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e-mail: dbillitteri@gds.it

Biografia: Daniele Billitteri è nato a Palermo nel 1951. Ha cominciato a lavorare come cronista al giornale L'Ora quando aveva 19 anni. Da oltre vent'anni lavora al Giornale di Sicilia

Ha vissuto sempre a Palermo dividendo il tempo tra il lavoro, la famiglia e la cucina, sua grande passione.

A Natale del 2003 ha narrato le vicende di un Homo panormitanus e ha venduto oltre ventimila copie. L'anno dopo Femina panormitana.

Daniele Billitteri
  • La trazzera che non ci porta da nessuna parte

    Certe volte è davvero difficile dire se una cosa è buona o se è tinta. E specificare quanto è buona e quanto è tinta. Soprattutto quando, in un caso o nell’altro, le cose sarebbero dovute andare diversamente.
    Sto parlando della trazzera che il Movimento Cinque Stelle ha costruito a sue spese per facilitare l’aggiramento dei maledetti 17 chilometri di autostrada chiusi dopo il cedimento del famoso pilone.
    I fatti sono noti: M5S ha usato i fondi che vengono dal “taglio” degli stipendi dei suoi parlamentari e ha pagato una ditta privata per costruire una trazzera che accorcia di molto il giro che si è costretti a fare percorrendo la strada di Polizzi Generosa. Pare che il risparmio, in termini di tempo sia di 25 minuti. La trazzera ha di molto migliorato i collegamenti tra Campofiorito Caltavuturo e Scillato che prima erano un incubo.
    L’iniziativa di M5S sta provocando una ciclopica discussione dove si sta esprimendo il nostro comportamento preferito: quello di dividerci in favorevoli e contrari. Continua »

    Orenove
  • Il perché delle Meteominchiate

    Nel sistema dell’informazione in questo Paese pare sia più importante un titolo che una spiegazione. Nella migliore delle ipotesi. Quella di esercitarsi in un gran parlare senza dire nulla è una scienza che i siciliani conoscono benissimo avendola imparata dalla burocrazia spagnola, dimenticando l’elegante sintesi degli arabi.
    Come sapete mi diletto di meteorologia col mio Meteobilli ed esco da una collana di giorni piuttosto faticosi. Ma utili. Io faccio il giornalista. Non sono meteorologo né divinatore. Al problema delle previsioni mi accosto come un sacco vuoto che deve cercare il distributore più adeguato per riempirsi. La mia professione non è sapere ma saper trovare chi mi spiega le cose perché se le capisco io, le capiscono tutti, o quasi. Certo, mi compiaccio quando, a posteriori, risulta che “era come dicevo io”. Vorrei vedere. Non è la prosopopea che mi manca.
    Ma proprio il fatto che non sono un tecnico e nemmeno un esperto porta a una disarmante considerazione. Quello che vedo io lo possono vedere tutti e molti anche meglio di me. Che succede invece? Vince il clamore, vince il titolo sulla spiegazione, vince l’ipertrofia del problema che garantisce quella della rassicurazione. Può succedere per tanti motivi. Vediamone qualcuno.
    C’è il sito (generico) che gonfia il problema per fare contatti. Non è prosopopea. Io il leteo lo faccio a gratis e non cerco pubblicità. Ma un sito “specialista” la cerca eccome e la ottiene se dimostra di avere un gran numero di contatti. Poi magari vende “a pacchetto” il meteo alle emittenti nazionali o locali. Sono bei soldoni, amici miei. Così arriva Gonzalo dalle Bermude ma non l’inondazione di Genova, arriva Annibale dall’Africa, ma non il crollo di un argine a Carrara rifatto solo qualche anno fa. Se questa è’ informazione… Continua »

    Palermo
  • Orenove – Cosa mi hanno portato i Morti

    Chiara mi ricorda quando, la mattina del 2 novembre, si svegliava con l’ansia di “perquisire” la casa che, la sera precedente, sua madre e io avevamo disseminato di regalini nel rispetto di una nostra singolare tradizione: quella di ricordare la memoria dei defunti facendo regali ai bambini imbrogliandoli. Sissignore. La bufala era che i regalini li avevano portati gli affetti che non c’erano più, specialmente i nonni che erano in pole position. Questo aveva qualche perfido effetto collaterale visto che poteva succedere che qualche marmocchio guardasse ai nonni ancora vivi con un muto rimprovero appena compensato da qualche vecchio zio che aveva salutato e veniva assegnato al munifico ruolo del defunto donante.
    In questo giorno a suo modo magico, la città si riempie di bambini in festa. Ecco perché qui da noi non si dice Commemorazione dei Defunti ma Festa dei Morti che sa un po’ da film horror perché, chi non sa, pensa a un posto dove vagano zombi al rallentatore, ectoplasmi e dannati danteschi.
    È tutto il contrario. La città diventa come un enorme studio cinematografico, come la Metro Goldwin Mayer all’ora della pausa pranzo dove centurioni e marziani si incontrano al bar per un hamburger e una Coca. Continua »

