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venerdì 19 apr
  • E questo è solo l’inizio

    L’incipit. L’incipit è sempre faticoso, come in tutte le cose.
    Che sia un esame all’università, il primo giorno di lavoro, il primo appuntamento, l’avvio è il momento cruciale, se parti bene poi vai come un treno, se sbagli in partenza, beh, come si dice, parti svantaggiato.
    Sono stata definita “malata di troppa vita”, dal celebre testo dell’altrettanto celebre Lorenzo Cherubini, detto Jovanotti (no, niente citazione troppo forbite per adesso) e probabilmente è vero, lo sono. Il termine “malato” ha chiaramente un accezione tanto positiva, nel caso specifico, quanto negativa, ed è per questo che essere malate di troppa vita ha i suoi pro e i suoi contro.
    Corro. Corro sempre. Faccio mille cose al minuto, penso mille pensieri al secondo, non mi riposo mai veramente (tranne quando dormo, non sono un sicario, grazie a Dio) e se avessi la possibilità di esprimere 1 solo desiderio nella vita non sarebbe per la fame nel mondo, ahimé ( e qui rischio di apparire un po’ cinica), sarebbe il tempo: vorrei che una giornata fosse fatta di almeno 30 ore, 24 sono davvero troppo poche per fare tutto. Mi rammarico del fatto che noi italiani ci “svegliamo” sempre troppo tardi nella vita. All’estero i ragazzi vanno fuori dalle balle (di casa) già a 18 anni, sono indipendenti e cittadini del mondo sin dalla nascita. Per noi è diverso. Non per tutti, ma in genere l’italiano medio fa fatica, è coccolone, non si sposta facilmente. Tranne che per fare l’erasmus, ah beh no, certo, l’erasmus lo si fa anche in culandia, basta che ci si va a divertire un po’.
    Io non l’ho fatto, e, se devo essere sincera, per quanto sfotta tanto il fatto che oggi tutti, anche i più “fermi” del mondo”, vadano a fare l’erasmus, è l’unico vero rimpianto che ho. Perché poi alla fine, tutto dipende da come fai le cose, l’erasmus in fondo è un’esperienza fondamentale, parti e divertendoti impari un’altra lingua e conosci un’altra cultura. Io volevo essere cittadina del mondo da subito, sono felice di essere italiana (affermazione ardua al momento, lo so) ma volevo iniziare a muovermi prima, vorrei già aver fatto un sacco di cose… Ad ogni modo, per fortuna, “non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta” e non si smette mai di conoscere, e io mi auguro sempre di restare la spugna che sono, e assorbire, assorbire, assorbire, assorbire, fino a imparare tutto quello che posso. Ma la verità è che poi, tornando al discorso di prima, manca il tempo! Volevo diventare una pediatra, fino all’età di 15 anni ero convinta che avrei fatto medicina. Volevo diventare una ballerina, ma poi ad un certo punto ho finito il liceo e ho iniziato a studiare autonomamente senza i compiti a casa, e lì ho capito che, per quanto lo studio è una noia, volevo studiare per diventare qualcosa e lo studio, un minimo costante, mi prendeva un tempo che dava spazio ad un hobby, non ad una professione. Così la ballerina che era in me, piano piano, negli anni, si è andata ad accucciare in un cantuccio del mio corpo, lasciando spazio alla “pr”. Beh, pr, chiamiamola così, su! Volevo viaggiare tanto. Voglio viaggiare tanto, e così, ho ritagliato spazio a qualche mese di vagabondaggio, mai fine a se stesso (mai!), un corso d’inglese a Londra di qua, uno stage in pubblicità di là. Ed ecco la laurea. 109/110. Simpatico, no? Io sono fierissima del mio voto di laurea, è la riprova che sono brava senza essere una secchiona (con tutto il rispetto per i 110, le lodi e quant altro). La tesi è un capitolo a parte della mia vita, figurarsi se stavo ferma a casa a farla, sono partita e sono andata a Radio Deejay, ho bazzicato là dentro per una decina di giorni e sono tornata. Così, intanto, i miei contatti sono aumentati sempre di più in questo strano mondo dentro il quale, volente o nolente, ormai mi ritrovo. A Palermo Teatro Festival, a Milano ufficio stampa per lo spettacolo.
    Ma cosa voglio?
    Il nuovo mood della mia mente malata, attualmente, è l’America. Mi sono detta, “se non vado all’estero adesso per un po’ quando vado?”, il fatto è che sono entrata nel magico mondo del lavoro, e devo trovare il momento opportuno.
    Sono a Milano, alla ricerca di mille stimoli, anche se il mio attuale ufficio stampa mi prende corpo e mente per 11 ore al giorno, difficile fare tanto altro. Ma il mio cuore è ovunque, e batte al ritmo di tecno. Che posso fare?
    Palermo resta il principio, e voglio che sia la fine…le radici che ho le mantengo solide. Sento una mancanza che mi rende un po’ apolide. Amo la mia terra, amo una città che non riesco più a vedere arida, mi sembra stupenda! Colorata, profumata, piena di cose nuove da fare, da vedere, da guardare. Voglio solo acquisire un’esperienza maggiore, che a casa, protetta e vezzeggiata da conoscenze troppo dirette, non potrò mai acquisire a pieno, magari al 90%, e io voglio il 100%! Tornerò. Torno sempre.
    E questo, per il momento, è quanto.

