Daverio lo “stalinista” al “Festino”
Philippe Daverio, esperto del sindaco per la Cultura e l’Immagine, “interagisce” con i palermitani alla parata del Festino…
AGGIORNAMENTO n.1: un altro spezzone.
AGGIORNAMENTO n.2: Daverio ha lasciato l’incarico.
Philippe Daverio, esperto del sindaco per la Cultura e l’Immagine, “interagisce” con i palermitani alla parata del Festino…
AGGIORNAMENTO n.1: un altro spezzone.
AGGIORNAMENTO n.2: Daverio ha lasciato l’incarico.

La forestale ha scattato ieri nel tardo pomeriggio questa foto che raffigura l’animale che potrebbe essere la pantera che si aggira sulle colline attorno a Borgo Nuovo.
Si saranno rigirati nella tomba “quelli del Festino”: da Paolo Amato, Nicolò Palma, Giuseppe Pitré fino a Rosario La Duca (buonanime), mentre si sarà preso a timpuluni Rodo Santoro (Dio guardi), per questo Festino 2010. Meglio non farlo, anche per rispetto ai 150 anni dell’unità d’Italia: infatti nel luglio del 1860 «non ci fu Fistinu» dicono le cronache, perché il Cassaro era ancora ingombro delle macerie dei bombardamenti borbonici che dalle navi sparavano all’urbisca lungo il Cassaro. Allora ci fu solo un Festino religioso. Ed è quello che ha proposto il nostro Arcivescovo che è persona di buon senso, cultura e di naso raffinato.
Oggi siamo ridotti ai carretti siciliani (…e strascinu al seguito…) come si usa alle feste di paese: senza offesa per la provincia, si capisce. Nulla più della grandiosa festa di popolo fatta di sfarzo e di grandi abbuffate con la gioia espressa sui volti sudati di quelli che disposti lungo il percorso attendevano la Santuzza. Continua »
Inizia la seconda edizione di SoLeXP. Chi ci ha seguito conosce molte delle disavventure di quest’anno: il cambiamento di sede dell’ultim’ora e la complessa “situazione fondi”.
Siamo comunque soddisfatti della nuova sede, del programma e del progetto nel suo complesso. Inoltre, ci piace ricordare che quando tutto sembrava compromesso si sono attivate risposte, sostegni, iniziative che hanno fatto sì che questa seconda sofferta edizione avesse luogo. Continua »
Alle 17:00 verrà presentata presso la Civica Galleria d’Arte Moderna (piazza Sant’Anna) da Philippe Daverio insieme a Jean Blanchaert e Silvano Signoretto la statua, realizzata in vetro di Murano e regalata alla città di Palermo, di Santa Rosalia.
La statua, che doveva sfilare ieri ma è poi stata sostituita, è alta circa due metri e venti, ha un abito in vetro lattimo incastonato di rose e una parte superiore composta da una mantellina blu. Le medesime rose dell’abito si ritrovano sulla corona. I capelli sono dorati, gli occhi azzurri (Rosalia Sinibaldi era normanna). L’incarnato, volto, mani e piedi, è rosa. La mano destra tiene una croce in vetro ametista, la sinistra la Bibbia e un teschio. Alla base, il piede, che fuoriesce dall’abito, schiaccia la testa di un serpente. La base, sempre in ferro, ha un diametro di 130 cm. Sulla mantellina blu è stata incisa una strofa tratta da Triunfi e nuveni di Santa Rosalia, calligrafata da Blanchaert e incisa da Luigi Camozzo: «Nun vogghiu curuna ca li cosi ‘ntra ‘stu munnu ‘un sunnu nenti. Vurria alautra vita la furtuna di rignari ‘ntra lu cielu eternamenti».
La statua rimarrà in mostra fino al 31 luglio dalle 9:30 alle 18:30 da martedì a domenica.
Ingresso è libero.
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