    Orenove
  • Orenove – Se tagliano gli LSU

    Uno spettro si aggira per l’Italia: la legge di stabilità. Ma stamattina commento un’indiscrezione. Pare infatti che tra gli emendamenti che dovrebbero impedire il cosiddetto “assalto alla diligenza” attraverso il quale in Parlamento le lobbies tentano di guadagnare qualcosa, ci sia un comma che taglia la bella cifra di 100 milioni di euro destinati ai Lavoratori Socialmente Utili di Napoli e di Palermo. Ancora non c’è niente ma se così sarà mi preparo a un lungo periodo di arresti domiciliari. Vivo nella zona dei Quattro Canti, a Palermo, all’interno della transiberiana dei percorsi dei cortei che puntano al Municipio in piazza Pretoria che tutti qui chiamiamo, con lucida allegoria, Piazza della Vergogna, per via delle statue della grande fontana coi genitali in vista.
    C’è da esser certi che, qualora l’emendamento “tagliente” dovesse passare, i precari storici di Palermo non se ne starebbero con le mani in mano (come fanno, nell’opinione di molti, quando vanno a lavorare). Continua »

    Orenove
  • Orenove – Povera mafia

    La mafia? È una vittima dei Poteri Forti cui ovviamente non appartiene. Cosa nostra stata corrotta dalla Finanza e dal malaffare. Non vi siete accorti com’è cambiata in peggio? Prima i boss avevano una morale. Non ammazzavano le donne e i bambini. Poi l’hanno corrotta e l’hanno rovinata. Non porteranno Riina e Bagarella al Quirinale, per la deposizion del Presidente per proteggerli da lui. Possono sopportare il carcere duro del 41bis ma il Napolitano bis, quello proprio no. Poverini, come non pensare a loro con un singulto di solidarietà.
    Queste cose non le ha scritte uno sceneggiatore psicopatico per un mafia movie politicamente scorretto finanziato coi soldoni di Cosa nostra. No. Le ha dette ieri Beppe Grillo a Palermo durante un comizio in pubblico davanti a centinaia di persone.
    Per una volta vorrei presentare i miei “titoli” perché mi danno titolo di esprimere il mio punto di vista. Faccio il giornalista dal 1970 moltissimi dei quali trascorsi ad occuparmi di mafia. Questo non vuol dire che le cose che penso siano Verità Rivelata. Ma le cose le so. Continua »

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  • Orenove – Tanto per cominciare

    A quest’ora io sono già sveglio da più di due ore. Sono le più impegnative perché la lancetta dei minuti fa due giri completi che sono come due giri del mondo. È un metronomo da vecchi, lo so. Quelli che fanno le stesse cose alla stessa ora. Ma l’importante è non pensare sempre le stesse cose. Lasciarsi riempire dall’inizio della giornata è come guardare una valle dal crinale di una montagna: è tutta lì davanti, nel bene e nel male e il tuo sguardo gira come un radar per indovinarne i profili. La mente è ancora sgombra, protetta dalla bambagia del dormiveglia che attutisce la pressione dei pensieri questuanti relativizzandoli con le scorie della giornata precedente. Continua »

    Orenove
  • Il Taccuino di Giafar (reloaded): un popolo senza futuro

    Incontrai mio cugino Eugenio l’Emiro che quando mi vide mi domandò: «Giafar, mi pari attruvatu. Ma chi ci fu? Mi hai fatto stare ca testa ‘ntall’aria». Ci spiegai che qui, nel paraddiso dell’Islam, ho avuto un sacco di cose da fare e che il Sommo mi rimproverò perché mi passa la vita a guardare quello che succede nella mia Palermo, quella dove fui ultimo Emiro e che non è mai uscita dal mio cuore. Mio cugino Eugenio annacò la testa per farmi significare che aveva capito . «Pure io – mi disse – ogni tanto ci do una controllatina. Ma, a proposito, ci sono novità?». Che vi devo dire? Quando mi fanno questa domanda io mi abilio perché le novità a Palermo sono sempre cose tinte e non se ne può più. Pure le cose minute fanno capire che nella Mia Amata le cose non si aggiustano. Continua »