    Cassate da Milano
  • 69 commenti a “E questo è solo l’inizio”

    1. il fatto che una perosna abbia molti interssi sicuramente è un fatto positivo,
      ma eccedere sicuramnete è dannoso.
      ti consiglierei di fare un esperimento in due giorni:
      il primo giorno recati ad un ristorante di Milano ed ordina contemporaneamente tutte le cose che ti piacciono e dopo prova a mangiarle, penso che potrai apprezzare solamente il gusto delle prime pietanze;

      il secondo giorno fai un po di digiuno
      perndi l’areo, torni a Palermo e dopo una boccata d’aria di Punta Rais va manciati un panino chi panelli, vedrai la goduria!
      Ciao, torna presto.

    2. All’ennessina rampante e roboante apolide cittadina del mondo globale, alla quale non basterebbero giornate di 30 ore, dedico un frammento dalla “Lentezza” di Milan Kundera:
      “In un lampo tutto il suo passato gli appare non come un’avventura sublime, ricca di avvenimenti drammatici ed eccezionali, ma come il minuscolo frammento di una accozzaglia di eventi confusi che hanno attraversato il pianeta a una tale velocità da impedire a chiunque di distinguere la fisionomia…”
      D’accordo andare dietro la carriera, rincorrere gli impegni professionali, gli affetti, gli interessi ma tutto con la dovuta e “relativa” lentezza, che ci dia la possibilità di apprezzare, immagazzinare e metabolizzare gli eventi della nostra vita. Perchè essa non diventi un insignificante sussegguirsi di immagini slegate…come in un blog televisivo. Saluti

    3. Capisco che “l’ottimismo è il profumo della vita” ma:
      a) 109/110 significa semplicemente che il giorno dell’esame di laurea hai tamponato l’auto del presidente di commissione
      b)Se i “contatti” di radio deejay sono la Panicucci e Platinette c’è poco da stare allegri
      c) Per ricercare mille stimoli non serve andare a Milano, basta la dolce euchessina
      d)”Palermo resta il principio, e voglio che sia la fine” è una frase che ho già letto da qualche parte. Non ricordo se ai Rotoli o ai Cappuccini.
      e) “Tornerò. Torno sempre.” suona tanto come una minaccia.

