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mercoledì 24 apr
  • Mafia-Tour, la proposta!!

    La vita è imprevedibile. L’ho capito nel corso dei miei “venerabili” 31 anni. E Lei, questa accozzaglia di avvenimenti riuniti da un filo più o meno logico, continua a dimostramelo. Ogni giorno. E mi sembra doveroso raccontarvi un’imprevedibile “offerta”, visto che questa ha visto i suoi natali sulla vetrina che Rosalio offre ad autori e ospiti vari.
    Non me ne vogliano gli artisti che si cimentano sul palco de “La sai l’ultima”, ma inizierò il mio racconto allo stesso modo di come si attaccano le più tradizionali barzellette, visto che, quando lessi la mail di cui mi accingo a parlarvi, ero convinto che di barzelletta si trattasse.
    C’era un palermitano, un trapanese, tanti russi….e un blog, Rosalio appunto. Il palermitano, cioè io, letta una pagina del sito ufficiale della compagnia aerea olandese “Transavia”, scoprì che in Olanda consideravano la mafia un’attrazione turistica, utile per incentivare la vendita dei biglietti aerei con destinazione Palermo. Bene, decisi di scrivere un post per Rosalio dal titolo Mafia-Tour. Per chi non rammentasse l’epilogo di quell’iniziativa, ricordo, a onor di cronaca, che, in seguito al post, l’osservatorio per la tutela dell’immagine della Sicilia si lamentò presso l’ambasciata olandese, con il risultato che Transavia rimosse la frase incriminata dal sito, dopo essersi scusata con i siciliani tutti. Bene, credevo non ci fosse altro da aggiungere. Fino a qualche giorno fa, quando, aprendo la mia posta elettronica, trovo un messaggio di un agenzia turistica del trapanese con oggetto “escursione a tema mafia”. Ovviamente, di primo acchito, penso ad una mail pubblicitaria, neanche ad uno scherzo. E invece, aprendola, trovo un’offerta di lavoro, se così la si può definire. Tale agenzia mi chiedeva se fossi riuscito ad organizzare un’escursione, per un gruppo di russi, in una serie di paesini il cui nome è sinonimo di mafia come ad esempio, neanche a dirlo, Corleone…
    Ma non finisce qui, come diceva il buon Corrado. La presenza mia e di alcuni miei collaboratori doveva essere corredata da un abbigliamento mafioso, quindi, penso io, coppola, vestiti di velluto, lupara e chissà cos’altro. Al ché, rispondo alla mail chiedendo, innanzitutto, il modo con cui è stato rintracciato il mio indirizzo e-mail e, successivamente, facendo una ramanzina su come la Sicilia abbia ben altro da offrire ai russi che non una serie di stereotipi.
    Ma è stata la mail di risposta dell’agenzia turistica a lasciarmi veramente basito. Infatti, avendo la necessità di organizzare un “mafia-tour” e scrivendo la parola composta su Google, hanno trovato il post scritto alcuni mesi fa, con tanto di recapito mail del suo autore, cioè il sottoscritto.
    Signori, credo che sia il momento di riaprire il cassetto dove molti di noi hanno riposto una serie di strumenti utili alla retorica, ma non solo. L’ironia, tanto per cominciare. Mi sembrava palese, ma a quanto pare non lo è. Vuoi vedere che qualcuno ha davvero pensato che volessi organizzare delle gite fuori porta alla scoperta del casolare in cui è stato arrestato Provenzano? Si, miei cari. La triste risposta è affermativa.