    Il taccuino di Giafar
  • Meteobilli: martedì 20 marzo

    Vassa trasi primavera. Qui i canali sono tutti pronti per le rondinelle che vengono a fare le rondinellini e li fanno crescere al sole prima di portarli lassopra quando arriva di nuovo il freddo. Il problema è che proprio domani le rondinelle arrivano che il cielo è un poco nfrusco. Succede infatti che Gulliver, l’anti ciclone che stava seduto nell’Africa, si arrunchiò e si porto tutta l’alta pressione verso la Gracia e la Turchia. Ma cosi facenno ci grapì la porta alla pettubazione che viene dallo Tlantico che ora si appresenta e ci dice: compermesso? Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: lunedì 19 marzo

    Reduci del uichend, tutti abbruciati dopo la scampagnata (il uichend lo passai pure io e fu troppo bellissimo) domani ve ne tornate a lavorare e per non darci sazio ai colleghi ci spiegate che siete rimasti una matinata chiusi al balcone mentre abbeveravate le graste ca la signora uscì per andare alla messa e chiuiu u fuinistruni. Oggi sicuramente l’abbronzatura non la perderete anche se in cielo c’è un poco di negghia. Ma non mancano le buone notizie. Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: uichend del 17 e 18 marzo!

    Se fate un travagghio che il vennere pomeriggio già siete a libertà, potete infilare tre giorni uno meglio dell’altro. Anche se siete disoccupati o comunque menz’a strata. Solo che magari non avete tanta possibilità perché non c’è billino e nemmeno Beddu&Sbrechis. E nemmeno un agriturismo. Perché ci vogliono troppi piccioli e voi vi dovete carriare appresso: voi stessi medesimi, la signora, figlia diciottenne con fidanzato, figlio quindicenne «emo» coi capelli pisciati e siddiato cronico, i gemelli di anni otto attipo associazione a delinquere di stampo camurria. Si aggiungono: suocera a rischio di sintomo, suocero cu parcu che trema tutto e ogni tanto si lassa iri di aria nello stomaco che lo mettete sempre accanto alla carbonella ca adduma prima. Zia monaca di casa ca parra sulu con la testa perché sta recitando sempre rosario, novena e laudi. In ultimo vostro cognato, frati della vostra signora che non ebbe la compiacenza di informarvi che pure di non stare con sua moglie, si allontano da casa dove è ai domiciliari. Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: venerdì 16 marzo

    Domani se da queste parti trovate una nuvola in cielo, m’accattu. Ma sono sicuro che questa sbrasata non mi costerà un centesimo perché domani aggiorna un sole che vi potete cominciare a prendere un poco di sole. Vi posso preannunciare ca domani è u venniri e che nelle scuole di Palermno, ma pure di Catania, di Trapani o di dove volete voi, ci saranno veramente i parenti ra zita perché tutti gli altri acchianano sopra all’atobus o sopra i motorini e si cafuddano a Mondello dove già sono in agguato i “signora maria, la migliore pollanca è quella mia; signora Franca, vassa tassta a me pollanca”. Certo, non è tempòo di pollanche ma qualche cosa di vendere sicuramente si trova. Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: giovedì 15 marzo

    Se vi mentete sopra un aquilone e ve ne acchianate in cielo (nel senso proprio di andarvene lassopra, no di andarvene in paraddiso), domani con la matinata avrete il piacere di vedere tutta l’Italia senza una, dico una, nuvola. O quasi. Dovete sapere infatti che le nuvole sono cose strane e non è conto che sono tutte le stesse. Ci sono quelle alte, quelle basse, quelle che stanno sempre insieme come una mannara di pecore. E quelle sono un poco pericolose perché il vento le ammutta tutte insieme e vanno facendo danno di qua e di la. Poi ci solo le nuvole che vanno passeggiando per conto loro e magari sono più alte delle altre, Quelle non fanno danno, non fanno piovere. E per finire ci sono quelle proprio solitarie, la nuvoletta che ognuno può dire: chidda è a mia! Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: mercoledì 14 marzo

    Domani a ora di manciare ci sono quinnici gradi. Per noi non è freddo ma mancu cavuru. E poi per tutta la giornata tira Tramontana e insomma: non è il caso di scummigghiatisi . Ma verso le otto di sera il vento si calma di botto e parte un’orata di bonaccia. Poi verso le dieci si butta un poco di scirocco ma questo non ci basta per quariare l’aria che resta frisculidda. Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: martedì 13 marzo

    U friddu decise di chiedere la residenza a Palermo. Così si appresentò nella delegazione comunale di Cortina da un pezzo e ci disse: buongiorno, vorrei fare una carriatina a Palermo e vorrei prendere la residenza così non mi ammartucano con le tasse che qua pareva un paraddiso ma ultimamente la Finanza ci venne a rompere tutto il padre dei picciriddi. Così io me ne vado per un poco agghiri a Palermo. Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: lunedì 12 marzo

