri lo immaginano, altri ancora non ci credono. Da bambini ci si crede ma poi qualcosa va storto e la fantasia svanisce. Ma il signor Natale Babbo, al secolo Babbo Natale, esiste davvero?
    Settantenne uomo nordico, lunga barba bianca, si dice che si muova solo con una slitta trainata da renne. Pure per andare a fare la spesa o comprare il pane. Ma non le normali slitte “da terra” trainate da docili husky, le slitte che volano. Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono quelle con le corna, quelle senza, quelle a pelo lungo, quelle svedesi, quelle finlandesi, persino le rarissime renne bianche…ma nessuna con le ali! D’altra parte dobbiamo dire che ci sono 300.000 specie di organismi viventi ancora da analizzare e classificare. Mentre la maggioranza di questi organismi è rappresentata da insetti e batteri, questo non esclude definitivamente l’esistenza di renne volanti, che solo il signor Natale Babbo ha visto. Continua »

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  • Spezie Mafioso

    Spezie “Mafioso”

    Mafioso: esponente della mafia o condimento per la pasta?
    Luoghi comuni dalla Svezia.

    Mi trovo in Svezia. Giorni fa sono stato ad un mercato natalizio, di quelli come ce li immaginiamo siano nel nord Europa: dolcetti, marmellate, assaggini, vino caldo, nonnine che lavorano la lana, Babbi Natale e bimbi felici, neve e tanto freddo. Bene. L’ultima cosa che avrei mai potuto immaginare di trovare è una busta di spezie al gusto “Mafioso”! Continua »

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  • Raccolta differenziata, sentite questa…

    Si parla tanto di racconta differenziata. La famigerata racconta differenziata. Da quanti anni se ne parla? Porta a porta si perché è sicura; porta a porta no perché non è economica; le campane disseminate (ma neanche troppo) per la città, vengono distrutte dai vandali; l’“invenzione” del Comune sui cassonetti interrati, si è rivelata un aborto; mancano gli operatori ecologici per mille problemi (evito di entrare nello specifico altrimenti facciamo notte!); la gente non differenzia… Insomma non si trova mai la soluzione e il problema resta! Ma le soluzioni ci sono!

    In generale, ovunque nel mondo – non solo a Palermo – i problemi legati alla raccolta differenziata sono di due tipi: i costi fissi di operatori ecologici, cassonetti e discariche, e quelli “variabili”, cioè la buona riuscita della racconta differenziata, lasciata alla volontà dei cittadini. Continua »

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  • La Svezia, Palermo, le attività commerciali e i giovani

    Street Corner SE è un negozio di abbigliamento all’interno di un centro commerciale di Falun, città svedese a circa due ore di treno da Stoccolma. Ci sono stato dieci giorni fa e, tra un acquisto e un altro, ho conosciuto Dan, un ventiquattrenne, che secondo me era il commesso del negozio. Dan si è laureato nel 2009, è stato in Italia con il progetto Erasmus, ha viaggiato tanto, fa lo skater e gli piace la musica black dance.

    Dan non è il commesso del negozio. Ne è il proprietario! Si, avete proprio capito bene, proprietario. Non da solo, con Simon di soli 22 anni. Proprietari a circa la mia età, di uno dei negozi più fashion di Falun.

    Dan mi racconta che la decisione di aprire il negozio gli è venuta due mesi prima di farlo. Senza troppe richieste o documenti, permessi o favori, problematiche legate a mutui o banche…hanno realizzato quello che loro definiscono il loro sogno. In Svezia. Continua »

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