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e-mail: porcospino81@virgilio.it

Biografia: Piero Cassarà è nato a Palermo il 1 ottobre 1981. Si è laureato nel 2006 in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi della stessa città con una tesi sulla pubblicità commerciale e sociale.

Da sempre interessato dal mondo dell’associazionismo fin dai primi anni di università ha fatto parte di gruppi universitari come il gruppo Uni.Com (Universitari per le Comunicazioni) e ha prestato la sua collaborazione alla redazione di “Voice” il magazine degli universitari dell’Unione degli Universitari.

Fa anche parte di Addiopizzo, sia perché detesta e vuole combattere la mafia, sia perché non vuole più sentire dire che tutti i siciliani sono mafiosi, come spesso accade con le persone disinformate.

Si interessa anche di scrittura creativa e scrive racconti, sceneggiature, articoli e poesie. Allo stesso modo gli piace leggere, soprattutto i classici della letteratura e i libri di storia contemporanea e attualità. Ha una passione esagerata per la musica ska.

Piero Cassarà
  • 1° giornata pizzo free

    Oggi a Palermo si terrà la prima fiera di consumo critico alla Magione dalle 8:30 fino alle 24:00. È un modo per festeggiare il primo traguardo di Addiopizzo che ha pubblicato giorno 2 Maggio la lista dei primi 104 esercenti che hanno dichiarato pubblicamente di non pagare/di avere denunciato il pizzo.

    La giornata prevederà l’intervento e la presenza di personaggi della lotta alla mafia, di gruppi teatrali e musicali, di magistrati della DDA, di giornalisti, di associazioni culturali, delle scuole, ma soprattutto dei cittadini.
    Saranno allestiti anche dei campi da torneo e dei gazebi dove gli esercenti mostreranno e venderanno i loro prodotti/servizi. Continua »

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  • Addiopizzo all’arresto di Provenzano

    Una macchina arriva ad alta velocità, un uomo ne esce confuso e disorientato, la folla inferocita lo riconosce. Gli urla, lo sbeffeggia e lo accoglie gridandogli “bastardo!” finché la sua sagoma non scompare tra due ali di poliziotti che lo accompagnano dentro la sede della squadra mobile di Palermo.

    11/04/06. Con la cattura di Bernardo Provenzano, l’ultimo capo dei capi di cosa nostra, termina la latitanza del ricercato numero uno in Italia, ma non solo. Con la presa del proprio capo un’ organizzazione potrebbe uscirne al breve termine confusa e disorientata, con ogni sua parte che agisce da sé senza coordinamento con le altre. La piovra è stata decapitata. Si rifletterà dopo che il risultato arriva dopo 43 anni, e la successione è pronta, che a lungo non lo si voleva prendere e che per la mafia non cambia nulla. La dietrologia di una latitanza, dopo. C’è qualcosa da festeggiare, c’è il lavoro nascosto e lunghissimo di tanti poliziotti, che avranno un grazie soltanto oggi.

    Tra la folla accorsa a partecipare all’evento c’erano curiosi, giornalisti di molte testate locali e nazionali, gente comune di Palermo venuta apposta dall’altra parte della città per ringraziare le forze di polizia e in prima fila (lo dico con una punta d’orgoglio) noi di Addiopizzo. Continua »

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