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venerdì 29 mar
  • “Sequestrati” passeggeri all’aeroporto di Palermo

    Era stato un volo molto sereno ed alquanto divertente quello che da Oslo ha condotto lunedì pomeriggio fino a Palermo un centinaio circa di passeggeri, siciliani e non. Fino al loro arrivo all’aeroporto Falcone e Borsellino del capoluogo siciliano. L’atterraggio più che puntuale è stato infatti seguito da un vero e proprio sequestro di tutti i passeggeri nella stanza adiacente la dogana in cui i malcapitati sono stati abbandonati dalla navetta dell’aeroporto ed accolti da tutte le porte di vetro chiuse a chiave. I passeggeri sono stati fatti entrare in questa stanza con tutte le finestre chiuse e priva sia di aria condizionata che di sedie e sono stati costretti a rimanervi intrappolati dentro per circa mezz’ora. Dopo numerosi minuti di attesa in condizioni indecenti hanno provato ad uscire dalla porta da cui erano entrati per tornare quantomeno all’aria aperta, ma sono stati obbligati dal personale addetto allo scarico bagagli a rientrare nella stanza incriminata dal momento che la sosta sulla pista aeroportuale è vietata. In barba al cartello di divieto esposto, un passeggero ha aperto le porte di emergenza facendo scattare l’allarme nella vana speranza che qualcuno venisse così a liberare la folla. Ovviamente non è stato sortito alcun effetto se non l’ulteriore disturbo per gli astanti provocato dal rumore della sirena. Tra la rabbia di chi stava per perdere coincidenze, il disagio di chi aveva urgenza di utilizzare i bagni, i pianti di neonati insofferenti, la stanchezza di persone anziane che non avevano dove sedersi se non a terra, le denunce telefoniche alle Forze dell’Ordine, le facce atterrite di norvegesi sconvolti… i passeggeri hanno anche iniziato a bussare disperatamente sulle porte di vetro e a gridare. Ma nessuno si è degnato di ascoltarli neanche stavolta. Dopo circa trenta minuti di attesa in condizioni simili al peggior film di sequestro lo Spiderman di turno si è arrampicato sulle porte di vetro scavalcandole. Così è prontamente arrivato un uomo in divisa bianca con delle chiavi in mano che ha aperto una porta mentre la gente continuava a gridare “Vergogna, vergogna”. Molti hanno riconosciuto in questo individuo lo stesso uomo in divisa bianca che passeggiava dall’altro lato delle porte al momento dell’arrivo dei passeggeri nella stanza e che si era tempestivamente allontanato mentre si intratteneva in una conversazione telefonica senza più fare ritorno sino a quel momento. Mentre questa esperienza incivile ed incresciosa si svolgeva sono state fatte numerose riprese video dell’accaduto dai passeggeri ed uno di questi ha scattato una foto all’uomo in divisa bianca, che, accortosi della cosa, ha letteralmente aggredito l’improvvisato fotoreporter minacciandolo fisicamente e strattonandolo senza averne naturalmente alcun titolo. Questo passeggero è stato fermato da un uomo delle Forze dell’Ordine in borghese e non si è potuto subito recare insieme agli altri compagni di sventura a ritirare i bagagli da stiva che giacevano sul rullo da tempo immemore. È stato tra l’altro ingiustamente accusato di aver insultato verbalmente l’uomo in divisa bianca, mentre in realtà si è solo limitato a scattare una foto e non ha mai proferito parola sino a quando non ha subito l’aggressione fisica. I passeggeri che desideravano denunciare l’accaduto alla Polizia aeroportuale sono stati sballottati da un piano all’altro trovando sempre e solo Posti di Polizia chiusi a chiave mentre il personale dell’aeroporto si allertava vicendevolmente del malcontento e le Forze dell’Ordine latitavano.

    Che l’aeroporto di Palermo non brillasse per servizi era noto a tutti, ma è bene precisare che oggi in questo luogo alcune persone sono state trattate come bestie, abbandonate ad un destino ignoto e sequestrate tra quattro mura, senza peraltro ricevere le scuse di nessuno né spiegazioni. L’identità dei “sequestratori” resta ignota, ma è bene che questa notizia venga invece divulgata.

    Ospiti
  • 17 commenti a ““Sequestrati” passeggeri all’aeroporto di Palermo”

    1. La cosa più urtante è non sapere il motivo…che schifezza..

    2. Ma scusate, se le cose sono andate veramente così (e non ho motivo di dubitare) non avendo nessun riscontro con gli addetti e le altre forze di polizia, sporgevate denuncia all’esterno dell’aerostazione.
      Mi pare che sia la G.D.F alla dogana no?
      Benissimo, tutti in via Cavour a sporgere querela.

    3. La cosa ha dei contorni davvero cosi’ eclatanti che il problema di “dove”denuciarla e’ davvero l’ultimo.
      Occorre denunciarla ovunque (in tali casi anche al magistrato)e soprattutto fare in modo che i passeggeri dei prossimi voli non siano trattati cosi’ come l’articolo descrive.
      Il delitto che si profila e’ proprio sequestro di persona,con buona pace di ogni addetto in divisa arrogante.E anzi per questo signore in divisa vi sarebbero molte aggravanti,se davvero era l’unico ad avere in quel momento le chiavi del locale.

