Da Palermo a Catanzaro per “ItaliaCamp”

Venerdì scorso siamo partiti da Palermo diretti a Catanzaro per gli Stati generali del Mezzogiorno d’Europa di ItaliaCamp, una bella iniziativa per supportare e valorizzare le idee del Sud. Eravamo una combriccola eterogenea composta da universitari attenti come Emanuela Perinetti, dal professor Umberto La Commare del Consorzio Arca e dal professore Antonio La Spina, da una parte dei ragazzi del Movimento Cinque Stelle, da imprenditori come Donato Didonna e Alessia Milella e da giornalisti come Arturo Motti.

Dopo un rocambolesco viaggio in pullman a due piani durato troppo e non privo di fenomeni di rollio e beccheggio siamo finalmente arrivati. Ero un po’ scettico ma mi sono ricreduto: 1200 partecipanti, un bel teatro, un ambiente stimolante e opportunità di contatti (ad esempio ho conosciuto Lucia Annunziata, che moderava la sessione di apertura e che mi ha raccontato di come sta lavorando alla versione italiana di The Huffington Post, online dal 26 settembre).

In apertura c’è stato un momento emozionante con la proiezione di un video basato su un “palindromo” che cita e ribalta molte frasi che ho (tristemente) sentito qui a Palermo troppe volte.

Se si volesse muovere una piccola critica i progetti che ho avuto modo di ascoltare il pomeriggio avevano una bassa percentuale di Internet, sia nell’idea che rispetto a come verranno eseguiti e promossi, ma sono fiducioso. Il gruppo palermitano è coordinato da Andrea Gumina e opera al Cerisdi.

Abbiamo bisogno di creare reti virtuose piuttosto che reti malavitose e clientelari. Vi terremo informati.