    4. Toccanti, e divertenti, più i commenti che il testo! L’autrice scuserà la franchezza, tutta panormita..

    5. Cara Claudia..me l’aveva detto Alfio che eri a Milano!…
      E’che molti di noi, nati negli anni 80, siamo così. Cresciuti con la consapevolezza “lavoro non ce n’è”… e allora sbracciarsi, inventarsi la vita, è divenuta la nostra prerogativa.
      Non è di solo lavoro che tu parli, lo so bene, conosco quella voglia di fare e di dire che ti pervade. Forse è scegliere la propria passione, per me e te “comunicare”, a rendere liberi.
      Ad ogni modo un bacio a te e salutami Milano…
      Stasera sarò in giuria per Shock Sound (a proposito tutti invitati, è un contest musicale, domani ci sarà anche Nicolò Fabi)proprio al Montevergini… 😉
      Svv.

    6. Ma io non ho capito: è un resoconto di vita, un manifesto politico, o la cronaca dell’accoppiamento di due ghepardi scattiati a cento all’ora?

    7. Roberto potrebbe benissimo essere anche uno di quei servizi di “Medicina 33”:
      >

    8. Roberto potrebbe benissimo essere anche uno di quei servizi di “Medicina 33″:
      Sono stata definita “malata di troppa vita” …ero convinta che avrei fatto medicina … Il mio cuore è ovunque, e batte al ritmo di tecno. Che posso fare? (dormire no eh?)…”se non vado all’estero adesso per un po’ quando vado?” (e gira e rigira si ritorna alla dolce euchessina)

    9. ora ke sappiamo della tua vita la visione del mondo è cambiata.

    10. onestamente non riesco a comprendere se
      siete invidiosi di codesta dolce biondina? o forse non facendo parte di una certo giro le date sopra (claque al negativo) per chissà quale futile o puerile ragione. Booh !

    11. questa Claudia non so proprio chi sia…ma mi ricorda molto un personaggio dei filmetti isterici di muccino!

    12. E’ proprio vero che il tempo non basta mai… ci sono sempre mille cose che andrebbero fatte, che aspettano di essere vissute. Bulgacov, e se anche fossero Platinette e La Panicucci i suoi contatti?? Ciò che importa è essere felici di ciò che si realizza… e poi tutti sognano di tornare… meno male che questo in alcuni casi non si realizza! PT

    13. Dica 33, signorina, dica 33. Abbiamo recuperato la puntata di Luciano Onder “Tecniche di rilassamento” e siamo qui per aiutarla. Certo, il frastuono della radio, le urla di Platinette, la metro di Milano, il 109!!! No … no … stia calma … non faccia così … ha ragione lei … no, non è sfiga … significa essere brave senza essere secchione … poverini quelli da 110, per non parlare di quelli cum laude, che vita grama, che aspetto triste … è come dice lei, ma stia calma.
      Allora, indossi abiti comodi, si sdrai sul divano a luci soffuse. Chiuda gli occhi, faccia un respiro profondo. Trattenga l’aria per tre secondi. Espiri lentamente contando fino a cinque. Usi il naso per inalare, la bocca per espirare. Si concentri sulla respirazione e provi a fare l’esercizio per dieci minuti. Mentre espira, cerchi di liberare la mente da problemi e preoccupazioni … pensi che il massimo voto conseguibile ad una laurea sia il 109, oltre non c’è nulla, che è stato meglio non aver fatto il medico perché sai, per la fretta di ricucire, si perdevano un sacco di bisturi. Si rilassi e diluisca il tempo.
      Andare in America? Buona idea, e se non dovesse avere il tempo di scriverci subito … aspettiamo!

    14. maurizio, sono sicura che se a crivere fosse stato un uomo e il mio commento fosse (e sarebbe) stato lo stesso tu non avresti ipotizzato velature non troppo mascherate di puerile invidia. ciao dolce biondino 😉

    15. e per fare pace stasera tutti al montevergini :)ciao

    16. Io passo (al Montevergini) opportunamente camuffato da me. Non vorrei mi si riconoscesse subito. A che ora? Da che ora?

