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giovedì 18 apr
  • La meglio parola

    Fino a che si cunta è niente. Si dice così, perciò…parliamone! Certo, ci vorrebbe una premessa sull’amore “questo sconosciuto” e sul fatto che non si impara mai, che niente è definitivo e bla bla bla. Non me la sento di fare sta premessa. Lo confesso, un poco m’abbuttò. Voglio prendere la parte divertente che c’è dietro ogni lasciatina in Sicilia (e mi sa nel resto del mondo, ma meno colorita). Intanto l’imbarazzo che coglie il/la diretto/a interessato/a (lasciato/a o “lasciante/a” poco importa) nell’atto della comunicazione ufficiale. Che di solito avviene perché ti chiedono “Ma Bastiano/a come sta?” e tu sospiri e balbetti “ehm…veramente non lo so…”. Tutti, (naturalmente amici veri a parte, che sono quelli già giunti in tuo soccorso nella fase UNO che è la più drammatica, quella in cui dichiari che mai e poi mai avrai accanto qualcun altro/a e che ti attende un futuro di solitudine, disperazione e vita grama) ma proprio tutti i conoscenti (nella fase DUE che è quella del “devo pur lavorare e uscire di casa”) si sentono in dovere di consigliarti qualcosa. Non sanno niente, non siete mai usciti insieme, sapevano solo che stavi con qualcuno ma le reazioni sono molteplici e i tentativi di aiutarti ammirevoli, come bella tradizione sicula prescrive.

    • L’INCREDULO: “Ohhhhhhhhhh (occhi strabuzzati) mi dispiace, ci sto rimanendo (e tu pensi magari ci rimanessi, almeno ti zitti). Ma eravate tanto sapuriti!. Ecco, caro interlocutore, prima di parlare fatti venire il dubbio che forse tanto sapuriti non eravamo sennò stavamo ancora insieme!
    • L’INVESTIGATORE: Ma sicuro non ha un’altro/a? Al posto tuo verificherei. Che ne so, mi apposterei sotto casa un due giorni (come no, magari mi metto l’impermeabile, il cappello e gli occhiali per mimetizzarmi, anzi no direttamente la mimetica, le foglie in testa e mi tingo la faccia a strisce marroni, fa più figura).
    • L’AMICONE: Ti abbraccia e dice Niente si può fare? Riflessione, seguita da un’idea meravigliosa Non ti preoccupare ci penso io, dammi il numero! È una fase sicuro. Ma cu si? Un mago? Ci parli tu? Quello che io non ho capito in mesi, anni di relazione lo devi capire tu, in una telefonata?
    • IL CURIOSO: (specie peggiore) ah, capisco, ma dimmi, dimmi, COME MAI? PERCHÉ? Minciga (come direbbe il mio T9) vuoi sapere da me perché? Ma ti sei lasciato/a mai? Solo a me capita? Non lo sai che spesso i motivi sono inturciuniati e si capiscono dopo anni (in cui, tra parentesi, avrai sprecato occasionissime perché eri depresso per la storia finita male). Se non sei bravo a defilarti, ti inchioda con domande a mitrglietta.
    • L’OTTIMISTA: Vedrai che fate pace. (Ma perché siamo sciarriati?) E anche quando non fate pace…e qui l’ottimista fa un sospiro ed esclama la frase magica, quella che nessuno, in questi casi vorrebbe sentirsi dire SI CHIUDE UNA PORTA E SI APRE UN PORTONE. Ho chiuso più porte io che un custode di musei…e purtuna ancora non se ne sono visti.
    • IL FATALISTA: figghio/a mio/a si vede che non era destino! (Certo scomodiamo pure il destino).
    • IL COLPEVOLISTA: all’udire la notizia ti apostrofa con frasi del tipo ma che hai combinato? Sempre tu sei? Tu vorresti sprofondare ma lui ha deciso che è colpa tua…
    • L’ORGANIZZATO: Non ci pensare più. Ora ti presento un mio amico/a, i-n-t-e-r-e-s-s-a-n-t-i-s-s-i-m-o/a! Si chiama Nofrio/a. Se gli fai notare che non ti va proprio e che già te l’aveva proposto un anno prima e che gli avevi detto che forse non era il caso, dati i tre figli da tre precedenti unioni, dice ma scusa! È usato sicuro! Che puoi fare se non dire grazie ci penserò?
    • IL DEVOTO: Gesù, Giuseppe e Maria (segue segno della croce). Quello che possiamo fare è pregare affinché il Signore metta sulla tua strada quello/a giusto/a. Mentre lo dice ti tiene le mani e ti promette che ti dedicherà il Rosario della sera. Di solito segue un silenzio mistico, in cui continua a tenerti le mani e tu non sai come scappare perchè al cospetto della Santissima Trinità, invocata come ultima spiaggia, (non sarà esagerato disturbarli per ‘ste cose?) un poco ti scanti.
    • LO PSICOLOGO: non dice niente per 10 minuti in cui tu ti illudi di avre trovato quello intelligente che se la chianta poi, all’improvviso, ti fa qualche domanda strana del genere Ma i suoi com’erano? Ma aveva animali? Per poi dirti…mmm comunque lo avevo capito fin dalla prima volta in cui l’ho incontrato/a. Non era cosa tua. Troppo sfuggente. Dirlo pure a me in tempo no, vero?
    • IL MARPIONE: dulcis in fundo, non manca mai chi vuole cogliere la palla (è il caso di dirlo, visto che qualcun altro/a l’ha mollata) al balzo. Ti incontra e ti chiede come stai? Nonostante tu risponda bene lui si sente in obbligo di dire ma lo sai che quando ti lasci, sei più bello/a? Qui davvero nessuna risposta.

