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lunedì 14 ott
  • I luoghi dell’anima

    Ci sono posti che non scordi più…luoghi impressi nella memoria dell’anima, case che sono state divorate dal tempo, sbattute dalla pioggia, rosicate dalle erbacce, arse dal sole, ma dentro di te vivono ancora…
    E succede, all’improvviso, che mentre sei in mezzo agli altri, una parola, un profumo, una faccia ti spediscano là…nella casa dell’anima…e da là non vorresti tornare più.
    E ti pare di sentire il fresco delle stanze in un pomeriggio d’afa, quando fuori il sole cuoce i sassi,
    di mordere il pane conzato con l’olio nuovo, quello verde che ancora brucia,
    di vedere i pomodori appesi al tetto a seccare,
    di affondare la faccia in un lenzuolo steso ad asciugare,
    di ascoltare racconti su chi partì per l’America, con un baule pieno di speranze e non se ne seppe più niente,
    di toccare le more rosse e succose quasi nere e di macchiarti le dita e le unghie e i denti,
    di scorgere una troffa di ginestra imperiosa, gialla e prepotente in mezzo alla lava dura di cent’anni, di cogliere il basilicò che facciamo la pasta sennò si perde,
    di abbracciare il legno ruvido di un cèvuso che fu piantato quando nascesti tu, ti ricordi? E ora guarda quant’è fatto,
    di sentire le gambe che pizzicano perché sei coi piedi quasi dentro al fuoco della conca,
    di inspirare dalla strada l’odore del carbone che ti entra su per le nari fino al cervello,
    di stringere quelle mani uguali uguali alle tue, precise, la stessa forma delle dita, ma come si fa, nonna?
    Di correre attorno a una isterna scrostata appresso a un cane che si chiama Fiorello…
    E poi ti ridestano…ti chiama una voce per farti tornare indietro da quella casa…
    Sarà che fuori piove…ma stasera ho voglia di restare qua, nella casa dell’anima…

    Sicilia
  • 24 commenti a “I luoghi dell’anima”

    1. i luoghi dell’anima… e della memmoria. Là dove non viene nessuno a disturbarci … tranne i cattivi pensieri. Appesi come restiamo all’unica realtà possibile e vera…. a volte,però, il volto della compagna di scuola nella sua ultima foto di oggi … e il rammarico per la decisione sbagliata.

    2. mi disturba anche quella doppia emme di memoria…errore di battuta ,delle otto del mattino…

    3. vorrei avere il privilegio di essere l’unico “pazzo per mary”.

    4. mi piace il tuo modo di scrivere, maria. i luoghi che hai descritto, i colori, gli odori e i gusti sono molto lontani da quelli del “profondo nord” in cui sono cresciuta… eppure sono gli stessi! stesse sensazioni, stessa infanzia felice: pane-olio-sale-e-origano, lenzuola stese che profumano di fresco, fieno ed erba appena tagliata in cui fare le capriole… Grazie!

    5. Ma non è che perora stai leggendo troppo Marcel Proust?
      Certo che la madaleine non può mica reggere il paragone con la moffoletta calda consata

    6. posti tipo così…tipo quelli descritti nei vari di camilleri…la sicilia…desiderata e abbandonata…e che ci piace così…coi suoi si e i suoi no
      forza palermo
      ciccio

    7. Che bello farsi cullare dalla dolce malinconia che accompagna queste parole…se chiudo gli occhi li rivedo tutti questi momenti, questi odori, questi suoni…Complimenti la tua scrittura riesce a rendere “visiva” la percezione di un ricordo. clap clap!!!

    8. Esistono i luoghi dell’anima…e sono quelli che puoi rivivere e visitare solo tu e nessun’altro, a meno che non sia una persona speciale con la quale hai una indiscutibile affinità elettiva. Se no, rimane pura (ma pur bella ed emozionante) condivisione, e c’è una sostanziale differenza tra questa e quella.

    9. grazie maria :°)

    10. Mi sto cullando tra le sdolcinate parole di questo post.
      Tutto è così idilliaco.
      Tutto è così lontano da noi.
      ..i pomodori, le fresche frasche….ma vogliamo parlare di cose più serie!!!!
      Il gol di AMAURI ieri lo avete visto o no?

