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Biografia: Vincenzo Viola, nato a Cammarata (AG) il 16.11.1950, è stato esponente del Patto Segni e già parlamentare europeo.È subentrato a Mario Segni al Parlamento europeo nel settembre 1995, dopo essere stato candidato alle elezioni del 1994 per le liste del Patto Segni. È stato membro della Commissione per gli affari istituzionali, della Delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo, della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE - Repubblica Ceca, della Commissione per la politica regionale, dell'Assemblea paritetica della convenzione fra gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e l'Unione Europea (ACP-UE). Attualmente è socio o amministratore di imprese operanti nel settore immobiliare-commerciale.

Vincenzo Viola
  • Restituiamo la parola ai cittadini

    Per incanalare il diffuso senso di impotenza e di insoddisfazione dei cittadini verso l’attuale modello di rappresentanza, riscontrabile anche attraverso tanti commenti su Rosalio, è stato promosso in rete il seguente

    APPELLO

    Tutto il mondo guarda con ammirazione alla straordinaria capacità di rinnovamento della società americana, al grande esempio di democrazia offerto dalle primarie e dal civilissimo confronto tra i candidati alla Casa Bianca. Il carattere, la storia, la cultura di quella società sono stati determinanti. Ma nulla sarebbe stato possibile se la vita pubblica degli Stati Uniti non fosse basata su alcune regole fondamentali, che ne fanno una democrazia aperta, incompatibile con qualunque chiusura dall’alto. Continua »

    Ospiti
  • Aperta la raccolta firme per il referendum elettorale

    È partita ieri a piazza Politeama una raccolta di firme per iniziativa del Comitato promotore del referendum elettorale che si propone di rimuovere gli ostacoli legislativi che impediscono in Italia la nascita di un maturo sistema bipartitico. Da 13 anni si aspetta infatti dal Parlamento una legge organica, coerente con la volontà espressa dagli italiani nel precedente referendum del 1994! Poiché la risposta dell’attuale Governo alla disponibilità del Comitato a confrontarsi sulla bozza “Chiti” di riforma elettorale è consistita nella sola richiesta di un rinvio della raccolta firme, il referendum è divenuto oggi l’unica via per ottenere ciò che questo Parlamento, composto da 22 partiti e partitini, non ha certo interesse a dare. Continua »

    Ospiti
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