    Siete pronti alla notizia? Sicuro? Eppure questo è per Meteobilli un giorno di siddiamento, sapete? Perché è così, uno che fa le previsioni se non conta sempre che c’è un poco di tragedia piedi piedi può essere mai contento? Che prio c’è a dire che c’è buontempo senza potere ammuntuare nemmeno un vortice, un’aria depressa, una partita di temporali, vento a tignitè, danni, maruna che volano. E invece niente: vi comunico che la presente settimana, fino a domenica (ma poi continua) ci sarà tempo buono, giornate di sole con pochissima nuvolame nel cielo alla faccia dei meteorologici attassatori. Solo oggi ancora un po’ di nuvole ma non arriva a piovere. Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: venerdì 9 marzo

    Certo, ci siamo assuppati una bella friscanzana e abbiamo abbivirato le graste, oggi una matinata di tregua ma già di pomeriggio suona la sirena dell’allertabilli: dovunque siete, tornate a casa perché, specialmente di notte, un Signuri ordinò Grande Lavaggio di paraddisu e purcatorio e cade un poco d’acqua. Un poco assai. Ma intanto incassiamo una matinata così così ma ancora non è ora di cantare vittoria. Purtroppamente sopra le nostre teste c’è grande casino e sti nuvuli pare ca su incazzate ma non si capisce con chi e vanno firriannu: un poco qua, un poco la, pigghia ri supra, metti d’incapu, scinni, acchiana. Insomma un povero patri di famigghia che ci vuole dire a tutti i meteobillinni come si devono comportare, qualche pericolo ce l’ha. Di arruzzulare qualche minchiata, dico. Ma Meteobilli avi ficatu (e trippa) e pensa ca aria netta unn’avi paura ri truona. Accussi vi dico che stamattina pioverà una para r’uri: da prima delle otto a doppo le nove. D’altra parte una vera schiarita si misura dalle strate vagnate. Quanno, doppo che ha chiuvutu, la strata arriva a asciucarisi, vuol dire che quella fu una vera allargata di tempo. Se no non vale ed è come si chiuvissi senza allintari. Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: 3 e 4 marzo

    Occhio alla via. Non vi voglio scoraggiare per il uichend ma mi putissi iucari un pezzettino di pinzione (diciamo 2, 3 leuri) che domenica di doppo pranzo se ne viene l’acqua. Domani sarà bellissimo e giuro che me ne vado a Mondello a farimi una bella passiata. Ma domenica aggiornerà con un pochino di nuvolo che poi aumenta. Ma per cadere un poco d’acqua se ne dovrebbe parlare verso le quattro. Ma non ci sarà freddo, solo un poco di Ponente e Maestro che porta umito. E chista è a zita. Continua »

    Palermo
  • Meteobilli: venerdì 2 marzo

    Domani potete apparecchiare nel terrazzino. Fatevi fare una bella partita di scurmi allinguati dal pisciaiolo. Portateli subito a casa e annegateli in un abbagno di olio buono, un sacco di limione sprimuto, due spicchi di agghia, sale, pepe nero e pitrusino tagliato fitto fitto. Menteteci i scurmi laddentro e andatevene a fare gli affari vostri. Quando tornate vi assittate nel terrazzino, vi priate di questi quasi venti, dico venti, gradi con una giornata senza tanto vento camurrusu. Continua »

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  • Meteobilli: 1 marzo 2012

    La novità è che nelle mattinate affaccia un poco di nuvolo. Niente di che anche perché verso le otto si allarga di nuovo e a ora di mangiare il cielo sarà pulito pulito come le sacchette degli italiani di questi tempi. Il motivo è che sopra la nostra testa c’è la famosa aria di alta pressione che ci guarda il lato dal malotempo vero e proprio. Ma ogni tanto succede che aumenta l’umidità e l’umidità addiventa nuvolo perché l’aria umita è più leggia di quella sicca e s’innacchiana e si mette in movimento. Ma in questo caso si tratta di nuvolo senza pioggia. Continua »

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  • Meteobilli: mercoledì 29 febbraio

    Preparatevi a una simanata di sofferenza. Pensate: vi susiti con la matinata coi crastoni che se la dormono ancora della bella e come al solito la mamà li deve prendere a carcagnate nelle gengive per convincerli che devono andare a scuola. Voi vi accorgete del tempo che fa quando vi assittate nel retrè per consegnare la differenziata alle fognature. Perché, perché ovviamente, a motivo del feto, aprite la finestra del cabinetto è vi sbatte nella faccia un cielo azzurro che viene il cuore. Ma certo con questo sole è un peccato andarsene a lavorare. Ma almeno non vi dovete mentere lo scafando dello sciattel come se dovete andare nella luna. Continua »

    Palermo
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