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giovedì 25 apr
  • Muro

    Oggi ho costruito un muro. Del pianto. Un muro separa. Ma a un muro ci si appoggia, anche. Il mio è morbido, chiaro e pastoso. Un color lacrima cangiante. L’ho costruito perché era giusto così. Dopotutto il dolore è l’istmo che serve per attraversare la periferia di un amore. Ho con me un pacco maxi di patatine e una birra. Una sola, però.

    Muro (illustrazione di Giuseppe Lo Bocchiaro)

    I racconti di tre righe
  • 5 commenti a “Muro”

    1. Meravigliosamente triste…ma va bene così!

    2. Il muro spesso è la proiezione delle nostre paure, o
      semplicemente ci allontaniamo persino dalle cose belle per paura di soffrire.
      Ma sempre muro è, e invece di sbatterci la testa, ce ne sbattiamo mangiando patatine, ritrovandoci così soli e
      ingrassati !

    3. Il muro si scavalca Billi,a meno che non ci siano “cocci aguzzi di bottiglia”…belli questi appuntamenti quotidiani e complimenti anche a Lobo 😉

    4. Ma come apri la busta? 😐

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