    17. Dalle 22.00…

    18. Gentile Maurizio Gambino anzichè limitarti a banali ed inconsistenti chiosature(“invidia di codesta dolce biondina”, “non facendo parte di una certo giro le date sopra”…) spiegaci perchè le argomentazioni che altri si sono sforzati di esporre sono “futili” e “puerili” mantre le tre parole da te scritte sono da prendere come verità rivelata. Grazie. Saluti

    19. È capace che al montevergini ci vengo puru io, e mia moglie

    20. annie troppo simpatica.

    21. PT … bulgakov non si scrive con la “c”.
      Confessa anche tu frequenti la Panicucci!
      🙂

    22. Grande Claudietta!;)

    23. ahahha!! Si Bulgakov… qualche volta la frequento!! (chi non ha una Panicucci nella lista dei suoi “amici”?? 🙂 )Dopo avere inviato il commento mi sono accorta dell’errore… ma ormani era fatta! Speravo che non se ne accorgesse nessuno. Ed invece…

    24. Maurì, questo – vuoi o non vuoi – è un palcoscenico. Pretendere adesione incondizionata a tutto sarebbe incostituzionale

    25. E poi sfatiamo un luogo comune. Anche i sicari dormono.

    26. Continua su questa strada e l’esistenza ti sara’un po’ piu’ dolce anche nei momenti piu’ difficoltosi, quelli che la vita non risparmia a nessuno. Bella presenza, come tante altre, su questo blog.

    27. ..la Guida Monaci..

    28. ma, nella vita, a cosa mi serve questo post (o spot, o tops of the pops)? aveva ragione angelica.

    29. grazie a mamma, papà e fratello!

    30. Ma perchè chi scrive in questo Blog è un super-impegnato-laureato-editor-giornalista-cronista-mondano-etnografo in 200mila progetti sparsi per il mondo?
      😉

    31. Perchè così è tutto più cool!! 🙂

    32. ehehe…hai ragione, ma siamo sicuri che “cool” non sia sinonimo di “snob”?

    33. RobPug io credo che le critiche (e su di Te ne fanno tante) siano costruttive, talvolta…. ma gli sfottò !!!!
      .
      Mari…non lo so ! Può darsi che avevi ragione ma Ti dico solo può darsi 🙂 Ps. Avevo un cartello : Cercasi MARI disperatamente….. ma nn Ti ho trovata. Dov’eri imboscata??? Ps. Sono tignuso altro che biondino…..
      .
      Annie, secondo il mio modesto parere, il Tuo commento era il più accettabile di tutti e non capisco perchè ti sei sentita pizzicata. Ah booh !!!!
      .

    34. …”Il nuovo mood della mia mente malata, attualmente, è l’America.”….
      vi prego… sono senza parole….

    35. Ma chi l’ha detto che le critiche devono essere costruttive? Poi, uno reagisce come vuole. E se vede malafede può cafuddare

    36. Claudietta,
      vai in USA, nuova esperierza che non potrà che arricchire e aumentare le tue esperienze personali e professionali, e se vorrai … tornerai !
      un bacio,
      Luca

      Ps_ fammi sapere dove, che vengo a trovarti !

    37. che noia! milano milano milano! trovare lavoro a milano è troppo facile, la sfida di una vita potrebbe essere affermarsi a palermo.
      saluti

    38. aner, si vede che nel frattempo ceh cerchi di affermarti (possono volerci anche anni per entrare in un callcenter) c’è qualcuno alle tue spalle che può supportarti economicamente.
      beata te.
      si va via da palermo il più delle volte per necessità, per voglia di non gravare sull’economia di genitori che hanno fatto una vita di sacrifici.
      non farla troppo facile…perchè non è così.

