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e-mail: vinccroc@gmail.com

Biografia: Vincenzo Croce, è ingegnere informatico e lavora nel campo della ricerca. Nel suo tempo libero dà sfogo alle molteplici curiosità che lo portano ad un piacevole divagare tra gli argomenti più svariati. Lo appassionano la tecnica e la fisica. Amante della buona cucina e innamorato della sua sicilianità.

Vincenzo Croce
  • Che acqua bevi amico mio?

    Te lo sei mai chiesto?…domandava l’amico Nicola, un esuberante venditore di depuratori di acqua potabile, in uno spot di qualche anno fa.

    Mi è capitato in questi giorni di vedere sul quotidiano La Repubblica delle foto che mi hanno fatto tornare in mente un esercizio di complottismo di qualche tempo fa. Girovagando su Google Maps c’era una struttura all’ingresso della Favorita di cui non si capiva bene la natura, si trattava di una sorta di foro nel terreno.

    Foro Google Maps

    Trattandosi di area militare le congetture più strambe vennero fuori, tra cui una per cui li dentro ci stessero schifezze tossiche abbandonate li e che fossero potenziali veleni per i cittadini. Provai ad andare a vedere di persona ma si trattava appunto di area militare recintata con divieto di ingresso. Continua »

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  • Migro a Palermo

    Cicogna al Foro Italico

    Come se non bastassero le inutili questioni Sud-Nord che tendono a vedere il paese come “fatto” da un Sud ed un Nord ci si è messo anche il tempo a dividere l’Italia in due, con una differenza di temperatura di oltre venti gradi tra le regioni settentrionali e quelle meridionali. Lo scirocco ci sta regalando strascichi di estate con 27 gradi di punta massima registrata a Palermo. Turisti, ma anche qualche ardito conterraneo, hanno sfidato l’acqua non proprio calda per fare il bagno a mare.

    In mezzo a tutta questa confusione meteorologica, scirocco fuori stagione o global warming che sia anche gli animali cominciano a non capirci più tanto. Da due settimane, infatti, una cicogna staziona sui prati del Foro Italico, a Palermo; ne dà nota il portale SiciliaParchi. Continua »

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  • “Una manovra per la vita”, buona volontà cercasi

    «Le gioie dei genitori sono segrete, e così i loro dispiaceri e timori; le prime non le sanno e i secondi non li vogliono esprimere» – diceva il filosofo Francis Bacon – non volerli esprimere è un modo inconscio di esorcizzarli – aggiungo io.
    Chi di noi ha provato la gioia della maternità o paternità conosce anche l’angoscia, a volte soffocante, per quanto i nostri tesori riescano ad essere pericolosi per se stessi nel loro sperimentare il mondo a loro sconosciuto.
    Leggendo in giro sulla rete, tra le tante notizie catastrofiche e da vero e proprio thriller, si trovano per fortuna delle buone notizie, di iniziative interessanti e soprattutto utili. È così per la giornata nazionale Una manovra per la vita. L’iniziativa promossa da SIMEUP (Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica) ed in collaborazione con la Croce Rossa Italiana. Continua »

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  • L’uovo oggi

    Meglio l’uovo oggi che la gallina domani, recita un vecchio adagio popolare, e come tutti i sanno i proverbi “hanno sempre ragione”.
    Deve essere questo il ragionamento che hanno fatto a Palazzo delle Aquile e a Palazzo Comitini. Meglio i 60 milioni di euro della valutazione odierna, “sporchi maledetti e e subito” diceva un mio amico che la sapeva lunga.
    Non si capisce cosa altro li possa spingere ad una imminente vendita o svendita dell’aeroporto Falcone Borsellino da parte di Comune e Provincia. Come riportato da Repubblica Palermo il valore dell’aeroporto, infatti, potrebbe schizzare dagli attuali 60 milioni odierni ad un valore compreso tra 300 e 500 milioni. Il tutto in pochi mesi.
    Antonio Fraschilla (il giornalista di Repubblica) giustamente si chiede “a che pro”, anzi si chiede “a CHI pro”. Ai proprietari stessi, la risposta sembra essere paradossale ma non lo è. Infatti i soci di minoranza mantengono la prelazione alla vendita. Svendere la loro proprietà consentirebbe loro di comprane una parte più consistente a prezzi da saldo di fine stagione.
    Stiamo a vedere come va a finire e noi cittadini?…non ci resta che piangere dicevano Troisi e Benigni di fronte al fato dispettoso. Ma forse non è così, forse noi possiamo tornare indietro da Frittole (quasi 1500).

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