    4. non ho parole.

    5. Io ero uno dei passeggeri che ha subito il sequestro. Immaginatevi di arrivare al controllo passaporti, non trovare nessuno nelle apposite cabine e tutte le porte sbarrate.
      Dopo la dimostrazione da parte dei Norvergesi di come si costruiscono e si rispettano le regole, mi sono sentito mortificato per i turisti Norvergesi che proprio non capivano quello che stava succedendo.
      A dire la verità però mi hanno dato fastidio anche le urla dei passeggeri bloccati al grido di “vergogna, vergogna” che nonostante avessero ragione avevano un comportamento mille anni luce dai composti Norvegesi.

    6. Sarebbe bello passare al setaccio uno per uno i dipendenti della GESAP e tutti quelli che lavorano a Punta Raisi. La storia insegna chi ha voluto li quell’aeroporto (la mafia) e perchè lo ha voluto li (per trafficare meglio). Chi sono costoro? Com’è che lavorano li? Sono razzista? Si, ma non verso i neri…

    7. Nel corso degli ultimi 40 anni io, in qualità di operatore turistico Svizzero ho mandato in Sicilia un grande numero di turisti (oltre cento mila). Nessuno di essi è mai ritornato in Sicilia una seconda volta. Beninteso mi riferisco alla zona di Palermo. Situazioni come quelle raccontate sopra sono sempre state all’ ordine del giorno. Manca assolutamente la predisposizione a voler servire un ospite. I turisti vengono ancora visti come gente strana, con i loro calzoncini corti, la macchina fotografica a tracolla che pare gliela stanno rubando, lo zaino con la mela e lo spazzolino da denti. Sono arrivato alla conclusione che forse sarebbe meglio se non venissero, i turisti. Così almeno non avremmo tutta quella pubblicità negativa. Oppure pensate che cotesti disgraziati quando ritornano nel loro paese non racconteranno tutto per filo e per segno ai giornali, tv, barbiere, amici e parenti? Io, personalmente al prossimo che mi chiede lo mando a Malta o a Mallorca.

    8. Che tristezza. Alla reception di un hotel cerco di trasmettere la bellezza del mio paese, la passione per una terra che non merita di essere trattata così da chi ci vive… ma come posso rispondere ai turisti che scioccati mi chiedono il perchè di certi comportamenti? Mi vergogno, e basta.

    9. Molto significativo l’intervento di Luigi.
      Palermo (e la Sicilia)devono fare una scelta consapevole e definitiva di orientamento:il turismo non e’ un optional ma e’ la risorsa piu’ importante e virtualmente infinita di questa nostra terra (dopo il sole ).
      Politicamente tutta l’attenzione e le risorse ,invece che a servizi inutili,dispendiosi e parassitari,dovrebbero essere rivolte e dirette a sostenere il settore dell’accoglienza e dei servizi a questa collegati che producono positivamente ricchezza ,agiatezza per l’ospite e conseguentemente per il cittadino che qui abita .

    10. io con i miei amici scherzo sempre amaramente dicendo che avevamo un problema a gestire il turismo..adesso lo abbiamo risolto!!!

    11. Ci vorrebbero tanti sacchetti di bella merda da depositare davanti l’autorità aeroportuale di Palermo, con su scritto “IL SERVIZIO DELLA GESAP”

    12. massima solidarietà agli sfortunati passeggeri. è chiaro che (per usare un eufemismo) non riusciamo a sfruttare al meglio le enormi bellezze del nostro territorio. d’altro canto non userei il solito provincialismo, fatti del genere accadono tutti i giorni in tutti gli aeroporti del mondo. lo scorso inverno, causa neve, è stato cancellato il mio volo. dopo 2 ore estenuanti di fila, mi sono sentito rispondere dal “civilissimo” impiegato tedesco della air berlin che “Mi dispiace. non sappiamo quando è previsto il prossimo volo. si trovi un albergo. grazie. avanti il prossimo”.

    13. Per Peppino:
      La Air Berlin è una compagnia cosiddetta “Low Cost” dove cioè si paga meno consapevoli del fatto che i servizi, nei confronti di una compagnia “normale” sono limitati. Permettimi ma tu confronti “un babbaluci” con un cavallo rampante.

    14. Luca ti invito a essere rispettoso nei tuoi commenti. Grazie.

    15. Il turista in Sicilia è visto come un’occasione per guadagnare senza alcun progetto ,da parte degli operatori turistici e di tutta l’amministrazione regionale, per far tornare l’ospite e
      ” fidelizzarlo” come fanno nella riviera romagnola dove il turismo è una ricchezza nonostante la pessima qualità del mare

    16. quello che più mi stupisce è che c’è gente che verte BARBARIE le giustifica come atti di sicurezzza!!!!! NO COMMENT

    17. MI SCONVOLGE… no mi stupisce

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