    39. è pazzesco come, pur di parlare, certe bocche partoriscano minchiate. minchiate si può dire?! avranno chiesto a claudia di raccontarsi e di parlare di palermo e soprattutto del rapporto che ha lei con la sua città, proprio a lei che come tanti la ama molto spesso da lontano. l’ha fatto, si è raccontata, ha raccontato. quello che vuole claudia evidentemente sta un pò a palermo, un pò a milano, un pò a new york, un pò a barcellona…e allora?!? bha! quello che fa non importa, importa il fatto che fa quello che vuole fare e dà valore al tempo non sprecadolo e io questo glielo invidio. perchè io come molti e come molti di voi…sono una perditempo. vi siete bloccati sulle parole più futili che ha scritto, radio dj e cazzate varie, non sapendo che dire, vi siete usciti platinette e la panicucci, quando dietro ai racconti c’erano sentimenti emozioni e voglia di realizzarsi. e il 109 su 110 claudietta è un votone bestiaaaaaaaaale. ciao frizz.

    40. ma mai come il mio 110/110 senza lode.

      questo modo di appricarsi è assurdo, condivido anonima c.

    41. ….” La tesi è un capitolo a parte della mia vita, figurarsi se stavo ferma a casa a farla”…
      sto solo citando….
      sul fatto dei “perditempo”, inviterei a parlare per sè e non per gli altri…

    42. é l’unico articolo ad avere 40 e passa commenti…pensate quello che volete, è giusto così ma come sempre, nel bene o nel male, Claudia riesce a “provocare” qualcosa…

    43. Anche un “autista” al Pinguino riesce a “provocare” qualcosa … ma non c’è d’andarne fieri.

    44. Bulgakov , non so a lei ma a me il ” Tornerò. Torno sempre “, mi ricorda “Andate!… Ci rivedremo nella jungla.” di Salgariana memoria…
      bello il riferimento all’autista del Pinguino….

    45. Ma che problemi avete?
      Spazio ai commenti ma sembra che criticate tanto per criticare…vi fate i complimenti tra di voi per le varie battutine..? Questa non è critica costruttiva…

    46. Vicky……..avevo scritto questo post :

      onestamente non riesco a comprendere se
      siete invidiosi di codesta dolce biondina? o forse non facendo parte di una certo giro le date sopra (claque al negativo) per chissà quale futile o puerile ragione. Booh !

      Condividi vero?
      Poi l’autista magari se lo bevono “gli invidiosi” per digerire l’acitu chi ci fici…….per parlare cosi’ tanto per parlare…..:):):)

    47. E comunque ciò che “provoca” un autista è liberatorio, catartico quindi da un certo punto di vista…se ne potrebbe pure andare fieri…E dai!..

    48. Sì, l’ho letto…condivido e con questo penso che non per forza si deve essere d’accordo con tutto ciò che “la dolce biondina” scrive in questo articolo…ma tutto sto veleno?…forse troppi autista..l’esagerazione a lungo andare nuoce…

    49. posso assicurare da parte mia che non c’è alcuna invidia.
      I miei commenti, o meglio l’evidenziare alcune frasi scritte, volevano solo sottolineare l’enfasi di quello che era stato scritto…un pò troppo sopra le righe per i miei gusti.
      Ribadisco che non è necessario avere le stesse idee, e comunque rivendico il diritto, aldilà di certe battute, di critica.
      quando si scrive,più di quando si parla, bisogna stare attenti alla scelta delle parole, alla forma adottata, al contesto a cui ci si rivolge. A mio parere le frasi evidenziate erano e restano infelici. Vi pregherei di rileggerle obbiettivamente, e di valutare se , in altri contesti, non vi sembrerebbero da rimarcare.
      Comunque auguro a Claudia di raggiungere tutti suoi obbiettivi,e spero di avere sufficientemente chiarito il mio punto di vista.
      (anche perchè non ritornerò più sull’argomento)
      Saluti

    50. il mio “perditempo” non era riferito all’universo intero. ma solo a chi se lo sentiva addosso.
      quindi è stata un’inutile sottolineatura.

