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venerdì 26 apr
  • La statua di Santa Rosalia a Monte Pellegrino e le statue di Mosul

    Già di certo conoscerete lo stato delle cose. Ma oggi, ero lì in bici, ho dovuto spiegare a due turisti americani cosa fosse questa statua e perché qualcuno avesse deciso di imbrattarla in questa maniera. Per adesso tutti ci sconvolgiamo, indignamo e “scozzoliamo” per quattro pecorari pazzi prendono a martellate statue antiche. Nessuno di questi “scozzolati” però si indigna se la statua della santa patrona di Palermo (ci puoi credere o no ma è una questione di rispetto) è ridotta un cacatoio pieno di scritte. Però poi a luglio tutti al Festino… E guai cu c’u tocca!! Siamo bestie.

    Spiego brevemente com’è andata. Non è la prima volta che salgo al Belvedere. Ogni volta che faccio “Monte Pellegrino” in bici pur non essendo devoto ho il piacere di far visita alla Santuzza ed, al contempo, di godere del meraviglioso panorama (diciamo francamente anche per riprendere fiato :D). Che il posto fosse uno schifo già lo sapevo ma oggi mentre mi riposavo sono stato avvicinato da due signori. Dopo una breve chiacchierata scopro che sono Americani del New Jersey. Lì arriva la domanda fatale «cos’è questa statua?» ed io «è la statua di Santa Rosalia che protegge Palermo». «Ah quindi è una protrettrice…qualcosa di religioso». «Sì» (volevo sprofondare) «e….perché è ridotta in questo modo?»…silenzio imbarazzato. «Perché molti palermitani purtroppo non hanno cura di nulla che non gli appartenga personalmente…e se ne fregano di tutto il resto». «Capiamo…negli Stati Uniti abbiamo un concetto di “devotion” differente». Spero che vogliate condividere il mio messaggio. «Lo so…ci sono stato». «Ok…grazie e buona pedalata».

    Ospiti
  • 3 commenti a “La statua di Santa Rosalia a Monte Pellegrino e le statue di Mosul”

    1. Beh, sig. Cuccio, lei sara’ indubbiamente un provetto ciclista, ma i confronti non mi pare siano il suo forte.
      Infatti, paragonare la distruzione in nome del fanatismo religioso di manufatti degli Assiri di 2,500 anni fa, peraltro custoditi in un museo, e l’imbrattare da parte di qualche giovane idiota il piedistallo di una statua fatta solo 50 anni fa, lasciata, o meglio abbandonata, all’aperto e peraltro dal dubbio gusto artistico, mi pare come minimo un po’ azzardato.
      Cerchiamo di non perdere il senso delle proporzioni, please.

    2. Gentile sig. David,
      quelle statue (che poi si è scoperto essere delle copie in gesso) sono di certo patrimonio dell’umanità.
      Quella “statua di 50 anni” è RETAGGIO CULTURALE dei palermitani…il mio disappunto è per i benpensanti che guardano sempre ai grandi guai del mondo (facile) trascurando i “piccoli” disastri che vedono ogni giorno.

      Cordialmente

    3. Eh, sig. Ben, ad occhio direi che lei fa confusione tra l’Idea della Santa ed una statua della Stessa.
      Come dice piu’ d’un vocabolario, il retaggio culturale e’ l’insieme di valori e beni non materiali lasciati ai propri discendenti.
      Ora, una statua dal piedistallo in pietra e dal corpo in bronzo non mi par possa quindi esser un retaggio culturale.
      Cio’ non toglie che l’incivilta’ dia sempre fastidio, ma questa c’e’ dappertutto. Nella mia esperienza, cio’ che c’e’ di peculiare a Palermo e’ la reazione con tempi biblici del Comune.
      Mi spiego.
      Qui nel centro di Londra dove vivo, mi capita spesso di veder qualche muro o statua od altro arredo urbano decorato con graffiti piu’o meno incomprensibili, e magari pure con qualche bel vomito frutto di una bella sbornia. Ma nel giro di pochi giorni vedo anche un impiegato del Comune che, armato di getto d’acqua o simile, fa ritornare il tutto allo stato originario.
      A Palermo, invece, si prende tutto con piu’ calma, e cosi’ le sporcizie restano e danno pure l’impressione di una citta’ perfino piu’ sporca di quanto realmente sia.

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