    Venghino signori venghino!!! Da noi, in Sicilia, la realtà supera di gran lunga la fantasia!! Non credete alle mie parole? Bene, andate a rileggere il commento al post mafia-tour datato 7 marzo 2008, un paio di mesi or sono. Abbiamo turisti londinesi che vogliono provare il brivido di attraversare le vie in cui sono stati consumati efferati omicidi e in cui hanno preso vita quelle dinamiche che hanno reso la nostra bellissima isola una terra bruciata, fanalino di coda dell’economia nazionale. Abbiamo nuovi ricchi russi che vogliono assistere ad una bella sparatoria mentre tracannano la loro amata vodka. Abbiamo opere “artistiche” da strada che emulano miti dell’immaginario collettivo come Marilyn Monroe scegliendo soggetti leggermente discutibili.
    Abbiamo anche chi rende possibile il tutto. E non solo, vi aspettano ricchi premi e cotillons…

    Ospiti
  • 15 commenti a “Mafia-Tour, la proposta!!”

    1. E perchè no? Dopo secoli in cui la mafia ci ha impoverito, perchè non approfittare di essa per fare un po’ di soldi?
      Il problema non è la mafia in sè, ma quello che ha rappresentato per l’Italia nei decenni scorsi. Mi spiego.
      La criminalità organizzata esiste in tutto il mondo, Russia inclusa. Ma quante fiction hai visto sulla mafia russa? Io nessuna. Però in Italia per sottolineare che il problema era esclusivamente siciliano (e tale lo hanno fatto restare per molti, troppi anni)hanno pensato bene di produrre fiction come La Piovra che hanno venduto in tutto il mondo e che hanno avuto grande successo in Russia (dove è un idolo persino Toto Cutugno). E adesso i russi vogliono vedere quei luoghi, alcuni belli, altri selvaggi, altri ancora da quarto mondo, che hanno visto in TV.
      E allora approfittiamone.
      D’altronde c’è chi va ad Auschwitz.

    2. per@ virus:
      Si ma chi va ad Auschwitz ha la consapevolezza di quello che è successo in quei luoghi.

    3. Concordo con Andrea. C’è maggiore consapevolezza di quello che avvenne agli ebrei ad opera dei nazisti che di quello che avviene tutt’oggi a noi siciliani ad opera della Mafia. E poi, mi perdonerai il disappunto virus, ma non ho mai sentito di gite organizzate ad Auschwitz con uomini in uniforme nazista, con tanto di mitra e cani al seguito, ad accogliere i visitatori, magari mettendo in scena uno sterminio tramite forni crematoi. La gita nel campo di sterminio rimane un’esperienza che vuole sottolineare la crudeltà che può raggiungere l’essere umano e serve, sostanzialmente, a ricordare per non ripetere l’errore. Questa moda dei mafia-tour, a mio parere, non punta a mantenere vivi ricordi che siano da monito ai visitatori, ma soltanto a mostrare un folklore che si esprime, nelle forme più estreme, con omicidi, ma anche con slang cinematografico, abbigliamento tipico e via dicendo. Insomma, per la serie “tutto fa spettacolo”…anche la mafia.
      Scusate la lunghezza del commento, ma mi sembra esaustivo rispetto al post e al mio pensiero.

    4. credete che sia veramente necessario organizzare tour,farsi trovare con la coppola in testa e far fare un giro ai turisti?? per fargli vedere luoghi ecc..?? quando,alla luce delle ultime sulla ZTL possono provare cosa significa una tale convivenza?? venedo nella nostra città con l’auto senza aver fatto il pass!!

    5. Alessio, se cerchi in google tour di Auschwitz, troverai una vasta offerta anche se non ci sono attori travestiti da nazisti, ma neanche in Sicilia (forse) i turisti potranno assistere ad una “ammazzatina” con la lupara!
      Inoltre chi si reca ad Auschwitz lo fa per visitare i luoghi di cui ha sentito parlare ed ha visto nei film.
      Sono daccordo con te hce ormai tutto quanto fa spettacolo
      (e soprattutto soldi).

    6. Che tristezza!!!

    7. I luoghi dove si sono consumati eclatanti fatti di cronaca suscitano la curiosità morbosa della gente. La villetta di Cogne è ancora oggi un luogo molto frequentato per non parlare della strage di Erba o di altri luoghi simbolo della televisione nazional-popolare.