    51. … “e questo é solo l’inizio” lascia presumere che ci sia un seguito. Non voglio scagliarmi contro una persona che ha scritto peccando forse solo di semplicità, limitandosi a dire quello che cuore e mente le dettavano in quel momento ma un consiglio vorrei darlo a Claudia: tutto questo va bene, anzi benone, ma perché tu esca fuori da una scrittura forse più adatta a un diario personale o a una lettera all’amica/o del cuore forse dovresti farci meglio intendere a quale riflessione, considerazione, semplice piacere o minimo interesse dovrebbe portare noi che leggiamo il pezzo che tu scrivi. Auguri per il tuo futuro

    52. …x maurizio gambino… una volta mi sono imbattuta nel tuo blog, ho visto le tue foto…e so perfettamnete che non sei un biondino…(sono ironica spesso vedi?!)peccato che non ci siamo visti ma c’era troppa confusione quella sera al montevergini.. vedo che continui nel pensare quello che avevi scritto…questo mi fa pensare che allora dovevamo proprio cercare di vedereci quella sera…cosi’ per dirtene 4 di presenzaaaaaaaaaaaaa…ahah 😉

    53. Non mancherà occasione se il caroRosalìo organizza qualche altra festa in maniera diversa però……;) cmq la “dolce biondina”, quella vera però se la tira…..Fosse che forse l’anti claque ave raggiuna?????? 🙁

    54. Ci stiamo pensando…

    55. Il fato ha voluto che il caro Rosalio “mi abbia pubblicato” proprio mentre subivo un arduo trasloco, quindi niente connessione. Ma adesso eccomi…quatta quatta..in silenzio..in ritardo,si, ma meglio tardi che mai..e vi scrivo, dopo tanto chiacchericcio su una cosa cha appartiene a me, per dire la mia dopo che voi avete detto la vostra! E non posso che..ringraziarvi..ringraziare chi ha attaccato e chi ha difeso. Si, si, ringraziare.Perchè, come ha detto qualcuno, 50 post sono 50 post! E mi pare che qui parliate tanto ma nessuno di voi ne ha mai ricevuti così copiosi!
      Controbattere a tutti è difficile. Posso solo dire: che la Panicucci ha lasciato la radio da un pezzo,che snob è un termine che non solo poco mi si addice (ma questo non potete saperlo), ma non è un concetto che trapela dal testo, che la mia non era una recensione alla Magda Poli, era solo un “ciao, questa sono io e questo è il mio stile di vita, quanti si rivedono in me? E quanti no?”. Ma forse un blog che si rispetti funziona così, e io non sono un’assidua frequentatrice come voi. Non posso quindi che mandare un saluto a Waves65 che proprio non si dava pace che fossi così d’infelici espressioni (addirittura?) a Bulgakov e alla sua pungente ironia (peccato nn esserci incontrati al Montevergini)e a Mari, che grazie alle mie parole ha una visione del mondo diversa (…)I grazie più sentiti a tanti, ma se mi metto a fare nomi..anzi, nickname!
      E adesso sfido tutti a prendere altrettanti post su un pezzo su se stessi.

    56. Claudia, non credo che il numero dei post sia poi così qualificante (dipende anche che c’è scritto dentro) e questa non è una sfida di popolarità, o una singolar tenzone dello struscio telematico. Ma la tua precisazione mi conforta: non mi ero sbagliato. Ciao.

    57. e come disse qualcuno : cuinnutu io a quannu m’immischiu cchiù !!!!!! Rosalìo come si fa a scrivere un post? E se poi non mi si fila?:( faccio mala fiura???? 🙂

    58. Se Tony si decide ci vediamo alla festa di Rosalìo … sarò quello vestito da confetto falqui

    59. mah..claudia ma come fai ad essere fiera del fatto di avere ricevuto 50 commenti (e non post) che per lo più ti prendono in giro o criticano il tuo post? Ok avrai pure fatto parlare di te..Ma non credo che tu abbia dato un contributo così costruttivo e fondamentale alla discussione su Palermo che questo blog vuole generare.

