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martedì 23 apr
  • Il palermitano e/è la fine del mondo

    Ricordati, il 21 dicembre 2012 il mondo così per come lo conosci cesserà di esistere. Vedrai cosa succederà, vedrai…
    Vedi amico mio, per noi queste su’ minchiate, per noi siciliani e magari per i palermitani la fine del mondo è cosa che non ci spaventa, che non ci impressiona, perché il palermitano c’è e ci sarà sempre.

    Ma vedrai appena l’acqua diventerà rossa e dal mare arriveranno creature immonde.
    Acqua rossa?! Creature immonde?!
    Per cominciare noi l’acqua già l’avevamo rossa un ventino fa e per gli esseri immondi: prova ad affacciarti al fiume Oreto e prova a trovargli un nome a quelle cose che si catamìano.

    Ma arriverà il giudizio degli immortali e sconterai tutte le colpe di cui ti sei macchiato.
    In primis si deve dimostrare che sono stato io. In secundis questo processo con gli altri, tu non ti preoccupare…

    Ma le cavallette, la siccità, i quattro cavalieri?
    Senti, qui abbiamo certi sorci che gli facciamo il biglietto per salire sull’autobus! E a casa di mia madre l’ultima volta che arrivò un filo d’acqua diretta ci pigliò quasi un colpo a quella povera cristiana ed è ancora lì, in cucina con 37 bidoni e 198 bottiglie vuote che aspetta che si ripeta l’evento. Per quel che riguarda i cavalieri dicci che qui n’avemo già uno ca abbasta e assuverchia.

    Ti vedrò parlare e nessuno riuscirà a capirti mentre brancolerai nella oscurità della tua città.
    Quindi venerdì prossimo vieni da Ignazio?

    Pioverà per un mese di fila in modo che l’acqua inonderà tutte le vie della tua meravigliosa metropoli.
    Dicci che si risparmiano lo sforzo che qui una mezz’oretta dovrebbe bastare.

    E cosa farai quando la terra tremerà e si aprirà sotto i tuoi piedi?
    Vedi che facciamo, noi ci mettiamo un bello segnale stradale (uno a caso, magari colorato) e la lasciamo così per l’eternità, che tanto niente succede.

    E quando la meteora piomberà dall’alto e demolirà tutto.
    Senti, le vedi lì, quelle luci che salgono? Sì, proprio quelle gialle a zig-zag che salgono sulla montagna: ma tu lo sai quanto tempo è che le devono demolire le ville che stanno lì? Si dice sempre così, ma poi non se ne fa mai niente. Anzi, già che ci siamo, mi si è liberata mezza villetta con ingresso indipendente, se vuoi buttarci un occhio…

    (il profeta, ormai demoralizzato, rimane senza argomenti, e il palermitano, dopo una breve riflessione incalza)

    Vedi, non te la devi prendere, noi palermitani così siamo, ci siamo abituati. Anzi, mi sta venendo un dubbio: ma non è che per portarvi avanti con il lavoro, magari avete già cominciato da qua?

    Palermo
  • 8 commenti a “Il palermitano e/è la fine del mondo”

    1. terribilmente troppo forte

    2. Siamo unici ed insotituibili!!!

    3. 21 Dicembre 2012!!!
      Ci conto, eh!
      Non è che poi non se ne fa niente e mi tocca comprare i regali di Natale all’ultimo minuto?

    4. Io lo festeggerò quel giorno

    5. ahahah troppo carino questo post !

    6. L’immagine della mamma “in cucina con 37 bidoni e 198 bottiglie vuote che aspetta che si ripeta l’evento” è meravigliosa!! 😀
      …che risate! Grazie Ale

    7. dice che appalermo il mondo è già finito
      anzi impaleimmo
      dice che i cristiani
      si aggirano tra la munnizza
      e i palazzi barocchi
      dice che crolla lo spasimo
      dice che ora mi vado a mangiare
      la pasta con le sarde
      che non si spara più come una volta
      che non c’è più la vucciria
      che ci sono tanti cani randaggi
      (si con due ggi)
      e che tutto canciò
      ppuncanciarinènti

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