    Ce ne sarebbero altri, ma mi fermo qua. Spero che concorderete con me nel dire che, anche se il siciliano non ce la farà mai, perché (per fortuna!) a turno siamo ora da una parte ora dall’altra, in casi del genere la meglio parola sarebbe quella che non si dice.

    Palermo, Sicilia
  • 42 commenti a “La meglio parola”

    1. beh…per ‘ultimo “tipo”: si nessuna parola…ma una testata assestata sulle gengive…ci sta?!?!? 😉
      un bacione

    2. SANGU MIUUUU…Maria…
      quindi Vi siete lasciati?
      e come mai?
      se vuoi io sono quì…
      🙂

    3. futtitinni…
      amunì ca nni ema fari un bagnu a mari accussì senti u sangu ca curri ancora chiu’ forti nna i vini

    4. Ah, l’effimera consistenza delle relazioni costruite sui social network… 😉

    5. Il problema è che nessuno si fa i fatti propri.
      Chissà perchè a Palermo ognuno si sente in diritto ed in dovere di dire sempre la sua…
      Siamo tutti “tuttòlogi”… 🙂

    6. ” E quando andresti via ? ” ” Oggi stesso “. Lei si alzò, dopo aver detto queste parole, e senza più curarsi di me, che stavo chino, con la testa tra le mani, uscì dalla stanza. Non mi aspettavo questo, e per un momento rimasi attonito e quasi incredulo. Poi guardai alla stanza ed ebbi una sensazione strana, agghiacciante per la sua precisione : il distacco era già avvenuto e la mia solitudine era già cominciata. La stanza era la stessa di quando lei, un’ora prima, si era seduta sul divano, eppure, come mi accorsi, era già tutta diversa. Era come, non potei fare a meno di pensare, se una dimensione se ne fosse andata. La stanza non era più quella che avevo veduto finora sapendo che lei c’era: ma quella che avrei veduto chissà per quanto tempo con la consapevolezza che lei non c’era più nè ci sarebbe stata mai più.