    60. madonna figli miei!…non siete normali! c’è gente che critica in maniera divertente limitanodsi a dire la sua, ma c’è gente proprio acida che critica tanto per criticare!
      inner sanctum, credo che in fin dei conti possa sentirsi fiera perchè, come si dice, meglio la critica anche se negativa e come la chiami tu “la presa in giro” (sottolineo INFANTILE),all’indifferenza più totale. e poi, visto che parli di contributo costruttivo, la tua è forse una critica costruttiva?! l’intento unico di tutti i post su questo sito, che tu sappia, è di dare un contributo costruttivo e fondamentale alla discussione su palermo oppure ci sono articoli che trattanto temi più “impegnati” e altri che trattano temi un pò più frivoli… in ogni caso dal mio punto di vista, ripeto, sono stati espressi concetti quali tempo, impegno e ambizioni in un racconto scritto in maniera personale e quindi informale che a palermo sicuramente faceva riferimento.
      ma bisogna criticare le cose, io credo, sia positivamente che negativamente, per quello che sono, non si può paragonare un racconto tipo questo, all’articolo che parla che ne so…del petrolchimico di gela. ma sono cose che non dovrei neanche sottolineare, dovrebbero essere scontate…ma questo è un errore di valutazione che faccio io quando penso che esista davvero qualcosa di ovvio e scontato.

    61. Mi ostino a rispondere a commenti che non credo vogliano veramente una risposta. Ma visto che qualcuno si batte anche per me, lo faccio più per la cara anonima c che non per altro. So che non è una sfida, so che non è una gara, so che è più importante la qualità che la quantità (e questo in molti campi),so di non aver dato il contributo che mancava a Palermo per diventare “la città più cool d’Italia” (anche perchè, suona un recente slogan, lo è già), e non solo lo so, ma l’ho anche scritto! Come cercava di spiegare anonima, oltre alle mille cose sane che ha detto, non tutto deve essere allo stesso livello dell’apologia di Socrate. Inoltre, ribadisco personalmente, ma se non prendi la vita, ogni tanto, non dico sempre, con un pò di ironia, come campi? Abbiamo altri argomenti che richiederebbero molta più attenzione e spazio, nel mio commento di risposta ho ironizzato sul fatto che cmq il mio post ha suscitato tanti commenti anche se poteva non essere calcolato granchè! E ancora ripeto, non apporterà chissà quale surplus a palermo, ma di certo poteva essere un input per parlare di noi e della nostra situazione in una città che dal resto del mondo è ancora vista come “indietro”, ma che noi vediamo avanti. Il mio concetto del ritorno a casa era legato a questo, qui alcuni mi guardano basiti quando dico che voglio imparare delle cose e tornare giù, quando a me sembra la cosa più bella del mondo. Ma comunque ragazzi, che vi devo dire. Andiamo avanti. Ciao.

    62. parlo in italiano non vi preocupate solo che o scritto lemail in francia

    63. E questa la chiamate fuga dei cervelli?

    64. Ancora che aspetto te per la stanza a Milano…

    65. apolide delle province italiane ahaha..essere senza cittadinanza, davvero, non è così utile..

    66. galline in fuga…altri che fuga di cervelli!

    67. Discorsi sconclusionati come in questo (ed i post dell’autrice in replica ai commenti) “come si chiama” ne ho letti pochi in vita mia. Pertanto è una laureata (109), sicuramente è finora l’utente più narcisista di Rosalio.
      Se voleva dimostrare che a Palermo “siamo avanti”… sarebbe stato meglio evitare.
      Si fermi ogni tanto… per riflettere!
      Non potrei neanche definirla una pagina di diario di una tredicenne, perché in quei casi, in genere, si capisce, si intravede, si intuisce, o è ben esplicitato il motivo per il quale la tredicenne scrive…
      P.S. comunque già 5 anni fa c’era bella gente che commentava su Rosalio, ed è divertente ancora oggi leggere i commenti. A proposito, Gambino era un utente “interessante” 😀 (anche negli aggaddi…)

    68. Quoto Bulgakov su dolce euchessina e autista, proporre all’autrice un’acchianata a piedi, ultimo pezzo a ginocchioni, dalla Santuzza…fa miracoli…davvero…

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