Un paio di volte amici tour operator mi hanno riportato di turisti che, in cerca di “tipicità siciliane”, gli hanno chiesto di vedere “i mafiosi”. Sembra che qualche organizzatore di escursioni senza scrupoli si sia spinto a organizzare finte imboscate di bande di picciotti che francamente riducono il fenomeno a qualcosa di folkloristico, mentre la mafia è una cosa seria. E terribile.
Il connubio mafia e turismo è qualcosa per cui rabbrividire. Non la pensano come me (però si giustificano nel nome della sensibilizzazione contro il luogo comune…) i catanesi che organizzano il Padrino mafia tour, portando turisti in cerca di avventure a Savoca, sul set che fu de Il Padrino. Adesso, però, è toccato a Palermo.
I turisti che scendono dall’imponente Voyager of the seas (enorme, ha persino la pista da pattinaggio e la parete da arrampicata!) si sono visti accogliere da un finto mafioso con abito scuro, cappello bianco e occhiali da sole. Dopo uno scambio di parole viene scattata la foto ricordo con Monte Pellegrino sullo sfondo. Un bel trofeo! Continua »
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