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e-mail: skiumapuff@hotmail.it

Biografia: 22 anni, studentessa di Scienze della Comunicazione. Sono della provincia di Trapani ma da studentessa fuori sede vivo a Palermo con altre sei ragazze! Nella stagione estiva lavoro in un piccolo hotel sanvitese per potermi concedere qualche viaggio durante l'anno. Adoro viaggiare. Appassionata di romanzi giapponesi, della lettura in genere, e di cucina.

Federica Barbera
  • Mi sono rotta la forchetta!

    Io il 25 giugno a Villa Filippina c’ero. Ecchissenefrega direte voi!!
    Io c’ho creduto, ho fatto un po’ di “promozione” all’evento e piuttosto che andare al mare mi sono recata al centro città. Avevo letto i numerosi articoli e le polemiche sulle “forchette rosse” ma volevo scoprire qualcosa di più.
    Qualcuno c’ha definiti allocchi, e qualcuno ha sicuramente pensato “povere pedine manovrate”.
    Io non c’entro nulla, io non faccio parte del movimento, sono una studentessa, sono una cittadina ogni giorno più indignata, non sono nemmeno palermitana…e per questo ho voluto esserci.
    Amo molto questa città nonostante non sia la “mia”. Quando vedo qualcosa che si muove è come se sentissi un tuffo nel cuore, una piccola speranza si riaccende in me.
    Io c’ero, e ho ascoltato tutti quelli che si sono succeduti sul palco, ho condiviso con loro la rabbia e le delusioni, ho riso alle battute di Pif, ho sudato a causa del caldo torrido.
    Poi però ho notato qualcosa…e non erano tutte le sedie vuote o la gente che andava via.
    Era un deputato, lo stesso Faraone che tutti dicevano fosse dietro tutto questo fermento. Continua »

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  • Adesso voglio espormi

    Invito il signor sindaco e la Giunta a trascorrere un pomeriggio in mia compagnia e di chiunque ne avesse il piacere. Verranno utilizzati solo i PUNTUALISSIMI mezzi Amat (di cui allego la foto) per apprezzare i piaceri delle vie palermitane.

    Amat - linea 234

    La durata della gita dipenderà dal numero di cumuli di spazzatura presenti in strada, dalle macchine in doppia, tripla fila (forse invisibili agli occhi dei vigili), e dalle telefonate “di servizio” degli autisti.
    Il biglietto lo pago io, 1,30 euro, per 90 minuti, con i servizi eccellenti non sono affatto tanti!

    Allego foto della linea 234. Continua »

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  • Londra è nella nostra testa

    La prima volta a Londra è stata un trauma.
    Guardavo dal Bus uomini e donne come formiche. Correvano, non camminavano.
    Mi pareva impossibile reggere un ritmo tale.
    Pensavo e sorridevo, forse anche un po’ amaramente, dei ritmi lenti, lentissimi della mia Sicilia.
    Pansavo a quando si chiede un caffè al bar, e se ti finisce bene aspetti, aspetti che si concluda la cronaca post partita, o una delle tante conversazioni sui nullafacenti politici.
    Poi sono ritornata in patria, a Palermo. Mi sono resa conto che Londra anche noi ce l’abbiamo nella testa.
    Corriamo, corriamo sempre, anche quando non è necessario.
    Ci spazientiamo per una pizza che arriva 10 minuti più tardi, per un semaforo rosso che dura un secondo in più rispetto alla nostra tolleranza. Perdiamo la pazienza perfino dinanzi all’acqua che non bolle.
    Abbiamo perso il piacere di stare fermi, di pensare, di assaporare le cose.
    Di muoverci lentamente e sorridere se l’anziana che attraversa le strisce, non corre, ma passeggia.
    È vero, talvolta è necessario correre. Ma sappiamo benissimo che buona parte delle volte non è così. Ci piace trafelarci, ci piace sentirci impegnati. Continua »

    Ospiti
  • Nessuna critica

    Non mi permetto di entrare nella critica politica, né di insinuarmi in discorsi troppo complicati.
    Scrivo da cittadina, da studentessa, da viaggiatrice.
    Scrivo perché sono stanca di camminare per le strade e tapparmi il naso, o di vergognarmi per quello che fanno “dall’alto”.
    Palermo è bellissima, una delle più belle città che io abbia mai visto.
    Ma non è più vivibile.
    La spazzatura è dovunque.
    Mi pare un’offesa ai miei occhi, alla mia dignità. E come per me, per quella di tanti altri, di tutti.
    Mi chiedo come si possa insegnare alle nuove generazioni, ed ai cittadini tutti, ad amare il proprio ambiente, ad andare oltre il proprio naso, se quello che c’è attorno, è solo spazzatura. Continua »

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  • I “parigini” a San Vito Lo Capo

    Penso di aver visto di tutto.
    Dalla reception del piccolo hotel di San Vito Lo Capo, dove lavoro, è passata tanta di quella gente da potermi sentire un po’ Noé tra tutte le differenti specie animali.
    Non esiste il vacanziere tipo. Ma è pur vero che delle tipologie possono essere ben delineate.
    È quasi famoso il milanese che non riesce a rilassarsi neanche in vacanza, che guarda l’orologio in continuazione, per fare colazione, andare al mare, prendere il gelato: è cronometrato, e niente può farci.
    Da smentire il ligure spilorcio. Non parla piuttosto, sta per i fatti suoi.
    E i siciliani?
    Beh, ci sarebbe da sbizzarrirsi! Non me ne vogliano gli amici palermitani, ma i peggiori sono loro; i “parigini” per noi del settore. Continua »

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