      Credo che fornire una risposta a questi bisogni “turistici”, con un’offerta intelligente, magari rappresentata da un pulman con accompagnatore che racconti in maniera informata e compita questa lunga scia di sangue, che si traduca in una “via della memoria” transitando da capaci a via D’Amelio, dalle lapidi di D’Aleo, Zucchetto, Terranova, Mattarella, Dalla Chiesa, Cassarà, Costa … in un percorso storico/cittadino, che preveda un ingresso all’Aula Bunker e una sosta all’albero Falcone, possa invece aiutare alla comprensione del fenomeno mafia … ed a placare in maniera corretta certi bisogni.

    8. Assurdo. Senza parole

    9. Una sola parola: Vergogna!
      La Regione stessa dovrebbe attrezzare un servizio (con 15000 dipendenti non dovrebbe essere troppo difficile) per monitorare queste mascalzonate e reprimerle. A virus: non “secoli” di mafia…la mafia (intreccio tra criminalità e politica) nasce storicamente nel 1860..chi ha orecchie per intendere intenda…

    10. Mi correggo: dopo un secolo e mezzo….

    11. sono d’accordo anche io con Virus!
      la mafia vuoi o non vuoi ha fatto parte e purtroppo fa ancora parte della nostra storia, e non c’è niente di male a raccontarne.Oltrettutto I turisti vedrebbero anche che adesso posti come PAlermo, corleone,etc. sono città assolutamente tranquille e sicure più delle città da dove provengono loro stessi.
      ben venga il mafia tour…non dobbiamo aver paura di raccontare o di far vedere posti, purchè sia sempre la verità. fan.ulo alla mafia.

    12. ciao a tutti,
      secondo me la cosa va vista sotto un altro punto di vista, un “mafia-tour” a parer mio sarebbe un buon servizio e non giro turistico ma, servizio per gente che non conosce una parte impoirtante della storia italiana, sarebbe bello che turisti arrivassero in sicilia convinti che la mafia sia sinonimo di lupara e che ripartano, grazie a tale servizio con una consapevolezza diversa dello “stato” in cui si vive, e degli uomini che hanno lottato con la vita.
      Secondo me sarebbe un bel srvizio.

    13. Ad alessio Giuliano
      credimi alessio….la stessa idea mi balenava da almeno un anno, oggi mi sono convinto a guardare cosa uscisse fuori scrivendo mafia tour.
      A spillo che scrive : “vergogna” io dico che ben vengano le opportunità di lavoro, ben vengano i tour attorno a rocca busambra, ben vengano i turisti. Io ho abitato a londra per qualche tempo e vi garantisco che mafia è l’unica parola che gli stranieri pronunciano appena sentono che sei siciliano. ah ah ah mafioso… poi se vai in fondo alla discussione ti rendi conto che non sanno neanche di ciò che parlano. molti, credetemi, pensano che andiamo in giro con la lupara. mafia tour potrebbe essere un modo, oltre che a creare opportunità di lavoro, di spiegare attraverso un tour ad ok, cosa è la mafia, come è nata e come opera. alessio contattami ho tante di quelle idee che chissà…
      ciao

    14. Credo che fare un tour serio, antimafia, dei posti di palermo in cui sono state uccise le persone più amate, le più conosciute oppure anche le più ignote che magari nascondono delle perle… un tour del genere sarebbe grandioso. E sarebbe l’unico motivo per cui tornerei a Palermo, sinceramente.
      Tour analogo andrebbe fatto visitando i posti intorno a palermo, dove tante altre persone sono state ammazzate. E ad ogni tappa, donare una perla antimafia, diffondere un seme, un valore, una idea per cui quelle persone sono state pronte a morire.

    15. Ma si.Pensa quanto lavoro per marmisti,cartellonisti,guide,Una bella lapide in ogni luogo dove ci fu un morto ammazzato,con tanto di lapino attrezzato per la vendita di souvenir e pane e panelle. E cantastorie.

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