    7. Maria.Come sempre..10 e lode!

    8. Che dire …l’umorismo geniale,malinconico,esilerante della Cubito non perde la sua verve..neanche in un momento difficile come questo.Cosa sono d’altronde intelligenza e sensibilità se non far nascere dal dolore profondo un sorriso liberatorio? E allora,dato che dopo la fase Uno e Due…arriveranno la tre,la quattro,la cinque ecc…e si ricomincerà : diversi,cambiati,arricchiti(magaridisillusi)ma,ancora una volta,cresciuti…il mio pensiero per te ,Cara Marì,è quello di un NUOVO,FATICOSO,MERAVIGLIOSO INIZIO!!! 🙂

    9. Maria, io mi sa che in qualche categoria rientro…
      proprio stavolta 🙂

    10. Vabbè Marì, c’è pure chi .. se l’era ..”squarata” e ..si muzzicò a lingua. 😀
      Però … ora che ci penso …miiii chiffà ora ricominciano i sogni coi campi di cucuzza?
      A mare siemu!
      😀

    11. Per onestà intellettuale e per difesa di categoria ( non sapendo e NON volendo sapere)
      Un pensiero affettuoso vada anche …
      BASTA la frase finisce così, vada anche!
      ;-D

    12. @Monachella No! Era privato…
      @Goku: le cucuzze mi saranno indigeste per un po’;-)

    13. Noooo! Ci sto rimanendo!

    14. Per un po’ a chi mi tormentava in un mio (non lontano) passato, rispondevo: “si chiude una porta e ………………………………………………………………………………………………………………. ci metti il lucchetto!!!”

    15. PS.
      Bravissima Maria!!!!!
      Applausi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    16. Concordo pienamente per il lucchetto!;-)

    17. …si, ma c’è anche un’altra via: “come stai? e con pincopallo tutto bene?”…..”BEEEENISSIMOOOOOO!!!!…. si si te lo saluto…ciao eh!!!!…scusa ma vado di fretta!!!!” 🙂

    18. A quando un post sulle “scuse” (o presunte tali) sulle motivazioni fantastiche (manco fosse un’assenza per il tema d’italiano) addotte per giustificare la fine di un rapporto, tipo “mi manchi ma non come mi aspettavo”?

    19. Dopo essermi lasciato dopo una lunga storia eccoli immancabili 2 inviti di matrimonio con tanto di nome sulla busta e giu’ li a spiegare … uffaaaaaaaa

    20. Io l’avevo detto che era una cosa nutuli!

    21. Agneddu e sucu… e finiu ‘u vattiu!!

      Marì, sei troppo forte!!!

      Saluti da Malta!

    22. Il post è BRILLANTISSIMO e AZZECCATISSIMO e DIVERTENTISSIMO come sempre…
      Brava…:-)
      per il resto SENZA PAROLE…
      🙁

    23. A.A.A. AGENZIA MATRIMONIALE OFFRESI!!

    24. Maria sei sempre divertente. Non capisco perchè però, e magari non è il tuo caso lo ammetto, quando qualcuno che ha fede e fa il sacrificio di trasmetterla viene sempre preso per un bigotto o un mistico. Lo so, i “mistici” (qualli a cui stiamo pensando entrambi in questo momento) esistono e anche troppi direi. Ma negli ultimi tempi si tende a vederli anche dove non ci sono. Non sarà diventato un luogo comune, una mancanza di rispetto? Io sono un uomo di fede ma devo dire che gli altri spesso mi reprimono, mi mettono a disagio fino al punto quasi di farmi rinnegare, come Pietro, la mia confessione. Credo proprio che si stia tornando alle prime comunità cristiane clandestine e perseguitate. Questo non è giusto. Fammi sapere che ne pensi se ti va.

    25. temo di rientrare nella categoria dei curiosi…
      saluti da Mestre!

    26. @ Cittadino n.76345…anch’io ho fede e mi aiuta, non mi permetto però di “imporre” quello in cui io credo…

    27. Cena di arrivederci prima della mia partenza per lavorare all’estero. Tavolata di 15 persone. Il mitico Tony a un certo punto dice: “Dai Ali, non sei contenta, adesso sarai più vicina all’amore tuo (n.d.r. anche lui lavora all’estero)”….silenzio tombale della sala. Qualche attimo di imbarazzo totale e l’Amica (di quelle da fase 1) dice “Emh Tony veramente si sono lasciati”. Il povero Vanni diventa rossissimo, poi blu e dice “Scusa io non ne sapevo nulla, ma come mai? che è successo?”. E io penso, si certo ora ti racconto tutto per filo e per segno davanti 15 persone, e sospirando dico “Lasciamo stare, storia lunga”….Adesso rido troppo quando ci penso 😛 (lì per lì non proprio data la lasciata “fresca”!)

