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Archivio del 18 Aprile 2006

  • Addiopizzo all’arresto di Provenzano

    Una macchina arriva ad alta velocità, un uomo ne esce confuso e disorientato, la folla inferocita lo riconosce. Gli urla, lo sbeffeggia e lo accoglie gridandogli “bastardo!” finché la sua sagoma non scompare tra due ali di poliziotti che lo accompagnano dentro la sede della squadra mobile di Palermo.

    11/04/06. Con la cattura di Bernardo Provenzano, l’ultimo capo dei capi di cosa nostra, termina la latitanza del ricercato numero uno in Italia, ma non solo. Con la presa del proprio capo un’ organizzazione potrebbe uscirne al breve termine confusa e disorientata, con ogni sua parte che agisce da sé senza coordinamento con le altre. La piovra è stata decapitata. Si rifletterà dopo che il risultato arriva dopo 43 anni, e la successione è pronta, che a lungo non lo si voleva prendere e che per la mafia non cambia nulla. La dietrologia di una latitanza, dopo. C’è qualcosa da festeggiare, c’è il lavoro nascosto e lunghissimo di tanti poliziotti, che avranno un grazie soltanto oggi.

    Tra la folla accorsa a partecipare all’evento c’erano curiosi, giornalisti di molte testate locali e nazionali, gente comune di Palermo venuta apposta dall’altra parte della città per ringraziare le forze di polizia e in prima fila (lo dico con una punta d’orgoglio) noi di Addiopizzo. Continua »

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