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e-mail: vincioppo@gmail.com

Biografia: Nato nel 1967 a Palermo, dopo gli studi tecnici fa diverse esperienze lavorative. Pieno di interessi e divoratore di libri, si dedica al cinema, ed ha all’attivo cinque film che ha visto solo lui. Attualmente in mobilità a causa della crisi mondiale.

Vincenzo Cacioppo
  • Ma perché?

    Perché Palermo è così sporca? Ve ne siete accorti o per voi è normale che sia così e la munnizza per strada è un arredo urbano? E non mi date la solita risposta, ormai diventata un alibi per i nostri amministratori e per noi stessi, che la colpa è dell’inciviltà dei palermitani. Ho visto città come Madrid ridotte uno schifo alla sera, le sue piazze una discarica, carte, lattine e bottiglie lasciate ovunque in giro. Ho visto città come Barcellona prese in ostaggio da gruppi di ragazzini sui loro skateboard, distruggere cestini, spargerne il contenuto per terra, lasciare le bottiglie vuote e i sacchi di patatine sui prati. Ho visto Parigi, Londra, New York insozzate da orde di turisti e dai suoi civilissimi abitanti.

    Ma ho visto che la mattina tutto era pulito, i marciapiedi spazzati, le strade lavate, i cestini riparati, dal centro alla periferia.

    Ed allora mi chiedo perché a Palermo questo non succede? Continua »

    Ospiti
  • Come comportarsi in chiesa

    Nel mese di dicembre dello scorso anno, dietro richiesta di un’amica mi sono collegato al sito della parrocchia Gesù, Maria e Giuseppe di via Sacra Famiglia per cercare gli orari delle messe.
    Il sito è stato molto esaustivo e nella stessa pagina ho trovato un link ad un’altra pagina che ha subito richiamato la mia attenzione: Come comportarsi in chiesa.
    Comincio così la lettura di questo elenco ed approvo subito i primi due punti, il terzo però mi lascia a dir poco esterrefatto!
    Mi rendo conto che sicuramente avrò letto male, troppo di fretta per percepire il vero messaggio, allora rallento, lo rileggo, faccio pure l’analisi grammaticale e logica ma alla fine mi arrendo. C’è scritto proprio così e non ci sono altri significati.
    Decido così di chiedere delucidazioni in merito ed approfitto dell’indirizzo mail indicato tra i contatti del sito della parrocchia. La mail però mi torna indietro. Continua »

    Palermo
  • Attori e spettatori

    Dietro la rappresentazione di uno spettacolo c’è sempre un grande lavoro. Mesi di prove e di dedizione, impegnano gli attori per un obbiettivo comune quale la rappresentazione, affinché tutto sia perfetto e di gradimento a chi ha pagato il biglietto.
    Dall’altra parte, gli spettatori, passivi assistono alla messa in scena. Applaudono o fischiano, gradiscono o criticano, e poi ognuno torna a casa propria, alla propria vita, dimenticando presto la scena ed il sipario.

    I palermitani sono spettatori.

    Per noi non esiste il concetto né di comunità né di bene comune. Abbiamo pagato il nostro biglietto al momento del voto e successivamente ci limitiamo ad osservare lo spettacolo. Passivamente.
    Applaudiamo poco ed a sproposito, critichiamo sempre e costantemente.
    Ma alla fine torniamo ognuno a casa propria, alla propria vita, dimenticando che quello che vediamo ogni giorno non è uno spettacolo teatrale.

    Ed intanto il dramma è ancora in scena.

    Ospiti
  • Palermo felicissima

    Quante volte dopo un furto o uno scippo subito o dopo avere ascoltato le notizie dell’ultimo omicidio avvenuto in città avete pensato di fare i bagagli e trasferirvi altrove?
    Ebbene, secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Interno sull’andamento della criminalità in Italia, tra le dieci più grandi città italiane Palermo risulta essere la città più sicura.
    Quindi disfate le valigie e godetevi questa tranquillità.

    Ospiti
  • Palermo sarebbe perfetta senza i palermitani

    Ho sentito questa frase migliaia di volte e devo ammettere che rispecchia la realtà.
    E sapete perché? Perché i palermitani odiano la propria città, non la accettano, non la conoscono, se ne vergognano. E non sto parlando del “popolino” (termine che uso senza alcuna accezione offensiva, ma solo per fare intendere al lettore di quale parte di popolazione sto parlando) che, con tutti i suoi difetti, riconosce la grandezza di questa città, a modo proprio la apprezza e talvolta crede di non esserne degna.
    Parlo proprio di quella fetta di palermitani del ceto medio e medio alto, istruiti o pseudo tali, che viaggia ma non osserva, che vede solo quello che vuole vedere.
    Questi palermitani, che siamo noi, hanno avuto inculcato sin da piccoli che tutto quello che viene da fuori è bene, tutto quello che è proprio di questa città, non “serve”. E tutto questo è stato, e lo è tuttora, avallato da anni di televisione nordica che ha convinto l’Italia intera, noi compresi, dell’esistenza di un nord “operoso e civile” ed un sud “retrogrado, ignorante e lavativo”, omettendo però che questo nord è frutto del lavoro di tanti meridionali. (E qui ci vorrebbe un post a parte per approfondire i motivi che hanno portato alla crescita del nord a scapito del sud). Continua »

    Ospiti
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