      Ali

      p.s sei sempre la migliore

    28. Maria sei grande come sempre!!! il mio ragazzo mi ha lasciato proprio un mese fa quindi la cosa è bella fresca…ma sono passata alla tua fase due 🙂 e guarda, hai proprio ragione!!! 🙂 🙂 … “si chiude una porta e si apre un portone”….si, per sbatterglielo in faccia a chi te lo dice ahahahahahah!!!
      un bacio!
      Veronica:)

    29. cara maria saro’ fuori dal coro ma devo registrare che col culo che ti ritrovi anche questa volta ti sei salvata. sappi,comunque, che soluzioni definitive a malesseri temporanei sono assolutamente deleteri per la vita stessa.questo io,al momento, ho capito.
      grazie per avermi letto,piero.

    30. Pierino….ma lo sai che inizio a pensare che hai ragione?

    31. amore che vieni, amore che vai…

    32. Forza Maria: “il destino non esiste, l’amore manco, ma la cucuzza sì”

    33. io per non sbagliare, passo per “malarucata”, ma non chiedo mai niente di nessuno..se poi il/la conoscente dice “sai ieri con Pinco Pallo siamo stati a scegliere la cucina” allora mi lancio ” ah bene, e come sta?!!”..sembro “grevia”, ma mi evito i portoni in faccia 🙂
      Brava Maria!!

    34. allora il meglio commento è quello che non si lascia?

    35. Si Detu 😉

    36. Il “minciga” era un diamante incastonato in un collier di perle. 🙂

    37. Maria, purtroppo non parlavo di una fede imposta ma tutto il contrario: una non fede imposta. Ma va bene lo stesso. Complimenti per la simpatia dei tuoi post. Ciao.

    38. Anche se ho letto in ritardo…
      la penso come Monachella79: rientro di sicuro in una di queste categorie…ahimé!
      Tra lo psicologo e l’amicone….della serie: meglio perdere che straperdere…meglio prima che dopo….meglio stare zitti, che è meglio…
      🙂

    39. bravissima.., è tutto vero!…

    40. @MatitaDaC…come ho detto a monachella noooooooooooo
      😉

    41. Mi è piaciuta l’osservazione di Cittadino n. 76345, la trovo garbata, attenta, direi…nostalgica. Pensi che, ‘la meglio parola è quella che non si dice’? E, se non si dice, come ci si può farsene una ragione? La fede e la ragione, radici di un credo che non può vacillare, nè tenere conto delle insinuazioni degli altri, spesso poveri disgraziati. E per quest’ultimi, Cittadino n. 76345, rinneghi sottoponendoti incosciamente ad un disagio interiore? Io non voglio e non sono clandestina e…se vedo che una porta si chiude davanti a me, e ti confido che anche il portone si è chiuso davanti a me, io continuo a credere che: “Ma Bastiano/a come sta?” e tu sospiri e balbetti “ehm…veramente non lo so…”. ‘TUTTO E’POSSIBILE PER CHI CREDE’. Questo non è giusto. Fammi sapere che ne pensi se ti va.

    42. @Cittadina n. 76346

      purtroppo vedo solo adesso il tuo commento, poichè sono lontano. Mi fa piacere che hai preso il mio nick al femminile e gli hai aggiunto un “insignificante” numero. Non capisco però ciò che vuoi dire esattamente. Concordo con ciò che hai scritto tuttavia, in linea di massima. Una cosa però: in certi casi, soprattutto in Sicilia, la meglio parola è veramente quella che non si dice.. Scusa ma quando ci vuole ci vuole. La società sta rasentando lo stato brado dell’umanità.

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