    11. Tea…Tea…certo che abbiamo visto il gol, ma per favore…lasciami anche la possibilità di sognare, ogni tanto, e scusa se ti ho urtato…

    12. non mi hai urtato affatto! mi sembra che quella urtata sei tu!…vorresti dire che il gol di AMAURI non ci ha fatto sognare?l’hai visto e basta? io l’ho visto e ho sognato e questo non puoi negarmelo nè tantomeno impedirmi di scriverlo!

    13. Azz….che caratterino!

    14. …la parola più bella è quella che non si dice…(come insegna Hikmet) ma qui c’è vo’…grazie Maria per questa visione ad occhi aperti!

    15. Che “a megghiu parola è chidda ca un si rici” oltre a Hikmet lo diceva pure mia nonna, saggia donna 😉

    16. Nessuno voleva screditare la bellissima visione che Maria ci ha descritto in questo post.
      Nessuno le ha avanzato critiche o altro.
      L’intenzione, a quanto pare non capita dall’autrice, era quella di smorzare l’enfasi idilliaca raccontata nel post e da tutti voi…del tipo “mi stava venendo il diabete” 🙂
      Così per scherzare si voleva anche rendere noto un fatto che ci lega tutti, accaduto alla squadra di calcio della nostra città, e questo blog racconta la nostra citta! Siamo soltanto abituati a prendere le essenze negative delle persone, ad aspettarci colpi bassi, a non accettare critiche a pensare che, quando si dice qualcosa di “diverso”, allora “urtiamo”.
      La parentesi calcistica, rivolta ai commentatori così per chiaccherare, ha invaso un territorio che non doveva toccare?
      Sul serio tanto di cappello a chi, ancora oggi, ha voglia di sognare e complimenti anche a chi lo scrive, lo fa bene, ed accetta eventuali giudizi!

    17. ..era la voce indesiderata, quella che ti richiamava per farti tornare indietro da quella casa… indesiderata ed inopportuna… ciao, brava

    18. Come al solito, il mondo è bello perchè è vario…magra consolazione, Maria!

    19. Rispondo a Tea: non mi sono urtata affatto, nè tantomeno ho intenzione di impedirti di sognare con il gol di Amauri, ognuno sogna come gli pare…;-)

    20. per Tea. Ma che ca**o c’entrato i gol del “piedepalla” con i luoghi della memoria!!

    21. Prma che il mio post venga cassato come merita, pubbliche scuse a Tea. L’unica attenuante che mi concedo è costituita dal fatto che certi accostamenti fanno trascendere, forse esageratamente.

    22. Secondo me state esagerando.
      Effettivamente solo ora ho capito le intenzioni di tea, prima ero contrario, poi credo si sia spiegata.
      In questo post si può solo scrivere “MARIA CI HAI FATTO SOGNARE” OPPURE “MARIA SEI STATA BRAVISSIMA” ma! Patetico!
      Allora FORZA PALERMO E GRANDE GOL AMAURI, che questo si che mi fa bruciare l’anima!!!!

    23. MOLTO PROFONDO E MALINCONICO.

    24. So che quest post ha ormai due anni e mezzo..

      Mi chiamo Isabella, ho quasi 18 anni e ho sempre vissuto nel nord. Non so nulla del mondo che hai descritto eppure trovo bellissime le tue parole.
      E’ una dolce malinconia, che spesso anche io provo quando ripenso alla mia nonna parterna, alla sua cucina sempre colma di profumi, alla sua voce quando mi chiamava “bella de nonna”, a mio nonno, che a tutti i costi mi voleva insegnare a scrivere gli otto come due cerchiolini tondi tondi, ai fiori odorosi nel giardino completamente stravolto da erbacce, ma che a me piaceva così. Il grande cespuglio di fiori arancio e panciuti che mi facevano ombra.
      E ancora il parco giochi con l’erba fresca e la sensazione del vento fra i capelli, quando andavo forte sull’altalena.
      La parte di casa che non veniva mai utilizzata, con le tapparelle che facevano entrare deboli raggi di luce, e quel senso di mistero che provavo da piccola ad esplorare le stanze vuote.
      E luoghi dell’anima non si scordano e ci fanno rivivere emozioni che forse avevamo dimenticato di poter provare.
      E provo una leggera compassione per quelle persone che deridono questa nostra dolce nostalgia, perchè questo è il nostro passato. QUESTO, non il goal di Amauri, che tra l’altro non ho idea di chi sia.
      Non si deve sempre guardare all’oggi, pensando che sia più importante del nostro ieri.
      Senza passato non siamo nulla.
      Senza passato non avremmo un presente e non avremmo un futuro.
      Un bacio.

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