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e-mail: beny.cuccio@tiscali.it

Biografia: Nasce il 27 Agosto del 1980 a Palermo. Quando lo vide per la prima volta sua nonna disse “è troppo bello…peccato che non sia femmina”. Questa affermazione affermazione condizionò pesantemente i primi anni della sua vita! Non è mai stato avvezzo allo studio: è un tipo più pratico che teorico e gli piace sperimentare. Dopo una carriera scolastica esemplare (‘nton’occhio) e dopo 3 materie in due facoltà diverse decide bene di lasciare gli studi e di cominciare a costruire la sua vita! Nel 2003 insieme ad un suo carissimo amico fonda la B&D Productions, ovvero un gruppo di amici che si passavano il tempo realizzando parodie di spot pubblicitari famosi! Per circa due anni assapora il gusto della notorietà (ahahahaha) organizzando due feste a tema B&D in discoteca, anche ai consigli pratici e all’appoggio radiofonico di Tony Siino, aprendo un sito che raccoglie, grazie alla collaborazione con Sitoesaurito.it, più di 150.000 contatti in poco più di un anno. Purtroppo l’idillio finisce quando Corona lo ricatta minacciandolo di pubblicare alcune sue foto compromettenti. Stanco delle leggi dello star-system decide di chiudere i battenti. Oggi come oggi è amministratore di una società che si occupa della gestione e della realizzazione d’immobili (guai a chiamarlo costruttore…si offende). Ha una passione smodata per tutto ciò che ha un motore, per il mare , per tutto quello che è elettronicamente inutile, per i suoi due cani e adora cucinare. Le amiche della sua ragazza lo definiscono come “l’uomo perfetto da sposare”. Lui non è tanto d’accordo!

Benedetto Cuccio
  • Asfalto nero bollente in piazza a Mondello

    Ecco…ci risiamo. Puntuale come il malo tempo nei week end con l’arrivo della bella stagione il comune di Palermo si è ricordato dell’esistenza della Borgata marinara di Mondello.

    Quest’anno tuttavia c’è una novità. Dalle parole sono passati ai fatti. Non più proclami di civilissime pedonalizzazioni (anche se sarebbe meglio dire “di strade chiuse”), non più millantati impianti dell’illuminazione che “saranno in perfetta efficienza prima della stagione estiva”, non più “sistema di smaltimento delle acque meteoriche che funzioni prima dell’arrivo delle piogge di settembre”…NO…nulla di tutto questo. Questa volta hanno fatto sul serio. Dalle parole ai fatti come già detto.

    E per la serie (per rimanere in tema) «chiù scur’i menzannotte ‘un po’ fari» hanno deciso di ripavimentare la piazza “mezza pedonale” di Mondello…con una fantastica colata di nerissimo e bollentissimo asfalto con buona pace dell’ambiente, del decoro, del senso del bello e della vivibilità della stessa (ad agosto turisti e palermitani potranno serenamente arrustere direttamente poggiando la fettina a a terra). Continua »

    Palermo
  • La statua di Santa Rosalia a Monte Pellegrino e le statue di Mosul

    Già di certo conoscerete lo stato delle cose. Ma oggi, ero lì in bici, ho dovuto spiegare a due turisti americani cosa fosse questa statua e perché qualcuno avesse deciso di imbrattarla in questa maniera. Per adesso tutti ci sconvolgiamo, indignamo e “scozzoliamo” per quattro pecorari pazzi prendono a martellate statue antiche. Nessuno di questi “scozzolati” però si indigna se la statua della santa patrona di Palermo (ci puoi credere o no ma è una questione di rispetto) è ridotta un cacatoio pieno di scritte. Però poi a luglio tutti al Festino… E guai cu c’u tocca!! Siamo bestie. Continua »

    Ospiti
  • Ai tempi r’u zu’ Nenè

    Io devo dire di non averlo mai conosciuto. Ne io ne la mia famiglia. Siamo troppo poco ’ntisi per conoscerlo. I tempi r’u zu’ Nenè/Vicè/Peppè/altri vari abbreviativi erano un po’ come quelli che narrava mia nonna…quelli che narravano un po’ TUTTE le nonne “durante il fascismo si dormiva con le porte aperte!!!”. Tutti noi sapevamo che, alla fine della fiera, era ‘na mezza fissaria ma, in fondo ci piaceva immaginare un mondo in cui la notte potevi dormire con l’uscio spalancato per fare entrare l’aria fresca! I tempi r’u zu’ Nenè erano un po’ così…con mio sommo disappunto!

    Vengo e mi spiego: alla base di tutto sta uno degli assiomi fondamentali del sistema mafioso: il controllo del territorio. Ai tempi che furono, i primi mafiosi, detti stuppagghiari, si sostituivano ad uno stato latitante per proteggere, previo pagamento di un tributo, i contadini, i loro terreni e per dirimere alcune controversie che, altrimenti, sarebbero sfociate in faide familiari.
    Poi il sistema mafia si evolse, si corruppe e si trasformò in quella belva feroce che conosciamo oggi come Cosa Nostra. Continua »

    Ospiti
  • I tempi che cambiano

    Ogni volta che mi fermo a riflettere sui tempi che cambiano mi sento un vecchio! Ma un vecchio struruso! Non uno di quegli anziani simpatici e saggi dispensatori di perle di vita…no! Proprio uno di quei vecchi ROMPICOGLIONI che, assittati davanti alla porta di casa in uno sperduto paese dell’entroterra siculo, giudicano qualsiasi cosa si muova dinnanzi a loro!
    Oh non è che lo faccio apposta! È più forte di me!
    Quando ero un fanciullo imberbe (a metà dei ruggenti anni ’90) la vita era molto più complicata! In tutto! Dal modo in cui spostarsi, passando per il modo in cui fregare ai tuoi genitori 10 minuti in più il sabato sera, arrivando all’approccio con il sesso femminile!
    Ma andiamo con ordine. Facciamo un esempio pratico.

    Racconto di una tipica serata del giovinetto medio (c’era pure allora il figo…ma noi parliamo di quello medio) 15enne. Anno 1995.

    Sabato mattina. Scuola. Quarto d’ora di ricreazione. Dopo aver fantasticato per tutta la ricreazione su cosa si potesse celare sotto il maglione tipo “polar express” della tua compagna “senomunita” l’amico di scorribande viene a distoglierti dai tuoi “pensieri” ponendoti la domanda cruciale che avrebbe assaltato le tua mente nelle successive due ore “che si fa oggi?”. Continua »

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